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Old 19-03-2008, 21:15   #81
sempreio
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Non tutte le banche sono in crisi !!

Popolare Vicenza: cresce raccolta
Del 9, 2%, dividendo 1 euro
(ANSA) - MILANO, 19 MAR - La Banca Popolare di Vicenza chiude il 2007 con un utile dell'operativita' corrente a 149,1 milioni, una raccolta in crescita del 9,2%.Nel dettaglio, la raccolta diretta e' ammontata a 13.415 milioni (+8,2%), quella indiretta a 14.216 (+10,1%). Per quanto riguarda la crescita del margine di interesse della capogruppo e' stata del 13,5%, passando da 312,9 milioni a 355,3 di fine 2007. Il cda ha nominato Divo Gronchi consigliere delegato e Samuele Sorato nuovo direttore generale.





Cmlamlzmla
bisogna vedere cos' hanno in portafoglio, se fai utili con a bilancio obbligazioni carta-straccia prima o poi il conto lo paga
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Old 19-03-2008, 21:31   #82
naitsirhC
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http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...ero&fromSearch

Grottesco a dir poco che una banca mal ridotta come la Bear Stearns, comprata a prezzi di saldo per non fallire da Jp Morgan, continui la sua attività di rating e di analisi indicando il target price di banche e imprese. C'è da chiedersi con quale credibilità dia ancora giudizi un istituto che non ha saputo mettere ordine nei suoi conti né tutelarsi contro iniziative troppo rischiose della finanza globale. Come se niente fosse accaduto, lunedì mattina 17 marzo un analista della Bear Stearns ha coperto il titolo Unicredit con un rating confermato di «outperform» (superiore all'andamento del mercato) e target price a 7,40. Incredibile ma vero, parola di una banca che a fine febbraio, quindici giorni fa, quotava 87,30 dollari e che adesso è stata venduta a 2 dollari per azione.

Così va il mondo...
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Old 19-03-2008, 22:56   #83
claudioborghi
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Originariamente inviato da naitsirhC Guarda i messaggi
Quali prezzi sono da saldo totale?
Potresti essere più preciso e fare degli esempi?

L'ultima parte del tuo discorso, che oserei dire molto semplicistica e superficiale, non prende in considerazione nè il tipo di investimento, nè l'arco temporale, nè in quale settore, nè il rischio cambio, Paese, ecc... mi lascia di stucco.
Premessa, non volermene ma non replichero' ad eventuali tue risposte perche' parto stasera per le vacanze quindi non riusciro' a dialogare.. non e' cattiva volonta'!

Vedi, bisogna distinguere se si e' un ambiente tipo "bar con amici" come dovrebbe essere un forum generico oppure se si parla "ufficialmente".
E' logico che se chiedi ad un ingegnere delle cose davanti ad un bicchiere ti risponde in un modo, se glie le chiede un cliente invece probabilmente prende carta, penna, strumenti e ti butta giu' un progetto preciso.

Pertanto scusa la superficialita' ma ho interpretato come "leggero" il tono della discussione.

Del resto non saprei come fare di meglio, dal momento che invece di un nick ci ho messo nome e cognome e come professionista (non come professore -li' sono libero-, come professionista, inteso come operatore di mercato) non posso dire su nessun media niente che possa essere interpretato come consiglio di investimento senza passare dall'ufficio stampa della societa' per cui lavoro.
Del resto nemmeno voglio farlo... lavoro in borsa da vent'anni e ho cominciato portando i fogliettini (fattorino) quando la borsa era gridata e c'era Everardo dalla Noce che faceva il commento giornaliero per il tiggi'... bene, la prima cosa che ho imparato, anche prima di avere un ruolo "controllato", e' che non si devono mai dare consigli. Quello che puo' andar bene oggi magari cambia domani a seguito di una notizia, solo che io ho enne monitor che seguo tutto il giorno e posso cambiare la posizione in un secondo... il "consigliato" invece e' giustamente in tutt'altre faccende occupato e poi che gli si dice quando ormai e' tardi per riparare?

