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Old 05-02-2010, 15:58   #1081
juninho85
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Roberto Murgita: "Anche il Cagliari per l'Europa"
Roberto Murgita è stato un prolifico bomber di Genoa e Vicenza nei primi anni '90; ora è il secondo di Mimmo Di Carlo sulla panchina del Chievo. Il quarantaduenne ligure fa il punto, per Pianetagenoa1893.net, sulla lotta per l'Europa League: "Sarà una bella battaglia fino all'ultimo. Il Genoa, rispetto al cammino compiuto finora, potrà trovare una maggiore continuità visto che ormai è impegnato su un solo fronte. Sono tante, comunque le avversarie da cui dovrà guardarsi: il Napoli, ad esempio, è in grandissima crescita, la Fiorentina si è mossa bene sul mercato, mentre Cagliari e Bari si candidano a diventare le sorprese del campionato".

Cagliari, domani allenamento mattutino
In casa Cagliari prosegue la preparazione per la delicatissima partita di domenica a Milano contro la capolista Inter. Per domani è stata fissata un'unica seduta di allenamento alle 10 e 30. Saranno assenti gli indisponibili Lopez e Marchetti. Gli uomini di Allegri domani alle 13 partiranno per il capoluogo lombardo.

Allegri: "Mourinho noioso"
Domenica si riproporra la sfida fra Max Allegri e lo Special One Josè Mourinho che ha caratterizzato anche l'assegnazione della Panchina d'oro relativa alla stagione scorsa.

Il tecnico livornese, dalle pagine de Il Giornale, lancia stilettate sul rivale portoghese. Il match di San Siro vedrà il Cagliari senza Cossu e Marchetti: "Queste importanti assenze sono la conferma che Mourinho è fortunato. Bravo, non si discute. Ma la componente fortuna è fondamentale. Poi, anche al completo, avremmo perso lo stesso... Cosa invidio a Mourinho? Non invidio per natura. Lui può piacere oppure no, spesso è noioso. Lo scherzo è bello quando dura poco, lui è come quei tipi che la fa troppo lunga. Ma i risultati sono dalla sua parte. Spesso è estroso. È attento a tutto, si vede che lavora 24 ore su 24. Non so nel resto: è più difficile capirne la gestione tattica e il modo di vedere le partite, non conoscendolo. Infine nella gestione mediatica è il numero uno: passa le giornate a pensare a questo...".

Tante stilettate con qualche parola di stima in mezzo nei confronti del tecnico di Setubal. Ammirazione totale, invece, per Diego Milito: "E' assolutamente fantastico - ha ammesso Allegri, premiato dai colleghi con la Panchina d'oro -. Dato per scontato che la società è determinante, l'argentino è straordinario nell’interpretare il calcio: propositivo, segna goal, sa sacrificarsi, lavora molto per la squadra. Quest’anno l’Inter soffre meno perché le punte lavorano bene nella fase difensiva".


che dire....
juninho85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 12:20   #1082
juninho85
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Cellino teme che Moratti si sia 'trasformato'...
Massimo Cellino lo conosciamo tutti; è un personaggio molto esuberante, senza peli sulla lingua che dice quello che pensa incondizionatamente, infischiandosene talvolta delle conseguenze. Questa volta nulla è cambiato; tra i tanti complimenti all’Inter e a Moratti, è spiccata una critica, una frecciatina molto velenosa. “Non capisco perché i nerazzurri, a termine di un derby dominato, abbiamo reagito così", si chiede il numero uno sardo.

“Snejider doveva sapere che un gesto come l’applauso è punito col rosso, ma ciò che più mi ha dato fastidio sono state le parole della dirigenza nerazzurra, che han definito l’arbitraggio di Rocchi ‘grottesco’. Ora con Collina designatore, tutto va bene e gli arbitri devono essere lasciati tranquilli. Non vorrei che Massimo Moratti, simbolo di onestà e pulizia, a seguito delle tante vittorie di questi anni, sia diventato proprio come quelli uomini contro i quali si è sempre battuto con fermezza negli anni passati”, ha concluso Cellino.

MATRI, Primo obiettivo viola per l'estate
Chiuso il mercato di gennaio, i club iniziano le grandi manovre in vista di quello estivo. Per quanto riguarda la Fiorentina, il direttore sportivo Pantaleo Corvino ha portato in viola alcuni fra i più interessanti stranieri arrivati in Italia in questa sessione: Bolatti, Ljajic, Keirrison e Seferovic.

Lo stop forzato di Adrian Mutu è stata una tegola pesante, alla quale Corvino ha avuto poco tempo per rimediare. Ha provato anche in extremis a ingaggiare Antonio Cassano, ma l’affare alla fine è sfumato e così ha virato sul brasiliano Keirrison. Ma nella testa del ds viola c'è un attaccante che potrà arrivare a Firenze a fine campionato: si tratta di Alessandro Matri.

Quest'anno, Matri ha compiuto il salto di qualità definitivo. Nella scorsa stagione ha realizzato sei reti in trentuno presenze in serie A; adesso è già a quota dieci marcature in diciotto apparizioni. Cresciuto nelle giovanili del Milan, Matri ha fatto una lunga gavetta a Prato, Lumezzane e Rimini, prima di trasferirsi al Cagliari. Il suo sogno è quello di tornare al Milan, ma la destinazione più probabile è Firenze: i tifosi viola sono pronti ad accoglierlo a braccia aperte.

riscattate gherrison e non rompete la fava

Astori vicino al ritorno in rossonero
Secondo il Corriere dello Sport, il Milan, nel mercato estivo, punterà molto a rinforzare la difesa. Da verificare, la trattativa per Vidic, sembra molto più probabile che i dirigenti rossoneri provino a portare a Milano, Davide Astori, ora al Cagliari. Il 23enne, potrebbe essere un'importante alternativa ai già collaudati Thiago Silva e Nesta.

