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Old 25-09-2009, 08:10   #241
juninho85
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Unione Sarda - Nenè e il segreto della fajolada
Cucina la fajolada, prega sul piatto prima di mangiare, ascolta solo musica brasiliana, guida un'utilitaria fucsia e sogna di vestire un giorno la maglia della Seleçao. «Sono un atleta di Cristo», ripete ogni volta che il suo cuore batte forte. Anche il calcio è una fede, o viceversa. «Se sono un giocatore, se sono qui in Italia, se ho fatto una rete al Bari e il mio Cagliari ha vinto lo devo a lui», e mentre lo dice, Anderson Miguel da Silva (o molto più semplicemente Nenè) solleva lo sguardo al cielo.
Non a caso il punto di riferimento nello sport come nella vita è Kakà, anche se è cresciuto («e continuo a crescere», tiene a precisare) con il mito di Ronaldo, il primo, l'originale, quello che ora indossa la maglia del Corinthians e che ha vissuto (e continua a vivere) per il gol. «Per i brasiliani è molto più di un esempio, figurarsi per noi attaccanti brasiliani», aveva spiegato il giorno che si è presentato alla Sardegna, lo scorso 24 luglio, tra tante speranze e un pizzico di scetticismo generale. Due mesi dopo la sua prima perla in serie A - guarda un po' - coincide con la prima vittoria del Cagliari. «Non una vittoria qualunque», ha detto lo stesso bomber mercoledì sera. «Ci consente di voltare pagina e ripartire».
L'italiano di Nenè non è proprio il massimo, al San Nicola ci ha pensato così il connazionale Jeda a tradurre le emozioni di una serata speciale. «Ma speriamo sia solo la prima di tante». Magari l'aveva sognata proprio così quando Cellino gli ha consegnato la (pesantissima) maglia di Acquafresca. A Bari entra nel finale al posto di Matri e trasforma in rete l'unica palla che gli capita tra i piedi. Più o meno era iniziata in sordina anche un anno fa di questi tempi con il Nacional de Madeira. Alla fine è risultato il capocannoniere della Superliga portoghese con 20 gol (di cui 8 di testa) in 27 partite.
In Portogallo ci è finito quasi per caso. Due anni fa circa Machado, l'attuale allenatore del Nacional, si è recato in Brasile in vacanza e ha deciso di vedere una partita dell'Ipatinga, club di Seconda divisione nel quale militavano diversi giocatori in prestito dal Cruzeiro. Nenè era uno di questi. E una volta ingaggiato dal Nacional, Machado lo ha voluto con sé. Operazione da 500 mila euro. Un affare.
Un'estate più tardi il Cagliari lo ha pagato 4 milioni e mezzo, contratto quadriennale, investimento non indifferente per un attaccante di 26 anni. Inizio di stagione sofferto, giusto qualche scampolo di partita. «Deve ancora abituarsi al nostro calcio, ma anche alla lingua e ai compagni», ha ripetuto per settimane l'allenatore rossoblù Allegri. Alla quinta giornata la svolta quando meno te l'aspetti. Assist di Jeda, brasiliano come lui. «Io cerco di farmi trovare sempre pronto». Nel frattempo prova a entrare nel cuore di Cagliari al volante di una Ford Fiesta fucsia. Niente suv di riconoscimento, insomma. La categoria (dei calciatori) capirà. «A me basta una macchina dove ci stiano mia moglie Marisa e mio figlio Gustavo», che arriveranno in Italia la settimana prossima e noteranno subito il suo nuovo look, senza quei colpi di sole ramati che facevano un po' a cazzotti con i suoi capelli naturalmente castani e, soprattutto, con le mode italiane. «Italiano lo diventerò col tempo», ripete spesso Nenè. Intanto trascorre ore e ore con le cuffie dell'i-pod alle orecchie ascoltando musica brasiliana. Cucina tanto e bene, la fajolada (zuppa di fagioli e carne tipica del Sudamerica) è il suo pezzo forte tra i fornelli. Poi c'è il pallone, ma quello è universale, e alla fine finisce sempre in rete.

La Nuova Sardegna - Nenè, goal e preghiere
El Tigre ha colpito. E donato al Cagliari i primi tre punti della stagione. Ringrazia Gesù e prega, Nené. Il bomber della notte di Bari, nome completo Anderson Miguel Da Silva, ha dato ai tifosi e ai compagni una gioia che mancava dallo scorso maggio: la prima vittoria dell’anno e la rete su azione. L’ultima, è stata di Parola nel pessimo 6 a 2 beccato a Udine.
Da mercoledì notte i conti sono aperti. E lui, re del goleador del campionato portoghese con la maglia del Nacional Madeira, non ha dubbi: «Questo gol lo devo a Cristo».
Religioso, appartenente agli Atleti di Cristo, la comunità di cui fa parte Kakà, Nené ha risposto presente all’appello di Allegri. Il tecnico del Cagliari è sempre stato fiducioso: «Ha avuto problemi fisici in avvio di preparazione, poi è mancato dal ritiro per completare in Brasile l’iter burocratico. Ma su Nené non ho mai avuto dubbi». Da ieri anche i tifosi rossoblù lo sanno: anche nella serie A del Portogallo venti reti in 28 partite non si segnano per caso. Di testa, di piede, in acrobazia: il brasiliano non si è negato nulla nella sua esperienza lusitana. Un repertorio di cui il Cagliari ha bisogno. Parma. Forse, il 26 enne di San Paolo non ha ancora i 90’ nelle gambe. Ma il tecnico Allegri sa bene come dosarlo. E quel che conta, è l’applicazione.
E il fiuto del gol: che a Bari Ranocchia abbia svirgolato o meno la palla, poco conta. Nené si è fatto trovare pronto. «Se sono qui lo devo a lui, Gesù Cristo» ha detto il numero nove nell’immediato dopo gara al San Nicola.
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Old 26-09-2009, 14:39   #242
Sallino
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Allegri ne convoca 20 per Parma

Al termine della seduta di rifinitura di questa mattina, svolta come di consueto ad Asseminello, Massimiliano Allegri ha diramato la lista dei convocati per la trasferta di Parma. Ventiti i giocatori che partiranno questo pomeriggio per l'Emilia: ci sono anche Cotza e Ragatzu, al momento i maggiori indiziati per un posto in tribuna. Torna, dopo aver scontato il turno di squalifica, Daniele Conti.

