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Old 10-12-2021, 12:24   #1
cronos1990
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L'Avatar di cronos1990
 
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Fate - Analisi propedeutica

Premessa 1: perchè apro questo topic? Per diversi motivi.
Ovviamente perchè mi andava di farlo, ma non solo. In maniera estemporanea (vuoi per chi mi ha chiesto dell'avatar, vuoi per chi ama fare battute di vario genere ) l'argomento è uscito altrove e, in alcuni casi, ha generato OT di vario tipo. OT che sono "dannosi": infrangono il regolamento del forum ma soprattutto creano discussioni parziali e fuorvianti sul prodotto in questione. Per cui "riassumerò" qui quello che reputo essenziale quando escono domande sull'argomento, per poi reindirizzare direttamente a questo topic.

Oltre a questo, in questo periodo cade la ricorrenza del secondo anno che conosco Fate, mi sembrava una cosa sensata. E infine, ci sono considerazioni prettamente personali che mi fanno seguire tale franchise che NON spiegherò qui se non superficialmente (quanto basta), ma che mi portano ad avere un legame con tutta la produzione di tipo "diverso" rispetto ad altre "storie", tale per cui una spiegazione in tal senso "spero" fughi dubbi e domande che vengono fuori quando l'argomento compare laddove non dovrebbe. Evitando al contempo di dare spiegazioni parziali e fuorvianti.
Qualcuno potrebbe parlare di "passione": in parte è vero, ma se fosse solo quello potrei fare un lungo elenco di cose che mi appassionano e per le quali non investo lo stesso tipo di risorse (di tempo, economiche o di altra natura).

Premessa 2: lo scopo di questo topic NON è fare un escursus omnicomprensivo del franchise. Lo scopo è quello di fornire una chiave di lettura dell'opera, cosa che per me è fondamentale per comprendere la sua natura e fin dove si spinge. Farò una prefazione introduttiva, ci saranno alcuni spoiler, ma essenzialmente sarà un'analisi dal mio punto di vista partendo comunque da quello dell'autore. E farò un'analisi approfondita del personaggio di riferimento che, per diversi motivi, mi ha influenzato in maniera profonda (oltre ad essere la principale leva di scherno nei miei confronti ).

Premessa 3: non ho mai voluto, nè avrò mai intenzione, di cercare di imporre la lettura dell'opera, o di convincere che sia migliore di tante altre. Il piacere, così come la volontà di spendere tempo ed energia in qualunque cosa, sono elementi soggettivi. Mi sento solo di dire che, nel corso degli anni, e oramai inizio ad averne abbastanza sul groppone, ho imparato che è bene porre attenzione quando si parlano delle passioni degli altri: spesso sono oggetto di critiche o derisione (a volte innocenti, a volte gioviali, a volte aggressive, a volte atte a ferire) quando a volte ci sono motivi più profondi del mero piacere dietro a quelle scelte personali. E dato che, a ben pensarci, tutto a questo mondo è inutile, certi attacchi a volte dimostrano solo ignoranza.
Sottolineo che questo non va letto come il fatto che me la prendo per le battute sarcastiche che ogni tanto mi scrivono sull'argomento (anzi, come potete notare mi adeguo, ci sguazzo ). Nel mio specifico caso dico solo di fare attenzione quando la discussione diventa più "seria".

Buona lettura a chi volesse leggere, tenendo presente che ci saranno alcuni potenziali spoiler.


1 - INTRODUZIONE A FATE
Per una descrizione più pratica su FATE rimando alla WIKI ITALIANA e a UNA DELLE TANTE WIKI sparse per il web. Qui mi limiterò a descriverne alcuni concetti di base.
L'opera originale è Fate/Stay Night del 2004, una Visual Novel ideata da Kinoto Nasu che è lo spartiacque per la Software House da lui fondata, la Type-Moon. Nata oltre 10 anni prima mentre l'autore ancora era studente, e sull'onda del buon successo della prima VN della SH (Tsukihime), avrebbe rappresentato il trampolino di lancio definitivo per entrare nell'olimpo oppure la pietra tombale sulle speranze di successo. Stay Night alla fine si è rivelato un successo senza precedenti, viene ancora oggi inserita tra le 2/3 Visual Novel migliori mai prodotte e arrivò a vendere oltre 5 milioni di copie in Giappone in un paio d'anni.

