Apple, è scontro con l'Europa sul DMA: "la legge è da abrogare"

Apple, è scontro con l'Europa sul DMA: la legge è da abrogare

Apple denuncia come il Digital Markets Act stia peggiorando l’esperienza degli utenti UE, generando ritardi nell’arrivo delle nuove funzionalità, maggiori rischi per privacy e sicurezza, e una complessità d’uso mai vista prima

di pubblicata il , alle 10:24 nel canale Apple
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Apple ha pubblicato un lungo contributo sulla propria pagina web ufficiale con una dura e diretta critica nei confronti del Digial Makets Act Europeo, che starebbe costringendo la Mela a importanti e "preoccupanti" modifiche nella modalità di progettazione dei prodotti e dei servizi per i cittadini Europei. L'intervento è accompagnato parallelamente dall'invio di un documento ufficiale alla Commissione Europea nel contesto delle attività di revisione del DMA, a conclusione della finestra temporale in cui privati e aziende hanno potuto esporre alla Commissione stessa proposte, considerazioni e feedback circa gli effetti della legge entrata in vigore nel 2022

Che cos'è il Digital Markets Act

Ma andiamo con ordine, ricordando anzitutto che cosa sia il Digital Markets Act. Si tratta di un pacchetto normativo varato dall’UE con l’intento di rimodellare le regole di funzionamento del mercato digitale, allo scopo di garantire un maggiore grado di concorrenza e impedendo alle grandi aziende di abusare del loro potere di mercato. Questo regolamento si rivolge alle più grandi piattaforme digitali operanti nell'Unione Europea, definite come "gatekeeper" a causa della loro posizione di mercato "durevole" in alcuni settori digitali e perché soddisfano anche determinati criteri relativi al numero di utenti, al fatturato o alla capitalizzazione di mercato.

La posizione di Apple: il DMA è svantaggioso per gli utenti europei

Nel suo intervento Apple evidenzia come l'entrata in vigore del Digital Markets Act abbia avuto impatti immediati e profondi sulla società, in particolare condizionando il modo in cui gli utenti europei scaricano e pagano le app, così come le modalità di interoperabilità tra dispositivi della Mela, sono stati soggetti a modifiche radicali. L’impatto diretto sulle funzionalità si è manifestato soprattutto in termini di ritardi: Apple infatti dichiara di essere obbligata a estendere alcune feature a dispositivi non Apple e ad app di terzi prima ancora di renderle disponibili ai propri clienti. Un esempio è la funzione Live Translation con AirPods, basata su Apple Intelligence, la cui estensione ad altri dispositivi pone complessità ingegneristiche e rischi per la privacy. Anche la nuova funzione iPhone Mirroring, che consente di controllare l’iPhone dal Mac, non è stata resa disponibile in UE perché non esistono ancora soluzioni sicure per integrarla su prodotti concorrenti senza rischiare l’integrità dei dati. Stessa sorte per le funzionalità Mappe dedicate alla localizzazione, come Visited Places e Preferred Routes, bloccate dalla necessità di condivisione sicura delle informazioni di posizione con sviluppatori esterni: secondo Apple, ciò esporrebbe gli utenti a vulnerabilità inaccettabili.

La Mela afferma di aver proposto soluzioni per proteggere i dati, ma la Commissione Europea ha respinto tali proposte, e secondo l’interpretazione europea della legge, fino a quando una caratteristica non viene adeguatamente aperta anche a terzi, non può essere condivisa nemmeno con gli utenti Apple. Chi lo fa rischia sanzioni pesanti e persino il blocco della commercializzazione. Il prezzo dell’innovazione, secondo Apple, è dunque che gli utenti UE riceveranno sempre più tardi le novità introdotte dall’azienda, accumulando un divario crescente rispetto al resto del mondo. Una dinamica che, dal punto di vista di Cupertino, riduce drasticamente le possibilità di scelta e la qualità dell’esperienza.

