Apple ritorna al CES per la prima volta dopo 28 anni: ecco di cosa parlerà
Uno dei dirigenti Apple parteciperà a una roundtable con altri esponenti importanti del settore tecnologico (e non), all'interno della quale si parlerà principalmente di privacy
di Nino Grasso pubblicata il 10 Dicembre 2019, alle 15:21 nel canale AppleAppleFacebook
Sembra che Apple voglia far ritorno al CES (Consumer Electronics Show), l'evento di Las Vegas che farà il suo inizio il prossimo 7 Gennaio 2020. È dal 1992 che l'azienda di Cupertino non partecipa all'evento americano, ma quest'anno vuole dire la sua su un argomento fondamentale per il mondo informatico odierno: la privacy.
A riportare la notizia è stato prima di tutti Bloomberg, che ha scritto che durante un "Chief Privacy Officer Roundtable" parlerà anche Jane Horvath, Senior Director of Privacy di Apple. Nelle note ufficiali del CES si legge che la discussione della dirigente Apple verterà su argomenti come normative, privacy degli utenti in scala, e altro:
"La privacy è oggi un imperativo strategico per tutte le realtà commerciali. "Il futuro è privato" (Facebook); "La privacy è un diritto umano" (Apple); e "Un web più privato" (Google). Come realizzano una privacy di scala le diverse compagnie? Le normative saranno delle toppe frammentate? E, la cosa più importante, cosa vogliono i consumatori?"
Nella roundtable si affronteranno le tematiche di cui sopra, sotto la moderazione di Rajeev Chand, responsabile della ricerca presso Wing Venture Capital. Parteciperanno inoltre alcuni dei dirigenti di Facebook e The Procter & Gamble, e anche un commissario della Federal Trade Commission. Di seguito i nomi: Erin Egam, VP Public Policy e Chief Privacy Officer di Facebook; Susan Shook, Global Privacy Officer di The Procter & Gamble Company; Rebecca Slaughter, commissario della FTC e Jane Horvath, Senior Director Global Privacy di Apple.
Da segnalare che, anche se indirettamente, Apple aveva partecipato al CES l'anno scorso attraverso enormi cartelloni posizionati in maniera strategica nella città di Las Vegas. La scritta inequivocabile: "Quello che succede sul tuo iPhone rimane sul tuo iPhone", con tanto di indirizzo "apple.com/privacy". Una frecciatina nei confronti dei concorrenti (Google e il suo Android, in primis), ma per il 2020 Apple intende andare più in profondità.
Come abbiamo scritto poco sopra Apple non partecipa al CES dal 1992: l'anno scorso la compagnia aveva incontrato privatamente alcuni membri della stampa tech per mostrare l funzionamento della tecnologia HomeKit, ma non aveva né un booth ufficiale, né è apparsa al pubblico in alcun modo (a parte i cartelli). Nonostante la presenza di Horvath alla roundtable sulla privacy, tuttavia, Apple non avrà stand al CES neanche nel 2020.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"breccia" fatta di password tipo "qwerty" non da falle del sistema, come ampiamente riportato.. Informarsi un minimo prima
Allora mi sono confuso con qualcos'altro.
brutta cosa la stitichezza
La superiore sicurezza dei sistemi apple è ormai un mito sfatato. Link Link
Un web più privato (Google)
scusate, sono morto dal ridere.
invece per quanto riguarda Apple, invece di mettere i cartelloni pensassero alla class action che gli arriverà per il bug hardware che permette di violarli come il burro, di cui non parla nessuno:
https://www.zeusnews.it/n.php?c=27801
(stessa cosa del secondo link di Erotavlas)
Non possono certamente uscire con "guardate che i nostri dispositivi, hanno un potenziale problema di sicurezza che non possiamo risolvere... "
Riguardo il bug hardware copincollato dal genio
Ha bisogno di connessione USB e di continui riavvii. Ora se per voi è un bug esagerato sappiate che se mi lasciate il vostro cellulare in mano e non è un iphone lo si viola a mani nude, e anzi lo si puo violare a distanza https://www.cvedetails.com/vulnerab...le-Android.htmlun casino non hanno bisogno di interazione utente mentre quello che minimo devi fare con un iphone è cederlo per almeno 10 minuti a uno con computer e usb e li sono cavoli tuoi con qualunque cellulare. Ma si class action per una cosa che puoi fare su tutti i cellulari
Mentre una notizia su quello che veniva e viene dato come "inviolabile", eh ne fa, ne fa tanto !
Un pò come potrebbere essere la notizia di un tizio che ha bucato un forum in phpbb, rispetto ad un altra che ha bucato i server del pentagono !
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