Tralasciando successo e numeri, che per quanto mi riguarda sono irrilevanti, la saga è di base un fantasy: dei maghi, scelti secondo precisi criteri, accedono ad un evento in cui sette di loro si battono in uno scontro mortale per entrare in possesso del Santo Graal (la Guerra del Santo Graal), il quale concederà loro di realizzare un qualunque tipo di desiderio, compresi quelli teoricamente impossibili anche con la loro stessa magia.
Per tale guerra hanno la possibilità di evocare i cosiddetti Spiriti Eroici (i Servant), creature di ogni epoca realmente esistite o nate dalla fantasia degli esseri umani, che per via delle loro gesta vengono ricordati nel tempo e per questo assurgono ad uno stato di esistenza superiore, diventando di fatto immortali e risiedendo in un luogo oltre i confini del tempo e dello spazio. Ognuno dei 7 servant viene associato ad una classe ben specifica (Saber, Archer, Lancer, Caster, Rider, Assassin, Berserker) che ne definisce alcune peculiarità.

Questo sintetizzando all'osso. Questi elementi di base (i maghi, il Santo Graal, i servant) sono comuni a tutte le opere realizzate su FATE, ma a seconda dell'opera vengono trattati in modo diverso e rimescolati tra loro, ampliati o perfino semplificati. FATE si basa sul concetto del multiverso, quindi ogni tipo di realtà alternativa viene considerata accettabile al suo interno, Prendiamo la stessa Stay Night: è composta da 3 Route, ma sono tutte considerate canoniche. Al tempo stesso molti spin-off rivedono il concetto di Guerra del Santo Graal, altri introducono nuove classi, altre cambiano completamente alcuni concetti. E molto viene fatto in funzione del fan-service, in particolare il videogioco per smartphone Fate/Grand Order.


2 - PERCHE' LEGGERE FATE/STAY NIGHT
Chiarisco subito un concetto: la Visual Novel di Fate/Stay Night è a mio avviso un capolavoro. Al tempo stesso quasi tutto il resto della produzione è inferiore, ad un livello che varia a seconda dell'opera specifica (e tenendo conto che non conosco tutto a riguardo, dato che molte cose neanche sono uscite in inglese, tra cui una novel sul personaggio di Saber che mi sarebbe interessata avere in italiano).
Come ho già avuto modo di scrivere, molta di questa produzione a mio avviso va tra il sufficiente e il pessimo, ma su questo farò una rapida disamina più avanti. Qui mi preme concentrarmi sulla prima Visual Novel.

Fate/Stay Night è un prodotto tipicamente giapponese: vuoi per genere di prodotto (le Visual Novel sono tipicamente nipponiche e hanno riscontro soprattutto in quel paese), vuoi per stile artistico (a cominciare dai disegni in stile manga/anime), vuoi per alcune scelte narrative, di cui una comune in questo tipo di prodotti (le scene hentai, che a mio avviso sono l'unica grave pecca dell'opera in questione, di cui tra l'altro lo stesso Kinoto Nasu avrebbe fatto a meno ma che ha comunque inserito per questioni anche di vendita del prodotto).
La grande differenza rispetto a prodotti analoghi risiede soprattutto nella scrittura, nell'incedere della storia e in uno stile con sfumature più "occidentali". Stay Night non presenta pressochè mai, ad esempio, scene in stile comico/irrazionale/assurdo tipiche di molte produzioni giapponesi (che siano anime, manga o VN), ma mantiene sempre uno stile piuttosto serio e i personaggi non vengono tratteggiati con connotati che possono apparire demenziali o fuori luogo. Certo, esistono alcuni momenti narrativi più leggeri, così come alcuni passaggi di natura comica, ma sono pochi e non invadenti, se non appena accennati.

Sono 3 i grandi meriti di questa VN. Il primo la costruzione della storia e l'ambientazione in se: tutto è costruito ad arte, ogni aspetto si incastra perfettamente creando una struttura coerente e logica in ogni suo aspetto, non esistono deus ex machina o elementi che saltano fuori all'improvviso per dare una spiegazione altrimenti impossibile, azioni e comportamenti dei personaggi sono coerenti con il loro modo di essere e in rapporto agli eventi che li circondano.