Unione Sarda - Squadra incerottata, ma...
Un Cagliari incerottato si prepara alla difficile trasferta di Milano sul campo della capolista. Il tecnico rossoblù, Massimiliano Allegri, dovrà fare a meno di Pisano e Lupatelli, in infermeria ormai da qualche settimana, ai quali si sono aggiunti di recente Marchetti e Lopez. Agli infortunati si aggiunge lo squalificato Cossu, in una lista di indisponibili particolarmente lunga. Pronto, intanto, all'esordio il portiere Agazzi, prelevato in fretta e furia dalla Triestina. Ieri, Pisano, Lopez, Lupatelli e Marchetti erano gli assenti assenti alla seduta pomeridiana di allenamento, dedicata soprattutto alla tattica. Questa mattina la rifinitura, poi la partenza per Milano nel primissimo pomeriggio.
I NUMERI L'Inter ha sempre segnato almeno un gol in ciascuna delle ultime 16 sfide ufficiali casalinghe disputate contro il Cagliari, per un totale di 38 reti all'attivo. L'ultimo digiuno nerazzurro risale all'8 marzo 1992 quando, in serie A, fu pareggio per 0-0.
L'Inter non ha segnato solo in una delle ultime 23 gare ufficiali disputate in assoluto: è accaduto lo scorso 24 novembre quando venne sconfitta per 0-2 in casa del Barcellona. Nelle altre 22 partite prese in esame i nerazzurri hanno complessivamente realizzato 44 reti. L'Inter non perde una gara ufficiale in casa dal 26 novembre 2008 quando, in Champions League, venne sconfitta per 0-1 dal Panathinaikos. Nelle seguenti 34 gare interne, i nerazzurri hanno un bilancio di 25 vittorie e 9 pareggi. Samuel Eto'o e Diego Milito sono due dei tre calciatori pi decisivi della serie A 2009/10, assieme a Di Natale (Udinese): sono 14 i punti portati alla causa interista grazie ai loro gol determinanti.
Massimiliano Allegri ha in febbraio il mese dell'anno solare in cui le sue squadre hanno, in sole gare di campionati professionistici, il peggior rendimento in termini di media-punti per gara: 0.92, frutto di 4 successi, 1 pareggio e 9 sconfitte, in 14 panchine.
Il Cagliari ha sempre segnato almeno un gol in ciascuna delle ultime 18 giornate di campionato, per un totale di 33 reti all'attivo. L'ultimo digiuno risale al 13 settembre scorso quando, in serie A, i rossoblù furono sconfitti per 0-1 in casa della Fiorentina. Michele Canini, se scenderà in campo, festeggerà la centesima presenza ufficiale con la maglia del Cagliari.

Unione Sarda - Domenica speciale a San Siro
Il primo round se l'è aggiudicato lunedì scorso a Coverciano, Panchina d'oro e pure speciale per Max Allegri, miglior allenatore della serie A proprio davanti a Josè Mourinho. Così la partita di domani a San Siro con l'Inter diventa quasi un esame di maturità per il tecnico livornese e - di conseguenza - per il suo Cagliari che proverà a fermare la corsa della capolista.
Sfida nella sfida in panchina, ma non solo. In campo contemporaneamente ci saranno, infatti, Matri e Milito, vale a dire il capocannoniere rossoblù e quello dell'intera serie A. Trequartisti per caso Lazzari e Stankovic, sostituiranno i titolari Cossu e Sneijder, entrambi squalificati. Canini e Astori di nuovo in coppia al Meazza contro i nerazzurri dopo il clamoroso 1-1 dello scorso campionato. E particolare sarà soprattutto la domenica di Agazzi, esordiente proprio in casa della prima della classe. Magari a fine gara potrà scambiare la maglia con Julio Cesar, uno dei portieri più forti al mondo.
PANCHINE VINCENTI Allegri è stato il più votato dai colleghi, Mourinho, invece, ha fatto il pieno di consensi tra i calciatori. «E questo mi inorgoglisce parecchio», ha tenuto a precisare nei giorni scorsi il tecnico nerazzurro, lanciando una sottile stoccata al rossoblù che, però, ha preferito non raccogliere la provocazione. Stile Allegri, composto e moderato nella buona come nella cattiva sorte. Lui preferisce giocarsela sul campo questa sfida speciale. E così speciale non lo è mai stata nemmeno quando ancora giocava con la maglia del Pescara o dello stesso Cagliari. Si presenta a Milano da protagonista e con un pensiero stupendo: interrompere l'incredibile striscia dell'Inter di Mou che non perde in casa da ben trentaquattro partite (l'ultimo ko interno in Champions League, il 26 novembre del 2008 contro il Panathinaikos).
A SUON DI GOL Con dieci reti Matri è il quinto marcatore del campionato assieme a Totti, meglio di lui hanno fatto soltanto Pazzini, Barreto, Di Natale e, naturalmente, Milito (primo a quota tredici con il capitano dell'Udinese) che domani guiderà l'attacco nerazzurro. Magari la punta rossoblù avrebbe preferito giocarsela con Balotelli, suo compagno ai tempi del Lumezzane. «Mario, all'epoca quindicenne, la sera usciva quando c'ero io. La madre, infatti, si fidava soltanto di me», svelò l'anno scorso Matri. Dalla C1 al calcio che conta, cinque stagioni dopo è tutta un'altra storia per entrambi, anche se Supermario potrebbe disertare l'appuntamento per motivi disciplinari (mercoledì in Coppa Italia durante la semifinale con la Fiorentina si è consumato l'ennesimo battibecco con il suo allenatore). Per Matri sarà anche una sorta di derby essendo cresciuto nelle giovanili del Milan assieme a un altro attuale rossoblù, il terzino Marzoratti, che ha ritrovato il posto da titolare - evidentemente - sul più bello.
BOMBER IN VETRINA Milito e Matri fanno parecchio rumore in area di rogore, ma domani a San Siro di attaccanti ce ne saranno per tutti i gusti. Pandev è scatenato da quando si è liberato dalla Lazio e, soprattutto, il presidente biancoceleste Lotito. Eto'o scalpita dopo le delusioni in Coppa d'Africa con il suo Camerun. Quanti stimoli, poi, dall'altra parte. Dopo la prodezza (purtroppo inutile) dello scorso novembre contro il Milan, Nenè proverà a ripetersi con l'Inter. E quale occasione migliore di San Siro per Larrivey per riprendersi la scena dopo l'espulsione di Siena e la conseguente squalifica che lo ha costretto a saltare la gara con la Fiorentina. E anche Jeda vorrà dimostrare di essersi lasciato definitivamente alle spalle il periodo grigio.
LA BABY COPPIA Ventitré anni Astori, ventiquattro Canini. Insieme hanno già superato l'esame nerazzurro la passata stagione nonostante le perplessità legate all'assenza di un difensore esperto come Lopez. La storia si ripete un campionato dopo: l'uruguaiano è ko, i due giovani centrali guideranno la difesa, tra l'altro sono molto legati anche fuori dal campo. E pure Astori già sente il profumo del derby. Metà del suo cartellino è di proprietà del Milan, che sembra già intenzionato a scommettere su di lui per il futuro.
IL DEBUTTANTE Ma domani a San Siro sarà soprattutto la domenica speciale di Agazzi, ingaggiato dal Cagliari in chiusura in mercato (complice il contemporaneo ko di Marchetti e Lupatelli) e subito in trincea. Venticinque anni, nemmeno una partita in serie A, ma un un guanto di sfida senza riserve. «Io non ho paura», ha dichiarato il giorno della presentazione nel centro sportivo di Assemini. Ex Triestina, l'ultima partita in B l'ha giocata due sabati fa proprio al Nereo Rocco. Dal Piacenza all'Inter, scusate se è poco.

