|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#61 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10969
|
Quote:
E' descrittiva ovvero cerca di spiegare come due paesi possano trarre beneficio reciproco dallo scambio internazionale anche quando uno dei due è più efficiente in entrambi i settori produttivi, ma non detta certo le condizioni a cui avviene lo scambio. In questo senso, ha la stessa “neutralità” di una legge fisica, come l’attrazione gravitazionale. E' vero che che produrre dove costa meno spesso significa inquinare di più e sfruttare di più ( anche qui si finisce in un discorso etico un po' in salita). Ma la soluzione non è necessariamente un ritorno all’autarchia o al protezionismo puro: rischieremmo di chiuderci, perdere competitività e creare nuove disuguaglianze interne. La via più sensata è invece quella che punta a internalizzare i costi sociali e ambientali: tassare i prodotti con elevato impatto ambientale o umano, promuovere standard comuni minimi, e orientare la produzione verso settori ad alto valore aggiunto, investendo in innovazione, qualità e sostenibilità. Tuttavia non è una strada facile, il sistema internazionale è segnato da forti asimmetrie: alcuni paesi possono permettersi di ignorare certi standard e fare pressioni per modificare le normative interne degli altri e anche istituzioni globali (come WTO, FMI o ONU) risentono degli equilibri di potere, che spesso riflettono più interessi geopolitici che principi condivisi.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.] Ultima modifica di azi_muth : 09-06-2025 alle 13:26. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#62 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 12099
|
Quote:
un numero è un numero e una legge è una legge che non puoi piegare (parlo della fisica) ma quando poi parli di scambi fra nazioni le cose cambiano.. se l'utopia dice che è una cosa che funziona poi entra a gamba tesa la politica, la leva economica, il monopolio, etc etc e quindi lo scambio non è più alla pari. guarda cosa sta facendo la Cina con i paesi del terzo mondo vendendo loro automobili in cambio di concessioni politiche la teoria è giusta, questo mondo non è giusto
__________________
"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#63 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10969
|
Quote:
Le teorie economiche sono altrettanto neutre. La politica valuta opportunità etica e morale. Quote:
I due ambiti non vanno confusi.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.] |
||
![]() |
![]() |
![]() |
#64 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: MI
Messaggi: 7567
|
Quote:
Quote:
![]() Quote:
![]() Una carbon tax europea (simile agli incentivi francesi per le ev basati sull'impronta cerbonica in produzione) servirebbe anche a raddrizzare in parte certe distorsioni interne, come la produzione delle auto in Polonia che ha un mix energetico tremendo. Ci fa concorrenza (interna perchè UE) con energia a basso prezzo fatta col carbone e poi ci esporta le stellantis elettriche che prendono gli incentivi green. ![]() Ricordo che fino agli anni 80 in italia invece di dazi sulle auto vigeva il "contingentamento" sulle auto giapponesi per proteggere l'industria nazionale, cosa che in realtà ha resistito ben più in europa ma aggirata dalle "fabbriche cacciavite" https://motori.quotidiano.net/varie/...teristiche.htm Ultima modifica di sbaffo : 09-06-2025 alle 15:56. |
|||
![]() |
![]() |
![]() |
#65 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 12099
|
Quote:
![]()
__________________
"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#66 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
Città: Firenze
Messaggi: 11859
|
Comunque tra poco di navi RoRo per traportare vetture cinesi in Europa ne serviranno meno visto che apriranno i primi impianti produttivi inshore: BYD è pronta ad aprire il suo impianto in Ungheria che a pieno regime produrrà almeno 250000 vetture/anno e movimentare una forza lavoro di 10000 unità. Inoltre investirà altri 250 MLN di Euro per la costruzione di un centro di sviluppo polifunzionale.
__________________
Mac Mini M2 Pro; Apple Studio Display; Logitech MX Keys for Mac; MBA 13" M3; iPod Touch 1st Gen. 8 Gb; iPhone 14 Pro; iPad Air 2020 WiFi 64 Gb, Apple Watch 8... |
![]() |
![]() |
![]() |
#67 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 12099
|
Quote:
peccato che debbano essere i cinesi a produrre da noi e non noi da noi.. ma amen..
