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27-07-2008, 18:30 | #1001 |
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Innazitutto trovo le concentrazioni delle specie all'inizio
Ora la formula che mi hai scritto anche tu: (tolgo le unità di misura per comodità) Risolvo: Ma i risultati non corrispondono per niente: A=0.129; B=0.161; C=0.0264. MI aiuti ? Grazie per la pazienza
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" Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima." ... "Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca" |
27-07-2008, 18:39 | #1002 |
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semplicemente , stai scegliendo la radice sbagliata! se scegli quella radice, a denominatore ti ritrovi con delle concentrazioni negative! Invece di avere la reazione A+B->C hai piuttosto quella inversa.
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27-07-2008, 18:45 | #1003 |
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Mi spieghi meglio perchè non ho capito molto....
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27-07-2008, 19:00 | #1004 |
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Siamo partiti dal principio che la reazione avvenisse in questo senso: A+B->C
Per questo motivo abbiamo scelto "-x" per i reagenti e "+" per i prodotti. Ci aspettavamo che il sistema producesse C partendo da A e B. Per effetto dell'equilibrio invece, la reazione che avviene nel sistema è C->A+B. Se scegli la radice positiva, ti ritrovi che [A-x] e [B-x] sono quantità negative, e questo non può essere ! Devi quindi scegliere la radice negativa, che in questo caso significa l'evoluzione del sistema verso i reagenti. |
27-07-2008, 19:05 | #1005 | |
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27-07-2008, 19:42 | #1006 |
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27-07-2008, 19:55 | #1007 |
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Ragazzi ho alcuni dubbi sull'effetto fotoelettrico. Vi dico bene o male quello che ho capito.
Effetto fotoelettrico: emissione di elettroni da parte di una superficia metallica non appena questa viene irraggiata con fotoni di determinata frequenza. La teoria classica fondava la propria analisi del fenomeno basandosi sulla natura ondulatoria della luce. Secondo questa infatti all'aumentare dell'intensità (che è il quadrato dell'ampiezza) doveva aumentare anche l'energia cinetica dei fotoni emessi. Questo non accadeva. *qui ho il primo dubbio ... l'ampiezza determina l'energia dell'onda?* La teoria quantistica invece, basandosi sull'esperimento del corpo nero, aveva capito che in realtà lo scambio di energia fra materia avveniva in pacchetti discreti di energia, in particolare ogni fotone trasportava un'energia pari a E= hf con f frequenza della luce incidente. Detto questo, secondo la teoria quantistica, abbiamo per la proprietà di conservazione dell'energia: 1/2 mv^2 = hf - hf' Ovvero l'energia cinetica degli elettroni uscenti era data dalla differenza fra energia incidente meno energia necessaria per strappare l'elettrone (da qui si dedusse che l'elettrone veniva espulso solo a patto di fornire una luce di una determinata frequenza caratteristica del metallo). Aumentando l'intensità della luce quindi, anzichè aumentare l'energia trasportata, aumentava il numero di fotoni, cioè il numero di collisioni e quindi il numero di elettroni espulsi ma non la loro energia cinetica. Quindi, ricapitolando ... l'errore della teoria classica qual è? Il fatto di credere che l'energia della luce fosse proporzionale alla sua intensità? Dato che ci sono aggiungo un altro piccolo dubbio sui modelli atomici. Ruttherford parla di orbite con elettroni che oscillano di accelerazione non nulla intorno al nucleo. Questo ovviamente è sbagliato perchè se così fosse l'elettrone emetterebbe onda di una certa frequenza, quindi perderebbe energia e di conseguenza collasserebbe verso il nucleo per mancanza di energia cinetica. Bohr invece dice che sono possibili solo determinate orbite in cui il momento angolare dell'elettrone è multiplo intero della costante ridotta di Plank -tale intero altro non è che il numero quantico principale -. Le orbite sono stazionarie, ovvero l'elettrone non perde energia ruotando intorno ad esse ma questa viene liberata soltanto se l'elettrone salta di livello verso uno piu' interno e si libera sottoforma di fotone di energia pari alla differenza delle energie delle due orbite in questione. Quello che non capisco è che se la teoria classica dice che un corpo ruotando intorno a un'orbita perde energia (cosa vera per sistemi binari macroscopici come stelle) , anche l'elettrone di Bohr fondamentalmente ruota intorno a un'orbita. Perchè la cosa vale per Ruttherford e non per Bohr quindi? Magari ho fatto molta confusione, vi prego di aiutarmi il prima possibile che ho l'esame domani. Anche se potete darmi solo qualche indicazione. Ultima modifica di :.Blizzard.: : 27-07-2008 alle 20:09. |
27-07-2008, 21:03 | #1008 | |
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L'errore della teoria classica era considerare valido ogni valore per quantità come l'energia . Essendo l'energia per gli elettroni attorno al nucleo quantizzata, i dati sperimentali erano in forte disaccordo con le equazioni della teoria classica. |
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27-07-2008, 21:20 | #1009 | |
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Oltretutto vedevo nelle dispense del prof che subito dopo il modello di Bohr mette un'equazione con scritto forza coulumbiana = forza centrifuga .. boh ... mesà che non lo passo 'st'esame Ultima modifica di :.Blizzard.: : 27-07-2008 alle 21:49. |
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29-07-2008, 09:50 | #1010 |
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alla fine ho preso 28 per grazia divina .. se qualcuno volesse ad ogni modo chiarirmi i dubbi, sono qui che ascolto.
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30-07-2008, 14:18 | #1011 |
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SiH4&NH3
Ciao ragazzi,
qualcuno mi sa dare qualche informazione riguardo le molecole di SiH4 e di NH3, solo per quanto riguarda il tipo di legame del SiH4 e dell' NH3 e le energie di dissociazione delle singole molecole (quale è più stabile con la Temperatura). Grazie. |
30-07-2008, 14:49 | #1012 | |
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l'energia di legame Si-H e' pari a 293 kJ/mol mentre per il legame Si-O e' piu' elevata e pari a 368 kJ/mol... per cui gli idruri del silicio tendono a bruciare facilmente in aria l'energia del legame N-H invece e' piu' elevata..400 kJ/mol per cui l'ammoniaca e' ossidabile con piu' difficolta' |
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06-08-2008, 18:59 | #1013 | |
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All'esame di abilitazione alla professione di Chimico, un professore associato di Chimica Organica ha chiesto:
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Io ci sto pensando da qualche giorno, e ancora non ho capito se il prof. si è fumato una canna prima di fare questa domanda o se avesse in mente qualcosa di serio. Propendo per la prima, ma vorrei sentire la vostra opinione. |
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06-08-2008, 19:03 | #1014 |
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Enantiomeri?
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06-08-2008, 19:05 | #1015 |
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06-08-2008, 19:10 | #1016 |
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Se non sono fuso dal caldo, si possono immaginere gli enantiomeri.
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06-08-2008, 19:12 | #1017 |
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06-08-2008, 19:16 | #1018 |
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06-08-2008, 19:22 | #1019 |
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No, no, aspetta, invece potresti aver reagione se lo si pensa in un certo modo...
Se si vuole ammettere che l'acido acetico abbia dei diastereoisomeri, allora può avere anche degli enantiomeri. Il punto è: c'è qualcuno che se la senta di affermare che l'acido acetico ha dei diastereoisomeri? |
06-08-2008, 20:01 | #1020 | |
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Nel delirio (sto studiando troppo ) chissà cosa ho pensato. |
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