La Nuova Sardegna - Le tentazioni tattiche di Max
Un Cagliari elastico quanto mai, abile a curare i dettagli tecnici e tattici, pronto a sacrificarsi e a non mollare la presa sugli avversari, qualsiasi sia il risultato, fino al 95’. L’identikit del gruppo che si prepara a rendere difficile la partita di domani pomeriggio conttro l’Inter pluricampione e lanciatissimo in campionato, è grosso modo questo.
Il tema tattico, a 24 ore dalla gara, tenuto conto delle pesanti assenze di Marchetti, Lopez e Cossu, si snocciola su quelle che sono le caratteristiche di Conti e soci. Oltre a un atteggiamento granitico e forti di una concentrazione eccezionale, i rossoblù sbarcano a San Siro con la tentazione di provarci senza se e senza ma. Ad esempio, sarebbe reato cercare di fronteggiare con acume l’Inter anche sul piano fisico, oltre che basando la gara sulla rapidità, sul pressing e l’inventiva? Si vedrà. Intanto, Max Allegri sembra intenzionato a scuotere il cilindro.
Le tentazioni tattiche. Due le soluzioni a 24 ore dal match che mette di fronte l’Inter (imbattuta in casa dal 26 novembre 2008, 1-0 per il Panathinaikos). La prima ricalca grosso modo gli undici che hanno pareggiato con la Fiorentina pur con un uomo in meno per 40’. A centrocampo, Biondini, Conti e Lazzari, con Jeda trequartista, più Nenè (in vantaggio) e Larrivey a giocarsi il ruolo di spalla per Matri. La seconda è più vicina al Cagliari che osa e propone. Infatti, oltre a Conti in regia, si ipotizza lo slittamento di Biondini a sinistra con l’ingresso di Dessena. Lazzari giostrerebbe al posto di Cossu con l’avanzamento di Jeda e Matri. Ulteriore modifica, Jeda in panca e Nené con il bomber rossoblù. Infine, da non scordare Larrivey: l’argentino in settimana si è mosso bene. E dopo la poco brillante partenza dal via con il Bologna, si candida per il rilancio. Tenendo conto che in tribuna d’onore ci sarà anche il presidente Cellino, la soluzione è meno peregrina di quanto non sembri.
Numeri da record. Inter-Cagliari ha un fascino speciale. Se i rossoblù hanno allungato a 18 partite la serie in cui si è sempre segnato, Milito e soci nelle ultime 23 gare ufficiali sono rimasti a secco solo una volta: sconfitta con il Barcellona. L’Inter, con la Roma, è la squadra che ha raccolto più punti nei secondi tempi: +10. Il Cagliari, invece, vanta un ruolino di sei partite senza sconfitte: è record stagionale. L’ultimo passaggio a vuoto risale al 6 dicembre scorso, 2-1 con il Palermo in Sicilia.
Nelle mani del presidente. Massimo Cellino è rientrato da Miami. Domani sarà a San Siro. Trascurando, ma mica tanto, l’esito del match con i nerazzurri, sarà interessante vedere quale input voglia dare ai suoi. Dopo l’Inter i rossoblù giocano in casa con Bari e Parma, vanno poi a trovare il Chievo e, il 7 marzo, ospitano il Catania. E’ banale notare che non ci vuole molto, con gli stimoli e le motivazioni giuste, per ritrovarsi tra un mese tra il settimo e quinto posto. Per facilitare il discorso, si attende la mossa del patron. Ad esempio: se fatte dieci punti nelle prossime cinque partite vi dividete un bel premio in denaro. Fantascienza? Mai dire mai.

"Max, vuoi una grande? Ti lascio andare"
Allegri ha il contratto sino al 2012, ma se chiede d'andar via? "Io non costringo nessuno. Il nostro rapporto è di stima, prescinde dal contratto. Quindi se me lo chiede...".
Si parla della Nazionale. "Cazzate". Ma anche di Juve e Fiorentina. "Meglio il Cagliari. Ma se non cambiano certe cose, io non posso più garantire un certo progetto". Si riferisce allo stadio? "Chiaro. Se il Comune e i tifosi non sposano certi investimenti nel prossimo triennio, dovremo ridimensionare il progetto".
Superata la delusione West Ham? "Lo chieda a loro. I delusi sono loro".

