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Old 10-06-2013, 19:40   #1
Pess
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Introduzione ai Solid State Drive

Cos'è un SSD?



Un SSD (acronimo per Solid State Drive) è una unità di storage basata interamente su memorie flash. E' quindi molto più simile ad una pennetta USB che ad un HDD (che invece ha piatti e testine).
Tutti gli SSD sono MOLTO più veloci di un HDD o di un RAID 0 di più HDD insieme, gli ultimi modelli riescono addirittura a saturare il BUS SATA III. Inoltre, grazie all'assenza di parti meccaniche, sono molto resistenti agli shock e non producono alcuna vibrazione. Oltre a tutto ciò hanno consumi molto ridotti rispetto agli HDD e scaldano molto meno.
In breve un SSD è composto da una serie di moduli di memoria NAND collegati ad un controller (composto in genere da processori dedicati molto veloci) che si occupa della loro gestione (ne parleremo più avanti).
Per contro almeno al momento presentano un costo per Gb molto elevato (anche se i prezzi sono in continua discesa) e la taglia "accessibile" più capiente è quella da 512 Gb. Un SSD funziona in maniera completamente diversa da un HDD: entrano in gioco dei meccanismi di scrittura dei dati che vanno compresi per capire come utilizzarlo al meglio.



Vale la pena passare da HDD ad SSD?
Assolutamente si. Per le già citate doti di velocità il sistema acquista una fluidità ed una immediatezza nella risposta inarrivabile. Ciò vale anche per sistemi un po' datati, come è confermato anche da un articolo pubblicato qui su Hardware Upgrade.



Allineamento delle partizioni
I dischi tradizionali meccanici sono divisi in settori fisici, il sistema operativo e tutti i suoi componenti operano quindi secondo questa logica a settori. Un disco a stato solido ha una struttura logica (e fisica, come già visto) completamente diversa, ma viene ancora trattato con questa logica a settori.
L'allineamento è necessario per assicurarsi che un settore logico cominci esattamente all'inizio di una pagina fisica dell'SSD: senza questo accorgimento i margini del settore logico e della pagina fisica non coinciderebbero e il settore eccederebbe la pagina, implicando così una operazione di scrittura extra (per pulire due blocchi invece di uno solamente) riducendo drasticamente (fino al 50% in teoria) la velocità di scrittura.
L'allineamento delle partizioni è necessario per il buon funzionamento anche negli hard disk più moderni (detti "Advanced format drive").
Esistono nel WEB molte guide che spiegano come allineare una partizione utilizzando tool molto semplici ma considerate che i moderni sistemi operativi in fase di format e le ultime release dei già citati tool preposti al partizionamento allineano in automatico le partizioni.



Data Retention
Per Data Retention si intende la capacità dell'unità di conservare i dati, una volta disconnessa dall'alimentazione, per un certo periodo prima che questi si deteriorino e risultino illeggibili (in questo caso le celle una volta riacceso l'SSD avranno perso i dati ma funzioneranno bene con nuove scritture). Gli hard disk hanno una Data Retention in media di circa 10-15 anni mentre purtroppo per gli SSD questa è molto inferiore e varia fortemente dal livello di usura delle celle. La vita utile delle celle (misurata in cicli di scrittura) è infatti stabilita data una Data Retention minima di circa 12 mesi. Se si supera quindi il numero massimo di cicli stabiliti per l'SSD questo probabilmente continuerà a funzionare normalmente ma perderà di dati in poche settimane una volta scollegato. Come al solito questo è un discorso molto semplificato, entrerebbero in gioco molti altri fattori (la temperatura media di utilizzo in primis) qui non considerati. Bisogna ricordare tuttavia che tale problema si risolve semplicemente accendendo l'unità di tanti in tanto, infatti ridando energia alle celle i dati (se non già persi) vengono "revitalizzati" a meno che le memorie siano così usurate da non riuscire più a conservarli. Alla luce di ciò sconsiglio l'utilizzo degli SSD per backup se si prevede di lasciarli scollegati per molto tempo.



