Apple e Siri: accusa di violazione di brevetto in Cina e causa da 1,43 miliardi di dollari. A rischio le vendite di iPhone?
1,43 miliardi di dollari di risarcimento danni: è questa la richiesta della società cinese Shanghai Zhizhen, titolare di un brevetto che coprirebbe tecnologie usate anche da Siri
di Andrea Bai pubblicata il 04 Agosto 2020, alle 16:01 nel canale AppleApple
Shanghai Zhizhen, una realtà cinese conosciuta anche con il nome di Xiao e che opera nel campo dell'intelligenza artificiale, ha deciso di citare in giudizio Apple che, con il suo assistente vocale Siri, sarebbe rea di aver violato un brevetto di proprietà della stessa Xiao. La società ha chiesto un risarcimento danni di 1,43 miliardi di dollari - 10 miliardi di yuan - e la sospensione delle vendite di tutti i prodotti in Cina che sarebbero in violazione di brevetto, e cioè iPhone, iPad e sistemi Mac.
Si tratta dell'epilogo di un battibecco legale che in realtà va avanti da diverso tempo e che ha preso il via poco dopo che Siri è stata introdotta su iPhone nel 2011. Shanghai Zhizhen sostiene che l'assistente vocale di Apple faccia uso della medesima tecnologia del proprio sistema di chatbot, coperta da brevetto fin dal 2009. La decisione di procedere ulteriormente di Shanghai Zihizen giunge dopo che la corte suprema cinese le ha riconosciuto, la scorsa settimana, la titolarità del brevetto.
Apple respinge le accuse, sostenendo che Siri non include alcuna caratteristica descritta nel brevetto della società cinese: "Siamo amareggiati che Xiao abbia intentato un'altra causa. Non vediamo l'ora di presentare i fatti in tribunale, e continueremo a impegnarci nella fornitura ai nostri clienti dei migliori prodotti e servizi al mondo" ha dichiarato la Mela.
La situazione è comunque delicata, poiché se Shanghai Zhizhen dovesse presentare richiesta anche per un'ingiunzione preliminare, potrebbe costringere Apple a sospendere le vendite dei prodotti giò citati per tutta la durata del processo, che come sappiamo potrebbe impiegare anni prima di giungere a compimento. Il mercato cinese è particolarmente strategico per la Mela, rappresentando uno dei principali motori di crescita degli ultimi anni per la società di Cupertino.
La vicenda aggiunge ulteriore benzina sul fuoco ai tesissimi rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti e la battaglia portata avanti dall'amministrazione Trump prima contro Huawei e più recentemente contro TikTok potrebbe condizionare la posizione di Apple nei confronti dell'opinione pubblica e soprattutto delle autorità giudiziarie cinesi.
9 Commenti
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Chi la fa l'aspetti....https://www.techpowerup.com/270586/...emy-of-sciences
Piu' probabilmente e' la ritorsione perche' Apple vuole spostare la produzione di iPhone dalla Cina all'India o in qualunque altro posto dove la manodopera costi meno...
Poi, da che mondo e' mondo, ogni stato tutela la propria sicurezza nazionale in maniera piu' o meno legale o morale...
Vedi Cina che produce a costi irrisori alla faccia anche dell'ambiente e cannibalizza aziende in mezzo mondo.
Ma per ora la moda del momento e' dare la colpa di tutto a Trump. Come se il resto del mondo fossero tutti santi...
il motivo principale per cui spostano parte della produzione in India sono le tasse di importazione piuttosto alte del governo indiano
producendo lì riescono a tenere prezzi più bassi (o margini più alti) e il mercato indiano è enorme quindi anche un piccolo aumento di market share in percentuale si traduce in un botto di vendite
la manodopera pesa poco sul costo finale ma aziende come Apple guardano anche al centesimo quindi tutto fa brodo, ma discorso India a parte credo sia saggio diversificare quanto possibile la produzione e infatti alcuni prodotti (a memoria AirPods) iniziano a farli in Vietnam e chissà che altre nazioni si aggiungeranno
altra notizia di ieri è che, almeno per il mercato cinese, Apple potrebbe produrre iPhone esclusivamente tramite fornitori cinesi (a discapito di Taiwan ad esempio) quindi sta diversificando, ma come ovvio non può mollare del tutto la Cina per la produzione
Esatto, per aziende come apple ridurre il costo di produzione anche solo di 1 $ a pezzo si traduce in maggiori profitti nell'ordine di 100/200 milioni di $ all'anno che si traducono in bonus stellari per i top manager...
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