Unione Sarda - Domenica speciale a San Siro
Il primo round se l'è aggiudicato lunedì scorso a Coverciano, Panchina d'oro e pure speciale per Max Allegri, miglior allenatore della serie A proprio davanti a Josè Mourinho. Così la partita di domani a San Siro con l'Inter diventa quasi un esame di maturità per il tecnico livornese e - di conseguenza - per il suo Cagliari che proverà a fermare la corsa della capolista.
Sfida nella sfida in panchina, ma non solo. In campo contemporaneamente ci saranno, infatti, Matri e Milito, vale a dire il capocannoniere rossoblù e quello dell'intera serie A. Trequartisti per caso Lazzari e Stankovic, sostituiranno i titolari Cossu e Sneijder, entrambi squalificati. Canini e Astori di nuovo in coppia al Meazza contro i nerazzurri dopo il clamoroso 1-1 dello scorso campionato. E particolare sarà soprattutto la domenica di Agazzi, esordiente proprio in casa della prima della classe. Magari a fine gara potrà scambiare la maglia con Julio Cesar, uno dei portieri più forti al mondo.
PANCHINE VINCENTI Allegri è stato il più votato dai colleghi, Mourinho, invece, ha fatto il pieno di consensi tra i calciatori. «E questo mi inorgoglisce parecchio», ha tenuto a precisare nei giorni scorsi il tecnico nerazzurro, lanciando una sottile stoccata al rossoblù che, però, ha preferito non raccogliere la provocazione. Stile Allegri, composto e moderato nella buona come nella cattiva sorte. Lui preferisce giocarsela sul campo questa sfida speciale. E così speciale non lo è mai stata nemmeno quando ancora giocava con la maglia del Pescara o dello stesso Cagliari. Si presenta a Milano da protagonista e con un pensiero stupendo: interrompere l'incredibile striscia dell'Inter di Mou che non perde in casa da ben trentaquattro partite (l'ultimo ko interno in Champions League, il 26 novembre del 2008 contro il Panathinaikos).
A SUON DI GOL Con dieci reti Matri è il quinto marcatore del campionato assieme a Totti, meglio di lui hanno fatto soltanto Pazzini, Barreto, Di Natale e, naturalmente, Milito (primo a quota tredici con il capitano dell'Udinese) che domani guiderà l'attacco nerazzurro. Magari la punta rossoblù avrebbe preferito giocarsela con Balotelli, suo compagno ai tempi del Lumezzane. «Mario, all'epoca quindicenne, la sera usciva quando c'ero io. La madre, infatti, si fidava soltanto di me», svelò l'anno scorso Matri. Dalla C1 al calcio che conta, cinque stagioni dopo è tutta un'altra storia per entrambi, anche se Supermario potrebbe disertare l'appuntamento per motivi disciplinari (mercoledì in Coppa Italia durante la semifinale con la Fiorentina si è consumato l'ennesimo battibecco con il suo allenatore). Per Matri sarà anche una sorta di derby essendo cresciuto nelle giovanili del Milan assieme a un altro attuale rossoblù, il terzino Marzoratti, che ha ritrovato il posto da titolare - evidentemente - sul più bello.
BOMBER IN VETRINA Milito e Matri fanno parecchio rumore in area di rogore, ma domani a San Siro di attaccanti ce ne saranno per tutti i gusti. Pandev è scatenato da quando si è liberato dalla Lazio e, soprattutto, il presidente biancoceleste Lotito. Eto'o scalpita dopo le delusioni in Coppa d'Africa con il suo Camerun. Quanti stimoli, poi, dall'altra parte. Dopo la prodezza (purtroppo inutile) dello scorso novembre contro il Milan, Nenè proverà a ripetersi con l'Inter. E quale occasione migliore di San Siro per Larrivey per riprendersi la scena dopo l'espulsione di Siena e la conseguente squalifica che lo ha costretto a saltare la gara con la Fiorentina. E anche Jeda vorrà dimostrare di essersi lasciato definitivamente alle spalle il periodo grigio.
LA BABY COPPIA Ventitré anni Astori, ventiquattro Canini. Insieme hanno già superato l'esame nerazzurro la passata stagione nonostante le perplessità legate all'assenza di un difensore esperto come Lopez. La storia si ripete un campionato dopo: l'uruguaiano è ko, i due giovani centrali guideranno la difesa, tra l'altro sono molto legati anche fuori dal campo. E pure Astori già sente il profumo del derby. Metà del suo cartellino è di proprietà del Milan, che sembra già intenzionato a scommettere su di lui per il futuro.
IL DEBUTTANTE Ma domani a San Siro sarà soprattutto la domenica speciale di Agazzi, ingaggiato dal Cagliari in chiusura in mercato (complice il contemporaneo ko di Marchetti e Lupatelli) e subito in trincea. Venticinque anni, nemmeno una partita in serie A, ma un un guanto di sfida senza riserve. «Io non ho paura», ha dichiarato il giorno della presentazione nel centro sportivo di Assemini. Ex Triestina, l'ultima partita in B l'ha giocata due sabati fa proprio al Nereo Rocco. Dal Piacenza all'Inter, scusate se è poco.
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Old 06-02-2010, 12:32   #1083
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I convocati
Per la gara di Milano

Sono 20 i convocati da Massimiliano Allegri per la sfida del "Meazza" contro l'Inter.

Questa la lista completa

Portieri: Agazzi e Vigorito

Difensori: Agostini, Ariaudo, Astori, Canini, Marzoratti

Centrocampisti: Barone, Biondini, Brkljaca, Conti, Dessena, Nainggolan, Lazzari, Parola

Attaccanti: Jeda, Larrivey, Matri, Nenè, Ragatzu

qualora loro non giocassero col tridente mi piacerebbe giocassimo a facci manna,così:
agazzi
dessena canini astori agostini
biondini conti lazzari
jeda
matri nenè
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Old 06-02-2010, 12:42   #1084
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I convocati: non ci sono Stankovic e Sneijder
Ecco la lista dei convocati nerazzurri in vista di Inter-Cagliari. Tutti disponibili gli attaccanti, emergenza a centrocampo dove mancheranno Sneijder e Stankovic. Ecco i 20 prescelti:

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 39 Davide Santon;

Centrocampisti: 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.
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Old 06-02-2010, 12:45   #1085
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Allegri: "Entusiasmo e incoscienza"
"Per far bene a Milano"

Chiara consapevolezza della difficoltà dell'impresa, ma anche tanta fiducia elle possibilità dei suoi ragazzi. Massimiliano Allegri è realista, alla vigilia della grande sfida di Milano contro l'Inter: "Sulla carta è una missione impossibile, ma sono sicuro che faremo un'ottima prestazione. In pratica, per fare risultato dovremo essere perfetti e sperare che loro siano in giornata no. Tuttavia, non ho mai visto giocare l'Inter tanto bene. Attraversano un ottimo momento, fisico e psicologico, sono più forti dell'anno scorso".

I punti deboli sono pochissimi, anche se l'assenza di Sneijder, secondo Allegri, è un vantaggio per i rossoblu. "Dovremo avere spirito e sacrificio in fase di possesso e di non possesso. Saranno importanti entusiasmo ed incoscienza, le nostre qualità, quelle che ho sempre riconosciuto a questa squadra. Il clima è sereno, i presupposti per far bene ci sono tutti". Sempre con la massima considerazione delle qualità dell'avversario. "Apparentemente il risultato è scritto: cercheremo di ribaltare i pronostici".