Garbage Collection e TRIM, chi sono costoro?
Le memorie Flash immagazzinano i dati all'interno di celle raggruppate in unità chiamate Page ma non sono in grado di sovrascrivere i dati come negli hard disk. È solo possibile cancellare i dati in blocco da un insieme di Page (viene definito appunto Block). Se l'utente o il sistema operativo cancellano un file, le relative Page vengono marcate come invalide, ma non possono essere cancellate individualmente perché il blocco ospita delle Page ancora valide. Periodicamente l'SSD quindi deve eseguire una operazione chiamata Garbage Collection: il contenuto del blocco viene copiato in un altro blocco ignorando le Page invalide, in modo da liberare spazio. I controller di alcuni SSD cercano di compiere questa operazione nelle fasi di inattività (Idle Garbage Collection o Background Garbage Collection) per garantire una maggiore rapidità nelle fasi di attività. Tuttavia, normalmente il sistema operativo non comunica al drive SSD quali file sono stati cancellati, e l'SSD può unicamente intuirlo dal fatto che ad un certo punto il sistema operativo gli ordina di scrivere in un indirizzo che contiene già dati. Quindi la Background Garbage Collection ha come contropartita una maggiore usura del drive perché potrebbe determinare lo spostamento di dati che sono stati già cancellati anche se lo SSD non ne è ancora consapevole.

I moderni sistemi operativi (Windows 7, Linux dal kernel 2.6.33 e le versioni più recenti di Mac OSX) supportano il TRIM, un comando SATA con cui l'OS comunica al disco SSD gli indirizzi LBA occupati da un file nel momento stesso in cui quest'ultimo viene cancellato, rendendo così l'operazione di Garbage Collection più efficiente. (Fonte: Notebookitalia)
Per verificare l'effettivo funzionamento del TRIM rimando ad un post del nostro Tennic.
Le scritture effettive eseguite sulle NAND in genere sono maggiori di quelle effettivamente richieste dall'utente in quanto tutti i sistemi di "pulizia" delle celle descritti in precedenza eseguono scritture extra (fenomeno noto come write amplification). Entrano così in gioco altri fattori che dipendono molto dall'ottimizzazione del firmware del controller e dall'utilizzo specifico del SSD. Cliccando qui è possibile leggere un'analisi più approfondita del problema scritta dal nostro utente s12a.
Garbage Collector e TRIM sono entrambi fondamentali per il buon funzionamento del SSD.



Cos'è l'Over-Provisioning?
Per quando riguarda l'over-provisioning rimando ad un post scritto ed aggiornato dal già citato Tennic. Il post lo raggiungete cliccando qui.



SSD: taglia e velocità
La velocità di un SSD dipende dalla taglia dello stesso: in particolar modo la velocità è crescente (ed anche in maniera consistente) nel passare dai 128 ai 256 gb, mentre resta stabile (o a volte si riduce leggermente) nel passaggio tra 256 e 512 gb. Questo avviene perché i singoli moduli di memoria lavorano in parallelo sui diversi canali del controller (come fossero già RAID 0), e quindi più ce ne sono e migliore è la velocità generale. Ovviamente questo vale finché ci sono canali liberi; in genere un SSD da 256 GB sfrutta tutti questi già citati canali lavoranti in parallelo del controller il che comporta il raggiungimento del picco massimo della velocità dello stesso. E' per questo che non si hanno sostanziali miglioramenti con SSD ha 512 gb.
Tutto quello che avete appena letto è un approccio estremamente semplificato al problema (interverrebbero molti altri fattori in gioco) ma in generale dà una buona idea di come vanno le cose.



Ultima modifica: 22/06/2015
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Old 10-06-2013, 19:41   #2
Pess
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Consigli per gli acquisti

Devo acquistare un SSD, quali modelli mi consigliate?
I modelli che qui sul forum (e non solo) consigliamo vivamente sono:

Samsung 960/950: l'ultima serie di SSD Samsung vanta prestazioni elevatissime ma è disponibile solo con interfaccia PCIe 3.0 x 4 e form factor M2. L'interfaccia SATA 3 infatti sarebbe troppo limitante. Per tutti i dettagli rimando al Thread Ufficiale.

