Apple: inchiesta antitrust per le restrizioni su Flash?

La Federal Trade Commission e il dipartimento di giustizia USA stanno valutando il lancio di un'inchiesta nei confronti di Apple
di Andrea Bai pubblicata il 04 Maggio 2010, alle 09:19 nel canale AppleApple
Il dipartimento di giustizia statunitense e la Federal Trade Commission stanno valutando l'avvio di un'inchiesta antitrust relativa alla variazione che Apple ha introdotto nell'accordo di licenza per gli sviluppatori di iPhone OS 4.0 e che impedisce alle applicazioni Flash di essere portate sul sistema operativo dei dispositivi mobile della Mela.
Ricordiamo infatti che con il rilascio dell'ultimo SDK per iPhone OS 4.0, la Mela ha aggiunto una clausola alla licenza d'uso che pone l'esplicito divieto allo sviluppo di applicazioni utilizzando "una traduzione intermediaria o un livello di compatibilità", che all'atto pratico vieta il porting su iPhone di software scritto originariamente per Adobe Flash, Java di Sun o Silverlight di Microsoft. In altri termini: le applicazioni destinate ad iPhone, iPod touch e iPad devono essere scritte in maniera nativa per questi dispositivi.
La variazione di Apple ha spinto, come abbiamo già detto, Adobe ad abbandonare ulteriori sviluppi del set di strumenti incluso nella recente Creative Suite 5, che consente agli sviluppatori di portare applicazioni Flash su iPhone OS. Con la nuova clausola, infatti, le applicazioni verrebbero rifiutate nel processo di approvazione per App Store, per iPhone, iPod touch o iPad.
Il New York Post, che ha riportato la notizia, sottolinea che un'inchiesta non significa che verranno necessariamente prese delle misure nei confronti di Apple. L'inchiesta prende il via per determinare se dovrà essere condotta un'indagine approfondita.
L'inchiesta sarà principalmente incentrata sull'analisi della nuova politica adottata da Apple, per capire se le nuove disposizioni contenute nell'accordo di licenza ostacolino la concorrenza, forzando i programmatori a scegliere tra lo sviluppo di applicazioni che possono oprare solamente sui prodotti di Apple oppure tra lo sviluppo di applicazioni neutrali alla piattaforma e possono essere usate su una varietà di sistemi operativi, come quelli di rivali Google, Microsoft e RIM.
La notizia giunge a pochi giorni di distanza dalla battaglia tra Steve Jobs e Shantanu Narayen relativa proprio a Flash, nella quale il CEO di Apple ha pubblicamente esposto le ragioni per le quali la Mela non adotta Flash sui propri dispositivi, suscitando la reazione del CEO di Adobe.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoApple userà ogni mezzo per bloccare Flash.
Tutte le motivazioni sulla sicurezza, la pesantezza, o il consumo di batteria sono immani str*nzate.
La verità la sanno anche i sassi.
Se Apple aprisse il Flash sui suoi dispositivi, una marea di applicativi e giochi, che ora sono venduti a 0,79 euro, li ritroveremmo gratis sul web, ed Apple vedrebbe il suo App Store precipitare negli abissi assieme ai suoi guadagni.
Vedremo cosa si inventeranno per respingere le accuse.
quello che non capisco è... in pratica secondo Steve & Co., un programmatore dovrebbe scrivere due volte il codice? cioè una volta per Apple e un'altra volta per i comuni mortali?
OT: comunque un correttore ortografico di primo mattino non sarebbe male
Quella clausola non vieta solo il porting di applicazioni flash, ma obbliga lo sviluppatore a scrivere l'applicazione usando "originariamente" un determinato linguaggio/framework.
Molti progetti open source moriranno grazie a questo vincolo.
Permettere il set di strumenti di Adobe sarebbe, secondo me, una sorta di "sconfitta morale" se così possiamo definirla, e se autorizzasse una cosa simile il passo verso l'integrazione completa di flash sarebbe un passaggio mezzo-obbligato.....
Permettere il set di strumenti di Adobe sarebbe, secondo me, una sorta di "sconfitta morale" se così possiamo definirla, e se autorizzasse una cosa simile il passo verso l'integrazione completa di flash sarebbe un passaggio mezzo-obbligato.....
Sono due cose un pò diverse.
Un conto è l'integrazione di applicazioni flash native tramite relativo plugin, questione più politica che tecnica per quanto mi riguarda.
Qui invece si parla di bannare strumenti di "traduzione", tipo l'iPhone compiler del nuovo flash cs5 (credo), che compilerebbe in codice nativo per iPhone, senza aver bisogno di flash in alcun modo. Che è veramente assurdo, teoricamente e praticamente, non solo per il compilatore Adobe, ma anche per tutti i progetti open source che girano attorno all'iPhone.
Apple userà ogni mezzo per bloccare Flash.
Tutte le motivazioni sulla sicurezza, la pesantezza, o il consumo di batteria sono immani str*nzate.
La verità la sanno anche i sassi.
Se Apple aprisse il Flash sui suoi dispositivi, una marea di applicativi e giochi, che ora sono venduti a 0,79 euro, li ritroveremmo gratis sul web, ed Apple vedrebbe il suo App Store precipitare negli abissi assieme ai suoi guadagni.
Vedremo cosa si inventeranno per respingere le accuse.
se "la verità la sanno anche i sassi" come mai anche microsoft sta seguendo la stessa strada atta a escludere flash dal prossimo explorer ?
eppure ms nn ha nessuno store da "difendere"
E sta cosa da dove esce? Dai deliri di Stefano Lavori?
non penso che con itunes abbiano il monopolio del mercato, per il resto quoto tutto
eppure ms nn ha nessuno store da "difendere"
perchè microsoft c'ha un browser talmente schifoso che invece di risolvere i problemi li elimina alla radice in questo modo
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