Pertanto scusate, non avrei dovuto proprio intervenire, nemmeno in modo "leggero" su di un topic relativo ai mercati finanziari...

A presto e buone vacanzine...
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Old 19-03-2008, 22:57   #84
zerothehero
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Originariamente inviato da Raven Guarda i messaggi
beh... meglio per tutti noi, se sbaglio!
Gran parte della crescita economica che si è avuta nel 20 secolo è dovuta al progresso tecnico.
l'87% della crescita del pil degli Usa è dovuta a miglioramenti "tecnici", meno del 13% è dovuto a un incremento del capitale e del lavoro. (fonte: Robert Solow)
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Old 19-03-2008, 23:01   #85
zerothehero
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Originariamente inviato da cocis Guarda i messaggi
anche la parmalat aveva ottimi bilanci il giorno prima della crisi .. ma erano falsi ... .. vediamo come saltano le banche italiane
Le banche italiane sono poco esposte perchè il denaro lo prestano solo a chi è "corazzato".
Gli Usa stanno distribuendo un bel pò di spazzatura "derivata", però eh.. ..chissà se l'Italia crescerà ancora meno dello 0,7% stimato.
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Old 19-03-2008, 23:05   #86
zerothehero
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Originariamente inviato da kaysersoze Guarda i messaggi
lo ripeto la colpa del capitalismo che noi abbiamo adottato è e sarà solo quella che un sistema economico non può reggersi e fondare i suoi pilastri di richezza sull'incrementio dei consumi come parametro, è un sistema che è destinato a fallire se non controllato in maniera rigida.......
non sono un economista e non me ne intendo ma questo è quello che penso.....

Non ho mai detto che il capitalismo crolla perchè usa il petrolio, ho detto che la crisi del petrolio sarà un fattore importante e che può accellerare la crisi del capitalismo!!!
Fino ad adesso è avvenuto il contrario..sono stati i sistemi "rigidi" (pianificati) a fallire. ..le crisi da disproporzione "marxiste" non si sono ancora verificate ad un livello tale da far "crollare" il capitalismo.
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Old 22-03-2008, 09:38   #87
naitsirhC
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Originariamente inviato da claudioborghi Guarda i messaggi
Premessa, non volermene ma non replichero' ad eventuali tue risposte perche' parto stasera per le vacanze quindi non riusciro' a dialogare.. non e' cattiva volonta'!

Vedi, bisogna distinguere se si e' un ambiente tipo "bar con amici" come dovrebbe essere un forum generico oppure se si parla "ufficialmente".
E' logico che se chiedi ad un ingegnere delle cose davanti ad un bicchiere ti risponde in un modo, se glie le chiede un cliente invece probabilmente prende carta, penna, strumenti e ti butta giu' un progetto preciso.

Pertanto scusa la superficialita' ma ho interpretato come "leggero" il tono della discussione.

Del resto non saprei come fare di meglio, dal momento che invece di un nick ci ho messo nome e cognome e come professionista (non come professore -li' sono libero-, come professionista, inteso come operatore di mercato) non posso dire su nessun media niente che possa essere interpretato come consiglio di investimento senza passare dall'ufficio stampa della societa' per cui lavoro.
Del resto nemmeno voglio farlo... lavoro in borsa da vent'anni e ho cominciato portando i fogliettini (fattorino) quando la borsa era gridata e c'era Everardo dalla Noce che faceva il commento giornaliero per il tiggi'... bene, la prima cosa che ho imparato, anche prima di avere un ruolo "controllato", e' che non si devono mai dare consigli. Quello che puo' andar bene oggi magari cambia domani a seguito di una notizia, solo che io ho enne monitor che seguo tutto il giorno e posso cambiare la posizione in un secondo... il "consigliato" invece e' giustamente in tutt'altre faccende occupato e poi che gli si dice quando ormai e' tardi per riparare?