Samsung 850: la serie 850 consta di due modelli, l' Evo ed il Pro. Il Pro costa più dell' Evo, utilizza delle innovative V-NAND 3D (memorie ad impilamento verticale degli strati) ed aumenta le già ottime prestazioni del modello precendente (l'840 PRO). In pratica tale SSD ha come forte limitazione la velocità dell'interfaccia SATA 3, in quanto riesce a saturarla in molti scenari di utilizzo; tuttavia rispetto al già citato 840 PRO ha una latenza molto più bassa. Le memorie V-NAND montate sul PRO garantiscono una durata di 6000 cicli, contro i 3000 delle MLC del precedente modello. A differenza del PRO, la versione EVO è più economica e meno prestante in scenari di carico molto intenso, ma monta lo stesso tipo di memorie ed garantisce una durata di 2000 cicli di scrittura (il doppio delle TLC dell'840 EVO). Anche in questo caso si ha un buon salto prestazionale rispetto al modello 840 EVO che va a sostituire ed in alcuni scenari le prestazioni si avvicinano al modello 850 PRO. Tramite software Samsung Magician è possibile attivare la modalità RAPID, che consente di utilizzare una parte della RAM di sistema come cache dell'SSD.

Samsung 840: anche la serie 840 consta di due modelli, l' Evo ed il Pro e risulta al momento assolutamente affidabile. Il Pro costa più dell' Evo ed ha memorie migliori (le ormai collaudate memorie MLC). L' Evo a sua volta è più economico e meno prestante considerando le memorie montate, le TLC (sono più economiche ed hanno una vita 3 volte inferiore alle memorie MLC). Tuttavia nell'Evo sono state implementate delle funzionalità avanzate che permettono, tramite il Software proprietario della Samsung SSD Magician, di colmare il Gap prestazionale utilizzando il RAPID. Attenzione: si raccomanda di aggiornare questo SSD all'ultima revisione firmware che corregge nei modelli EVO un bug che provoca una drastica riduzione della velocità di lettura dati se questi ultimi non sono stati modificati da più di un mese. UPDATE: sembra che il bug in alcuni casi sia rimasto. Link al thread ufficiale.

Crucial MX300: più economico, con più capacità e meno prestante di un Samsung 850 EVO, questo SSD può essere visto come un buon compromesso per chi cerca un prodotto "onesto" per un upgrade.


Il taglio consigliato per avere un buon rapporto prezzo/prestazioni/durata è quello da 256 Gb (o superiore).
Sul sito xtremesystems.org sono stati raccolti caratteristiche, recensioni e comparative di tutti gli SSD prodotti finora (tutte in inglese). Il lavoro di raccolta che hanno svolto è davvero lodevole.

Nota: è vero che che memorie TLC durano meno delle MLC, ma stiamo parlando (considerando un utente medio ed un SSD riempito per meno del 50%) della differenza di durata da circa 7-10 anni per le TLC a quasi 30 per le MLC... In poche parole cambierete l'SSD per obsolescenza molto prima che finisca i cicli di scritture massimi fissati dal produttore!



Perchè non trovo SSD come gli OCZ Vertex nella precedente lista?
Sulla carta tali prodotti sembrano più performanti di quelli consigliati ma in realtà non è così. Tutti gli SSD con controller SandForce (che sconsigliamo) comprimono di dati prima di scriverli sulle memorie: ovviamente i benchmark dei produttori sono fatti con file altamente comprimibili, così sembra che gli SSD siano stratosferici ma con dati incomprimibili risultano molto più lenti dei prodotti consigliati. In realtà con un utilizzo medio si hanno file comprimibili solo per 1/3 del totale, ma anche in questo scenario i prodotti consigliati risultano più veloci nell'utilizzo quotidiano. A ciò va aggiunto che molti degli SSD con il già citato controller SandForce danno problemi di BSOD e freeze random. Oltre a questo tendono ad avere un sensibile calo di prestazioni se riempiti oltre il 60-70%.
I prodotti più recenti con gli ultimi aggiornamenti firmware sembrano andare meglio mentre gli SSD Intel equipaggiati con questo controller non danno alcun tipo di problema.