Questa la lista completa:

Portieri: Lupatelli e Marchetti

Difensori: Agostini, Astori, Canini, Marzoratti

Centrocampisti: Barone, Biondini, Conti, Cotza, Cossu, Dessena, Lazzari, Parola, Sivakov

Attaccanti: Jeda, Larrivey, Matri, Nenè, Ragatzu

da tuttomercatoweb

Brkljaca neanche c'è....... -.-
Spero che almeno faccia giocare Nenè dal primo minuto...
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Old 26-09-2009, 14:59   #243
juninho85
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io spero di no,se matri,jeda e cossu continuano così si può aspettare ad inserirlo definitivamente quando la squadra avrà finito il rodaggio.
però manco farli fare ogni volta 15 minuti...
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Old 26-09-2009, 15:00   #244
juninho85
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Il Sardegna - A Parma carichi
Terza prova in sette giorni. A nascondere l'ovvia stanchezza dei rossoblù un'abbondante dose di sorrisi e adrenalina dopo
la prestazione contro l'Inter e la prima vittoria in campionato al San Nicola di Bari. E Allegri è tenuto a scelte molto difficili.
Chissà se avrà voglia di ritmo "samba" in attacco. Il duo brasiliano Jeda-Nenè, ora, sembra pronto e sarebbe del tutto legittimo immginarlo sin dal fischio d'inizio al Tardini. Se il primo è letteralmente "intoccabile" , vuoi perchè ora gli
assist li fa lui, vuoi perchè ti inventa in un baleno la giocata che ti fa vincere la gara, il secondo meriterebbe la sua prima
chance da titolare. Spaesato in campo non lo è mai stato, e oltretutto se graffia così come contro il Bari, potrebbe essere
molto utile schierarlo contro una squadra come quella gialloblù. Che non concede spazi, aggredisce, gioca molto corta,
non lascia respirare. E proprio per questi motivi ha bisogno di essere contrastata anche con un po' di opportunismo. Che non manca al brasiliano fresco fresco di gol. E anche per un discorso legato al turnover stavolta Matri potrebbe tornare a fare il guastafeste del secondo tempo. Perchè anche le strategie, nella gestione Allegri hanno una parte decisiva. Difficile, quindi, ritrovare gli stessi rossoblù titolari dello scorso mercoledì in campo. Torna Conti al posto di Parola, ovviamente, dopo aver scontato la squalifica. Ma un trio offensivo a centrocampo con Dessena, Conti e Lazzari stavolta sarebbe impensabile. Dovrebbe tornare pertanto Biondini al posto dell'ex atalantino, nonostante la gara brillante contro il Bari. Questioni di equilibri, contromosse. Anche se lo stesso Lazzari sarà fondamentale per cambiare il ritmo in corso gara. A fare da legame tra l'attacco e il centrocampo il mago Cossu. In difesa, per ora, i quattro moschettieri restano Marzoratti, Canini, Astori, Agostini. Alle fasce, soprattutto, l'arduo compito di contenere gli esterni avversari. L'attenzione è cresciuta, in queste cinque gare. Il Cagliari nel primo tempo non è stato mai battuto. I gol avversari sono sempre arrivati nella
seconda parte della gara. Tranne mercoledì. Contro il Bari la squadra di Allegri è rimasta lucida fino al 95'. Chissà se ci sarà abbastanza ossigeno anche per domani. Gli avversari guidati da Guidolin per ora sono al quarto posto: tre vittorie, un pareggio e una sconfitta (2-0 contro l'Inter). In campo l'esperienza di Panucci, al centro della difesa $insieme a Paci, Zaccardo e Castellini sulle fasce. Centrocampo a tre con Morrone, Mariga e Galloppa; in attacco Paloschi, Biabiany e uno tra Lanzafame e Bojinov, anche se per ora rimane favorito il primo. Comunque vada domani contro il Parma, sarà importante non lasciare la strada intrapresa: il gioco, quello coraggioso, preciso, divertente: il cuore, ovvero il sacrificio e la voglia di non arrendersi mai; e le gambe, quelle che hanno sorpreso Ventura qualche giorno fa: «Faccio i complimenti al preparatore atletico», ha dichiarato a fine gara l'allenatore del Bari. E i rossoblù non dimentichino che nella scorsa stagione, erano esperti pure di rimonte. Ma una cosa per volta.

Unione Sarda - Agostini ha fatto il pieno
Prima ci ha provato Alvarez, poi Rivas, infine Meggiorini. Inutile giro di valzer sulla fascia, evidentemente stregata per il Bari, tre giorni fa al San Nicola. Così, dopo aver esaltato sotto voce il lavoro del preparatore atletico avversario Folletti («caspita, quanto corrono i rossoblù, dall'inizio alla fine»), il tecnico dei pugliesi Ventura - a fine gara - ha elogiato pubblicamente il terzino sinistro del Cagliari Agostini. Insuperabile.
Su e giù senza sosta, una continua spina nel fianco del Bari e nemmeno una-sbavatura-una in fase difensiva. L'esterno toscano (trent'anni tondi tondi) meglio non poteva onorare un'altra fascia, quella da capitano, che Lopez (infortunato) e il suo vice Conti (squalificato) gli hanno consegnato martedì mattina prima della partenza per la Puglia.
Una serata speciale, forse la più speciale da quando "Ago" - come lo chiamano affettuosamente compagni e allenatore - ha scelto la Sardegna (era il gennaio del 2004) per rilanciarsi dopo un girone d'andata travagliato con l'Empoli. Partita impeccabile, la sua. Vittoria scaccia-crisi per la squadra tutta, della quale era proprio lui il responsabile. «Dettagli, l'importante era vincere e cancellare così un avvio di campionato sfortunato», si è limitato a dire mentre si lasciava alle spalle lo stadio barese. Il Cagliari prima di tutto. «La soddisfazione di un giocatore è una conseguenza», ha, infatti, aggiunto prima di salire sul pullman. La fascia? «Un onore». Già l'aveva indossata un anno fa di questi tempi a Siena.
Un mercoledì da leoni. Eppure l'ex Ventura ha provato in tutti i modi ad aggirare l'ostacolo. L'honduregno Alvarez è andato a sbattere su Agostini per cinquantasei minuti. Sfinito, ha ceduto il testimone all'argentino Rivas (a sua volta sostituito a sinistra da Langella) che non ha avuto miglior fortuna. A vuoto anche il terzo, ultimo e disperato, tentativo del tecnico genovese al 21' della ripresa, quando ha schierato Kutuzov davanti e spostato Meggiorini sull'esterno appunto. Tutti e tre, insomma, hanno trovato un muro.
Che forza questo Agostini, uno dei rossoblù più in forma anche nella cattiva sorte. Tra i pochi a salvare la faccia con Siena e Fiorentina, su di giri a Livorno e contro l'Inter. «Sto bene fisicamente, e questo mi agevola. Ma tutti quanti stiamo dimostrando di meritare risultati migliori», aveva sottolineato proprio il terzino al termine della gara con i nerazzurri campioni d'Italia. Sin troppo umile. E sempre più bandiera del Cagliari. Domani a Parma (quasi certamente troverà sulla sua strada il francese Biabiany) festeggerà la centottantesima partita con la maglia rossoblù, un traguardo impensabile sette stagioni fa quando ha lasciato la Toscana dove ha costruito la prima parte della sua carriera nella Fiorentina.
Dai Giovanissimi al fallimento, la storia viola di Agostini si è interrotta sul più bello nel 2002 complice il crac del produttore cinematografico Cecchi Gori, all'epoca presidente dei gigliati. Dopo il battesimo con la Primavera, è stato ceduto in prestito per due anni alla Pistoiese e uno alla Ternana, quindi il rientro a Firenze e l'inserimento nella prima squadra (allenata da Mancini) con la quale ha esordito nel 2001. Tredici presenze in tutto, poi il fallimento societario l'estate successiva ha chiuso il capitolo una volta per tutte. Era la Fiorentina di Chiesa e Di Livio, ma anche di Torricelli, Nuno Gomes e Mihajtovic. Da Firenze all'Empoli (breve parentesi anche a Siena) che lo ha ceduto a Cellino durante il mercato di riparazione del 2004. Da allora Agostini porta il 31 sulle spalle e corre solo per il Cagliari.

