Apple accusata dall'NSPCC di sottostimare i casi di abusi su minori sulle sue app

Apple accusata dall'NSPCC di sottostimare i casi di abusi su minori sulle sue app

Rispetto a società concorrenti le segnalazioni di Apple al National Center for Missing & Exploited Children sono inferiori di diversi ordini di grandezza: un'associazione britannica solleva la questione

di pubblicata il , alle 18:01 nel canale Apple
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La National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC), ente di beneficenza per la protezione dei minori nel Regno Unito, ha accusato Apple di aver sottostimato l'incidenza di casi che vedono coinvolto materiale pedopornografico (CSAM) sulle sue piattaforme: secondo la NSPCC Apple ha segnalato lo scorso anno al National Center for Missing & Exploited Children 267 casi sospetti in tutto il mondo, rispetto agli 1,47 milioni segnalati da Google e ai 30,6 milioni segnalati da Meta.

A riportare le accuse dell'NSSPC è stato il quotidiano The Guardian, che sottolinea come la presenza della crittografia end-to-end dei sistemi di messaggistica e scambio dati di Apple (iMessage, FaceTime, iCloud) renda impossibile all'azienda visualizzare i contenuti condivisi dagli utenti. Va però osservato che anche una piattaforma come WhastApp, che fa uso anch'essa di crittografia end-to-end, ha riportato quasi 1,4 milioni di casi sospetti all'NCMEC nel corso del 2023.

Richard Collard, responsabile della politica sulla sicurezza online dei minori dell'NSSPC, ha dichiarato al Guardian: "C'è una preoccupante discrepanza tra il numero di casi che si verificano su servizi Apple e il numero quasi trascurabile di segnalazioni globali che vengono inviate alle autorità. Apple è chiaramente indietro rispetto a molte aziende concorrenti nell'affrontare gli abusi sessuali sui minori quando tutte le aziende tecnologiche dovrebbero investire nella sicurezza e prepararsi all'implementazione dell'Online Safety Act nel Regno Unito".  A tal proposito l'NSSPC, raccogliendo le informazioni e i dati dalle forze di polizia, ha affermato che i casi CSAM che hanno visto coinvolte le piattaforme di Apple in Inghilterra e Galles tra aprile 2022 e marzo 2023 sono stati 337, più di quanti la società ne abbia segnalati in tutto il mondo in un anno.

Vale la pena ricordare che nel corso del 2021 Apple aveva annunciato i piani per l'implementazione di un sistema che avrebbe effettuato una scansione delle immagini prima che venissero caricate su iCloud, confrontandole con quelle presenti in un database di immagini CSAM note manutenuto dal NCMEC. Il sistema era stato aspramente criticato da vari gruppi a difesa della privacy, nel timore che le forze dell'ordine e le autorità avrebbero potuto sfruttare il meccanismo anche per altri scopi. Le perplessità si erano sollevate anche tra i dipendenti della Mela, che in seguito ha poi deciso di chiudere definitivamente il progetto nel corso del 2022, dopo aver silenziosamente rimosso tutti i riferimenti dalle sue pagine web.

Al momento Apple non ha rilasciato alcuna dichiarazione al Guardian in risposta alle accuse dell'NSPCC, reiterando invece la posizione dichiarata quando ha cassato i piani per il sistema di scansione: allora la Mela affermò di aver preferito una diversa strada per dare "priorità alla sicurezza e alla privacy dei suoi utenti". Sempre a tal proposito Apple dichiarò a Wired, nel mese di agosto 2022, che "i bambini possono essere protetti senza che le aziende passino al setaccio di dati personali". La Mela ha poi implementato in iOS un sistema che sfoca immagini di nudo eventualmente inviate a minori, come si può leggere alla pagina ufficiale Child Safety.

1 Commenti
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Piedone111323 Luglio 2024, 22:02 #1
Quindi entra nei controlla e non fa una beneamata cippa.
Chissà se lo stesso fervore che usano nelle democrazie nel difendere la privacy di pedofili, spacciatori e criminali vari, dietro mandato di un giudice, lo adottano anche in paesi sotto regimi totalitari!
A voi la scontata risposta.

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