Pertanto scusate, non avrei dovuto proprio intervenire, nemmeno in modo "leggero" su di un topic relativo ai mercati finanziari...

A presto e buone vacanzine...


Il tuo post da me quotato in precedenza, può essere visto come "sentiment" indipendentemente dalla veste usata.
Quando l'ho letto ho pensato che tu avessi saltato a piè parti un bel pò di corbeilles...
Credo che nessuno qua dentro si aspetti di avere a che fare con Beppe Scienza (primo nome che mi è venuto in mente) et similia, ma in ogni caso il tuo addurre che il mercato azionario è ai "saldi" era da interpretare come "discorso da bar", a mio avviso non ne modifica l'ottica presumendo che anche un barista avrebbe potuto porre alla tua attenzione questiti e dubbi similari a quelli da me elencati.
Va da sè che innumerevoli "discorsi da bar" vengono fatti anche all'interno di istituti bancari pur se tra quelle mura è assodato che l'azionario sia adatto a chi ha un profilo di rischio alto vista la volatilità e l'eventualità, in caso di default, di avere perdite in conto capitale pari all'intera percentuale investita.
Equiparando la tua figura professionale a quella di un "operatore particolarmente qualificato" in ambito finanziario, l'indicazione di massima da te data in prima battuta, pur in buona fede e con convinzione, mi ha lasciato stupito perchè fuorviante (dal mio punto di vista) essendoci le stesse implicazioni, con annessi e connessi, presenti quando si dà un target price ad un paniere di titoli.
Addirittura nel tuo caso senza distinzioni di sorta.
Sono convinto che in questi ambiti, il dire non dire, generalizzando o banalizzando sia totalmente inutile.
Si dovrebbe argomentare con criterio quando si fanno certe "previsioni".
Se invece non si vuole sbilanciarsi sarebbe più consono non dare indicazioni di sorta indipendentemente dal nomecognome e dal contesto.
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Old 22-03-2008, 10:16   #88
ennys
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Interessante fondo del Corriere di un paio di giorni fa:


"LA FED E LA CRISI

IL CAPITALISMO RESPONSABILE

Per quindici anni, dal 1992 al 2006, l' economia del mondo è cresciuta soprattutto grazie alla domanda che proveniva dagli Stati Uniti. I 18 milioni di nuovi posti di lavoro che l' Europa ha creato fra la metà degli anni Novanta e oggi sarebbero stati molti meno se gli Usa non fossero cresciuti a un ritmo tanto veloce. In questi anni gli Stati Uniti hanno importato di tutto, non solo beni e servizi ma anche persone: sedici milioni di nuovi immigrati ufficiali e nessuno sa quanti clandestini. Si capisce perché: gli Stati Uniti sono il Paese nel quale il tempo medio tra il giorno in cui un immigrato arriva e il giorno in cui può acquistare una casa è più breve: meno di dieci anni. Certo, anche grazie all' eccessiva facilità con cui le banche concedevano i mutui, e oggi alcuni di quegli immigrati perderanno la casa, ma se fossero arrivati in Europa il sogno di possedere una casa propria sarebbe rimasto tale, un sogno. Quando ci lamentiamo per gli effetti che la crisi americana ha sulla nostra crescita e sui nostri risparmi non dovremmo scordare i benefici di cui abbiamo goduto. E tuttavia, per crescere tanto più rapidamente del resto del mondo, gli Stati Uniti hanno accumulato ampi squilibri: la crisi di questi mesi è il modo violento in cui essi oggi stanno rientrando. Il primo è l' enorme differenza fra il volume di importazioni e di esportazioni, che ha fatto crescere rapidamente il debito estero americano. Oggi questo squilibrio si sta riassorbendo grazie alla caduta del dollaro. La debolezza della moneta americana non è l' effetto delle turbolenze finanziarie di questi mesi: per riportare in equilibrio la bilancia dei pagamenti Usa il dollaro dovrà rimanere debole a lungo (fortunatamente le nostre imprese più accorte lo hanno capito da tempo e si sono attrezzate, spostando gli acquisti verso l' area del dollaro e le vendite verso Europa, Cina, India e Brasile). L' unica cosa che l' Europa può fare è rimuovere gli ostacoli alla crescita che limitano consumi e investimenti: più crescita in Europa accelera la correzione del deficit americano e significa meno anni di dollaro debole. Il secondo squilibrio è il prezzo delle case che dal 2001 a oggi, negli Stati Uniti, come in Gran Bretagna, Spagna e Irlanda, è stato trainato da una vera e propria bolla speculativa. Sull' onda dell' aumento del valore della loro casa molte famiglie americane si sono indebitate e hanno aumentato i consumi. Ma, ancora una volta, prima di puntare il dito contro il sistema finanziario che ha consentito loro di farlo, non dimentichiamo che senza quei consumi le nostre economie sarebbero cresciute molto più lentamente. Oggi la discesa del prezzo delle case mette in difficoltà quelle famiglie e chi ha prestato loro denaro. Il problema è serio, ma limitato. Nel bilancio di Bear Stearns c' erano 33 miliardi di mutui, ma solo 2 miliardi di mutui subprime. Un' ulteriore caduta del 20% del prezzo delle case (finora i prezzi sono scesi del 10% circa) metterebbe a rischio altri 10 miliardi di quei mutui: cifre sempre limitate considerando la dimensione del bilancio di Bear Stearns. E allora perché domenica la banca è arrivata sull' orlo del fallimento? Non perché fosse insolvente, ma perché era diventata illiquida. Aveva urgentemente bisogno di liquidità ma nessuno era disposto ad acquistare i suoi mutui, neppure quelli a basso rischio, neppure a prezzi di svendita. Come al mercato, quando si diffonde la voce che nelle cassette di un venditore di arance c' è qualche frutto marcio: nell' incertezza nessuno più si avvicina a quel banco, anche se la maggior parte dei frutti è buona e il banco è disposto a fare uno sconto. L' asimmetria informativa è un caso tipico di fallimento del mercato, che richiede l' intervento delle autorità. Non perché la banca centrale o il governo siano meglio in grado di riconoscere i mutui buoni da quelli «marci», ma perché solo le autorità tengono conto di quanto costerebbe alla società il fallimento di una grande banca. E per evitarlo sono disposte a correre rischi che un privato non ha interesse ad assumersi. Questo spiega perché la Fed domenica sera ha assicurato l' intero magazzino mutui di Bear Stearns. Si tratta di capitalismo responsabile, non della fine del capitalismo come qualcuno vorrebbe interpretarla. Se la Fed ha compiuto un errore è aver atteso troppo a lungo, in questo ripetendo l' errore compiuto in settembre dalla Banca d' Inghilterra. Ma la cautela della Fed ha una spiegazione istituzionale. Negli Stati Uniti vige dal 1934 una separazione netta tra banche commerciali e banche di investimento. La Fed può prestare denaro alle banche commerciali, non alle banche di investimento: in cambio esse non sono sottoposte alla sua vigilanza. E' anche per questo motivo che la Fed è intervenuta attraverso una banca commerciale, Jp Morgan. Da domenica quella separazione è di fatto sparita e le nuove regole pubblicate dalla Federal Reserve di New York (pur lasciando ancora ampie zone di incertezza che dovranno essere chiarite) aprono la strada al superamento della crisi. Il modello europeo della banca «universale» non distingue fra banche commerciali e di investimento e quindi è più pronto a garantire liquidità: questo forse spiega perché nell' area dell' euro non vi siano stati finora casi altrettanto critici. Salvando Bear Stearns attraverso Jp Morgan (e azzerando la ricchezza degli azionisti della banca, a cominciare dai dipendenti e dai manager, il che dimostra che i loro tanto criticati compensi non sono sempre al sicuro) la Fed ha fatto un grande regalo agli azionisti di Jp Morgan, il cui prezzo in Borsa è salito in due giorni del 20%. A Londra in settembre, Gordon Brown, di fronte a una scelta analoga, decise di nazionalizzare Northern Rock: «Se lo Stato si assume un rischio deve anche godere dei potenziali vantaggi». La nazionalizzazione di Bear Stearns era una delle opzioni sul tavolo domenica sera a Washington, ma l' amministrazione Bush l' ha subito bocciata. E' interessante chiedersi se un presidente democratico avrebbe deciso diversamente.