Il secondo è lo stile di scrittura di Nasu. Già evidente nella sua precedente Visual Novel sebbene molto grezzo in quel primo lavoro, riesce a tratteggiare i personaggi in maniera molto precisa, con diverse sfumature che poi diventano fondamentali non tanto per la sua costruzione, quanto per la sua evoluzione nel corso della storia. Il modo di pensare del protagonista, ad esempio, all'inizio può apparire banale, infantile e maschilista, ma per ogni passo in avanti della storia si aggiungono nuovi elementi e si scava a fondo del suo animo e modo di pensare, e al tempo stesso le esperienze che vive lo portano ad evolvere da quel suo modo di essere. Alla fine si ottiene una personalità complessa, sfaccettata, con le sue incoerenze e le sue problematiche di fondo, con i suoi desideri e motivazioni.

Il terzo è il carattere introspettivo dell'opera. Sebbene la trama e l'ambientazione sia ramificata e complessa, nonchè motivo di interesse per la lettura, sono i personaggi il vero fulcro delle opere di Nasu. Se guardo (esempio) Guerre Stellari mi posso appassionare ad un certo personaggio piuttosto che un altro, alcuni sono delineati con personalità anche complesse, ma il più delle volte siamo catturati dalle battaglie o dallo svolgersi degli eventi. O su chi vincerà tra Lato Chiaro e Lato Oscuro (purtroppo i "buoni" non vincono mai ).
Le opere di Kinoto Nasu mettono in maggior rilevanza i personaggi: la trama, la storia, gli elementi dell'ambientazione sono propedeutici a rappresentarli, e a scavare a fondo nel loro animo. E questo è forse l'aspetto che più di ogni altro mi ha fatto appassionare alla Visual Novel. Il suo tipico modus operandi è quello di concentrarsi sul protagonista, basato sulle sue afflizioni e contraddizioni che poi emergono insieme ai suoi desideri. Di fatto nei suoi racconti la storia è propedeutica, o al servizio, del protagonista per farlo emergere; ne mette in risalto il carattere, i sentimenti, gli ideali, i suoi scopi.

Io da sempre sono un'amante delle storie, di qualunque genere. Anime, Serie TV, Film, Libri, Videogiochi, Eventi reali. Per fare un esempio esplicativo: da sempre sono attratto dalle materie scientifiche piuttosto che da quelle umanistiche, eppure a scuola adoravo la materia di Storia, oltre che a riuscirmi facile da apprendere.
Di una storia può appassionarmi molte cose, ma in ultima analisi la cosa che più mi appassiona sono proprio i personaggi, e credo che da questo derivi la mia passione per Dungeons & Dragons e in generale i Giochi di Ruolo. Perchè mi danno la possibilità di interpretare un certo tipo di personalità, sebbene poi quando solo al tavolo di gioco con altre persone il mio carattere timido ed introverso (oltre a compagni di gioco "poco adatti") non mi permettono di esprimermi come vorrei.


3 - SABER
Chi mi conosce un poco, anche solo in questo forum, può tranquillamente affermare che sono "ossessionato" dal personaggio in questione. Sono persona che cerca di essere sempre onesta, coerente, logica e obiettiva (anche se magari a volte non ci riesco), per cui non nego che il personaggio mi ha colpito molto nel profondo e sul quale ci ho speso (metaforicamente e letteralmente) parecchio in questi 2 anni.
Questo sottolineando due cose. Che va portato il dovuto rispetto per le passioni altrui, almeno finchè queste non sfociano in azioni e situazioni che possono essere dannose in una certa natura per se stessi o gli altri; e che tali passioni possono nascere anche da motivazioni che possono andare oltre il mero piacere ed essere legate a qualcosa di più profondo.
Leggete e interpretate queste parole come meglio credete, non limiterò la vostra capacità espressiva in merito ma neanche interverrò sull'argomento specifico: come accennato all'inizio, qui entrano in gioco questioni personali che non metterò certo in piazza per chiunque.