Nessun problema con Mourinho ("Anzi, gli stringerò la mano volentieri, ci mancherebbe"), mentre per la sostituzione di Cossu, due le soluzioni possibili: Lazzari o Jeda. "Dipenderà dalla lettura che darò alla gara".
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Old 06-02-2010, 13:49   #1086
Solertes
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I convocati
Per la gara di Milano

Sono 20 i convocati da Massimiliano Allegri per la sfida del "Meazza" contro l'Inter.

Questa la lista completa

Portieri: Agazzi e Vigorito

Difensori: Agostini, Ariaudo, Astori, Canini, Marzoratti

Centrocampisti: Barone, Biondini, Brkljaca, Conti, Dessena, Nainggolan, Lazzari, Parola

Attaccanti: Jeda, Larrivey, Matri, Nenè, Ragatzu

qualora loro non giocassero col tridente mi piacerebbe giocassimo a facci manna,così:
agazzi
dessena canini astori agostini
biondini conti lazzari
jeda
matri nenè
agazzi
marzoratti canini astori agostini
dessena conti biondini
lazzari
jeda nenè

Certo il Cagliari non ha nulla da perdere, ma temo che l'inter vincerà facilmente
__________________
"Il silenzio è la più perfetta espressione del disprezzo." - « Tancas serradas a muru Fattas a s'afferra afferra Si su chelu fit in terra L'aiant serradu puru » - vedere avvinazzati darsi arie da sommelier non ha prezzo -
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Old 06-02-2010, 16:17   #1087
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vi prego,marzoratti NO!
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Old 06-02-2010, 16:23   #1088
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Cellino: "Inter troppo forte"
Domani a San Siro andrà in scena la sfida tra l'Inter ed il Cagliari. Il presidente Cellino però non è molto fiducioso, come ha confessato ai taccuini di Tuttosport.

"L'anno scorso le condizioni erano diverse, quest'anno l'Inter mi sembra troppo forte. Non parlo di allenatori, dico solo che il punto forte dell'Inter è Massimo Moratti. L'Inter ha mostrato grande forza nel derby, ma noi a differenza loro non ci permettiamo di applaudire gli arbitri. Da quando c'è Collina le cose sono migliorate, quindi non capisco perchè Sneijder si sia permesso di fare un gesto del genere, lo sanno tutti che non è consentito. Quello che però non mi è piaciuto è stato il comportamento dei dirigenti dell'Inter, che hanno avuto parole troppo pesanti. Moratti ha portato tante cose positive nel calcio, su tutti pulizia e serietà, ma non vorrei che si stesse troppo abituando a vincere e ad avere quei comportamenti uguali a quelli di coloro che lui ha voluto combattere in passato".

Sul futuro del Cagliari: "L'organico è tutto nostro, ma il nostro futuro dipende dallo stadio. Se dovessimo sprecare questa possibilità, significherebbe tarpare le ali al futuro più roseo del Cagliari. Cossu? Posso assicurare che resterà con noi".

Mourinho: "Cagliari difficile da affrontare"
In conferenza stampa Josè Mourinho, tecnico della corazzata nerazzurra, è apparso disteso: l'allenatore dell'Inter ha chiarito che non esiste alcun caso Balotelli e che molto probabilmente schiererà il tridente in partenza. Riguardo al Cagliari, sono queste le parole del mister portoghese: "Ci sono squadre che, vista la loro classifica, giocano in tranquillità, senza paura di perdere e senza pressioni. Il Cagliari è una squadra di qualità grazie ai giocatori e all'allenatore. Hanno equilibrio e sono avversari difficili da affrontare".

Simoni elogia Allegri. "Ma domani sarà dura!"
Luigi Simoni, attuale tecnico del Gubbio ed ex allenatore dell'Inter, in esclusiva per Tuttocagliari.net parla della partita di domani tra Inter e Cagliari. "Il Cagliari gioca un bel calcio, è guidato molto bene da Allegri, un bravo tecnico che ha velocemente bruciato le tappe. Dall'altra parte l'Inter è davvero una grande squadra, con un organico eccellente, che permette di affrontare al meglio ogni tipo di problema di infortuni o squalifiche: una squadra ovviamente temibilissima". Simoni parla anche dei due tecnici a confronto, Allegri e Mourinho: "Allegri mi piace sia come allenatore sia come carattere, essendo davvero simpatico e brillante. Mourinho è un bravo allenatore, aldilà di discorsi sulla simpatia, che lasciano il tempo che trovano: i suoi giocatori lo stimano e lo seguono tantissimo, il che crea una grande armonia dentro lo spogliatoio". Sulla gara di domani: "Penso che sarà l'Inter a decidere le sorti dell'incontro: questa squadra ha dimostrato quest'anno che con un paio di accelerazioni delle sue punte può ribaltare qualsiasi tipo di risultato, in qualunque momento della gara; è lei che decide quando vincere. Ma anche se il pronostico può essere del 80-90% a favore dei nerazzurri, Allegri non va certo a Milano per perdere".

Relativamente all'assegnazione della Panchina d'oro ad Allegri Simoni afferma: "Bisogna riconoscere che se il portoghese non è stato premiato da noi, come suoi colleghi, per due anni consecutivi, qualcosa vorrà dire. Solitamente la Panchina d'Oro andava al tecnico la cui squadra era vincitrice dello scudetto o della Champions League: negli ultimi due anni, ciò non è avvenuto, con Cesare Prandelli prima, con Massimiliano Allegri quest'anno. E questo perchè, a mio parere giustamente, nell'assegnazione del premio sta passando un concetto diverso: non è obbligatorio premiare chi vince, ma è giusto evidenziare chi è che lavora meglio". Parlando di Champions League, per Simoni l'Inter quest'anno può puntare in alto: "Con la rosa che ha, con gli innesti di quest'anno, può sicuramente ambire a tutti i traguardi che insegue".
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Old 06-02-2010, 16:30   #1089
juninho85
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per l'angolo dei piangina:

Sospetti su Moratti? Sospetti sull'insospettabile
Appaiono davvero stonate le parole del Presidente cagliaritano Massimo Cellino, sulla presunta trasformazione di Massimo Moratti in tutto quello contro cui il presidente nerazzurro si è sempre battuto con fermezza, considerando il fatto che lo stesso Cellino, sempre nella stessa intervista, ha definito Moratti un faro di giustizia, un uomo giusto e leale. Può essere anche una strategia, quella del presidente degli isolani, per caricare al massimo la gara di domani, ma fatto sta che le parole di Cellino fanno storcere un po’ il naso. Massimo Moratti si sta godendo ora tutti i successi che meritava e che solo per colpa di qualcuno (tutti i riferimenti a persone sono puramente casuali) non è riuscito a cogliere. Moratti era visto come il presidente che ha in mano il suo ‘giocattolino’, come il presidente spendaccione, incapace di avere successo nonostante i campioni acquistati, oltre ad essere considerato, da alcuni, un simpatico e signorile perdente. Ora è il tempo di gioire di quest’Inter saggiamente costruita, con un mercato ogni anno sempre mirato, grazie all’onestà e alla trasparenza, doti naturali del presidente, tanto signore nelle sconfitte quanto nelle vittorie.

Dispiace davvero quindi che certe parole siano venute fuori dalla bocca di Massimo Cellino, al suo tempo uno dei critici maggiori dello scandalo che colpì il calcio italiano. Sospettare dell’insospettabile è davvero un qualcosa di incredibile, segno che nel calcio italiano non vi è più religione, segno chiaro che in Italia non si riesce a sconfiggere quella maledetta “Cultura del sospetto”, quella stessa che avvelena lo sport più bello del mondo, e che non lascia gioire i tifosi nerazzurri, meritevoli di questi successi dopo anni di soprusi comprovati.
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Old 06-02-2010, 17:00   #1090
Solertes
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vi prego,marzoratti NO!
Mi stai dando del Voi? O Vostè in Sardo

Marzoratti come terzino non piace nemmeno a me, però se su quella fascia c'è Dessena, può fare a meno di proiettarsi in attacco e così lo ritengo alla altezza lasciando ad Ago la possibilità di avanzare e cercare di preoccupare Maicon costringendolo il più possibile nella fase difensiva.....sarà comunque una partita proibitiva, l'inter è molto fisica e il Cagliari soffre molto questo tipo di squadre....speriamo in un arbitraggio giusto
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Old 07-02-2010, 11:28   #1091
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Unione Sarda - A Milano senza barricate
Comunque vada, il Cagliari ha già vinto, perché riuscirà nella difficile impresa di presentarsi sul campo della capolista incontrastata del campionato e giocare a viso aperto.
Merito di una classifica che guarda più all'Europa che alla salvezza, di un allenatore bravo e coraggioso, di un ambiente che ha permesso ai rossoblù di dimostrarsi una delle realtà più apprezzabili del nostro calcio. Nessuna barricata, nessun atteggiamento ostruzionistico: il Cagliari oggi a San Siro (o Meazza, se preferite) affronterà l'Inter sul piano del gioco, senza contare sulla italica furbizia o sull'aiuto della buona sorte.
Spregiudicatezza, voglia di stupire o che altro? Semplicemente, la logica conseguenza di un modo di intendere il calcio che prevede il tentativo di "fare" la partita sempre e comunque. Grazie a questa mentalità, il Cagliari è cresciuto durante la stagione in corso, nonostante la squadra sia stata profondamente modificata dall'andamento del calciomercato estivo.
Adesso, Allegri, il Cagliari e tutti i suoi giocatori sono al centro dell'attenzione. Si fantastica un po' (il Barcellona che segue Cossu e Abete che pensa ad Allegri per sostituire Lippi sulla panchina azzurra dopo i mondiali in Sudafrica), ma la verità è che i rossoblù sono un esempio positivo per tutto il calcio italiano: giocano bene, divertono il pubblico, hanno conoscenze, organizzazione, entusiasmo e voglia di imparare.
La società non è da meno, avendo compiuto un prodigioso salto di qualità in pochi mesi. Dopo la terribile altalena di allenatori (Giampaolo, Sonetti, Giampaolo da dimissionario, Ballardini), Cellino ha impresso la svolta, sostenendo il suo tecnico, Allegri, appunto, nei momenti più difficili e gettando un poderoso sguardo al futuro: il presidente ha portato tutti i contratti al 2012-13 (tranne qualche eccezione), ha individuato tempestivamente il successore di Marchetti (Agazzi, il cui arrivo è stato anticipato a causa dell'infortunio del titolare), si è assicurato il centrocampista più interessante della serie B (Nainggolan), ha già messo sotto contratto il talentuoso Pinardi, in scadenza a giugno con il Modena. Una svolta visibile anche nei comportamenti e nei risultati della squadra.

Unione Sarda - Cagliari a trazione anteriore
Allegri gioca a rischiatutto, schiera una squadra iper offensiva e sfida l'Inter a viso aperto, contando sulle proprie qualità e nascondendo gli inevitabili timori per le numerose assenze.
In pratica, il tecnico rossoblù, questo pomeriggio in un Meazza che dovrebbe essere baciato da un convincente sole di febbraio (che da queste parti e in questa stagione non è che sia particolarmente caldo), dovrà rinunciare a quattro titolari: Marchetti, Pisano, Lopez, tutti infortunati, e Cossu, squalificato. Un problema per tutti (pensate che ieri Mourinho si è lamentato perché ha pochi centrocampisti) ma non per Allegri, che non ne ha fatto cenno e che era pronto anche a schierare tra i pali il baby Vigorito nel caso non fosse arrivato, nelle ultime ore di calciomercato, Michael Agazzi, prelevato in fretta e furia dalla Triestina e che oggi sarà gettato nelle fauci del leone.
Ma se l'avvicendamento tra Marchetti e Agazzi è scontato, lo sono molto meno tutte le altre scelte del tecnico rossoblù, che pescherà a piene mani dal suo bagaglio di coraggio per contrastare il 4-3-3 di Mourinho, fresco sconfitto nella corsa alla Panchina d'oro, con conseguente caduta di stile del portoghese che, una volta appreso l'esito della votazione, ha abbandonato il centro tecnico di Coverciano senza salutare nessuno. Ma quella di Mourinho non è stata l'unica stecca nerazzurra. A ruota, il sito internet del club di Moratti ha denigrato la Panchina d'oro «che una volta aveva un respiro internazionale mentre adesso...». Tutto perché non ha vinto Mourinho.
Torniamo alla formazione anti Inter. Sarà un Cagliari a trazione anteriore, con Jeda (di professione attaccante) nel ruolo di trequartista in sostituzione dello squalificato Cossu. Il posto accanto all'intoccabile Matri andrà a Nenè, che sogna un rilancio in grande stile dopo un periodo di appannamento (al Milan qua a San Siro ha segnato uno dei sei gol realizzati sinora), mentre il centrocampo sarà identico a quello di domenica scorsa: Conti il centromediano, Biondini e Lazzari le mezzeali. Scelta spregiudicata anche in difesa, dove Dessena, mezzala di ruolo, sarà schierato terzino destro, al posto di Marzoratti a cui Allegri vuole risparmiare due partite consecutive dopo una lunga assenza per infortunio. I giovani Canini e Astori saranno i centrali, mentre il super Agostini di questi tempi avrà il compito di contrastare Eto'o, attaccante esterno destro nel tridente dell'Inter, mentre le altre due maglie della prima linea andranno a Milito e, probabilmente, a Balotelli, perdonato dopo la sceneggiata in Coppa Italia e preferito a Pandev, leggermente affaticato.