Giavazzi Francesco
"


http://archiviostorico.corriere.it/2...80320087.shtml
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Old 12-07-2008, 20:55   #89
naitsirhC
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La Fed valuta l'estensione dei prestiti d'emergenza


Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke sta vagliando la possibilità di estendere fino al 2009 la linea di credito di emergenza rivolta alle istituzioni finanziarie messe in difficoltà dal credit crunch. Lo ha annunciato lo stesso Bernanke nel corso di una conferenza ad Arlington in Virginia - secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg - precisando che l'estensione del provvedimento durerà fino a quando la crisi del credito «continuerà a prevalere».

Estensione del credito d'emergenza
A marzo scorso la Fed aveva varato la cosidetta «Primary Dealer Credit Facility» e la «Term Securities Lending Facility». Due provvedimenti, emanati per rispondere alle crescenti tensioni nel mercato del credito e al collasso di Bear Stearns, che avrebbero garantito una sorta di linea di credito d'emergenza per gli istituti di credito colpiti dalle svalutazioni in seguito alla crisi dei mutui subprime. In base a quanto stabilito dalla Fed la linea di credito di emergenza doveva durare sei mesi, quindi fino a settembre prossimo. Con l'intervento di oggi il numero uno della Fed lo ha esteso ad un termine indefinito. Bernanke si è anche detto favorevole alla proposta di istituzione un processo federale di liquidazione per le banche d'affari in crisi finanziaria. Il Tesoro, ha spiegato Bernanke, dovrebbe «assumere un ruolo centrale nel corso del processo in accordo con l'autoritá di regolamentazione preposta e altre autorità». La Fed sta lavorando assieme alla Sec e ai broker per «accrescere il capitale e i cuscinetti di liquiditá», ha concluso Bernanke le cui parole stanno rincuorando gli investitori. Più poteri di controllo per la banca centrale americana.

Più poteri di sorveglianza
Ma se da un lato la banca centrale viene in aiuto agli istituti di credito, dall'altra chiede più poteri di sorveglianza, specialmente sull'attività delle holding di banche di investimento. «Il Congresso dovrebbe valutare se richiedere una maggiore supervisione su tali gruppi, consentendo al regolatore il potere di determinare gli standard di capitale e di liquidità delle holding, oltre che quelli legati alla gestione del rischio» ha dichiarato Bernanke riferendosi in particolare alle holding delle banche , oggi sotto il controllo della Sec, la Consob americana. Il discorso di Bernanke giunge all'indomani dell'accordo che ieri ha visto Fed e Sec concordare sulla spartizione di informazioni riguardanti le holding bancarie e i «primary dealers» (gli operatori che trattano direttamente con la Banca Centrale), a loro volta sotto il controllo della Sec.