Il personaggio in questione è di fatto il simbolo stesso di Fate, per cui è stato sfruttato all'inverosimile in ogni modo possibile. Per quanto ovviamente la cosa abbia risvolti positivi, nel complesso è una cosa che non mi è mai piaciuta. Saber viene delineata in Stay Night in un modo che ho adorato; ne viene dipinto un ritratto particolareggiato, articolato, piuttosto intimo e tangibile nelle sue incoerenze di fondo. Forte esteriormente, estremamente fragile per non dire del tutto perso nel suo animo.
Come viene trattato dopo Stay Night è quasi ignobile: ne vengono generate decine di versioni alternative (alcune volutamente provocanti nell'aspetto), vengono ripetutamente esaltati i suoi aspetti più marginali ma per loro natura più comici (tipo la sua voracità), la piazzano ovunque anche quando non ha alcun senso. Se da un lato mi fa piacere che venga riproposto di continuo, dall'altro odio per il modo in cui viene fatto, solo in rari casi tale opera di sfruttamento produce risultati a mio avviso accettabili.
Qui, per questi motivi, mi limito a tratteggiarne gli aspetti in relazione a Stay Night e le opere più legate alla Visual Novel.

Per dirla senza mezzi termini: il personaggio cui fa riferimento Saber a me non ha mai detto nulla di particolare. Il ciclo arturiano tratteggia il personaggio come un simbolo di precisi valori, viene idealizzato e rappresenta l'esempio da seguire. Tale stile, oltre ad essere piuttosto particolare data l'epoca dei racconti originali, avevano lo scopo di veicolare un messaggio ben preciso. Ma nella mia ottica di persona nata nella seconda metà del 1900 e cresciuta a "pane e fantasy" di ogni genere, non è mai stato un personaggio che mi avesse ispirato particolarmente.
Perchè, a ben vedere, quello che ispira di più non è tanto il personaggio, quanto le gesta che gli vengono attribuite. Come è diventato re, come ha sconfitto i suoi nemici, la Tavola Rotonda, i Cavalieri, i principi sui quali ha basato il suo regno (Camelot). E molte storie sul personaggio (solo a contare i film non si ha idea di quanti ce ne siano) non scavano mai molto a fondo di un personaggio che, a conti fatti, ha un pensiero ben preciso e non ha mai dubbi a riguardo.

Kinoto Nasu, seguendo il suo modo di scrivere e rappresentare i suoi racconti, si concentra invece sul personaggio; a modo suo ovviamente, ma mette in risalto non le gesta in se e per se, ma i motivi di quelle gesta e cosa quelle gesta hanno significato per Saber, e come hanno colpito il suo animo. Di fatto, se quella del personaggio originale è una storia eroica, quella di Saber in Stay Night è la classica tragedia.
Il personaggio può piacere o meno, è un discorso soggettivo. Quello che comprendo meno è quando viene definito banale, o termine analogo.

Si tratta di una figura che è stata scelta dal Destino (dal Fato): generalmente in storie con questo elemento il personaggio in questione è per certi versi qualcuno che subisce quell'esistenza, anche se magari la comprende. In questo caso abbiamo l'opposto: lei sa perfettamente di avere quel Destino, ma lo vuole nonostante tutto quello che comporta. Gli viene perfino data la possibilità, all'ultimo, di scegliere se abbracciarlo o meno.
Tutto ruota intorno al concetto di "Ideale", che è poi il fulcro di tutta la Visual Novel. E la storia di Saber ci insegna che è giusto inseguire i propri ideali, ma che al tempo stesso non ne dobbiamo diventarne ossessionati, perchè altrimenti quello stesso ideale ci sopprimerebbe, ne verremmo sconvolti e ci distruggerebbe.

