Pipeline più lunghe per Intel Prescott
La ricerca di frequenze di clock più elevate passa anche attraverso l'adozione di pipeline di rendering più lunghe. Ma questo non è sempre necessariamente un elemento positivo, in termini di performance
di Paolo Corsini pubblicata il 22 Gennaio 2004, alle 09:49 nel canale ProcessoriIntel
Stando ad un report pubblicato sul sito ZDnet.com a questo indirizzo, l'architettura delle nuove cpu Intel Pentium 4 basate su Core Prescott integrerebbe non solo nuove istruzioni proprietarie e un quantitativo di cache L2 superiore, ma anche pipeline più lunghe rispetto a quelle a 20 stadi dei processori Pentium 4 basati su Core Northwood.
L'utilizzo di una pipeline più lunga, anche se al momento non è dato sapere quanto questa sia stata incrementata, permette di ridurre il numero di calcoli richiesti per ogni stage della pipeline. Questo ha quale riflesso diretto la possibilità di aumentare più facilmente la frequenza di lavoro del processore, un trend che Intel ha da sempre perseguito sin dal debutto delle prime cpu Pentium 4, nel mese di Novembre 2000.
Pipeline lunghe, tuttavia, possono anche rappresentare un ostacolo alle prestazioni velocistiche. Nel momento in cui vi fossero errori di branch prediction in uno degli stage, infatti, l'intera pipeline dovrebbe essere ricaricata dei dati, generando un delay che allunga i tempi di completamento dell'operazione.
Intel, ovviamente, ha nel corso degli anni affinato la propria architettura NetBurst cercando di introdurre dispositivi che minimizzassero gli errori di branch prediction, e la conseguente operazione di reimmissione dei dati corretti nella pipeline. Anche l'aumento delle dimensioni delle cache, in modo particolare quella di secondo livello, ha un impatto positivo in quanto permette di avere a disposizione i dati necessari già all'interno del Core del processore, piuttosto che doverli ricercare accedendo al più lento bus di sistema.
Alla luce di queste differenze, sarà molto interessante poter verificare quali siano le prestazioni velocistiche dei due Core Northwood e Prescott a parità di frequenza di clock. Il debutto delle cpu Prescott è atteso per il prossimo mese di Febbraio.
L'utilizzo di una pipeline più lunga, anche se al momento non è dato sapere quanto questa sia stata incrementata, permette di ridurre il numero di calcoli richiesti per ogni stage della pipeline. Questo ha quale riflesso diretto la possibilità di aumentare più facilmente la frequenza di lavoro del processore, un trend che Intel ha da sempre perseguito sin dal debutto delle prime cpu Pentium 4, nel mese di Novembre 2000.
Pipeline lunghe, tuttavia, possono anche rappresentare un ostacolo alle prestazioni velocistiche. Nel momento in cui vi fossero errori di branch prediction in uno degli stage, infatti, l'intera pipeline dovrebbe essere ricaricata dei dati, generando un delay che allunga i tempi di completamento dell'operazione.
Intel, ovviamente, ha nel corso degli anni affinato la propria architettura NetBurst cercando di introdurre dispositivi che minimizzassero gli errori di branch prediction, e la conseguente operazione di reimmissione dei dati corretti nella pipeline. Anche l'aumento delle dimensioni delle cache, in modo particolare quella di secondo livello, ha un impatto positivo in quanto permette di avere a disposizione i dati necessari già all'interno del Core del processore, piuttosto che doverli ricercare accedendo al più lento bus di sistema.
Alla luce di queste differenze, sarà molto interessante poter verificare quali siano le prestazioni velocistiche dei due Core Northwood e Prescott a parità di frequenza di clock. Il debutto delle cpu Prescott è atteso per il prossimo mese di Febbraio.
84 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE allora che me ne faccio di un processore di 10GHz di clock?
Secondo me la rincorsa al GHz sta ottenebrando le menti di quelli di Intel! ... o forse hanno degli stock di ventoline tipo reattore di jet che devono fare fuori ;-)
AMD ha già dimostrato che fare le pipeline più larghe invece che lunghe (passatemi i termini non proprio corretti) rende di più.
Anche l'aumento delle dimensioni delle cache, in modo particolare quella di secondo livello, ha un impatto positivo in quanto permette di avere a disposizione i dati necessari già all'interno del Core del processore, piuttosto che doverli ricercare accedendo al più lento bus di sistema
Su di un sito concorrente(dinocoso)esiste un interessante articolo in cui si evidenzia che quasi mai l'aumento di cache porta benefici se non in casi specifici...
PS. In merito alla news, penso anch'io che comincino ad essere un po' lunghine
paulgazza mi fai ridere
paulgazza mi fai ridere:parli di consumi ?
P4 consuma e soprattutto consumerà di più > 100 Watt
Parli di costi ?
AMD a parità di PR costa nettamente di meno, es:
2500 AMD = 130€
2600 P4 = 200€
P4 è una trade consumistico.
INTEL INTEL INTEL INTEL !!!
La gente che non capisce un cazzo e sente Intel 3,4 GHz... Oooooo
Poi si trova un pataccone da 500€ che puoi benissimo sostituire con una cpu meno costosta e meno consumante watt...
Io ho un barton 2500 @ 2000MHz/400 VCore default con 130€ e consumi decenti...
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