__________________
"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#68 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10969
|
Quote:
Quote:
La globalizzazione e l’apertura commerciale con la Cina hanno permesso agli Stati Uniti e ad altri Paesi di beneficiare di prodotti a basso costo, che hanno abbassato i prezzi al consumo e aumentato il potere d’acquisto delle famiglie. Questo ha contribuito a una crescita complessiva del reddito reale e del benessere per la maggior parte della popolazione. La Cina è diventata un enorme mercato di consumatori e un partner commerciale strategico. Molte imprese americane e di altri Paesi hanno potuto espandere le proprie vendite e investimenti in Cina, beneficiando della crescita economica cinese e della domanda interna. Negli USA, come in molte economie avanzate, la maggior parte della popolazione è passata a lavorare dal settore industriale lavorare nel settore terziario (servizi), che ha continuato a crescere e a offrire opportunità di lavoro e reddito. Sicuramente la delocalizzazione di molte attività manifatturiere verso la Cina ha avuto un impatto negativo su alcune comunità industriali, ma nel complesso l’economia si è trasformata verso servizi più remunerativi e innovativi. Considera che durante il periodo della globalizzazione il reddito USA è cresciuto costantemente come mai accaduto nella storia precedente. Non dovrebbe sorprendere più di tanto il fatto che gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali abbiano spesso chiuso un occhio di fronte a molte delle pratiche commerciali scorrette adottate dalla Cina. La realtà è che, nel momento in cui hanno dovuto bilanciare costi e benefici, hanno ritenuto che i vantaggi economici derivanti dall’integrazione con la Cina superassero i rischi. In Italia, gli effetti della globalizzazione sono stati molto più complicati rispetto a quelli vissuti, per esempio, dagli Stati Uniti. Anche da noi ci sono stati dei vantaggi, come la possibilità di comprare prodotti a prezzi più bassi e di esportare di più in certi settori, ma abbiamo pagato un prezzo alto, soprattutto sul piano industriale e del lavoro. Soltanto in alcuni settori che erano già lanciati in ambito globale come chimica, meccanica, farmaceutico e moda sono riusciti a rimanere resilienti e hanno registrato una crescita delle esportazioni. Il problema è che non ci siamo fatti trovare pronti. Il nostro sistema economico e politico aveva (e ha ancora) delle debolezze che ci hanno impedito di affrontare bene i cambiamenti portati dalla globalizzazione. Non siamo riusciti a fare politiche industriali serie, non abbiamo investito abbastanza in innovazione, ricerca, istruzione e infrastrutture, cioè in tutto quello che serve per restare competitivi in un mondo che cambia. Restare competitivi significa difendere i posti di lavoro e difendere ed essere in grado di aumentare i salari, ma in Italia questo sembra un concetto astruso...noi preferiamo cercare di difendere i salari ingessando il mercato del lavoro e tramite decreto. Peccato che non funzioni così in un mercato globale.... In più, a pesare è stato anche il debito pubblico altissimo. A causa di questo debito, gran parte dei soldi dello Stato è servita solo a pagare gli interessi, lasciando poco spazio per fare investimenti utili al futuro. E ogni volta che bisognava rispettare i vincoli di bilancio, si finiva a tagliare la spesa o aumentare le tasse, invece di pensare a come far crescere davvero l’economia. A tutto questo si è aggiunta anche una forte instabilità politica, con governi che cambiavano spesso e difficoltà a portare avanti piani di lungo periodo. Il risultato è che abbiamo perso molte occasioni per modernizzare il Paese e renderlo più forte. PS Si citavo Popper ma in un'altro contesto. Popper non ha mai scritto di economia, ma è stato uno dei maggiori un epistemologi del novecento e un politologo famoso per essere il maggiore teorico della società aperta. A te che interessa molto il discorso sulle censure dovresti leggere il suo saggio più famoso "La società aperta e i suoi nemici". Quote:
Dal primo ottobre 2023 l'Unione Europea ha introdotto un meccanismo noto come Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM). Applica un prezzo sulle emissioni di CO₂ associate alla produzione di determinati beni importati nell'UE, come ferro, acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno, al fine di prevenire il fenomeno del carbon leakage e garantire condizioni di concorrenza eque per le imprese europee. Il regime è ancora transitorio, non c'è ancora alcun onere da pagare per gli importtaori, perchè L'EU si riserva di valutare l'efficacia del meccanisimo e probabilmente usarlo come leva negoziale. Entrerà pienamente in vigore nel 2026. Cmq tecnicamente anche queste sono barriere all'ingresso al pari dei dazi. Chiaro che rispetto a quelli di Trump hanna una razionalità e una proporzionalità completamente diversa e sicuramente più accettabile. Quote:
L’unica vera strada vincente è investire in innovazione, migliorare l’efficienza e puntare alla produttività. Peccato che in Italia nessuno lo capisca e si pretende di creare valore e posti di lavoro per decreto. Ma non funziona.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.] Ultima modifica di azi_muth : 09-06-2025 alle 21:37. |
||||
![]() |
![]() |
![]() |
#69 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10969
|
Quote:
E' ironico che un Paese governato da un partito comunista è riuscito a usare gli strumenti del capitalismo globale meglio delle economie capitaliste stesse. La Cina ha abbracciato il mercato, ma senza mai rinunciare al controllo politico centralizzato, creando una forma ibrida che in Occidente non si era mai vista: capitalismo autoritario e strategico. Mentre l’Occidente ha spesso vissuto la globalizzazione come un dogma da seguire in modo automatico e deregolamentato, la Cina l’ha trattata come un’opportunità da gestire con astuzia e calcolo di lungo periodo senza mai giocare secondo tutte le sue regole.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.] Ultima modifica di azi_muth : 09-06-2025 alle 21:45. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#70 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: MI
Messaggi: 7567
|
@ azimuth
concordo con quasi tutto ma: -gli stati uniti hanno avuto una crescita negli ultimi 20-30 dovuti in buona parte alla tecnologia informatica che da noi in europa è quasi assente (vedi il peso del nasdaq sull's&p500). - L'europa infatti è cresciuta molto meno, l'italia per niente, i salari sono fermi da 20 anni in termini reali (loi avevo postato poco tempo fa, forse dopo lo cerco e lo metto qui), in certe cose siamo tornati ai livelli degli anni 90 (anche peggio, vedi post sotto). ![]() - il trasferimento dal settore industriale al terziario non è avvenuto a costo zero, ma gli operai sono stati licenziati e non si sono riciclati facilmente in terziario, non è che dopo 20 anni in fabbrica passi a fare il ragioniere, è più facile che passi a fare il netturbino (sempre terziario eh), i più fortunati prepensionati. - da trent'anni a questa parte la "piramide sociale" cioè la distribuzione della ricchezza ha ricominciato ad appuntirsi, sarà un caso o è collegata alla delocalizzazione? non lo so, ma se l'impresa produce all'estero licenziando in patria l'unico che ci guadagna è il "padrone" (uso apposta un linquaggio vetero-comunista ![]() Gli altri lavoratori non licenziati hanno beneficiato di minore inflazione dei beni, ma pure i salari hanno stagnato (con le differenze settoriali e regionali dette sopra). del CABM non sapevo, in effetti non è ancora antrata in funzione, e comunque solo su certi beni basilari a quanto ho capito. Le auto mi sembrano escluse insieme a tutti i beni "finiti". Ho una lista di cose che vorrei leggere, ma in realtà non ho tempo nemmeno di leggere 4R. ![]() Quote:
Tutti i bei discorsi cadono poi di fronte a questo: https://www.automoto.it/news/byd-sot...i-ridotti.html se trattano i lavoratori come schiavi come puoi rapportarti alla pari? ci vorrebbe anche una "social border tax", poi una "pollution border tax", ecc ecc. insomma non se ne esce. Oppure vuoi efficentare qui il lavoro schiavizzando i nostri lavoratori? ah no, qui li si licenzia mentre il grande capo prende bonus stellari (ogni riferimento a stellantis e tavernello non è casuale, ma sono decenni che va avanti così dappertutto). La fuga verso lavori e prodotti più qualificati (verso il premium si dice in certi ambienti) sta finendo, ormai i cinesi sono tecnologicamente al pari o superriori a noi, gli spazi di "fuga" si riducono sempre più. E' successa una cosa simile 30 anni prima col giappone, korea e taiwan, che fine hanno fatto Philiphs, Telefunken, Mivar ecc. cioè tutta l'elettronica europea? Ultima modifica di sbaffo : 10-06-2025 alle 11:23. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#71 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: MI
Messaggi: 7567
|
come promesso riporto il vecchio post sui dazi che cade a fagiolo:
notare le differenza di crescita tra europa e usa, e l'italia dove i salari sono addirittura DIMINUITI rispetto al '93 !!! ![]() ![]() ![]() (non dice se in termini reali o nominali, spero il primo perchè se è il secondo è tragico, vorrebbe dire che si sono dimezzati nella realtà) Quote:
Ultima modifica di sbaffo : 10-06-2025 alle 11:34. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#72 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2020
Messaggi: 2564
|
Quote:
Il motivo perchè alcune nazioni possono e altre no laddove non vi sia della "convenienza economica", è per via della mancanza di sovranità e di polso di queste ultime non di certo di chi sgarra. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#73 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: MI
Messaggi: 7567
|
Quote:
![]() Ora coi dazi Trump sta usando anche troppo polso, ma l'idea è quella, fatta pessimamente ma almeno è una sveglia anche per noi. Ci tocca uscire dall'infanzia cullata, come si è già visto per la guerra in ucraina, e diventare adulti uscendo dal mondo delle favole. I massimi principi sono belli... finchè puoi permetterteli. Ultima modifica di sbaffo : 10-06-2025 alle 18:51. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#74 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 10969
|
Quote:
Punto 1) è quello che si diceva. La tecnologia informatica fa parte dei servizi e del terziario. Punto 2) L'Europa non ha fatto la stessa transizione, l'Italia non ne parliamo. Purtroppo è un problema di come viene gestita l'innovazione, l'educazione, la crescita delle startup e di mercato finanziario con propensione al rischio, regolamentazioni troppo pesanti, fisco pesante. Punto 3) Si ma negli USA la transizione è già avvenuta da parecchio. I pochi che fanno lavori non qualificati prendono stipendi almeno doppi rispetto all'Italia e sono difficili da trovare. In Italia non abbiamo fatto alcuna transizione, vediamo più o meno gli stessi prodotti di venti anni fa, su un mercato globale senza aver migliorato l'efficienza e cosa vuoi fare in questa situazione? Che stipendi aumentino? E' impossibile. Punto 4) E' vero ma hanno i redditi al di sotto della mediana ( inferiori a 78.000$) negli USA hanno retto meglio di quelli italiani e sopra la mediana sono esplosi, ma questo dipende molto dal loro sistema. Avessimo avuto noi la stessa crescita sarebe stata più equilibrata. Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Tuttavia l'unica difesa reale è spingere sull'innovazione per produrre oggetti che il mondo vuole comprare a un prezzo più alto perchè forniscono un valore aggiunto consistente. Non si puo' continuare su filiere che basano tutto sul costo del lavoro. Ti servono brevetti e innovazioni e devi essere competitivo a livello globale. L'alternativa sono fabbriche iperautomatizzate ma a livello sociale hanno un impatto quasi nullo, se non quello fiscale, perchè danno lavoro a poche persone.
__________________
Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.] |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 23:29.