Uno degli aspetti di fondo è la "contraddizione", elemento sul quale Nasu gioca spesso e con Saber è evidente: il suo ideale nasce da le sue emozioni e sentimenti, ma quando diventa Re decide di sopprimerli perchè ritiene che sia il modo corretto per poterlo realizzare. Quindi sopprime il suo ideale per poterlo ottenere (cosa che la porterà a chiudersi in se stessa e a non comprendere il popolo e i suoi cavalieri) e la porterà a commettere errori poi fatali.
Contraddizione che viene contrapposta a quella dei Cavalieri, che inizialmente seguono il loro condottiero perchè sempre vincente sul campo di battaglia, ma poi si rendono conto del suo distacco emotivo e che alcune scelte militari non coincidono con gli ideali stessi dell'ordine al quale appartengono; scelte che però sono potenzialmente corrette.
Viene riportato un esempio esplicativo a tal proposito, descritto senza particolari ma con l'intendo di far emergere tale pensiero. Per difendersi da un attacco nemico, Saber decide di "sacrificare" un villaggio per poter poi contrattaccare. E' una scelta dolorosa e lei affossa i suoi sentimenti per poterla operare. Ma i Cavalieri non sono d'accordo, perchè per loro è imprescindibile cercare di salvare chiunque... anche se poi cercare di salvare quel villaggio avrebbe poi portato in seguito ad un numero di morti ben superiore.

Questi antefatti sul personaggio, con il suo desiderio in punto di morte di voler cambiare il passato conquistando il Santo Graal, emergono per gradi e tratteggiano un personaggio piuttosto complesso, che arriva alla scelta di sacrificare la sua stessa esistenza, di fatto cancellandola dalla memoria umana, cercando per l'appunto di cambiare il proprio passato. E per questo empatizza (e si innamora) del protagonista perchè rivede in lui un destino non dissimile, se non quasi del tutto sovrapposto.
Sarà lo stesso protagonista, in un punto avanzato della storia, a fargli comprendere quanto questo suo modo di vivere la sua vita, e soprattutto le sue scelte e motivazioni, sono sbagliate.

Personalmente mi ha toccato molto le vicende del personaggio, perchè in parte vanno a toccare il mio modo di vedere la nostra esistenza. Sacrificare letteralmente la propria vita bruciandola nel nulla, e al tempo stesso bruciando quella di tutti coloro che gli sono stati affianco (perchè quella loro storia esiste perchè hanno avuto Saber) da un lato è la rappresentazione di quanto inutile è la nostra vita in questo Universo.
Ma dall'altro che abbiamo solo questa, e sarebbe stupido sprecarla per qualcosa di irrealizzabile e della quale neanche sapremo mai nulla.

Questo è per lo meno quello che ci vedo io.


4 - OPERE ANNESSE
Piccolo riassunto delle opera a me note.

Come detto, la Visual Novel per me è un capolavoro. Tutto il resto...
Il consiglio è sempre lo stesso: se vi interessate a Fate LEGGETE PRIMA DI TUTTO LA VISUAL NOVEL. Poi semmai passate alla seconda serie animata e Fate/zero. Da li in poi potete agire come meglio credete.

Da Stay Night sono state tratte due serie animate e una trilogia di film. La prima serie (nota come Fate Deen) si basa sulla prima Route ma in realtà fa un collage posticcio e inserisce anche un paio di spoiler insensati delle Route successive. E' un prodotto pessimo, disconosciuto perfino dalla Type-Moon, del quale si salvano solo l'OST, un paio di scene e poco altro. La seconda serie (UBW) si basa sulla seconda Route ed è un buon prodotto, sebbene non eccelso, è molto spostato sull'action ma per lo meno mette in risalto alcuni aspetti fondamentali. La trilogia di Film è sulla terza Route, è palesemente ideato per chi Fate lo conosce o per chi ha già visto almeno UBW, e lo trovo un lavoro mediocre: la terza Route è la più complessa e articolata, e comprimerla in 3 film è un atto di crudeltà.
Correlato a Stay Night troviamo Fate/Zero, che è un prequel. Nasce come novel (credo esista solo in giapponese ufficialmente) e ne derivano un'anime e una serie manga. Queste ultime due sono buone realizzazioni, completano il personaggio di Saber e aggiungono diversi elementi che spiegano meglio la Visual Novel.