Vale la pena fare un RAID 0 con degli SSD?
Sebbene possa sembrare strano, sconsigliamo il RAID 0 con gli SSD. Dai molti utenti che lo hanno provato per svariato tempo sappiamo che il vantaggio del raddoppio della velocità effettiva di funzionamento è avvertibile praticamente solo nei benchmark e solo nel sequenziale (che viene utilizzato appieno solo in particolari scenari). Siccome la quasi totalità degli accessi sono random, questo incremento nel sequenziale non solo è praticamente inutile ma causa un peggioramento proprio nel random dovuto al maggior carico che deve sobbarcarsi il controller che gestisce il RAID 0 stesso. Quindi, ad un incremento puramente numerico dove non serve (il sequenziale) corrisponde un peggioramento dove serve (random). Inoltre in un RAID di SSD il TRIM non funziona (rimane attivo solo sugli ultimissimi chipset Intel di fascia alta) ed il genere il Garbage Collection da solo non ce la fa a tenerli puliti: il risultato è un sensibile calo delle prestazioni al passare del tempo. Questo calo in alcuni casi (con modelli non recentissimi, quali i Vertex 2) ha portato a quasi dimezzare le velocità iniziali in pochi mesi, rendendo di fatto inutile l'array. Inoltre non è possibile procedere ad aggiornamenti firmware in ambiente Windows o a controlli sulle scritture tramite SMART. In qualche caso con particolari accoppiate di scheda madre-SSD si hanno freeze e BSOD random o addirittura rotture improvvise del RAID stesso (con perdita irrimediabile dei dati). Bisogna tuttavia ricordare che alcuni utenti che hanno usato SSD di ultima generazione si trovano invece molto bene e non hanno problemi nell'utilizzo giornaliero.
Il consiglio generale tuttavia è quello di NON usare il RAID 0 con gli SSD ma comprarne al posto di 2 di taglio piccolo, uno di taglio maggiore (vedi la premessa): ad esempio, invece di fare un array con due SSD da 128 gb è consigliabile l'acquisto di uno da 256 (che dovrebbe costare poco meno dei due da 128).
Sul sito tomshardware.com ci sono delle comparative dirette tra SSD singoli più capienti e RAID con 2 SSD confrontando unità della stessa marca e modello. Si giunge alle stesse conclusioni scritte qui sopra ma con "numeri" alla mano. L'articolo è in inglese.



Ultima modifica: 22/04/2017
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Old 10-06-2013, 19:42   #3
Pess
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Consigli per l'utilizzo degli SSD

Cosa devo fare per utilizzare al meglio il mio SSD?
Innanzitutto consigliamo tutti di fare un'installazione pulita di Windows (se non hai una copia pulita vai al quarto post di questa pagina), avendo l'accortezza di verificare dal BIOS che sia settata la modalità AHCI sulle porte SATA prima di iniziare. Windows (da Vista in poi) allinea automaticamente l'SSD al momento della prima installazione. Si possono fare quante partizioni vogliamo sull'SSD, proprio come se fosse un hard disk. Tuttavia raccomando di usare i file system più evoluti per la formattazione (ad esempio NTFS per Windows) perché si ha la certezza di avere il supporto al TRIM. Una volta installato il sistema operativo e tutti i driver (mi raccomando gli RST nel caso di controller Sata Intel) occorre fare una WEI, il test di valutazione interno dell'hardware di Windows che dà un'indice da 1 a 7.9 su ogni componente (Pannello di controllo > Prestazioni del sistema). Una volta valutato il sistema Windows 7 riconoscerà la presenza di un SSD e disattiverà in automatico la deframmentazione. Windows 8 e 10 invece non disabiliteranno il servizio di deframmentazione perché quest'ultimo in realtà ottimizza l'utilizzo dell'SSD da parte del sistema operativo stesso: in Windows 8 e 10 infatti sono state aggiunte funzionalità che permettono un utilizzo migliore di questi ultimi, vista la loro diffusione.

Alla luce della durata molto più alta delle aspettative e raggiungibile solo in decine di anni con un utilizzo medio del PC personalmente consiglio di non sbattersi in inutili ottimizzazioni (tipo cambiare parametri sul registro di Windows ecc.): il sistema funzionerà al meglio così com'è!