La Nuova Sardegna - Solo problemi d'abbondanza
24 ore dalla seconda trasferta di fila in cinque giorni, è corsa a tre per la fascia sinistra. Parola, reduce da una buona prova in regia a Bari, se la vede con Biondini e Lazzari. Quest’ultimo pare essere un tantino in vantaggio.
Mentre Biondini può anche essere recuperato sulla fascia destra. Anche da quella parte, infatti, il tecnico del Cagliari potrebbe partire col “Rosso” per fare rifiatare Dessena. E tra i due c’è anche Barone: l’ex nazionale sta guadagnando in condizione e si candida alla gara del Tardini. E anche in avanti i ballottaggi non mancano.
In breve, per Allegri non c’è spazio per gioire dopo la vittoria colta al San Nicola. I primi tre punti della stagione sono il balsamo ideale per sfidare i gialloblù di Guidolin. Ma, soprattutto, hanno lasciato intuire che il Cagliari c’è. E somiglia molto a quello che lo scorso anno ha riscosso punti e applausi.
Lopez e Pisano ancora out. Ieri, nell’allenamento prevalentemente tattico del venerdì, Allegri ha fatto provare gli schemi sulle palle inattive, esercitazioni difesa-attacco, e per dessert, una partitella molto combattuta. Sempre in differenziato Lopez e Pisano. Il capitano scalpita ma i medici rossoblu frenano. Per rivedere il centrale uruguagio in campo dopo il trauma alla caviglia, si deve attendere almeno fino al Chievo. Per Pisano - microfrattura a una rotula - è invece necessario aspettare dopo la sosta della nazionale in programma l’11 ottobre.
Mentre Brklajca è quasi al traguardo. Il transfer del croato è arrivato. Adesso, è in corso il perfezionamento dei documenti necessari per chiudere il trasferimento.
In sette per tre maglie. Parola, Lazzari, Dessena, Barone e Biondini corrono per due maglie. Nené, Matri e Larrivey per una. Le quotazioni vedono Dessena e Biondini in vantaggio per coprire le fasce, mentre tra Nenè, match winner mercoledì notte a Bari, e Matri sarà testa a testa fino a poche ore dalla gara del Tardini. Comunque, chiunque venga impiegato, sarà il gruppo a fare la differenza.
Sul concetto Allegri non transige. E ha parlato il turn over ravvicinato per affrontare al meglio la terza partita in sette giorni. «Il nostro è un gioco dispendioso, propositivo e basato sul pressing: tutti devono farsi trovare pronti» ha detto l’allenatore del Cagliari.
Parte dei punti interrogativi potrebbero cadere stamani dopo l’allenamento di rifinitura.
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Old 27-09-2009, 12:14   #245
juninho85
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Unione Sarda - Il Cagliari ci riprova a Parma
Il Cagliari, con il vento in poppa dopo il successo sul campo del Bari mercoledì scorso, oggi pomeriggio si presenta nel poco amichevole Tardini di Parma per affrontare la seconda trasferta consecutiva.
Un altro scontro con una diretta concorrente per la salvezza, anche se la classifica degli emiliani (dieci punti, frutto di tre vittorie e un pareggio) al momento fa pensare a tutt'altro. Il Cagliari ci arriva in buona forma fisica e mentale, al punto che le assenze di Lopez e Pisano possono passare quasi inosservate. Il capitano sarà pronto per la prossima gara casalinga con il Chievo Verona (che precederà la seconda pausa di campionato per gli impegni delle nazionali) e questo tranquillizza non poco il giovane Astori, già diffidato, che potrà così giocare senza l'assillo di incappare in una squalifica e lasciare la squadra nei guai.
A proposito di squalifiche, Daniele Conti ha scontato la sua, subita dopo il record di quattro cartellini gialli nelle prime quattro giornate, e potrà così riappropriarsi del consueto ruolo di centromediano (nel quale a Bari si è disimpegnato ottimamente Parola, elogiato apertamente da Allegri nella conferenza stampa di presentazione di ieri) e della fascia di capitano (al San Nicola indossata dallo splendido Agostini, ancora una volta tra i migliori). Potrebbe non essere l'unica novità proposta da Allegri: Lazzari, infatti, dopo la bella prova di mercoledì sera, dovrebbe tornare in panchina per lasciare spazio a Biondini, peraltro subentrato a Cossu con grande personalità a un quarto d'ora circa dalla fine. Una scelta dovuta alla necessità di distribuire le forze e anche a quella di contrastare sul piano fisico il centrocampo gialloblù, molto dinamico e aggressivo.
Nessuna possibilità di errore in difesa, dove, davanti al portiere Marchetti, ci saranno Marzorati, Canini, Astori e Agostini, ovvero gli unici quattro difensori rimasti dopo gli infortuni di Lopez e Pisano. A centrocampo, insieme a Conti, ci saranno l'insostituibile Dessena, ex di turno e, appunto, Biondini. Vertice alto del rombo sarà Andrea Cossu, tra i migliori sia contro l'Inter che contro il Bari. In avanti, Jeda è sicuro mentre Matri è favorito nel ballottaggio con Nenè per l'altra maglia. Nonostante la belle rete che ha permesso al Cagliari di sbancare il San Nicola, Allegri sembra voler dosare l'inserimento di Nenè in pianta stabile. Inoltre, il tecnico è rimasto molto contento della prova di Matri, solitamente non lucidissimo in zona-gol ma instancabile sulla fascia e molto faticoso da marcare per gli avversari. Nenè e Lazzari potrebbero essere le mosse di Allegri nella ripresa per dare sprint alla partita e aumentare il tasso di pericolosità della sua squadra.

