Apple in crisi in Cina: sconti record sugli iPhone e spedizioni dimezzate

Le spedizioni di iPhone in Cina crollano del 50% a marzo 2025. Apple risponde con sconti importanti sugli iPhone 16 Pro, mentre i marchi locali consolidano la loro leadership nel mercato smartphone.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 15 Maggio 2025, alle 10:09 nel canale AppleiPhoneApple
Una flessione che ha ridotto la quota di mercato di Apple all’8%, mentre i brand cinesi controllano ormai il 92% delle spedizioni di smartphone nel Paese. Nel primo trimestre dell’anno, le spedizioni di marchi non cinesi sono calate di oltre il 25%, mentre il mercato complessivo degli smartphone in Cina è cresciuto del 3,3%, trainato proprio dai produttori locali.
Apple continua ad arrancare in Cina: i motivi della crisi tra concorrenza interna, governo e nuove tecnologie
A guidare l’attacco ad Apple sono soprattutto Huawei, che ha riconquistato la leadership con una quota del 19,4%, seguita da Vivo (17%), Xiaomi (16,6%) e OPPO (14,6%). Apple scivola così al quinto posto con il 14,1%. La rinascita di Huawei, grazie ai nuovi chip proprietari e al sistema operativo HarmonyOS Next, ha rappresentato un duro colpo per Cupertino. Inoltre, secondo gli analisti, la lenta adozione di funzioni di intelligenza artificiale generativa da parte di Apple è visto come un ulteriore svantaggio.
Anche le politiche governative cinesi hanno avuto un impatto significativo: i sussidi statali offrono un rimborso del 15% per l’acquisto di dispositivi elettronici dal prezzo inferiore a 6.000 yuan (circa 820 dollari). L’iPhone 16 base parte da 5.999 yuan, ma molti modelli Apple restano fuori dalla soglia per accedere agli incentivi.
La risposta di Apple: sconti record e promozioni
Di fronte a questa situazione, Apple ha deciso di reagire con una strategia aggressiva di sconti in vista del festival dello shopping “618”, il secondo evento commerciale più importante dell’anno in Cina, che ogni anno genera oltre 100 miliardi di dollari di vendite sulle principali piattaforme di e-commerce.
Su JD.com, ad esempio, l’iPhone 16 Pro da 128 GB viene proposto a 5.380 yuan (circa 745 dollari), con uno sconto di almeno 360 dollari rispetto al prezzo ufficiale Apple. Il modello da 256 GB scende a 6.220 yuan, contro gli 8.999 yuan del listino ufficiale. Anche su Tmall, la piattaforma di Alibaba, si trovano iPhone 16 nuovi a 5.299 yuan, circa 230 dollari in meno rispetto al prezzo Apple.
Questi tagli di prezzo, che in alcuni casi arrivano fino a 350 dollari, non sono stati confermati come promozioni ufficiali da parte di Apple, che non ha risposto alle richieste di commento.
Nonostante il calo delle vendite, il CEO Tim Cook ha sottolineato durante l’ultima call con gli investitori che i ricavi dalla Cina sono diminuiti solo del 2% nell’ultimo trimestre, un dato migliore rispetto all’11% di flessione registrato durante le festività 2024.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNessun marchio straniero vendera' bene in Cina ...
mentre noi li lasciamo entrare a casa nostra "spalando la porta" ...
Nessun marchio straniero vendera' bene in Cina ...
mentre noi li lasciamo entrare a casa nostra "spalando la porta" ...
nessun marchio AMERICANO grazie a trumpolo
Nessun marchio straniero vendera' bene in Cina ...
mentre noi li lasciamo entrare a casa nostra "spalando la porta" ...
Si però prima di fare queste sparate da nazionalisti de noartri bisognerebbe avere chiara la situazione geopolitica mondiale.
A parte che in Cina non vendono gli iPhone che sono costruiti in Cina e già questo dovrebbe farti rileggere quello che hai scritto, poi realmente vorresti avere l'ambizione come Italia un paese di 55 milioni di abitanti senza rilevanti fonti di materie prime e di energia, di fare concorrenza a un paese di oltre un miliardo di abitanti ricco in praticamente tutto (anche se non a sufficienza)?
Ogni tanto un bagno di sano realismo non farebbe male a nessuno.
In più aggiungiamoci la sempre più forte tentazione di aumentare ulteriormente i prezzi di iPhone, Mac, iPad e altri aggeggi nel tentativo di spalmare l'aumento a causa dei dazi su tutto il mercato globale. Se così sarà inevitabilmente ci sarà una contrazione a livello globale della domanda Apple.
Vediamo quanto è forte l'avidità Apple...
A parte che in Cina non vendono gli iPhone che sono costruiti in Cina e già questo dovrebbe farti rileggere quello che hai scritto, poi realmente vorresti avere l'ambizione come Italia un paese di 55 milioni di abitanti senza rilevanti fonti di materie prime e di energia, di fare concorrenza a un paese di oltre un miliardo di abitanti ricco in praticamente tutto (anche se non a sufficienza)?
Ogni tanto un bagno di sano realismo non farebbe male a nessuno.
Non è mica necessario avere risorse alle pari della Cina per competere nel mercato con specifici prodotti o specifiche tipologie di prodotti.
I problemi dell'Italia non sono la competitività contro la Cina.
I primi problemi è la percezione dei propri competitors nel mercato.
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