20 anni di virus informatici

Mr Cohen è il primo Virus writers della storia; scrisse del codice "malizioso" per la sua tesi di dottorato alla University of Southern (California)
di Fabio Boneschi pubblicata il 12 Novembre 2003, alle 16:05 nel canale SicurezzaCirca 20 anni fa l'americano Fred Cohen scrisse il codice del "primo" virus informatico. Lo scopo in quell'occasione fu unicamente didattico, infatti faceva parte della propria tesi di dottorato presso la University of Southern (California).
Il virus era pensato per autoreplicarsi e per acquisire i privilegi di sistema posseduti da altre applicazioni; questa la definizione sintetica che Cohen diede al suo lavoro:
"a program that can 'infect' other programs by modifying them to include a ... version of itself".
I risultati di alcuni test condotti sulla diffusione del virus e sugli effetti distruttivi furono oggetto di discussione ed aprirono gli occhi sull'imminente problema della sicurezza informatica.
Certo non erano i tempi delle connessioni a banda larga e della massiccia diffusione di internet, ma lo studente americano ebbe una sorta di "profezia" e riferendosi ai virus informatici scrisse:
"they can spread through computer networks in the same way as they spread through computers, and thus present a widespread and fairly immediate threat to many current systems."
Da quegli anni (siamo circa al 1986) i virus informatici hanno iniziato a proliferare; famoso ad esempio è Brain, creato sembra per monitorare la pirateria legata ad alcuni software, altri celebri virus sono Lehigh, Jerusalem, Michelangelo, sino ai più recenti Melissa, Sobig e Blaster. Alcuni di essi hanno causato letteralmente il caos informatico, altri invece sono stati solo dei falsi allarmi.
Con l'avvento della rete ovviamente le tecniche di diffusione sono cambiate, non più infatti la semplice condivisione dei mitici "floppy", ma piuttosto lo sniffing di indirizzi email e lo sfruttamento di bug del sistema operativo.
Mettendo da parte la storia e la cronaca, deve far riflettere un particolare: in 20 anni il fenomeno dei virus è cresciuto in maniera esponenziale ed il progresso tecnologico che tanto ha portato nel settore IT non è ancora in grado di debellare il fenomeno.
Ad oggi infatti sono disponibili "rimedi" per risolvere il problema: antivirus personali, sistemi evoluti che filtrano i contenuti lato server ed altro ancora...ma comunque i virus continuano ad essere creati ed a circolare!
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info20 anni?
20 anni di virus e 20 milioni di laptop IBM... uhhm.. voi vedete qualche relazione fra queste due cose?(scusatemi ho appena fatto il test di Rorschach, quello delle macchie di inchiostro, per un colloquio e vedo correlazioni dappertutto
-__-*
alla faccia del software originale...
eheheheheh!
argh!
Un altro anniversario
Sono contento proprio di festeggiare anche questo compleanno, oltre a tanti altri "positivi" avvenimenti.Su diversa scala, anche la bomba H derivò da un uso "improprio", senza citare le numerose altre invenzioni convertite al male!
FORM!
Il primo virus l'ho preso quando avevo il 386, si chiamava FORM e non faceva praticamente nulla di male. Il Junkie l'ho conosciuto grazie ad un amico che mi ha passato BOMBER MAN (che gioco rulez).Devi effettuare il login per poter commentare
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