La Nuova Sardegna - Il Cagliari cerca la continuità
Prima è arrivato il bel gioco (con l’Inter), poi i tre punti. Ora serve la continuità. Il Cagliari fa visita al Parma di Guidolin nella terza sfida di questa lunga e intensa settimana. I rossoblù di Allegri, dopo una partenza a fari spenti (un pareggio e due sconfitte) sembrano avere ritrovato lo smalto della scorsa stagione e questo pomeriggio al Tardini puntano a mettere l’accento su quello che potrebbe rivelarsi il trittico della svolta.
Con i nerazzurri campioni d’Italia, sette giorni fa, Cossu e compagni hanno mostrato di avere cambiato marcia, e se dopo 90 minuti giocati ad alto livello non sono arrivati punti, la situazione si è riequilibrata mercoledì a Bari. Dove, dopo il gol segnato da Nenè, il Cagliari ha mostrato una personalità sorprendente. «Una padronanza nella gestione che non abbiamo mostrato neppure nella scorsa stagione», ha ammesso ieri Allegri.
Il quale, dopo essere riuscito a dare una scossa alla squadra (così come l’anno passato dopo i 5 ko consecutivi), porta con sè al Tardini con il rompicapo che tutti gli allenatori vorrebbero avere: quello di chi lasciare in panchina. Se parlare di problemi di abbondanza è esagerato (in difesa mancano Pisano e Lopez), lungo la linea mediana e sul fronte d’attacco Allegri avrà l’imbarazzo della scelta. Una nodo che, almeno ufficialmente, verrà risolto soltanto all’ultimo momento.
I tasselli ancora da apporre al puzzle della formazione sono due: riguardano il ruolo di esterno sinistro e l’attacco. Con il rientro di Daniele Conti, Andrea Parola tornerà ad accomodarsi in panchina dopo l’ottima prova di Bari. Al fianco del centrocampista romano troverà posto uno tra Biondini e Lazzari, con il “rosso” apparentemente in vantaggio sull’ex atalantino.
L’altro dubbio riguarda Nenè: il brasiliano, match winner del San Nicola, si gioca con Alessandro Matri il ruolo di punta da affiancare a Jeda. Meno probabile l’opzione Matri-Nenè, con Jeda inizialmente in panchina. Per il resto, confermati Marchetti tra i pali e la linea difensiva composta dai centrali Canini e Astori e dai terzini Marzoratti e Agostini. A centrocampo, come detto, agiranno Conti e Dessena, e poco più avanti Cossu. «In ogni caso l’apporto di chi entra a partita iniziata sarà fondamentale», ha ammonito il tecnico cagliaritano». Una conferma, più che una novità, se si tiene presente che il modo in cui il suo Cagliari affronta le partite è sempre piuttosto dispendioso.
Sul fronte opposto, anche il Parma si presenta al terzo appuntamento settimanale con il morale altissimo, forte di due vittorie consecutive. Eppure il tecnico Francesco Guidolin si è affrettato a ricordare che l’impegno più impegnativo di questo trittico è proprio quello contro Marchetti e compagni.
Dopo le vittorie con Palermo e Lazio, Guidolin potrebbe attuare l’ennesima mini-rivoluzione. Il tecnico sta pensando a un 4-3-1-2 con Biabiany alle spalle della coppia Paloschi-Bojinov. Restano comunque alte anche le quotazioni per un più classico 4-4-2 con un centrocampo a rombo con Dzemaili vertice alto e Morrone di fronte alla difesa. Con Mirante tra i pali, confermata (salvo ripensamenti) anche la difesa con Zaccardo, Paci, Panucci e Lucarelli. Poi Mariga, Morrone e Galloppa, a supporto di Biabiany, Bojinov e Paloschi.
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Old 27-09-2009, 16:25   #246
Sallino
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Grandi ragazzi, voliamo a 7 punti! Dessena sicuramente un grande acquisto...
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Old 27-09-2009, 17:12   #247
juninho85
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A Parma è fantastiCagliari
Jeda e Dessena stendono i ducali: 2-0

Dopo Bari il Cagliari vince ancora, e lo fa di nuovo in trasferta. A Parma non c'è partita, con la squadra di Allegri che va in vantaggio subito e controlla facilmente prima di raddoppiare nella ripresa. Ora per i rossoblu i punti in classifica sono sette, sei in più di quelli che i sardi avevano un anno fa allo stesso punto della stagione.
Allegri ritrova Conti dopo un turno di squalifica e conferma la coppia d'attacco composta da Jeda e Matri. Guidolin torna alla difesa a quattro e propone una coppia d'attacco composta da Paloschi e Biabiany con Dzemaili sulla trequarti.
Bastano meno di otto minuti al Cagliari per portarsi in vantaggio con Jeda, che di destro devia in rete un cross dalla destra di Cossu. Il Parma però recrimina per un rigore non concesso un minuto prima a Biabiany, fermato irregolarmente da Agostini. I rossoblu prendono fiducia dopo il gol e sfiorano il raddoppio con Lazzari e lo stesso Jeda, letteralmente inarrestabile nei pirmi venticinque minuti. Il Parma prova a farsi vedere con un destro sopra la traversa di Morrone ma fa troppa fatica a costruire azioni pericolose. Guidolin decide dunque di cambiare dopo appena mezzora, inserendo Bojinov per Biabiany. Una scelta difficile da comprendere, visto che il parigino era stato uno dei più positivi dei suoi.
Il secondo tempo sembra mostrare lo stesso copione del primo: Parma lento e compassato, Cagliari ordinato e pericoloso. Il raddoppio dei sardi arriva dopo dodici minuti con Dessena, l'ex irriverente che dopo aver scaricato un gran sinistro alle spalle di Mirante non si trattiene nei festeggiamenti. Il doppio vantaggio rende Allegri più prudente del solito e Biondini entra in campo al posto di Matri. L'infortunio di Bojinov costringe Guidolin ha inserire Amoruso, mentre Lanzafame prende il posto di Dzemaili. Bisogna invece aspettare il venticinquesimo della ripresa per vedere in campo il match-winner di Bari, Nené. A lasciargli il posto è Lazzari. La brutta notizia per il Cagliari è rappresentata dall'ammonizione di Astori, costretto a saltare la prossima partita contro il Chievo. Ma è l'unica nota stonata di una domenica perfetta. Il Parma non si rialza, il Cagliari trova la seconda vittoria consecutiva in trasferta.





PARMA-CAGLIARI 0-2 (0-1)

MARCATORI: Jeda all'8' p.t., Dessena al 13' s.t.

PARMA (4-4-2): Mirante; Zenoni, Paci, Zaccardo, Castellini; Morrone, Mariga, Galloppa, Dzemaili (dal 22 's.t. Lanzafame); Paloschi, Biabiany (dal 32' p.t. Bojinov, dal 23' s.t. Amoruso). (Pavarini, Dellafiore, Lucarelli, Lunardini). All: Guidolin.

CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Lazzari (dal 26' s.t. Nené); Cossu (dal 39' s.t. Parola); Jeda, Matri (dal 17' s.t. Biondini). (Lupatelli, Sivakov, Barone, Larrivey). All: Allegri.

ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa.