Di seguito vi do qualche piccolo accorgimento che vi aiuterà a risparmiare spazio sull'SSD.
Se non si usano applicazioni estremamente pesanti (quali quelle di fotoritocco avanzato o video editing)i si può ridurre a 1 o 2 gb il file di Paging in presenza di 8 o più gb di RAM installate nel sistema.
Dato che i tempi di avvio sono dell'ordine di 10-15 secondi è consigliabile disabilitare l'ibernazione (occupa uno spazio sull'SSD pari alla RAM installata nel sistema) ed usare in modo "intelligente" la sospensione. Per disabilitare l'ibernazione e recuperare lo spazio occupato dal file hiberfil.sys occorre eseguire l'istruzione "powercfg.exe /hibernate off" dalla console di comando (cmd.exe) avviata con privilegi amministrativi. Per riattivarla basta sostituire "on" ad "off". Inoltre, se tale funzione risulta assolutamente necessaria (in genere è così nei Notebook) è possibile impostare il sistema ad occupare spazio pari a solo metà della RAM con il comando "powercfg -h size 50", ma in quest'ultimo caso c'è un maggiore rischio che l'operazione di ibernazione non vada a buon fine se si utilizza attivamente più del 50% della RAM. Ovviamente se si ha molto spazio libero sull'SSD non è un problema lasciare l'ibernazione di default. Per quanto riguarda la sospensione consiglio di attivarla in automatico non prima di 20 o 30 minuti in modo da non disturbare il Garbage Collection (che ricordo lavora quando l'SSD è in idle), mentre non ci sono problemi se la si lancia in manuale.
Inoltre consiglio una periodica esecuzione con il tool "pulizia disco" (presente di default in Windows), spuntando tutte le voci annesse; in questo modo verranno eliminati file temporanei praticamente inutili riuscendo a liberare a volte molti GB di dati.
E' possibile recuperare molto spazio disabilitando il "ripristino configurazione di sistema" e cancellando tutti i punti di ripristino associati. Se proprio non si vuole disabilitarla sarebbe bene limitare lo spazio a sua disposizione in modo da non risultare troppo "invadente".
Per far funzionare l'SSD al meglio è consigliabile non riempirlo per oltre il 75%-80% se di dimensione fino a 128 GB, mentre raccomando di lasciare sempre almeno 20 GB liberi nel caso di SSD dai 256 GB in su. L'ideale sarebbe affiancare un Hard Disk tradizionale a quest'ultimo: si andrebbero ad installare sistema operativo e programmi "di base" (browser web, Office, plugin vari...) sull'SSD e relegare all'hard disk il resto (musica, video...). Molti programmi quali ad esempio videogiochi ed applicativi professionali (come SolidWorks e Matlab) ricavano infatti poco vantaggio dall'essere installati sugli SSD (principalmente tempi di avvio molto più ridotti) e potrebbero quindi essere tranquillamente installati su HDD.

Su Windows 8.1/10 l'ottimizzazione automatica degli SSD effettua a scadenze regolari la deframmentazione "classica" che, come già detto, è totalmente inutile sui Solid State Drives. Sembra che tale comportamento sia voluto dalla Microsoft per evitare una frammentazione eccessiva del File System che porta problemi al sistema operativo. Tuttavia la cosa non è ancora chiara ed aspettiamo un comunicato ufficiale da parte di Microsoft stessa. Al momento consiglio di non fare nessuna modifica al sistema operativo in quanto questa deframmentazione viene effettuata circa una volta al mese e non crea praticamente nessun "danno" sull'SSD.
Per eliminare comunque tale comportamento rimando ad un post del nostro utente maxmx80. Un altro post utile a riguardo, scritto dal nostro utente shryabin, lo potete trovare qui.




Cos'è ed a cosa serve il secure erase?
Il Secure Erase è una procedure che cancella totalmente il contenuto dell'SSD azzerando i dati contenuti nelle memorie. Equivale ad una Low Level Format negli Hard Disk, ma a differenza di quest'ultima non usura l'SSD e non consuma cicli di scrittura. Negli SSD con controller SandForce tale procedura va effettuata quando si intende eseguire una formattazione e cancella eventuali stati che limitano la velocità in scrittura. Contrariamente a quello che si può pensare l'operazione è molto veloce (dura pochi secondi nei SandForce). Molti produttori rilasciano software specifici che consentono di effettuare il Secure Erase, tuttavia è possibile utilizzare anche software "generici" che consentono di effettuare tale operazione.
Per sapere come farla, utilizzando il noto Parted Magic, rimando a questo post, curato dal nostro utente pulsar68.



