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09-09-2005, 13:26 | #101 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
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ti posso dire che dare pene simili per gli assassini e per chi ruba è sbagliato ti posso dire che dare la stessa pena al signore (non diciamo il nome) che ha mandato in M la Parmalat e a chi scarica un MP3 è sbagliato ma dare la stessa pena a chi si scarica una compilation e a chi ruba il CD per me è giusto anzi come dicevo prima il danno economico provocato da chi scarica è maggiore di quello provocato da chi ruba |
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09-09-2005, 13:26 | #102 |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
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Noto con piacere (per averlo predetto, ma non ho scoperto l'acqua calda) e con dispiacere (per chi ci campa) che il software viene proprio visto come un qualcosa di diverso, per cui copiarlo è decisamente tollerabile.
Oh, ragazzi, ribadisco: tutti lo hanno fatto, ma prendiamo atto che E' reato. Il discorso dei prezzi e un altro, così come nessuno obbliga ad usare Photoshop al posto di Gimp. Con qeusto focus sapevo benissimo di espormi a critiche anche feroci, ovviamente. Volevo far riflettere anche su questi temi, che stanno a monte di Palladium o chiamatelo come volete. |
09-09-2005, 13:26 | #103 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Catania
Messaggi: 3774
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discorso palladium. Il fasciarsi la testa prima di rompersela nn è poi tanto sbaglaito quando stai rischiando di sbatterla in un muro. Allora quelli che vanno in moto che se lo mettono a fare il casco??
Il palladium è un pericoloso strumento di potere. E' informazione su tutto e tutti. E se sbarcherà nel mondo informatico sarà in mano a case a scopi di lucro. Se già oggi molte case hardware e software promettenti vengono ditrutte da case monopoliste piene di soldi, figuriamoci se a queste case si da in mano uno strumento come palladium. Discorso pirateria. Piratare significa rubare, rubare alle majors. Nulla in contrario. Peccato che io nn posso chiedere 100€ per lavarmi la macchina. Ma le majors possono chiederti 22€ per un cd perché se nn lo vuoi nessuno può vendertelo a meno. In poche parole, c'è un mercato di monopolio. Questo porta a vendere un prodotto a un prezzo che nn rispecchia un equo compenso. X chi ha detto che la pirateria nn sostiene i costi di produzione delle case produttrici, è vero, ma aggiungete il costo di produzione al prezzo della copia pirata, possiamo arrivare a 7-8€ a cd nn di più! Se noi rubiamo alle majors, le majors si arricchiscono più di noi con il sudore degli artisti, che cmq nn se ne preoccupano in quanto i loro bei soldini se li fanno cmq con i concerti. Altro pensiero... in quanti comprerebbero una copia pirata a 3-4-5€ quando si ha un originale a 5-6-7€(costi di incisione, sala prove etc diventano nulli perché sono fissi e nn aumentano con l'aumento delle copie prodotte, quindi trascurabilli su milioni di copie che verrebbero vendute senza pirateria, costo diella produzione fisica?? 2€? 3€?), con relativa garanzia di qualità e pacchettino bello e carino?? Io penso pochi. Quanti sono i cd che verrebbero regalati come pensierino a un conoscente che fa il compleanno?? Quanti sono quelli che rischierebbero di scaricare dalla rete mp3 per risparmiare i 7€ del cd? Ah ultima chicca. Quante volte microsoft si è appropriata di software che nn gli apparteneva?? un esempio, msdos. Chiedete asteve jobs E mi vengono a parlare di pirateria? |
09-09-2005, 13:28 | #104 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
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Se copio Autocad e lo uso per disegnare la piantina del soggiorno , compio un illecito , ma non faccio perdere nessun soldo a nessuno , lo uso per curiosità al posto di Paint , che probabilmente sarebbe stato più adatto allo scopo . Se uno ha Terabyte di Mp3 ben difficilmente la perdita delle società discografiche corrisponde alla somma del prezzo di tutti i CD copiati , in effetti la maggior parte di chi copia in realtà non comprerebbe mai quello che sta copiando , per cui il conto dei danni provocati non é così automatico .
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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09-09-2005, 13:28 | #105 |
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Iscritto dal: Oct 2004
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X Andrea Bai
siamo d'accordo, non serve quel tono scocciato o che altro, se vedi TUTTI i miei interventi sono mirati all'affermazione del fatto che RUBARE è unaltra cosa. poi si è scatenato un flame e ho scritto 15 messaggi in 10 minuti...quindi adesso sono anche seccato di rispondere, la pensiamo diversamente e basta, non in maniera sostanziale ma solo x piccole sfumature.