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
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Old 12-07-2008, 20:57   #90
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Borsa Londra: Crolla Bradford & Bingley (-19,64%)

(ASCA) - Roma, 8 lug - Alla borsa di Londra, crollo verticale del titolo Bradford & Bingley che cede il 19,64% del suo valore a causa delle preoccupazioni sul futuro della banca. L'istituto britannico e' stato infatto costretto a rivedere al rialzo per la terza volta l'importo dell'aumento di capitale annunciato dopo la decisione del fondo Tpg di chiamarsi fuori dal progetto di investimento per 179 milioni di sterline nella banca inglese. Il titolo Bradford & Bingley si attesta ora a 42 pence, ovvero 13 pence sotto il prezzo fissato per l'aumento di capitale di 55 pence. Tutto cio' ha spinto l'Autorita' per i servizi finanziari britannica ad attivarsi per trovare un finanziamento alternativo per la banca. I quattro maggiori azionisti dell'istituto, Standard Life (Londra: SL.L - notizie) , M&G, Legal and General e Hbos stanno infatti cercando di rimpiazzare Tpg nel rifornimento di liquidita' a Bradford & Bingley.
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Old 12-07-2008, 21:04   #91
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Salvataggio Fannie e Freddie: rischio per bilancio, dollaro Usa

NEW YORK (Reuters) - Il precipitare di Fannie Mae (NYSE: FNM - notizie) e Freddie Mac (NYSE: FRE - notizie) al centro della crisi finanziaria ha spinto Wall Street a interrogarsi su un possibile salvataggio governativo delle due agenzie.

Molti però temono che il salvataggio delle due GSEs (Government sponsored enterprises) sia così oneroso da danneggiare il bilancio dello Stato e minacciare i corsi del dollaro, già duramente provato.

"La percezione che gli Stati Uniti non siano più un rifugio sicuro per i capitali potrebbe produrre un enorme pressione sul dollaro, così come i timori di un forte aumento delle emissioni del Tesoro Usa per finanziare un salvataggio", ha detto James Hamilton, professore d'economia all'Università di California, San Diego.

Insieme Fannie Mae e Freddie Mac controllano quasi la metà del mercato americano dei mutui. La flessione del loro valore in Borsa è stata sbalorditiva. Fannie Mae ha perso la maggior parte del suo valore, passando da circa 70 dollari dell'agosto 2007 agli attuali 9.

A Freddie è andata anche peggio. Il titolo è caduto oggi al prezzo di un gallone di gasolio.

La situazione è talmente cupa che, secondo indiscrezioni pubblicate dal New York Times (NYSE: NYT - notizie) , alti funzionari dell'amministrazione Bush stanno considerando un'acquisizione delle due società interamente finanziata dal Governo.

Il segretario del Tesoro Henry Paulson ha minimizzato questa possibilità, ma i mercati hanno tratto poco conforto dalle sue dichiarazioni e la situazione appare tanto incerta che molti continuano a ipotizzare un salvataggio.

Una tale mossa, assolutamente nuova per dimensioni, non sarebbe del tutto esente da rischi. Innanzitutto, l'assorbimento delle passività di Fannie e Freddie raddoppierebbe effettivamente il debito pubblico americano, portandolo al 65% del Pil.

Questo provocherebbe un'altra ondata di vendite del dollaro, dicono gli analisti, mettendo fine alla fase di relativa calma dello scorso trimestre.

Una rinnovata avversione al biglietto verde, a sua volta, potrebbe scatenare un vecchio timore: che gli investitori stranieri inizino ad avere dubbi sui titoli di debito pubblico americano. Le banche centrali straniere detengono circa un quarto dei Treasury presenti sul mercato e circa 1.000 miliardi di titoli emessi dalle agenzie.

http://it.biz.yahoo.com/11072008/58-...llaro-usa.html



Ma quanto è veritiera la tripla A data dalle agenzie di rating agli Stati Uniti?!
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Old 13-07-2008, 00:42   #92
cocis
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http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero



Usa: fallisce la IndyMac Bank Si aggrava la crisi finanziaria
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Old 13-07-2008, 08:10   #93
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Usa: fallisce la IndyMac Bank Si aggrava la crisi finanziaria