La Nuova Sardegna - Impossibile? Non per il Cagliari
Una sfida impossibile. Tra una squadra, l’Inter, costruita con una montagna di milioni di euro, e un’altra, il Cagliari, che arriva a Milano senza pensieri. Una sfida tra due tecnici, Mourinho e Allegri, dagli stili diversi, che si rispettano ma non si amano.
Una partita dal risultato scontato? Per niente. Nelle ultime stagioni se c’è un avversario che ha fatto soffrire i nerazzurri, è stato proprio il Cagliari. Una vittoria in casa e un pareggio (1-1) allo stadio Meazza nello scorso campionato per i rossoblù, sconfitta al Sant’Elia (1-2) nella partita di andata, ma con tante recriminazioni.
I dubbi. Tanti quelli di Massimiliano Allegri. A partire dal sostituto dello squalificato Cossu: Jeda o Lazzari dietro gli attaccanti? E chi affiancherà Matri in avanti: Nenè o Larrivey? Oppure sarà Jeda a fare la seconda punta? In porta giocherà il nuovo arrivato Agazzi, mentre al centro della difesa ci saranno Canini e Astori, entrambi scuola Milan, con il primo che taglierà il traguardo delle cento presenze in maglia rossoblù. Tutti i nodi verranno sciolti solo a poche ore dall’inizio della gara. E’ stata una notte di riflessione per l’allenatore del Cagliari, consapevole che in casa della squadra che sta dominando il torneo sarebbe un suicidio pensare solo a difendersi.
Gli avversari. Vincono sempre, eppure le polemiche sono all’ordine del giorno. Tra Mourinho e Balotelli i rapporti restano tesi, nonostante le «carezze» del portoghese nella conferenza stampa di ieri. Difficile che l’attaccante giochi dall’inizio, per lui la panchina è quasi certa. E’ invece probabile che Mou schieri il tridente, proponendo Pandev ed Eto’o insieme a Milito. Zanetti sarà avanzato a centrocampo, con Cambiasso e Thiago Motta formerà una diga a protezione della difesa. Mancheranno Lucio e Snejider, entrambi squalificati. Pesante l’assenza dell’olandese, mancando anche Stankovic, Mourinho è praticamente obbligato a cambiare modulo.
La sfida nella sfida. Allegri ha già vinto il primo round contro il suo collega portoghese, in settimana ha vinto la Panchina d’oro. Riconoscimento al grande lavoro svolto la scorsa stagione, con risultati di rilievo. A Milano non l’hanno presa bene e, addirittura, hanno ironizzato. Mourinho ci è rimasto male, non lo ha detto ma lo ha fatto capire. Normale che oggi sia ancora più motivato a vincere, per dimostrare che è lui il più bravo. Ma Allegri ha già dimostrato di avere una grande qualità, quella di saper leggere le partite in corsa. Oggi potrebbe rivelarsi determinante.
Cellino. Il presidente oggi dovrebbe essere in tribuna. Vuole godersi lo spettacolo e sotto sotto spera di fare un dispetto al suo amico Massimo Moratti. Ieri, interpellato su un possibile addio di Allegri al termine della stagione, ha confermato che se il tecnico fosse chiamato da una grande squadra, lo lascerebbe andare. Evidentemente ha già individuato il sostituto (Bisoli?). Dopo la delusione per il mancato acquisto del West Ham, tre punti alla Scala del calcio sarebbero un risarcimento coi fiocchi.

Allegri aggredisce Mourinho
Jeda-Matri-Nenè per intimorire l'Inter

Lancia un messaggio chiaro e forte Max Allegri: a Milano senza paura. E, alle parole, unisce i fatti: a San Siro il tecnico livornese si presenterà con un tridente puro, consegnando a Jeda le chiavi della trequarti (Cossu è squalificato) e rispolverando il duo Nenè-Matri. A centrocampo Conti sarà affiancato da Biondini e Lazzari, mentre in difesa Dessena pare addirittura favorito su Marzorati: un Cagliari dunque a trazione completamente anteriore per fronteggiare la corazzata nerazzurra di Josè Mourinho, al quale Allegri ha soffiato la panchina d'oro come miglior allenatore.

Queste le probabili formazioni:

Inter (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari; Eto´o, Milito, Pandev. In Panchina: Toldo, Materazzi, Mariga, Muntari, Quaresma, Balotelli, Arnautovic. Allenatore: Mourinho.

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Dessena, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Lazzari; Jeda; Matri, Nenè. In Panchina: Vigorito, Marzorati, Ariaudo, Parola, Barone, Ragatzu, Larrivey. Allenatore: Allegri

e per non dimenticare,la disanima sulla partita dell'ex giocatore poldo,che ha capito tutto del cagliari

Toldo: "Col Cagliari sarà dura"
Francesco Toldo, tornato tra i pali nella sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina, è intervenuto questo pomeriggio al Winterstore e, intervistato da inter.it, ha lanciato un importante monito ai propri compagni: "Il Caglari domenica agirà come tutte le altre squadre venute al Meazza: cercheranno maggior copertura per impedire il nostro gioco e per questi, per noi non sarà facile. La ricetta per vincere? Semplice, essere sempre concentrati. La Coppa Italia? Ieri sera è stata una bella gara ma guai a pensare di aver chiuso ogni discorso. La gara di ritorno al Franchi sarà ancora più impegnativa".