ora vado a fare qualcosa di più utile nel mondo là fuori. |
09-09-2005, 13:28 | #106 |
Member
Iscritto dal: Oct 2004
Città: roma
Messaggi: 168
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x andrea Bai e tutti gli altri
dimenticavo.. buona giornata anche a voi
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09-09-2005, 13:30 | #107 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
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(che sono sempre stati rilasciati come closed-source) sotto linux sta patendo come un dannato. Chi pero' aggiorna gli R200(ati fino alla 9100)per X.org (che sono stati rilasciati come open per il vecchio Xfree) ci mette pochi minuti. (e' cambiato X, ma le schede son sempre quelle) E ci sono altri esempi di drivers open che non sono stati scritti "alla ceca" (vedi cinergyT2 sotto linux,usciti quasi in contemporanea col prodotto). |
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09-09-2005, 13:31 | #108 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Città: Sesto Fiorentino, Firenze
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Ti quoto, questi sono problemi spinosissimi che ancora non si sa come verranno risolti |
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09-09-2005, 13:31 | #109 | |
Senior Member
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Città: California
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"Se ti chiedo di lavarmi la macchina gratis perche' e' mio diritto, sei disposto a farlo?"
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"We in the game industry are lucky enough to be able to create our visions" |
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09-09-2005, 13:31 | #110 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
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è vero che tutti i prezzi sono sovradimensionati ma noi non dobbiamo reagire con la pirateria, noi dobbiamo boicottare per l'ultima frase... MS DOS è stato pagato non rubato e non era certo di Apple semmai MS ha approfittato di Apple senza pagare l'idea dell'interfaccia grafica |
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09-09-2005, 13:32 | #111 | |
Amministratore
Iscritto dal: May 2001
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Ciao |
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09-09-2005, 13:33 | #112 |
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Iscritto dal: Oct 2004
Città: roma
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x FEK
gli interventi non hanno dimostrato nulla. questa è una discussione, una dimostrazione è tutta un'altra cosa e né io né tu né nessunaltro la può dare, xkè non parliamo di una scienza esatta.
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09-09-2005, 13:34 | #113 |
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Sono d'accordo con la maggior parte dell'articolo, ma io sono più pessimista. Due sono i punti che mi fanno pensare:
"1) Un sistema di controllo così rigido va contro le leggi di mercato di hardware e software, a causa dell'adeguamento da parte di tutti i produttori alle specifiche" Questo NON è assolutamente vero. Sorretto da una buona dose di pubblicità, un potere forte può condizionare al 100% le leggi di mercato, soprattutto quando propone un presunto "salto tecnologico". Sono tanti gli esempi...i produttori di hw sono tutti pecorelle che seguono quello che dicono i vari INTEL e AMD, che a loro volta si accordano con le varie MICROSOFT. Per esempio un giorno il signor intel ha chiamato il signor microsoft e gli ha detto: "Ehi senti, siccome io non sono pronto per i 64 bit, allora facciamo un patto: tu non fai uscire windows xp 64, e io nel prossimo pentium ci infilo un dispositivo per agevolarti il passaggio a palladium, ok?" Solo pochi fanno il bello e il cattivo tempo, e dicono alla gente cosa deve comprare, che li ascolta. Non serve neanche dire che per esempio se i produttori di hw scegliessero liberamente in senso "tecnologico", le percentuali di INTEL e AMD sarebbero invertite oggi. "su tutti: il Millenium bug" il millennium bug è invece un ottimo esempio del potere delle software house, e di come sappiano sfruttare i punti deboli della società: chi ha avuto interesse a montare il pericolo del millennium bug è diventato ricco. "Ricordo che molte software house hanno prodotto software dedicati per scongiurare le imminenti ed inevitabili sciagure. Chi spese una fortuna per cautelarsi ebbe gli stessi benefici di chi non fece nulla, nel 99,9% dei casi." Non serve che un sistema sia utile, serve che faccia arricchire qualcuno, e che la gente sia spinta a comprarlo. |
09-09-2005, 13:34 | #114 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
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09-09-2005, 13:35 | #115 |
Junior Member
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Per Fek e Alessandro
Ciao,
fermo restando il diritto di un autore, sviluppatore o designer a veder retribuito il proprio lavoro, discuterei un punto in particolare: musica, cinema e software non sono beni di prima necessità. Questa affermazione, da un punto di vista antropologico va messa in discussione. Quali sarebbero i beni di prima necessità oggi? A mio avviso l'industria che produce beni culturali, e la tecnologia che ne permette la fruizione, non può essere soggetta alla medesima legislazione di quella che produce beni materiali. La discussione deve essere iscritta in una di maggior raggio, quella delle politiche governative e internazionali in materia di educazione. Un altra premessa è che parliamo da cittadini di nazioni per cosi dire privilegiate e vi faccio qualche esempio. Se come dice Fek il diritto del produttore è insindacabile, il prezzo dei prodotti, così come le varie possibilità di fruizione degli stessi, saranno determinate da logiche di mercato. La situazione reale, che ne deriva è l'impossibilità pratica di accesso a questi beni per una larga fetta della popolazione mondiale. Se prendiamo il caso dell'Ecuador (non uno a caso ma ho lavorato li per qualche tempo), l'assenza di editori interni ha determinato un prezzo medio dei beni culturali che non si puo non definire assurdo se comparato al livello salariale. Io sono un liberale e non ho nulla contro il mercato, però ritengo che l'accesso all'istruzione e ai beni culturali (di cui i prodotti dell'industraia software, musicale e cinematografica fanno parte), non possa essere liquidato con prese di posizione tanto granitiche a favore delle industrie interessate. Non voglio assolutamente sviluppare un flame ma vorrei sentire un'opinione al riguardo. Sempre IMHO |
09-09-2005, 13:36 | #116 |
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C'è da dire che poi le grandi compagnie hanno cambiato poco o nulla nel loro modo di ditribuire i loro prodotti
Per esempio le case discografiche sono stte quasi sorprese dal succecco ottenuto da apple con il suo music store Da quando ho preso l'ipod ci ho comprato almeno un 100 brani... il cd probabilmente non li avrei mai comprati |
09-09-2005, 13:37 | #117 | |
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09-09-2005, 13:37 | #118 | |
Senior Member
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Quote:
Da premesse assunte vere, si possono ricavare con passi logici conclusioni assolutamente corrette. Ovvero quello che abbiamo fatto qui. Premettendo che c'e' del lavoro sotto un'opera di ingegno, se tu ti appropri di quel lavoro senza corrispondere il prezzo richiesto, lo stai rubando.