AAA cedesi rating Tripla A causa piiiiiccoli dissesti bancari...
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Old 14-07-2008, 12:00   #94
LightIntoDarkness
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AAA cedesi rating Tripla A causa piiiiiccoli dissesti bancari...
LOL... e noi qui a discutere di quisquilie italiane.
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...Grazie caro Lolek!
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Old 14-07-2008, 12:17   #95
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Governo Usa e Fed,
salvataggio per Fannie e Freddie


http://www.repubblica.it/2008/06/sez...va-fannie.html
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Old 14-07-2008, 12:25   #96
cocis
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INDYMAC, nel frattempo è fallita.


I bancomat sono stati bloccati già da venerdì.
I prelievi sono bloccati (anche i bonifici on line..), così come i pagamenti della carta di credito.
Solo i primi 100.000 dollari presenti sul conto dei clienti verrà ripagato. il resto.....molto probabilmente verrà perso da parte del correntista americano che così vedrà dilenguarsi il risparmio di una vita (avendo la colpa di aver scelto una banca sbagliata).
Le obbligazioni emesse dalla banca (sia quelle subordinate che le senior finiranno per essere carta straccia o al più gli investitori, attratti dai tassi alti recupereranno il 20% o il 30%.

http://ilpunto-borsainvestimenti.blo...-dovrebbe.html
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Old 19-07-2008, 19:08   #97
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INDYMAC, nel frattempo è fallita.


I bancomat sono stati bloccati già da venerdì.
I prelievi sono bloccati (anche i bonifici on line..), così come i pagamenti della carta di credito.
Solo i primi 100.000 dollari presenti sul conto dei clienti verrà ripagato. il resto.....molto probabilmente verrà perso da parte del correntista americano che così vedrà dilenguarsi il risparmio di una vita (avendo la colpa di aver scelto una banca sbagliata).
Le obbligazioni emesse dalla banca (sia quelle subordinate che le senior finiranno per essere carta straccia o al più gli investitori, attratti dai tassi alti recupereranno il 20% o il 30%.

http://ilpunto-borsainvestimenti.blo...-dovrebbe.html
Certo che immagini del genere... non dovrebbero lasciare indifferenti...
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Old 02-08-2008, 21:55   #98
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http://www.heraldtribune.com/article...17467207/0/APN


First Priority Bank is seized

By John Hielscher

Published: Saturday, August 2, 2008 at 2:30 a.m.
Last Modified: Saturday, August 2, 2008 at 12:43 a.m.
BRADENTON - Crippled by millions of dollars in bad loans, First Priority Bank was seized and closed Friday by banking regulators.


SunTrust Bank will assume First Priority’s insured deposits, and its six offices will reopen Monday as SunTrust.

First Priority becomes the nation’s eighth bank failure of 2008, and the first in Florida since March 2004. It is the first state-chartered bank to go under since 1992.

The Bradenton bank’s problems speak to the post-boom hangover facing many lending institutions in this region and throughout Florida. Critics have complained that First Priority’s former officers and directors failed to properly vet borrowers during the boom, and that they approved an overexuberant expansion at a time when caution was needed.

State and federal banking regulators took over the Bradenton-based bank after the close of business on Friday. The Federal Deposit Insurance Corp. was appointed receiver to liquidate its assets.

The collapse came as little surprise; the bank’s bad loans and losses have spiraled since last year.

“The fact that the FDIC is named as receiver, the bank was essentially bankrupt,” said Tramm Hudson, a Sarasota banking consultant.

Bank analyst Ken Thomas of Miami wondered what took the regulators so long. “Why wasn’t this, pardon the pun, a priority for the FDIC?” he said. “This should have been done a while back.”

FDIC spokesman David Barr confirmed that First Priority was one of the 90 banks on the agency’s secret “problem list.”

The bank was in such bad shape that the FDIC will have to take on almost all of its loans, including $43 million worth that borrowers are no longer making payments on.