Ultima modifica: 20/02/2018
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Old 10-06-2013, 19:42   #4
Pess
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Microsoft cambia la modalità di Download delle ISO dei sui Sistemi Operativi
Purtroppo Microsoft ha cambiato le modalità di Donwload delle ISO dei suoi SO: ora sono scaricabili da qui previa inserimento del seriale.
Il problema è che i seriali OEM non vengono più riconosciuti (ho provato con il Dell in firma, ma invito voi a fare lo stesso per verifica ulteriore) e quindi non è più possibile scaricare il SO pulito su macchine con il software preinstallato. Secondo me questo non è giusto in quanto avendo acquistato la licenza, seppur legata al PC, devo essere in grado di recuperare l'installazione per esempio in caso di rottura del HDD. Per chi ha acquistato seriali Retail non ci sono invece problemi: dal sito indicato è possibile scaricare l'immagine senza problemi.
Lascio la guida sotto per chi avesse in passato scaricato le ISO dai link non più funzionanti.
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Voglio fare un'installazione pulita ma non ho un DVD di Windows 7 adatto allo scopo... Cosa faccio?
Premetto che la procedura che descriverò di seguito è assolutamente legale in quanto si richiede di essere in possesso di un seriale originale. Per i link alle ISO che troverete di seguito bisogna ringraziare l'utente ChioSa. Qui troverete l'articolo originale.
La quasi totalità delle persone che acquistano un desktop o un notebook non ha a disposizione il DVD originale e pulito del Sistema operativo ma una partizione di ripristino già piena di "schifezze". Fortunatamente Microsoft ha messo pubblicamente a disposizione le ISO di Seven MSDN originali e certificate. Si possono così scaricare legalmente le ISO delle versioni Professional SP1 in italiano sia a 32 che a 64 bit. Con un semplice cambiamento (legale ovviamente) è possibile adattare la ISO anche a versioni diverse di Seven; questo perché, per chi non lo sapesse, i DVD di Seven contengono già tutte le versioni del sistema operativo e quella da installare viene scelta con un apposito file (ei.cfg).
I seriali Retail, MSDN e TechNet di Seven a 32 bit vanno bene anche per OMOLOGHE le versioni a 64 bit e viceversa, ma uno stesso seriale non può essere installato in più macchine contemporaneamente. Per quanto riguarda quelli OEM (cioè forniti insieme ad un PC al momento dell'acquisto) ciò NON è possibile e sono legati alla macchina che si è acquistata: si possono utilizzare solo per quella. (fonte: Microsoft)
Passiamo ora alla procedura vera e propria. Innanzitutto bisogna identificare la versione di Windows 7 in nostro possesso: nel 99% dei casi avrete Windows 7 64 bit Home Premium che è quella standard installata dalla totalità dei produttori (quindi OEM) su notebook e desktop ed il cui seriale è attaccato da qualche parte sul case (nei notebook troverete la targhettina nella parte inferiore dello stesso).
Vediamo ora cosa fare:
1) Scarichiamo il DVD di Windows 7 Professional SP1: Versione a 32 bit; Versione a 64 bit
2) Scarichiamo ora eicfg Removal Tool: con questa utility aggiungeremo l'attributo "nascosto" nella ISO al file ei.cfg (anche se il file rimarrà fisicamente nella ISO stessa) così non verrà individuato dall'installer. Ci basterà decomprimerlo nella stessa cartella in cui si trova la ISO di 7 precedentemente scaricata aprirlo e selezionare la ISO stessa.
N.B. Tale utility funziona solo se si masterizza la ISO su un DVD, se si vuole installare il SO tramite una pennetta USB avviabile bisogna cancellare fisicamente il file "ei.cfg".
3) Masterizziamo ora la ISO precedentemente "trattata".
4) Inseriamo il DVD appena masterizzato nel lettore e selezioniamo lo stesso come prima unità di BOOT dal BIOS.
5) Ad un certo punto dell'installazione Windows vi chiederà quale versione installare. Come ho scritto prima di solito sceglierete la Home Premium.
6) Quando vi chiederà il seriale inserite quello che avete legalmente acquistato; ad esempio, nel caso di un notebook, inserite quello che trovate nella targhetta nella parte inferiore dello stesso. Andando avanti rimuovete la spunta alla voce "Attiva Windows automaticamente quando disponibile una connessione internet".
7) Ora installate i drivers (raccomando SEMPRE di scaricare le ultime versioni degli stessi da internet) ricordando di fare una Valutazione di Windows quando avete installato tutto.
8) Connettetevi ad internet, munitevi di un telefono ed andate su: Pannello di Controllo>Sistema. In fondo alla pagina troverete la voce "Attiva Windows" oppure "verifica autenticità" (ora non ricordo di preciso come si chiama) e tra le varie modalità di attivazione selezionate "Attivazione Telefonica". ATTENZIONE: tale procedura è necessaria solo se installate una versione OEM, per quelle Retail o MSDN l'attivazione avverrà in automatico quando verificherete l'autenticità del vostro Sistema Operativo.
9) Seguite infine la procedura vocale (la procedura dura 5-10 min circa) ed avrete la vostra copia originale e pulita del sistema operativo.