NOTE: giornata calda, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Paci (P), Galloppa (P), Morrone (P), Astori (C), Conti (C) e Nené (C) tutti per gioco scorretto. Angoli: 10-0. Recupero: 1' p.t.; 5' s.t.


mi dispiace per il parma per quel rigore netto non dato all'inizio,clamorosa l'ingenuità di agostini...ormai biabiany(fortissimo secondo me,era quello che doveva venire a cagliari nell'affare suazo poi ci diedero acquafresca)era innocuo dato che aveva la palla sulla linea di fondo
riguardo il cagliari siamo semplicemente magnifici quando giochiamo a terra e in velocità,cosa che raramente in italia vedo fare a squadra ben più blasonate della nostra.
matri cazzummurru...deve imparare a giocare più con gli altri,oggi tutte le volte che aveva la palla si intestardiva a chinare la testa e pedalare estraneandosi dai compagni

giocando così anche quest'anno squadre come milan,juve e roma faranno figure barbine contro di noi,l'inter è stata la prima vittima.
dimenticavo...il palermo è già in fuga?
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Old 27-09-2009, 17:13   #248
Jestat
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Quote:
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anche se sardo-viola, mi auguro che il Cagliari si salvi ovviamente, e da qua alla fine del campionato tiferò anche il Cagliari eccezzion fatta per la sfida di ritorno a Casteddu eheheh comunque sono certo, certissimo che nel giro di due/tre partite il Cagliari farà almeno 4 punti....
e mi ero sbagliato...infatti di punti ne ha fatti 6...meglio no?
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Old 27-09-2009, 17:15   #249
juninho85
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Cossu: "Abbiamo fatto il salto di qualità"
Sempre fra i migliori in campo, Andrea Cossu è raggiante nel dopo Parma-Cagliari; suo l'assist che ha mandato Jeda in rete in occasione del primo gol: "Stiamo meglio fisicamente. La svolta è iniziata con la partita contro l'Inter. Adesso le gambe girano, contrariamente a quanto accadeva nelle prime tre giornate, ci siamo ripresi, e abbiamo fatto il salto di qualità".

Allegri “Oggi vittoria importante”
Dopo la vittoria ai danni del Parma per 2-0, il tecnico sardo Allegri è soddisfatto: “Abbiamo iniziato a giocare bene”. “Credo che quella di oggi sia una vittoria importante, contro una squadra che in questo momento stava facendo grandi cose. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile”, continua ai microfoni di Sky. Allegri è contento della rinascita del suo Cagliari dopo un inizio complicato, proprio come accaduto l'anno scorso: “Credo sia casualità. Quest’anno siamo stati un pochino più bravi perché abbiamo iniziato prima, però più che iniziato, direi che abbiamo cominciato a giocare un pochino meglio e con più cattiveria per non ritrovarsi poi in cattive acque”.
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Old 27-09-2009, 17:19   #250
juninho85
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dimenticavo:altra pernacchia per acquafresca,che salto di qualità hai fatto con la panca di bergamo,IDOLO
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Old 27-09-2009, 18:08   #251
Wesker
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Il sosia di peter griffin non era contento in tribuna... peccato.

Comunque noi fortissimi, tranne matri. E domenica non abbiamo difensori.
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Old 28-09-2009, 00:28   #252
Sallino
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Cagliari, Dessena: "A Genova non giocavo nemmeno le partitelle"

Daniele Dessena, che sta ripagando la fiducia concessagli da Allegri con una serie di ottime prestazioni, culminata nella gara di oggi in cui con il suo gol ha decretato il definitivo 2-0 del Cagliari al Tardini contro il Parma (seconda vittoria esterna per gli isolani, partiti con qualche difficoltà in questo campionato, dopo l'1-0 di Bari di mercoledì scorso), interrogato riguardo alla sua esultanza (una "C" fatta con la mano) risponde: «Figuriamoci se potrei mai voler polemizzare con il Parma, una società che mi dato tantissimo in passato: segno raramente, non sono certo un bomber Totti, e in quei casi mi viene spontaneo esprimere la mia gioia con forza. Tra l'altro in tribuna oggi era presente tutta la mia famiglia, e il gesto che ho compiuto era rivolto a Carlotta, la mia fidanzata, a cui ho dedicato il gol con la sua iniziale, la "C" appunto. Sono felicissimo qui, mi viene data la possibilità di giocare con continuità, e sto cercando di ripagare al meglio mister, compagni e tifosi. Pensare che a Genova con la Samp non giocavo nemmeno le partitelle».

da tuttomercatoweb

Secondo me si rivelerà un grande acquisto...
__________________
Case: Antec 300; PSU: CoolerMaster 650W; Motherboard: ASUS M3A78; CPU: AMD Phenom II X3 720 2.8 ghz; RAM: Corsair 4 GB DDR2 800; VGA: Sapphire Radeon HD4850 512MB; HDD: WD CB 640 GB; Audio: SB Audigy SE; Monitor: Philips 220C1 22"; SO: Windows 7 Pro 64 bit -Forza Cagliari!!!-
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Old 28-09-2009, 02:07   #253
Pangasius
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Tutto giusto,anche quel pizzico di fortuna per il rigore non concesso sull'inutile fallo di Agostini,
quello però che più mi impressiona,oltre al gioco veloce palla a terra che faceva notare juninho,
e la straordinaria forma fisica raggiunta,tutti che corrono per 90 minuti e giocano per la squadra,
ad eccezione di Matri,che forse anche per la presenza della velina al Tardini,si è intestardito in azioni
personali che con un pò più di altuismo avrebbero potuto essere più produttive....
__________________
Frangar non flectar!!!
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Old 28-09-2009, 08:13   #254
juninho85
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Il Sardegna - Dessena: "Giusto esultare"
«Non mi sembra di aver offeso nessuno con la mia esultanza dopo la rete». quasi cade dalle nuvole, Daniele Dessena.
In aperto contrasto con il pubblico parmense per quasi tutta la durata del confronto. «In tribuna era presente tutta la mia
famiglia e la mia ragazza. Alla quale ho dedicato il mio gol e mi sono rivolto in quel modo. non sono uno che segna molto frequentemente, per cui, ogni qual volta mi riesce, ed è una rarità, è anche logico che mi lasci andare ». Parmense purosangue, nella società emiliana è nato calcisticamente ed ha esordito nella massima serie. Ha collezionato 81 presenze, dal 2004 al 2005, e realizzato 5 gol. Poi un divorzio un po burrascoso ed il passaggio alla Sampdoria. «Sia ben chiara una cosa - prosegue Dessena - contro la mia ex squadra non ho assolutamente nulla. Continuo a voler bene ai colori gialloblù. Con il Parma sono ancora legato dalla comproprietà. Perche bisogna considerare anche tantissimi
altri fattori. Arrivo da un periodo durante il quale ho sofferto parecchio. Basti pensare che a Genova, ultimamente e prima di essere ceduto al Cagliari, non venivo utilizzato neppure durante le amichevoli. Voglio graziare tutti coloro che hanno creduto in me. Soprattutto mister Allegri. Il quale mi ha dato fiducia ed ha saputo rigenerarmi». Sarà anche per
questo che Dessena, dopo la rete, è corso ad abbracciare il proprio allenatore. quasi come una sorta di ringraziamento ufficiale. Poi c'è stato l'episodio finale. La curva parmense, a fine gara, ha chiamato a gran voce il giocatore sotto la curva. Probabilmente una provocazione. Lui ha dapprima accennato ad avvicinarsi al settore occupato dai supporters di casa applaudendo verso di loro, poi improvvisamente si è chinato a baciare il terreno di gioco. quindi è susseguito un parapiglia, con i giocatori del Parma che lo hanno spintonato. Grande giornata anche per Jeda, dopo qualche tentennamento iniziale. «Mi capita tutti gli anni, oramai per me è una costante - dice l'attaccante - Soffro il caldo di agosto e
sono lento a carburare. Poi, improvvisamente, riesco a ritrovare la forma. Sul gol non mi sono reso conto subito di essere solo, avrei potuto pure stoppare e tirare. Meglio così»

