Aggiornamento forzato per HomeKit: cosa cambierà con iOS 18.4

Apple ha annunciato che, con l'arrivo di iOS 18.4, la nuova architettura HomeKit diventerà obbligatoria per tutti gli utenti. Introdotta nel 2022 e migliorata nel tempo, questa modifica promette maggiore velocità e affidabilità, ma potrebbe causare problemi per chi utilizza dispositivi più datati
di Andrea Bai pubblicata il 12 Marzo 2025, alle 16:43 nel canale AppleApple
Con il rilascio di iOS 18.4, previsto per il prossimo mese di aprile, Apple si prepara a rendere obbligatorio l'aggiornamento alla nuova architettura HomeKit per tutti gli utenti. La novità è stata individuata nel codice della terza beta di iOS 18.4, dove compare un messaggio che avvisa gli utenti che il supporto alla vecchia versione “terminerà presto” e invita ad aggiornare “per evitare interruzioni”. Si tratta di una decisione che segna un cambiamento importante per l'ecosistema smart home di Apple, e che, nelle intenzioni della Mela, servirà a migliorare la velocità e l'affidabilità dei dispositivi connessi.
La nuova architettura HomeKit era stata inizialmente introdotta a fine 2022 con iOS 16.2, ma era stata ritirata pochi giorni dopo a causa di problemi di compatibilità che avevano causato malfunzionamenti nei dispositivi e nelle automazioni domestiche. Apple ha successivamente riproposto l'aggiornamento con iOS 16.4 nel febbraio 2023, dopo aver risolto i problemi più rilevanti. Da allora, l'aggiornamento è rimasto facoltativo, ma molti utenti hanno scelto di non adottarlo per evitare incompatibilità con dispositivi più vecchi o software non aggiornati.

L'arrivo di iOS 18.4, però, metterà maggior pressione agli utenti che saranno caldamente invitati a passare alla nuova architettura per continuare a utilizzare l'app Casa e i dispositivi HomeKit, con l'obbligatorietà effettiva che scatterà probabilmente con il rilascio di iOS 19 previsto per l'autunno. Una prospettiva che potrebbe causare qualche grattacapo a coloro i quali sono in possesso di dispositivi non più compatibili con le recenti versioni di iOS, macOS o tvOS e, in maniera ancor più seccante, per gli utenti che usano un iPad configurato come hub domestico: la nuova architettura non supporta più l'iPad in questo ruolo e per continuare ad utilizzare il sistema smart home della Mela sarà necessario passare ad un Apple TV o ad un HomePod più recenti.
Apple ha giustificato questa scelta spiegando che la vecchia architettura, risalente al debutto di HomeKit nel 2014, non era progettata per gestire le attuali esigenze delle smart home moderne, che vedono un numero sempre più elevato di dispositivi connessi. La nuova piattaforma promette migliori prestazioni e maggior affidabilità con l'uso di protocolli di rete avanzati, oltre ad una migliore sincornizzazione tra dispositivi quali luci, serrature e termostati.
E' bene osservare che, come in tutti i casi di transizione generazionale, il passaggio verso la nuova architettura potrebbe non essere indolore. In passato, chi ha aggiornato sin dai primi giorni di disponibilità della nuova architettura, ha segnalato qualche problema di automazioni non funzionanti, dispositivi offline e difficoltà a condividere il controllo delle funzionalità smart home ad altri utenti. Apple ha affermato di aver risolto tutti questi problemi, e ha messo a disposizione una serie di istruzioni, direttamente all'interno dell'app Casa, per chi non ha ancora effettuato il passaggio.
Chiaramente tutti i dispositivi dovranno essere aggiornati all'ultima versione del software per evitare eventuali disservizi, malfunzionamenti o interruzione di automazioni all'interno del proprio ecosistema smart home basato su HomeKit.
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