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09-09-2005, 13:37 | #119 | |
Senior Member
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Quote:
comprato un CD o 2 ogni 3 mesi, ma li trova senza pagare e percio' difficilmente va fino al negozio per avere il CD.(Esistono anche casi inversi, di gente che compra originale finche' non finisce i soldi e poi scarica quello che gli piace un po' meno, ma cmq non fanno testo, RIAA e simili hanno comunque vantaggi a cercare di sminuire la percentuale di utenti che si comporta cosi', salvo poi denunciare gente che in tribunale dimostra il possesso di tutti i dischi originali ma di scaricarli perche' non sa convertirli in mp3 oppure perche' gli originali non gli girano sul lettore CD non nuovissimo ) |
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09-09-2005, 13:38 | #120 |
Bannato
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sta andando meglio del previsto
di commenti in cui si dice che bordin non ha capito un cazzo per fortuna ce ne sono stati pochi. questa conclusione è ovviamente frutto di una visione talmente distorta che fa fatica a vedere la questione con i piedi per terra, ed è quindi normale che nel momento in cui uno dice "calma" l'altro risponda "calma un cazzo". posso ipotizzare come funzionerà davvero TCPA (ah, a chi parla di mac e mac os x... ma vi siete visti il chip che c'è nel kit di sviluppo x86 e il kernel di tiger x86? chiuso il discorso): l'autore del contenuto potrà scegliere la politica di distribuzione del suo prodotto. questo apre nuove possibilità: ad esempio potrei "affittare" un album per una giornata e senza possibilità di copiarlo su altri supporti in modo da poterlo ascoltare prima di decidere di acquistarlo "illimitatamente". nel primo caso lo pagherei ovviamente uno sputo, mentre nel secondo lo pagherei i canonici 10 euri (parlo di musica online). oppure io stesso potrei trasmettere documenti importanti (che so in word o pdf) con la tranquillità che possano essere letti solamente da chi voglio io, magari stabilendo una scadenza. ora: è ovvio che tutto ciò va fatto nel rispetto della privacy, ma non sono due cose incompatibili, anzi. tcpa, se usato nel modo corretto, può AUMENTARE e pure di molto la tutela della privacy. e difficilmente potrà venir usato in modo scorretto, essendo che la privacy è una questione di leggi: il pericolo infatti viene dalle aziende medio piccole, che se ne fregano allegramente, i vari colossi di settore devono invece prestare attenzione. al di là della legge c'è poi anche un motivo prettamente commerciale: la privacy tira. se te ne fotti della privacy, perdi clienti. lampante. vorrei inoltre chiedere a tutti coloro che parlano di PRECLUSIONE AD USARE QUESTO O QUELLO CHI CAVOLO GLIEL'HA DETTO CHE SARA' COSI'. oggi i programmi scaricati da internet non certificati non funzionano? MA CERTO CHE FUNZIONANO, semplicemente l'utente viene avvertito che il sistema non può fornire garanzie su quel tipo di software in quanto non è certificato. mamma mia. ora, dato che la tendenza è questa, perchè non pensare alla cosa più logica, ovvero che nel momento in cui usi linux ti venga detto: guarda, non sono in grado di stabilire se è un software fidato, cosa vuoi fare? PERCHE' NESSUNO PENSA A QUESTA CHE E' LA POSSIBILITA' PIU' OVVIA? anche sul discorso mp3 eccetera... ma è ovvio che ci sarà la possibilità di eseguire anche contenuti non protetti... l'alternativa è che chi implementerà TCPA andrà a gambe all'aria... su, teniamo i piedi per terra. TCPA è un'opportunità, è chiaro che se viene sfruttata male è negativa, ma PROVATE A PENSARE POSITIVO UNA VOLTA UNA... dai, nonostante ci sia nel mezzo anche microsoft... |
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