Apple chiude un anno fiscale da record. E Tim Cook promette faville per il prossimo trimestre

Apple ha chiuso il quarto trimestre fiscale 2025 con un fatturato di 102,5 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7,9% rispetto allo stesso trimestre del 2024. L’utile netto si è attestato a 27,5 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione diluito (EPS) è salito a 1,85 dollari, spinto anche dall’assenza di penalizzazioni fiscali straordinarie che avevano appesantito i conti dell’anno precedente.

Il margine lordo tocca il 47,2% rispetto al 46,2% di un anno fa, dato che riflette la strategia di Apple nel consolidare una sempre maggiore redditività sia sulla componente hardware che sulla componente servizi, oggi ormai vera colonna portante del modello di business della Mela: la divisione raggiunge 28,75 miliardi di dollari, ancora in aumento rispetto ai 24,9 miliardi del Q4 2024 continuando a mostrare un robusto tasso di crescita.

L’iPhone è ancora il prodotto-perno del bilancio della Mela, generando un fatturato pari a 49,02 miliardi, un risultato superiore rispetto ai 46,22 miliardi dello scorso anno ma leggermente sotto le previsioni degli analisti, che attendevano 50,2 miliardi. Sul fronte Mac, il fatturato è di 8,73 miliardi (+12,7% su base annua). Il segmento iPad rimane stabile con 6,95 miliardi (+0,3%), mentre il comparto Wearables, Home e Accessori si attesta a 9,01 miliardi, in leggero calo rispetto ai 9,04 miliardi del Q4 precedente.

Nel corso del trimestre la Mela ha lanciato una serie di prodotti chiave: iPhone 17 e iPhone Air, la linea aggiornata Apple Watch Series 11 e Ultra 3, Apple Watch SE 3 e AirPods Pro 3. Pur rappresentando solo un impatto parziale sui risultati del trimestre, la disponibilità di questi prodotti prepara il terreno per un primo trimestre fiscale 2026 (cioè il trimestre ottobre-novembre-dicembre) destinato a riflettere pienamente l’effetto delle vendite natalizie.

Con il quarto trimestre fiscale, si chiude anche l'anno fiscale per Apple: il fatturato 2025 raggiunge 416,2 miliardi di dollari, un massimo storico per Apple, in netta crescita rispetto ai 391 miliardi dell’anno fiscale precedente. Anche il margine lordo annuo sale significativamente: si passa da 180,7 a 195,2 miliardi di dollari. La base installata di dispositivi attivi ha toccato nuovi record in tutte le categorie e mercati geografici.

Durante la call con investitori e analisti per la presentazione dei risultati del quarto trimestre fiscale 2025, Tim Cook ha offerto una delle prospettive più ottimistiche degli ultimi anni per l'imminente trimestre delle festività, tradizionalmente il periodo più forte dell'anno per Apple. Il CEO si dice "incredibilmente entusiasta della forza che stiamo osservando su tutti i nostri prodotti e servizi" e sottolinea che l'azienda si aspetta "che i ricavi del trimestre di dicembre siano i più alti di sempre per la società e per la storia dell'iPhone". Cook ha dichiarato che la crescita dei ricavi complessivi sarà tra il 10% e il 12% rispetto all'anno precedente, mentre il fatturato iPhone crescerà addirittura in doppia cifra percentuale, superando qualsiasi risultato degli ultimi esercizi. La risposta del pubblico alla gamma iPhone 17 è stata definita "straordinaria", con livelli di domanda superiori alle aspettative in diversi mercati, pur in presenza di alcune limitazioni nell'offerta su alcuni modelli, già viste con gli ultimi esemplari della serie iPhone 16 in attesa della transizione alla nuova generazione.

Le stime ufficiali diffuse dalla società prevedono che il margine lordo rimanga su valori elevati, tra il 47% e il 48%, nonostante costi straordinari legati a dazi per circa 1,4 miliardi di dollari nel trimestre, in un contesto internazionale definito "impegnativo" ma ricco di opportunità. I costi operativi aumenteranno per l’incremento degli investimenti in ricerca, sviluppo e intelligenza artificiale, ma Apple "continuerà a investire massicciamente sulla sua roadmap prodotto".

Il miglior anno fiscale di sempre per Apple si riflette nella sua capitalizzazione di mercato, che nei giorni scorsi ha superato i 4 mila miliardi di dollari: davanti c'è solo NVIDIA, con 900 miliardi di dollari in più, e alle spalle Microsoft con 3900 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.