Questa è una posizione che Apple ha spesso assunto, ovvero quella dell'esperienza d’uso meno intuitiva e più a rischio. Il DMA impone ad Apple di consentire il sideloading delle applicazioni, l’uso di marketplace alternativi e sistemi di pagamento esterni, anche se privi degli standard di sicurezza e privacy dell’App Store. Apple sottolinea come questa apertura abbia comportato l’arrivo di rischi nuovi per gli utenti europei: dalla maggiore diffusione di app fraudolente e malware, alla presenza di sistemi di pagamento meno garantiti che possono portare a frodi senza tutele per l’acquirente. Per la prima volta, inoltre, su iPhone sono disponibili app pornografiche tramite marketplace esterni, come la discussa Hot Tub di AltStore, e anche applicazioni di gioco d’azzardo, finora vietate in alcuni paesi europei. In questo contesto, Apple denuncia il venir meno di un ecosistema controllato e sicuro, in cui ogni app era sottoposta agli stessi criteri di revisione e in cui erano previste solide tutele per la protezione dei minori. Nuove minacce per privacy e sicurezza emergono anche dalla facoltà, concessa dalla DMA ad aziende terze, di richiedere l’accesso ai dati e alle tecnologie core dei dispositivi Apple. Cupertino denuncia come le richieste più preoccupanti includano l’accesso ai contenuti completi delle notifiche (inclusi messaggi, email, allerte mediche) e lo storico delle reti Wi-Fi collegate. Informazioni che secondo Apple possono svelare spostamenti, abitudini e situazioni personali delicate, aumentando il rischio di sorveglianza e tracciamento degli utenti. Nonostante le ripetute segnalazioni di rischio avanzate alla Commissione Europea, quest’ultima non avrebbe finora considerato i motivi di privacy e sicurezza addotti da Apple sufficientemente validi per accogliere tali domande.

La conclusione di Apple è che il DMA non sia efficace nel raggiungimento degli obiettivi che si prefigge e, anzi, stia in realtà procedendo in senso opposto: minor scelta (per via delle funzionalità in ritardo o non disponibili), un appiattimento dei servizi digitali e una concorrenza che viene penalizzata solo a danno di Apple stessa con regole che, secondo la Mela, sono applicate "quasi esclusivamente" nei suoi confronti mentre altre realtà sono largamente escluse dagli stessi vincoli. Apple inoltre indica che l'interpretazione delle regole da parte della Commissione sia "costantemente mutevole", rendendo impossibile alle società capire come conformarsi.

La Mela assicura comunque il proprio impegno nel "portare le nuove funzioni nell’Unione Europea rispettando allo stesso tempo i requisiti della legge", ma rimane fortemente critica nei confronti del DMA: "È trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore del Digital Markets Act. Con il tempo è emerso che il DMA comporta un peggioramento dell’esperienza degli utenti Apple nei Paesi EU".

Le richieste alla Commissione Europea: abrogare la legge

Come abbiamo accennato all'inizio, però, Apple ha inviato un altro documento direttamente alla Commissione Europea, proprio a ridosso della scadenza della finestra temporale utile per presentare considerazioni, opinioni e richieste che la Commissione dovrà valutare in vista della prima revisione del DMA, un processo che verrà ripetuto periodicamente ogni tre anni. Di fatto il messaggio che la Mela ha indirizzato alla Commissione è il medesimo di quello condiviso pubblicamente, ma le parole utilizzate sembrerebbero essere più incisive. Usiamo il condizionale poiché il documento non è ancora pubblico, ma alcuni contenuti sarebbero trapelati presso alcuni organi d'informazione, tra cui Euronews, il quale riporta un passaggio in cui la Mela avrebbe apertamente accusato la Commissione di aver ceduto a "pressioni esterne, provenienti sia dai ricorrenti che da mutevoli programmi politici di applicazione delle norme, con conseguente focalizzazione sproporzionata su Apple" e di aver "trattato il DMA come un'arma, adottando una posizione costantemente conflittuale unicamente nei confronti di Apple, del tutto inappropriata per questo quadro normativo". E altrettanto netta sarebbe l'indicazione di Apple verso la Commissione: il DMA"dovrebbe essere abrogato e al contempo adottato uno strumento legislativo più idoneo allo scopo". 

Sebbene negli ultimi anni, dopo l'entrata in vigore del DMA, Apple abbia sempre mostrato un approccio collaborativo al rispetto delle norme, pur non nascondendo una certa insofferenza, è la prima volta in cui l'azienda di Cupertino attacca frontalmente e duramente l'impianto normativo europeo. Ma, come la Mela stessa avrebbe dichiarato nel documento inviato alla Commissione, non sono "richieste portate avanti a cuor leggero", ma l'unica alternativa "a fronte dell'esperienza di questi anni".

129 Commenti
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jepessen25 Settembre 2025, 10:34 #1
Si certo, la girano sugli utenti, non sul fatturato, vedi quando si preoccupano degli altri, che samaritani, a momenti quando camminano quelli di apple scendono dal cielo i petali di rosa sul loro cammino...

Che si adeguino, e' scioccante sta cosa che un'azienda debba pontificare quali leggi debbano essere applicate e quali no.