La Nuova Sardegna - Jeda - Dessena il Cagliari vola
Gioco, personalità, determinazione. Il Cagliari mette in campo le sue doti migliori e manda al tappeto il Parma di Guidolin. Jeda e Dessena, qualità e quantità. É questa la sintesi perfetta di una squadra che nel giro di sette giorni ha cambiato pelle raccogliendo prima soltanto applausi (domenica con l’Inter), poi la prima vittoria esterna (mercoledì a Bari) e ora scopre le carte. Altri tre punti in trasferta per rinverdire i fasti dello scorso anno.
Due occasioni create, due reti; nessun tiro in porta concesso a una squadra che pure arrivava da due vittorie consecutive. Quella di ieri per il Cagliari è stata la partita perfetta: concretezza in tutte le azioni create, assoluto controllo del gioco e difesa sempre puntuale e ordinata in chiusura.
Una gara che si è messa subito nel verso giusto. Allegri manda in campo dall’inizio Matri, preferendolo a Nenè, match winner mercoledì a Bari. In panchina resta anche Biondini: il ballottaggio per il posto di mezzo sinistro a centrocampo viene vinto da Lazzari. Per il resto tutto come previsto, con il rientro di Conti e l’impiego dell’ex Dessena sulla linea mediana.
Mini rivoluzione in casa Parma: Guidolin all’ultimo momento deve fare a meno di Panucci, sostituito da Paci. Restano fuori anche le punte Bojinov e Amoruso.
Il Cagliari inizia con il piglio giusto ma il primo affondo è del Parma: al 7’ Biabiany entra finisce a terra in area sull’intervento di Lazzari. Sarebbe rigore, ma per l’arbitro si può proseguire. É proprio sul capovolgimento di fronte che il Cagliari trova il vantaggio. Cossu affonda sulla destra e mette al centro rasoterra, Jeda arriva in corsa e con un preciso piatto destro indirizzato sul secondo palo fredda Mirante.
In questa fase i rossoblù danno spettacolo. Cossu e Jeda si trovano a occhi chiusi, Conti gioca come sa. Il raddoppio è nell’aria, ma al 24’ il colpo di testa di Jeda, su cross di Matri, è troppo debole per impensierire il portiere dei ducali.
Il Parma soffre e Guidolin è costretto a tornare sui suoi passi: già al 32’ Biabiany viene chiamato fuori, sostituito da Bojinov. Gli emiliani provano a uscire dal torpore ma i rossoblù controllano senza affanni sino all’intervallo.
Nella ripresa il Cagliari rientra in campo con la stessa sicurezza mostrata nella prima frazione. La manovra rossoblù resta sciolta, il Parma non riesce mai a tirare in porta e al quarto d’ora il raddoppio è cosa fatta. Cossu lavora un ottimo pallone sulla destra, attende l’inserimento di Dessena e lo serve. Il numero 4 rossoblù riceve spalle alla porta, si gira senza problemi e con un gran sinistro trafigge Mirante.
Il Tardini è ammutolito, mentre Dessena, nato a Parma ed ex parmigiano, fa tutto il campo a braccia alzate per festeggiare.
Il Parma è alle corde, senza idee e con poco gioco. Allegri si abbottona inserendo Biondini al posto di Matri, Guidolin risponde con un doppio cambio: fuori gli evanescenti Bojinov e Dzemaili, dentro Lanzafame e Amoruso.
Ma per i bianco-crociati non è giornata, e Marchetti compie la prima e unica parata su una punizione di Galloppa. I padroni di casa riescono solo a collezionare calci d’angolo, mentre l’unica nota stonata per i rossoblù è l’ammonizione ad Astori, che era in diffida.
La gara si addormenta, Dessena subisce volentieri i fischi dei suoi concittadini, ma ormai il dado è tratto. Sei punti in due trasferte: può essere l’antipasto di un’altra stagione da ricordare.