La Visual Novel ha un seguito (Fate/Hollow Ataraxia) che, di recente, è stata tradotta amatorialmente in italiano. Sarò diretto: sebbene elogiata all'unanimità, io la trovo mediocre. La trama principale è anche interessante, così come i personaggi che danno il moto agli eventi e, come da stile di Nasu, analizzati in maniera introspettiva nel profondo dell'animo.
Ma la trama principale si perde narrativamente in mezzo a tutte le scene di intermezzo che costituiscono buona parte di tutta la VN e che interrompono troppo spesso l'incedere narrativo (pur avendo una logica che alla fine si comprende). E soprattutto i "vecchi personaggi" sono trattati come macchiette e facendo leva solo sui loro aspetti comici. Ovviamente primi fra tutti proprio Saber, che appare solo come una scroccona mangiatutto.

Dalla VN originale è stato tratto un manga. Come per la prima serie animata, si basa sulla prima Route ma poi segue un percorso suo e non è proprio attinente, ma a differenza di Fate Deen non è male.

Tutto il resto della produzione è considerato "Spin-off": abbiamo una pletora di videogiochi (tutti dimenticabili), diverse novel/racconti e manga (diversi dei quali neanche tradotti in inglese) e diverse serie animate quasi tutte dimenticabili.
Apocryta ha qualche idea carina ma nel complesso a mio avviso non arriva alla sufficienza, oltre a mostrare l'inizio di una certa deriva dei personaggi, sopratutto nell'aspetto e i comportamenti. Last Encore ha un'idea di base molto interessante, ma si perde e viene compressa in un numero di puntate troppo ristretto per i temi che cerca di trattare, senza dimenticare che Nero si prende la scena prima di tutto con l'aspetto ancor prima che con il suo carattere.
Altre serie animate ora non mi sovvengono, tranne quella su Lord El-Melloi, piuttosto recente (2019 se non erro) ed è la prima dopo anni che merita una sufficienza piena, e anche qualcosina di più.

In linea generale, come già detto, a farla da padrone è il Fan-Service con molti prodotti, tralasciando tutto il merchandising.


5 - CONCLUSIONI
Per quanto mi riguarda potete prendere quanto scritto come volete. Mi premeva solo dare alcune spiegazioni sul mio punto di vista e (molto superficialmente) spiegare perchè ho così a cuore questa saga. Più precisamente, perchè rispetto a tante altre opere che occupano per me un posto speciale, questa ha un "qualcosa" che le altre non hanno.

E da qui perchè ho scritto questo wall-of-text che "cerca" di mantenere su binari meno comici/ironici quest'argomento... diciamo con un minimo di rispetto in più, che è l'unica cosa che chiedo (e non certo per l'opera in se).
Sicuramente l'opera mi ha trasportato in maniera emotiva come nessun'altra, o come non mi capitava da moltissimi anni. E sicuramente mi ha fatto capire meglio il perchè della mia passione per le storie, di qualunque natura.

In ogni caso mi sono esposto già troppo, cosa che evito sempre di fare, per cui questo ve lo dovete far bastare.


6 - POST-SCRIPTUM
Ordine di consultazione "consigliato" della serie (rimanendo in ambito VN/Anime).
  1. Fate/Stay Night (Visual novel)
  2. Fate/Hollow Ataraxia (Visual Novel)
  3. Fate/Unlimited Blade Works (Anime)
  4. Fate/Heaven's Feel (Film, trilogia)
  5. Fate/Zero (Anime)
  6. Fate/Apocrypha (Anime)
  7. Fate/Last Encore (Anime)
  8. Lord El-Melloi II Case Files {Rail Zeppelin} Grace Note
  9. Fate/Grand Order (lunga lista di serie/film dedicati al videogioco)

Alla lista manca volutamente Fate Deen. Oltre a questi ci sono spin-off inerenti l'universo Fate ma "collaterali":
  • Emiya-san Chi no Kyou no Gohan
  • Fate/Grand Carnival
  • Fate/Prototype
  • Fate/Kaleid Liner Prisma☆Illya


NB: Ho scritto di getto, rapidamente, in tempi diversi e senza ricontrollare il testo... che è anche piuttosto corposo. Spero solo ci siano esclusivamente degli errori ortografici e non di espressione di concetti.

Ultima modifica di cronos1990 : 10-12-2021 alle 16:27.
cronos1990 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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