Barr estimates the First Priority failure will cost $72 million to the insurance fund, paid for by bank premiums, not taxpayer dollars.

SunTrust paid nothing for the $214 million in insured deposits and offices from Bradenton to Venice. Typically, a bank will pay up to a 4 percent premium for deposits in a government takeover.

The FDIC requested bids this week from potential buyers, Barr said, and SunTrust’s offer was the cheapest way to resolve the failure.

Some customers took their chances on First Priority’s survival, and they could wind up losing money. About $13 million in uninsured deposits are held in 840 accounts. Those customers must call the FDIC to find out what happens next.

The agency next week will mail out 50 percent of the uninsured balances to those customers.

For other bank customers, it is really business as usual today.

They can continue to write checks, and to use their First Priority debit and credit cards. Loan customers should continue to make their payments. They will automatically become customers of SunTrust, and their accounts will remain insured.

Troopers from the Florida Highway Patrol were stationed at all six bank offices late Friday in case of problems.

The $259-million-asset bank was felled by an aggressive lending strategy that put tens of millions of dollars into the hands of borrowers, including real estate developers, who could not repay.

Some of those customers have defaulted on loans and created problems at other local banks, including one who was indicted this week as part of an $82 million loan scheme.

First Priority’s demise seemed apparent in its June 30 financial condition report. It lost $9.4 million in the second quarter, bringing its half-year loss to $12.4 million. It lost $19 million in 2007.

More critically, its capital had evaporated to just $1.5 million, down from $32 million in one year. It no longer had a safety net to absorb more bad loans.

On June 25, the FDIC slapped the bank with an order, known as a “prompt corrective action directive,” giving it 30 days to replenish its capital. That order, made public on Friday, said the bank could sell more stock or take in cash from its board of directors and shareholders.

Apparently, neither was accomplished.

The bank dumped founding president George Najmy in February and replaced him with Kevin Hale, a well-regarded Naples banker who was charged with cleaning up the bank’s loan problems and finding fresh capital to keep it afloat. It did not happen.

Regulators from the FDIC and the Florida Office of Financial Regulation had closely monitored the bank for months.

“We’ve had them in and out of the bank on an every-other-day basis,” bank spokesman Frank Knautz said hours before the failure was announced.

The bank, which opened in December 2003, lost money in every year but one.

Some stockholders had earlier described the bank as a lender of last resort, where borrowers who were turned down at other banks could find their funding.

Stockholders were wiped out by the failure.

SunTrust looks to come out a winner. It gains new customers with more than $200 million in deposits plus four offices in Manatee County, its smallest market share in the region.

Hudson was glad SunTrust is stepping in.

“They are a very good bank,” he said. “This is good for the community of Bradenton, good for the customers and good for the employees.”

SunTrust is bound to close some First Priority branches that are near its own.

Some employees may lose their jobs. First Priority had cut its work force by 16 people, or 20 percent, in February.

SunTrust also will pay for about $42 million of cash, cash equivalents and securities.

A subsidiary of Beal Bank of Plano, Texas, will buy $14 million in First Priority assets.

The FDIC is stuck with the rest, including the worst of the loan portfolio.

First Priority officials were not commenting on the FDIC takeover of their bank.
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Old 02-08-2008, 23:34   #99
tdi150cv
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ma sorge spontanea la domanda ... se fallisco io l'eventuale mutuo devo continuare a pagarlo ... ma se fallisce la mia banca il mutuo che fine fa ?
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Old 07-09-2008, 17:52   #100
naitsirhC
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Originariamente inviato da tdi150cv Guarda i messaggi
ma sorge spontanea la domanda ... se fallisco io l'eventuale mutuo devo continuare a pagarlo ... ma se fallisce la mia banca il mutuo che fine fa ?
Chi si prenderà in carico la banca in crisi di liquidità (banca d'Italia o altra banca) di solito ingloba anche i mutui non estinti.
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