Oh, che poi in materia di normativa tecnologica l'Europa, e soprattutto l'Italia, abbia ancora chilometri e chilometri da percorrere per adeguarsi alla tecnologia moderna ancora e' vero (ricordiamo la perla di Romani che voleva dare un indirizzo IP ad ogni cittadino), ma non e' un motivo valido per cui le aziende debbano dire quali leggi applicare e quali no; devono essere i governi a chiedere consulenza tecnologica, discutere e poi decidere cosa fare.
gnpb25 Settembre 2025, 11:21 #2
Secondo me fanno bene a protestare, gli modifica il loro ecosistema chiuso che ha la sua ragione d'essere così com'è.
Poi possono tranquillamente non vendere qui i loro prodotti se li ritengono snaturati a tal punto da "perdere l'esperienza d'uso" o gli europei sono liberi di comprare altro se li ritengono troppo castrati. O viceversa se gli va bene così.
Douglas Mortimer25 Settembre 2025, 11:22 #3
DMA e DSA non servono a tutelare la concorrenza, per quello basta il libero mercato, servono soltanto a limitare la libertà di impresa e gli investimenti, derubare con multe le società americane e promuovere la censura online.
Cfranco25 Settembre 2025, 11:36 #4
poveretti ... non possono più spennare i polli come prima
Come faranno a fare i prossimi 100 milioni di guadagno ?
MikTaeTrioR25 Settembre 2025, 12:06 #5
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
DMA e DSA non servono a tutelare la concorrenza, per quello basta il libero mercato, servono soltanto a limitare la libertà di impresa e gli investimenti, derubare con multe le società americane e promuovere la censura online.


infatti serve piu a tutelare la liberà dei consumatori...

se uno non vuole rischi continua ad usare solo cose apple, se uno invece si fida di azienda X alternativa che magari costa meno potrà usare le cuffie (per esempio) di azienda X...

se no è chiaramente abuso di posizione dominante.

Europa ha perfettamente ragione.

Che poi Apple abbia fatto sempre tutto "closed by design" per motivi di sicurezza e sicuramente anche di fatturato....sono problemi suoi che puo benissimo risolvere con tutti i soldi che si sono cuccati anche da utenti europei.
Alodesign25 Settembre 2025, 12:09 #6
Quale tipologia di sicurezza ha Apple esattamente?
aqua8425 Settembre 2025, 12:10 #7
Originariamente inviato da: Cfranco
poveretti ... non possono più spennare i polli come prima
Come faranno a fare i prossimi 100 milioni di guadagno ?


Ma qualcuno ti obbliga a comprare iPhone??

Io vorrei avere l ecosistema CHIUSO e poter usare la traduzione Live con le mie AirPods invece che stare dietro a ste CA ZZ ATE Europee.

A te non piace??

Comprati Samsung, Google, Huawei, Xiaomi, Alcatel, Brondi… ne hai scelta
MikTaeTrioR25 Settembre 2025, 12:13 #8
Originariamente inviato da: aqua84
Ma qualcuno ti obbliga a comprare iPhone??

Io vorrei avere l ecosistema CHIUSO e poter usare la traduzione Live con le mie AirPods invece che stare dietro a ste CA ZZ ATE Europee.

A te non piace??

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purtroppo a suon di lavaggio del cervello sono riusciti ad inculcare al mainstream che il miglior telefono è iphone

quindi il mainstream convinto di questo non comprearà mai un android per paura e pregiudizio

quindi si sono creati una bella posizione dominante...e nel momento in cui hai una bella posizione dominante non puoi anche abusarne... è la legge...
insane7425 Settembre 2025, 12:14 #9
Originariamente inviato da: aqua84
Ma qualcuno ti obbliga a comprare iPhone??

Io vorrei avere l ecosistema CHIUSO e poter usare la traduzione Live con le mie AirPods invece che stare dietro a ste CA ZZ ATE Europee.

A te non piace??

Comprati Samsung, Google, Huawei, Xiaomi, Alcatel, Brondi… ne hai scelta


e il mirroring dell'iPhone sul mac.
e il call screening.
ecc ecc.
sono tante (troppe) le funzionalità non presenti in EU.
TorettoMilano25 Settembre 2025, 12:18 #10
situazione sicuramente delicata, a mio modo di vedere c'è una ampia concorrenza lato produttori (anche se lato OS si concentra su android e huawei) quindi se le "limitazioni" di apple non vanno bene semplicemente si passa alla concorrenza e si risparmia pure.
banalmente io mi trovo benissimo con iphone ma come pc uso windows e la convivenza dei due dispositivi non mi offre particolari problemi.
mi sembra il problema di fondo sia "limitare il potere" e ciò lo trovo lodevole, è il come a lasciarmi un po' perplesso

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