Unione Sarda - Ritorna il Cagliari spettacolo
Al rientro in campo dopo l'intervallo, Dessena ha posto una pietra tombale sulla gara, trasformando il resto del tempo in un'esibizione del Cagliari, che chiudeva e ripartiva, trascinato da due giocatori veramente sopra la media: Cossu e Jeda.
Ma sarebbe ingiusto non ricordare la prestazione scintillante di Conti o l'affidabilità raggiunta dal duo difensivo Astori-Canini, che si sono letteralmente mangiati vivi i quattro attaccanti alternati da Guidolin nel tentativo di cavare il ragno dal buco.
Ma quella di ieri, come quella di Bari e come la precedente partita con l'Inter (aumentano i rimpianti per non aver conquistato una vittoria contro i nerazzurri che sarebbe stata meritatissima) è stato il successo di un gruppo che ha valori tecnici e morali di livello assoluto. In questo inizio di campionato, nessuna squadra ha raggiunto i livelli di gioco del Cagliari, se non la Sampdoria, peraltro piuttosto fortunata sabato nell'anticipo vittorioso con l'Inter. Il Cagliari è stato lucido nei momenti di difficoltà.
Allegri, nonostante la partenza affannosa e i molti dubbi che avevano affollato la sua mente, ha avuto la freddezza necessaria per tenere in pugno la situazione. Ha convinto i suoi giocatori che il lavoro avrebbe pagato e che le conoscenze mostrate a lungo nella scorsa stagione non potevano essere volate via con i vari Bianco, Fini e Acquafresca.
Da sottolineare anche il ruolo svolto dalla società, a iniziare dal presidente Cellino, per proseguire con il direttore generale Marroccu e tutti gli altri. Mentre in qualche ambiente si iniziavano a far circolare le voci su un possibile siluramento di Allegri, il presidente serrava i ranghi e analizzava freddamente la situazione, dando coraggio e autorevolezza a un allenatore che si era conquistato la stima della squadra con le sue conoscenze e il lavoro sul campo. Con queste premesse, la crisi non poteva essere che passeggera e le ultime tre gare ne sono la naturale conferma.
La fine del tunnel si è intravista con l'Inter mentre la luce è riapparsa nella notte di Bari e nel luminoso pomeriggio di Parma. Adesso, il Cagliari deve essere bravo a gestire l'entusiasmo che il fantastico bottino di sei punti in due trasferte ha fatto crescere a dismisura. In arrivo c'è il Chievo Verona, squadra insidiosa soprattutto in trasferta, grazie alla velocità del suo gioco di rimessa. Serve concentrazione per superare anche questo ostacolo e andare alla seconda pausa di campionato con una bella dote di punti.
Il campionato è appena iniziato, occorre tenere alta la guardia, perché il Cagliari non può accontentarsi della salvezza. Essa va raggiunta con la qualità di gioco mostrata nelle ultime tre partite. Sarebbe una grande lezione al calcio italiano che stenta a trovare squadre guida. Come l'Europa ha dimostrato.
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Old 28-09-2009, 15:35   #255
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Palermo, Zamparini: "Zenga non si discute ma siamo da retrocessione"
Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, è deluso dall'andamento delle cose ma spera che la squadra rosanero si risollevi presto. ''In questo momento altro che squadra da scudetto, siamo da retrocessione. Finora non abbiamo certo visto un bel Palermo - afferma ai microfoni di 'La politica nel pallone' su GR Parlamento - avendo vinto solo una partita e ieri pareggiato 1-1 sul campo della Lazio. L'unica nota positiva della partita di Roma e' il risultato e la prestazione del giovane portiere Salvatore Sirigu, che se fara' bene rimarrà lui in porta, visto che Rubinho attraversa un momento di difficoltà. Cosa non va? Al Palermo sta venendo a mancare un leader a centrocampo come Liverani e dobbiamo inserire un elemento di talento come Pastore. Zenga? Non è in discussione la posizione del nostro tecnico. Bisogna lavorare tutti insieme per uscire da questo momento".

:
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Old 28-09-2009, 16:37   #256
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Euro 2016, consultazione a Cagliari per la Figc
Prosegue il giro di consultazioni della Federcalcio sulla strada degli Europei 2016. Dopo l'incontro di venerdì a Napoli Michele Uva, coordinatore della struttura Figc che sta lavorando alla candidatura italiana per l'organizzazione del torneo continentale, accompagnato da Gigi Riva, ha incontrato oggi a Cagliari il presidente Massimo Cellino e una delegazione del capoluogo sardo guidata dal sindaco Emilio Floris, accompagnato per l'occasione dal vice sindaco Maurizio Onorato e da alcuni componenti la Giunta. "Cagliari non vuole perdere l'occasione di ospitare un evento di tale portata - ha commentato Uva - e per questo le istituzioni locali, insieme al Cagliari Calcio, si attiveranno per confrontarsi sul progetto del nuovo stadio già presentato dalla società, per verificarne la rispondenza ai requisiti previsti dall'Uefa". Domani, Uva sarà a Verona per incontrare il sindaco di Flavio Tosi e l'assessore allo sport, tempo libero, ecologia e ambiente Federico Sboarina, alla presenza dei rappresentanti di Chievo Verona e Hellas Verona. Il giro delle consultazioni con i sindaci e i dirigenti delle società di calcio delle altre città inserite nel dossier di candidatura proseguirà nei prossimi giorni, nei quali inoltre verrà ufficializzato il logo che accompagnerà la candidatura italiana. In agenda ci sono altri due workshop Uefa: il primo ottobre sull'area trasporti e aeroporti, il 6 ottobre sull'area commerciale/legale e sulle procedure di candidatura.
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Old 28-09-2009, 18:23   #257
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Il sosia di peter griffin non era contento in tribuna... peccato.

Comunque noi fortissimi, tranne matri. E domenica non abbiamo difensori.
Magari riesce a recuperare Pisano e si potrebbe spostare Marzoratti al centro...che se non sbaglio non se la cava male...oppure potrebbe farcela Lopez, chissa.
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Old 28-09-2009, 20:20   #258
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per me giocherà ignazio carta sulla destra,o meglio:me lo auguro!
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Old 28-09-2009, 21:59   #259
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Palermo, indiscrezione clamorosa: Zamparini blocca Delio Rossi
La notizia viene sparata a caratteri cubitali nell'homepage di sportmediaset.it: Zamparini avrebbe bloccato Delio Rossi, che sembrava già ad un passo dalla panchina del Napoli al posto del più che traballante Donadoni. Secondo la testata milanese, delle indiscrezioni riporterebbero che il presidente del Palermo avrebbe già contattato l'ex tecnico della Lazio, e lo avrebbe invitato a pazientare in attesa di sviluppi. Pazienza, data la portata dell'indiscrezione, che sembra stia per finire a Zamparini stesso deluso dall'andamento della squadra nelle prime sei giornate. Del resto, chi conosce Zamparini, sa che più conferma a parole il tecnico più quest'ultimo è sulla graticola.

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Old 29-09-2009, 09:15   #260
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La Nuova Sardegna - Nuove certezze per Allegri
Più somiglia a quello dell’anno scorso, più vince. Il Cagliari di Massimiliano Allegri si gode la seconda vittoria esterna consecutiva e torna a specchiarsi nelle giocate dei suoi uomini migliori. Da Cossu a Jeda, da Conti a Dessena.
Un miglioramento costante che si fonda su due elementi: la crescita dello stato di forma (l’esempio più lampante è quello di Cossu) e l’inserimento delle pedine giuste. Fattori che hanno portato la squadra rossoblù a cambiare completamente volto rispetto alle prime partite. E a riproporre le caratteristiche che lo scorso campionato hanno portato in alto il Cagliari.
La difesa. Con Pisano e Lopez fuori per infortunio, Allegri ha dato ancora una volta fiducia a Marzoratti (schierato a destra) e ad Astori. Con risultati eccellenti: i due hanno giocato una gara perfetta, concedendo solo le briciole agli attaccanti del Parma. E non è tutto: Canini, che al Tardini ha giganteggiato, sembra addirittura intendersi meglio con Astori che non con Lopez. Domenica prossima contro il Chievo, con Astori che verrà certamente squalificato, il capitano va assolutamente recuperato. Ma intanto, in prospettiva, Allegri ha avuto la conferma di poter contare su altri due titolari.
Il centrocampo. Conti ha dettato i tempi in maniera impeccabile. Nel primo tempo, in particolare, il giocatore romano ha mostrato il meglio del suo repertorio. Al suo fianco, Lazzari ha dato il suo contributo, più a livello di quantità che di qualità, mentre Dessena ha bagnato con un bel gol una prestazione estremamente positiva.
L’attacco. Tutti in piedi, passa Andrea Cossu. Il furetto cagliaritano ha inventato giocate da stropicciarsi gli occhi, spingendo più d’uno a pronunciare una parola forse non troppo fuori luogo: nazionale. E spettacolo ha dato anche Jeda, particolarmente ispirato, che con Cossu duetta ormai a occhi chiusi. Più isolato Matri, il quale però è un maestro nel tuffarsi negli spazi e, anche quando giostra troppo lontano dalla porta avversaria, ha il merito di trascinarsi dietro almeno due difensori.
Gli eslcusi. Biondini, Nenè e Parola sono entrati nella ripresa, ormai a cose fatte, mettendosi al servizio della squadra. Il primo, in particolare, è stato fondamentale nel rompere i timidi tentativi di ripartenza del Parma. Diverso il discorso che riguarda Larrivey e Barone. Sinora il Cagliari ha giocato meglio senza di loro. Come per i compagni, anche il loro stato di forma crescerà. Per ora, però, Allegri sembra aver ritrovato la quadratura del cerchio dopo aver puntato su altre soluzioni.

