Network Wireless: vulnerabili agli attacchi
Per mettere fuori gioco un network wireless non sono necessari fantascientifici apparecchi complicati e costosi. Basta un PDA con scheda wireless
di Andrea Bai pubblicata il 18 Maggio 2004, alle 17:36 nel canale MercatoL'Australia Computer Emergency Response Team è riuscito a dimostrare che i network Wi-Fi possono essere bloccati facilmente senza l'utilizzo di particolari e costosi dispositivi. Basta un palmare con una scheda wireless per il networking.
AusCERT avvisa che attacchi di questo tipo sono difficili da contrastare poiché sono basati su una caratteristica propria del protocollo Wi-Fi. In ogni caso un attacco di questo tipo ha come sola conseguenza l'impossibilità di accedere al network e di scambiare pacchetti all'interno di esso: in questo caso sono escluse, quindi, possibilità di infiltrazione di hacker nella rete e/o accesso indesiderato a computer e dati in essi contenuti.
Il problema è individuato nella modalità in cui i network Wi-Fi stabiliscono i canali di trasmissione per la comunicazione. Come accade in altri network, i nodi Wi-Fi controllano se vi sono altri dispositivi che stanno trasmettendo sulla stessa banda di frequenza prima di inviare i dati, per evitare "collisioni" che si possono verificano quando due o più dispositivi trasmettono simultaneamente.
Questo funziona finchè le periferiche "si comportano bene": per paragonare questo ad un gruppo di persone, si può dire che i problemi iniziano quando una di queste persone (un dispositivo Wi-Fi) inizia a parlare continuamente a volume più elevato degli altri (trasmettere con insistenza e con un forte segnale). Di fatto, un attacco di questo tipo non è altro che un attacco DoS (Denial of Service).
Un palmare equipaggiato con scheda di rete è in grado di emettere un segnale di questo tipo e tutti i dispositivi Wi-Fi presenti nel raggio di azione del segnale risulterebbero impossibilitati alle comunicazioni finché questo segnale viene emesso.
Le schede wireless possono generare comunque un segnale a moderata potenza e con un limitato raggio d'azione, quantificabile intorno ai 30 metri. Tuttavia basta porre la fonte del segnale di disturbo nei pressi di un access-point per bloccare l'intero network associato.
AusCERT comunque assicura che con i corretti strumenti di amministrazione è possibile individuare facilmente quale sia l'access-point "sabotato" ed inviare personale di sicurezza per effettuare controlli.
Fonte: New Scientist
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon me ne intendo molto, ma un dispositivo del genere non dovrebbe neanche essere difficile da costruire, giusto?
Detta così non sembra nemmeno necessario un palmare con wi-fi. All'eventuale sabotatore basterebbe una trasmittente che operi alla stessa frequenza del wi-fi e che spari qualche decina di watt per fare grossi danni ben oltre i 30 metri di distanza.
Non me ne intendo molto, ma un dispositivo del genere non dovrebbe neanche essere difficile da costruire, giusto?
Non è cosi facile, questo creerebbe un disturbo sulla rete, ma qui si tratta di un discorso diverso, un trasmettitore wifi se sente qualcun'altro che sta trasmettendo aspetta finche non trova libero il canale (l'aria viene considerata un canale in questo caso). Deve però riconoscere una trasmissione dati, quindi dei pacchetti codificati. In tutti i idue casi si interromperebbero le trasmissioni, ma a logica il segnale codificato ha bisogno di una potenza superiore. Comunque questa notizia non è certo una novità, visto che me l'hanno perfino insegnato a scuola!
^^
se ti secca spostarti ti basta menare quello con l'aria + sospetta (il quatrocchi cicciottello di turno)
ehehehehheheh!
Non me ne intendo molto, ma un dispositivo del genere non dovrebbe neanche essere difficile da costruire, giusto?
Un microonde e cuoci tutto...
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