Apple offre consulenze agli sviluppatori per capire i cambiamenti dell'App Store in Europa

Apple sta per cambiare le modalità di accesso del suo App Store in Europa. L'abbiamo visto approfonditamente qui che a causa dell'obbligo di rispettare i dettami del Digital Markets Act europeo dal prossimo mese di marzo, l'azienda di Tim Cook permetterà di installare app store di terze parti (''mercati di app alternativi'' secondo Apple) dando dunque fine all'esclusività del negozio virtuale di Apple come unica via per i download delle applicazioni su iPhone.

Apple aiuta gli sviluppatori sul futuro in Unione Europea

La legislazione antitrust del Digital Markets Act (DMA) dell'Unione Europea dunque ha reso necessarie una serie di modifiche a quello che sarà l'App Store di Apple del futuro e a ciò che dovranno fare gli sviluppatori per poter pubblicare su store alternativi. In questo caso, per venire incontro agli sviluppatori stessi, Apple ha deciso di inviare una serie di mail ai membri dell'Apple Developer Program in cui vengono offerte delle consulenze proprio sulle nuove linee guida annunciate lo scorso mese.

In questo caso, come annunciato direttamente anche sul sito web degli sviluppatori di Apple, le consulenze potranno avvenire direttamente di persona o anche anche online. Dureranno circa 30 minuti e gli sviluppatori saranno liberi di porre qualsiasi domanda al team Apple che parteciperà alle consulenze. Nello specifico, spiega Apple, che gli argomenti delle consulenze includeranno la distribuzione alternativa su iOS, i pagamenti alternativi nell'App Store, i collegamenti per l'acquisto sulla pagina web dell'utente e ancora i nuovi termini commerciali. Le sessioni di persona si terranno in un laboratorio di Apple a Cork in Irlanda.

Apple ha già rilasciato la prima Beta di iOS 17.4 per gli sviluppatori e ha già fatto vedere, in parte, quelli che saranno i cambiamenti in arrivo dal prossimo mese di marzo esclusivamente in Europa: gli utenti infatti avranno la possibilità di scaricare un app store alternativo direttamente dal relativo sito web anche se questi ''alternativi app store'' dovranno comunque essere visionati da Apple stessa e passare come sempre il processo di approvazione del colosso di Cupertino. Tra le altre sarà possibile anche impostare un app store alternativo come predefinito per il download e gli sviluppatori potranno decidere su quali app store rendere disponibile le applicazioni.

In questo caso, come dichiarato da Apple, le app dovranno comunque mantenere dei requisiti ben precisi per venire approvate. Apple provvederà infatti a controllare che non siano presenti malware di qualche tipo e che l'app non sia pericolosa in nessun modo per l'utente finale, per la privacy dello stesso ma anche per la sicurezza della piattaforma. Altri cambiamenti arriveranno anche per quanto concerne il piano commissionale: la commissione ordinaria passerà dal 30% al 17% e dal 15% al 10% per chi rientra nel programma Small Business. Le app installate tramite store alternativi non vedranno alcun addebito commissionale da parte di Apple anche se potrebbero essere soggette a commissioni diverse decise dal gestore dello store alternativo. 

Gli sviluppatori avranno inoltre la possibilità di scegliere se processare i pagamenti tramite Apple o usare un sistema di pagamento alternativo, anche per gli acquisti in-app. Nel primo caso vi sarà una commissione aggiuntiva del 3%. Verrà però introdotta una "Core Technology Fee" che prevede il pagamento di 0,50 euro per installazione per account su base annuale per qualsiasi app installata tramite App Store o tramite negozi alternativi. Questo pagamento sarà gratuito per il primo milione di installazioni. Da sottolineare il fatto che gli sviluppatori avranno la possibilità di scegliere se aderire ai nuovi termini commerciali o attenersi a quelli attuali di App Store. Chi però continuerà con le regole attuali, potrà vedersi applicato il medesimo piano commissionale ma l'adesione ai nuovi termini è necessaria invece per chi vorrà sfruttare app store alternativi.

Con iOS 17.4 arriva anche la possibilità di usare su iPhone, solo per gli utenti dell'Unione Europea, browser non-WebKit ossia browser con motori di rendering diversi da WebKit. A partire da marzo però gli sviluppatori potranno realizzare browser (standalone o in-app) usando motori di rendering alternativi come Chromium o Gecko. Chiaramente sarà necessaria un'autorizzazione da parte della Mela che verrà concessa dopo aver superato una serie di requisiti di sicurezza. Il browser alternativo potrà essere scelto non appena si aprirà per la prima volta Safari o anche direttamente nelle impostazioni. Infine Apple ospiterà sull'App Store servizi e app per lo streaming di giochi: servizi come GeForce Now o Xbox Cloud potranno essere utilizzati in maniera nativa tramite app e non, come adesso, solo tramite accesso da browser web. In questo caso però l'apertura verso servizi e app di game streaming e cloud gaming non è riservata solo agli utenti dell'Unione Europea ma sarà per tutti.