N.B: Windows installa la partizione di Boot nel drive installato sulla prima porta SATA (quella con numero più basso, in genere 0). Assicuratevi quindi che il vostro SSD sia proprio su quella porta in modo da avere la partizione di Boot su di esso.



Ultima modifica: 27/02/2015
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Ultima modifica di Pess : 27-02-2015 alle 09:49. Motivo: Aggiornamento post
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Regole generali della discussione

In questa discussione si parla di SSD in generale e di consigli per gli acquisti, se avete dubbi o domande relative al vostro specifico SSD sarebbe bene cercare prima il thread ufficiale dedicato allo stesso ed al limite postare i propri dubbi lì. Ovviamente le comparative tra modelli sono bene accette.


Potete copiate e postare ovunque volete il contenuto di queste pagine... Vi chiedo solamente di citare il sottoscritto (cioè Pess) e tutti i coloro che hanno contribuito alla stesura di questa prima pagina e che sono riportati qui e lì all'interno dei post che la compongono.


In questi post ho cercato di riassumete tutto ciò che ho appreso sugli SSD dall'aprile 2011 (quando mi sono interessato all'argomento) sia cercando informazioni in giro, sia chiedendo agli utenti più esperti di me qui sul forum. Ovviamente per qualcosa mi sono appoggiato a fonti esterne tutte puntualmente citate nei post stessi.
Ringrazio tutti coloro che si sono complimentati con me per il lavoro svolto ed ovviamente se avete suggerimenti su come ampliare ed aggiornare la guida scrivete pure!



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Ultima modifica di Pess : 12-08-2013 alle 15:16. Motivo: Aggiornamento post
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Old 10-06-2013, 19:46   #6
Pess
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Questo è un restart del thread generale sugli SSD (link qui)... Per la prima volta gestisco la prima pagina di un thread sono quasi emozionato!
Se avete suggerimenti proponete pure!
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Old 10-06-2013, 19:55   #7
ChioSa
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ottimo lavoro Pess
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Old 10-06-2013, 19:56   #8
213
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ciao, come mai è stata chiusa l'altra discussione sugli SSD?
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Old 10-06-2013, 19:58   #9
Pess
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ciao, come mai è stata chiusa l'altra discussione sugli SSD?
L'altra discussione era molto lunga e con il primo post non aggiornato, così l'abbiamo riavviata...
Si continua qui...
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Old 10-06-2013, 20:03   #10
s12a
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gli ultimi modelli riescono addirittura a saturare il BUS SATA II...
Direi anche SATAIII / SATA 6Gb/s !
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Old 10-06-2013, 20:18   #11
Tennic
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Eccellente lavoro Pess, complimenti, non c'è una parola che non quoto