Unione Sarda - Il segreto nel tridente
Metamorfosi in due mosse ma anche grazie alle formidabili basi gettate nelle due esaltanti stagioni precedenti. Il Cagliari timoroso e poco efficace visto in precampionato e contro Livorno, Siena e Fiorentina, è ormai un ricordo. Esso ha lasciato il posto a una squadra scintillante che ha perso immeritatamente con l'Inter e strapazzato Bari e Parma in rapida successione ed entrambe le volte in trasferta. La vittoria di domenica su un campo tabù (il Cagliari in serie A non aveva mai colto la vittoria in casa del Parma, mentre in serie B aveva vinto l'ultima volta nel '55) è stata, se possibile, colta con più autorevolezza rispetto a quella di mercoledì a Bari. Se allora Marchetti era stato decisivo con due super interventi su conclusioni di Meggiorini e Ranocchia, domenica il portierone rossoblù ha fatto quasi da spettatore, limitandosi a un paio di uscite alte di grande eleganza ed efficacia. Riassumendo: una grande organizzazione difensiva, una spiccata attitudine a verticalizzare il gioco, una discreta pericolosità offensiva. Il Cagliari non conclude molto in porta ma adesso dà sempre l'impressione di poter far male all'avversario.
Come è stata possibile la metamorfosi? Come ha fatto Allegri a far dimenticare le partenze eccellenti dell'estate scorsa? Il lavoro è stata la strada maestra, il tecnico rossoblù sapeva bene che insistendo, la squadra avrebbe riacquistato l'autostima e le certezze temporaneamente smarrite.
Il contributo dell'allenatore è stato decisivo anche nel ridisegnare l'assetto tattico della squadra. Due le mosse: il tridente e l'inserimento di Lazzari e Dessena a centrocampo. A Bari e a Parma, la prima linea rossoblù si è schierata in maniera diversa rispetto al solito. Jeda e Matri hanno giocato larghi mentre Cossu ha agito da centravanti arretrato, senza dare punti di riferimento ai difensori centrali avversari e imperversando sulla trequarti. È un assetto che ricorda quello del Cagliari della promozione dalla serie B alla A nel 2004. Allora, Esposito e Suazo giocavano larghi mentre Zola si travestiva da centravanti per svolgere, in realtà, il ruolo di regista avanzato. Il paragone tra Cossu e uno dei migliori calciatori italiani degli ultimi tempi, Zola appunto, sarebbe fuori luogo. Fatto sta che in questo modo Allegri ha risolto il problema dell'assenza di Fini, che l'anno scorso costituiva il fulcro del gioco. Grazie alle due punte larghe, Allegri ha dato ampiezza alla manovra del Cagliari e ha automaticamente aumentato gli spazi a disposizione di Cossu. In quella zona di campo, il fantasista rossoblù può contare sul dinamismo di Dessena e sulla qualità di Lazzari. Grazie a quest'ultimo, il tasso tecnico del centrocampo rossoblù è cresciuto e Allegri ha ottenuto quella qualità di palleggio e quella capacità di verticalizzazione che considera indispensabili per il suo tipo di gioco.
La squadra adesso è un giusto mix di tecnica e forza. I reparti stanno molto vicini tra loro quando a manovrare sono gli avversari. In fase di attacco, la squadra si allarga e il portatore di palla ha numerose possibilità di scelta, grazie alla capacità dei rossoblù di avere un ruolo attivo in ogni momento. Forza di volontà determinazione, consapevolezza dei propri mezzi, entusiasmo. Sono gli ingredienti del nuovo Cagliari, che assomiglia a quello vecchio. Ne vedremo ancora delle belle.

Il Sardegna - Accordo stadio con Figc+Parole, parole, parole. Cantava Mina. E ora la canta anche Massimo Cellino. Nella speranza che dai baci e dagli abbracci
scambiati ieri al vertice sui requisiti Uefa per Euro 2016, tra la Figc, il Cagliari calcio gestore del Sant'Elia e il Comune proprietario nasca uno stadio nuovo di zecca. Tutto a posto? Sembra proprio di no. L'Italia si è candidata per Euro
2016. Cagliari ha detto si, ma la Uefa vuole un impianto a norma. Non si sa ancora quale strada si dovrà percorrere. Due le ipotesi: ristrutturazione del Sant'Elia o demolizione e ricostruzione. Gli ostacoli burocratici alienazione e diritto di superficie sono in piedi. La relazione dei tecnici sarà pronta in meno di un mese assicurano dal Comune, ma la Figc attende documenti e risposta ufficiale entro il 15 gennaio 2010. Così ha spiegato Michele Uva, coordinatore della struttura Figc per Euro 2016, che ieri, accompagnato da Gigi Riva, ha incontrato al Comune il presidente rossoblù Massimo Cellino e una dedelegazione del capoluogo guidta dal sindaco Emilio Floris: in agenda i requisiti tecnici richiesti dall'Uefa. Si va verso il si alla proposta del Cagliari calcio, con qualche modifica 30 mila posti e i parcheggi interrati. Ma il Comune è diviso: maggioranza e Cellino vogliono la demolizione, l'opposizione e Gigi Riva la ristrutturazione. «Col fior fiore di tecnici che ha il Comune, Zoccheddu e Mossa sono straordinari, lo stadio lo fanno in un minuto. Ai politici la scelta. Perchè
l'occasione è irripetibile. Sull'alienazione », conclude, «nessun problema: l'area è destinata ad uno stadio e andrà ad una società che sta per compiere 100 anni e che ha lo stesso presidente da 20». Diverso il parere di Gigi Riva. «Il Sant'Elia nasce come stadio Olimpico della Sardegna », spiega l'ex bomber dello scudetto, «e un comune non può stare senza stadio per gare internazionali. Cancellare un impianto così per ricostruirlo e darlo ad un privato mi sembra troppo. Alla fine sarà il Comune a decidere. Ci sono aree alternative. basta cercarle
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