Apple, la prima trimestrale in calo dal 2019. Ma in Italia è record di vendite per iPhone

Apple ha annunciato nella serata di ieri i risultati del primo trimestre fiscale 2023, che per le pratiche contabili della Mela riguarda i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2022. Nel trimestre in esame, che incorpora i periodi delle vendite dovute alle festività, Apple ha registrato un fatturato trimestrale di 117,2 miliardi di dollari che rappresentano un calo del 5,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. L'utile netto trimestrale è invece di 30 miliardi di dollari, pari a 1,88 dollari per azione diluita. L'utile, rispetto a quanto registrato nel primo trimestre fiscale 2022, è invece in calo del 10,4%. 

Si tratta del primo calo trimestrale (considerato anno su anno) per Apple dal 2019, ed è anche il calo più consistente rispetto a quello registrato nel trimestre di settembre 2016 (anche se il confronto non è su pari livelli trattandosi di periodi dell'anno differenti).

Tim Cook, CEO di Apple, cerca di sottolineare il superamento della quota di 2 miliardi di dispositivi attivi commentando i conti trimestrali: "Mentre continuiamo a navigare in un ambiente difficile, siamo orgogliosi di avere la nostra migliore gamma di prodotti e servizi di sempre e, come sempre, rimaniamo concentrati sul lungo termine e guidiamo con i nostri valori in tutto ciò che facciamo. Durante il trimestre di dicembre, abbiamo raggiunto un traguardo importante e siamo entusiasti di annunciare che ora abbiamo più di 2 miliardi di dispositivi attivi come parte della nostra crescente base installata".

Del resto è proprio grazie alla dimensione dell'installato base che la Mela riesce a registrare un risultato significativo per quanto riguarda il giro d'affari dei servizi, come sottolineato anche da Luca Maestri, CFO di Apple: "Abbiamo stabilito un record di fatturato di tutti i tempi di 20,8 miliardi di dollari nel nostro business dei servizi e, nonostante un difficile contesto macroeconomico e significativi vincoli di fornitura, abbiamo aumentato il fatturato totale dell'azienda su base valutaria costante. Durante il trimestre abbiamo generato un flusso di cassa operativo di 34 miliardi di dollari e restituito agli azionisti oltre 25 miliardi di dollari, continuando a investire nei nostri piani di crescita a lungo termine".

Ad incidere in negativo sulla trimestrale della Mela è il rallentamento delle vendite di iPhone, il cui fatturato ammonta a 65,77 miliardi di dollari in flessione dell'8,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. In calo anche i sistemi Mac (7,73 miliardi di dollari, - 28,7%) e tutto ciò che rientra nella categoria "Wearables, Home and Accessories" (13,48 miliardi di dollari, - 8,2%). A sorpresa, invece, cresce il fatturato di iPad che nel trimestre fa segnare 9,39 miliardi di dollari con un balzo di quasi il 30%.

Durante la call con gli analisti a seguito dell'annuncio della trimestrale, Tim Cook ha indicato i problemi di produzione in Cina a carico di iPhone come la ragione principale nel rallentamento delle vendite di iPhone. Il CEO di Apple ha parlato di una "fornitura di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max significativamente inferiore a quanto pianificato, facendo sì che i tempi di spedizione si estendessero ben oltre il previsto". Cook ha poi sottolineato che al momento la produzione è tornata ai livelli desiderati. Tra le altre ragioni che hanno condizionato i risultati trimestrali vi sono le dinamiche dei tassi di cambio causati dalla forza del dollaro e il quadro macroeconomico particolarmente complesso e difficile. 

Infine, una curiosità: nel corso della call con gli analisti il CFO Luca Maestri ha citato espressamente l'Italia. Il nostro Paese, assieme a Canada e Spagna, è stato un mercato in cui iPhone ha segnato, nel trimestre in esame, il record storico di vendite.