E ti sarò per sempre grato per avermi consigliato quasi 2 anni fa di lasciar perdere i Vertex (nella mia ignoranza di allora, neofita degli SSD, guardavo i numeri, e pensavo che fossero tutti affidabili e bisognasse guardare solo la velocità tabellare) e di prendere l'M4 Grazie a tale consiglio, ho da un anno e mezzo l'M4 e mai acquisto fu più azzeccato
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Old 10-06-2013, 20:27   #12
viger68
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Complimenti Pess
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«Nella storia infinita della Juve, la serie B rappresenta soltanto trenta secondi difficili tra un successo e l'altro».
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Old 10-06-2013, 20:29   #13
1enry1
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ma per clonare hdd su ssd ci vuole per forza un prg o con win8 si fa da solo ?
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Old 10-06-2013, 20:32   #14
Pess
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Grazie a tutti e grazie Tennic! Sono contento se ho aiutato qualcuno nella scelta del prodotto migliore... In fondo siamo qui per questo... È questa la forza di una comunità attiva e pimpante!
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Old 10-06-2013, 21:16   #15
frafelix
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ma per clonare hdd su ssd ci vuole per forza un prg o con win8 si fa da solo ?
Non ho ancora installato win8 ma dato che win7 ha una sua clonazione immagino l'abbia anche win8.

Grande Pess
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Old 10-06-2013, 22:08   #16
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Complimenti e ringraziamenti anche da parte mia
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Old 10-06-2013, 22:29   #17
Pess
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Direi anche SATAIII / SATA 6Gb/s !
Aggiornato!

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ma per clonare hdd su ssd ci vuole per forza un prg o con win8 si fa da solo ?
Ti rimando a questo post in uno dei thread ufficiali di Windows 8...
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Old 10-06-2013, 23:05   #18
Tennic
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Pess, consiglio una integrazione esplicativa sul discorso del Raid 0


Viene giustamente detto che l'incremento è avvertibile solo nei bench e per contro ci sono tanti svantaggi. Ma qualcuno potrebbe dire "ma se nei bench va il doppio, non è vero che non si vede anche realmente"...


Quindi direi di integrare con:

l'incremento e visibile solo nei bench e nel sequenziale... Siccome la quasi totalità degli accessi sono random, questo incremento nel sequenziale e praticamente inutile, e per contro si ha un peggioramento (causa maggior carico controller) nel random, che rappresenta la totalità degli accessi... Quindi, ad un incremento puramente numerico dove non serve (il sequenziale) corrisponde un peggioramento dove serve (random), unito al fatto che il funzionamento meno efficiente del GC contribuirà a far degradare più rapidamente le prestazioni rispetto ad un SSD singolo... Quindi, riepilogando, all'inizio numeroni nel sequenziale (ma non servono a niente) e numeri "normali" nel random... Dopo poco tempo, vistoso degrado sia sequenziale che random.

Sono stato prolisso, ma giusto per spiegare (o almeno, tentare) il concetto, scaturito anche dall'esperienza di chi ha fatto il raid 0 (che sconsigliamo da molto, io personalmente da un anno ).

Vedi tu se ritieni vada specificato il perchè è sconsigliato (le motivazioni tecniche) ed il modo
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Old 10-06-2013, 23:29   #19
Althotas
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Old 10-06-2013, 23:34   #20
Pess
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Pess, consiglio una integrazione esplicativa sul discorso del Raid 0


Viene giustamente detto che l'incremento è avvertibile solo nei bench e per contro ci sono tanti svantaggi. Ma qualcuno potrebbe dire "ma se nei bench va il doppio, non è vero che non si vede anche realmente"...


Quindi direi di integrare con:

l'incremento e visibile solo nei bench e nel sequenziale... Siccome la quasi totalità degli accessi sono random, questo incremento nel sequenziale e praticamente inutile, e per contro si ha un peggioramento (causa maggior carico controller) nel random, che rappresenta la totalità degli accessi... Quindi, ad un incremento puramente numerico dove non serve (il sequenziale) corrisponde un peggioramento dove serve (random), unito al fatto che il funzionamento meno efficiente del GC contribuirà a far degradare più rapidamente le prestazioni rispetto ad un SSD singolo... Quindi, riepilogando, all'inizio numeroni nel sequenziale (ma non servono a niente) e numeri "normali" nel random... Dopo poco tempo, vistoso degrado sia sequenziale che random.

Sono stato prolisso, ma giusto per spiegare (o almeno, tentare) il concetto, scaturito anche dall'esperienza di chi ha fatto il raid 0 (che sconsigliamo da molto, io personalmente da un anno ).

Vedi tu se ritieni vada specificato il perchè è sconsigliato (le motivazioni tecniche) ed il modo
Ok, ho modificato leggermente il tutto aggiungendo le tue osservazioni... Grazie!
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