3 punte,lazzari e dessena terzino,se questo è fare barricate....
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Old 07-02-2010, 11:34   #1092
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Sognando l'impresa
Rossoblu a S.Siro contro l'Inter

Il Cagliari sogna. Di riuscire dove nessuno è riuscito da ben 34 partite ufficiali: battere l'Inter a domicilio. Per la verità, anche un pareggio sarebbe oro colato e motivo di prestigio per i ragazzi di Allegri. Ma visto che al momento è solo un sogno, e sognare non costa niente, perchè non farlo in grande?

E' un Cagliari un po' rabberciato, quello che si presenta sul grande palcoscenico del "Meazza". Non ci saranno Marchetti, Pisano, Lopez e Cossu: in pratica, la spina dorsale della squadra. Tuttavia non si ci lascia andare allo scoramento. Sia perchè i sostituti, qualunque siano, fanno dormire sonni tranquilli; sia perchè gli attaccanti, che cifre alla mano stanno trascinando la squadra ben oltre il semplice traguardo della salvezza, saranno tutti a disposizione. Quattro giocatori per due maglie, che permetteranno ad Allegri il solito gioco di alternanze, in grado di sparigliare l'equilibrio e decidere la partita. L'assenza di Cossu priva la squadra di un giocatore abilissimo a rilanciare l'azione velocemente

L'Inter del resto ha anch'essa assenze gravi. Sneijder, Lucio, Eto'o: nonostante la vastità oceanica della rosa, sono titolari fissi, cui nessun allenatore vorrebbe mai rinunciare. Allegri, dopo aver ribadito che non si tratta assolutamente di una sfida personale tra lui e Mourinho, ha già enunciato il copione tattico. Guai a pensare ad una partita di esclusivo contenimento, guai a rinunciare a far male. Il Cagliari dovrà essere il solito Cagliari, impavido e spregiudicato. Poi vada come vada. Il Milan ha rischiato di pagare dazio alla sfacciataggine dei rossoblu, la Juventus ci ha rimesso le penne, la stessa Inter all'andata, quasi. Non c'è ragione di abbandonare un atteggiamento fin qui vincente.

Debutta Agazzi tra i pali: non male come battesimo del fuoco. In bocca al lupo, Michael.

Queste le probabili formazioni:

INTER: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Samuel, Santon, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic, Pandev, Milito.

CAGLIARI: Agazzi, Marzoratti, Canini, Astori, Agostini, Dessena, Conti, Biondini, Lazzari, Jeda, Matri.

ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
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Old 07-02-2010, 13:28   #1093
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Formazioni ufficiali,alla faccia del giocare abbottonati!

Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 27 Pandev, 22 Milito, 9 Eto'o;
A disposizione: 1 Toldo, 7 Quaresma, 11 Muntari, 15 Krhin, 17 Mariga, 23 Materazzi, 45 Balotelli;
Allenatore: José Mourinho

Cagliari: 25 Agazzi; 4 Dessena, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini; 8 Biondini, 5 Conti, 10 Lazzari; 27 Jeda; 32 Matri, 9 Nenè;
A disposizione: 12 Vigorito, 3 Ariaudo, 15 Marzoratti, 18 Parola, 20 Barone, 23 Larrivey, 28 Nainggolan


GRANDE MAX
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Old 07-02-2010, 14:42   #1094
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non so se provare più schifo per il nostro atteggiamento e la nostra difesa o per l'errore assist della terna arbitrale a favore dell'inter.

nel dubbio meglio spegnere sky,tanto come al solito è già tutto scritto prima che inizi la partita,vergogna
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Old 07-02-2010, 14:54   #1095
Sylvester
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non so se provare più schifo per il nostro atteggiamento e la nostra difesa o per l'errore assist della terna arbitrale a favore dell'inter.

nel dubbio meglio spegnere sky,tanto come al solito è già tutto scritto prima che inizi la partita,vergogna
E contro l'Inter che ti aspetti? I primi 4 posti sono già assegnati: Inter Milan Roma Juve
Se vuoi vedere un altro scempio vediti gli highlights del 1° tempo di Udinese-Napoli
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Old 07-02-2010, 14:59   #1096
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Dispiace, sinceramente, per il gol NETTAMENTE regolare annullato al Cagliari. E' evidente che l'abbia toccata Santon
Mi rifiuto però di credere che sia frutto di un complotto sinceramente, altrimenti non si esce più da certi discorsi passati.Da dire anche che per il guardalinee era impossibile vedere il tocco di Santon, secondo me,invece, l'arbitro avrebbe dovuto. Lampante comunque il fatto che, con la moviola in campo, si sarebbe, in pochi secondi, risolto tutto.
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Old 07-02-2010, 15:03   #1097
Sgurbat
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Dispiace, sinceramente, per il gol NETTAMENTE regolare annullato al Cagliari. E' evidente che l'abbia toccata Santon
Mi rifiuto però di credere che sia frutto di un complotto sinceramente, altrimenti non si esce più da certi discorsi passati.Da dire anche che per il guardalinee era impossibile vedere il tocco di Santon, secondo me,invece, l'arbitro avrebbe dovuto. Lampante comunque il fatto che, con la moviola in campo, si sarebbe, in pochi secondi, risolto tutto.
Da tifoso interista non posso che quotare.
Sono episodi che macchiano una partita e non fanno altro che alimentare le polemiche.

Assolutamente a favore della moviola in campo ma basta vedere cosa ne pensano i vertici del calcio internazionale per avere poche speranze.
Su tutti Platini ed il caso Henry.
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Old 07-02-2010, 16:05   #1098
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Dalla partita di oggi si capisce perchè l'inter non riuscirà a vincere nulla in champions.

E si è capito che le prossime mosse di mercato del cagliari devono puntare al miglioramento della difesa. In questo momento è il nostro punto debole.
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Old 07-02-2010, 16:07   #1099
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Dalla partita di oggi si capisce perchè l'inter non riuscirà a vincere nulla in champions.

E si è capito che le prossime mosse di mercato del cagliari devono puntare al miglioramento della difesa. In questo momento è il nostro punto debole.
abbiamo comprato ariaudo,uno dei più promettenti in italia,per farli scaldare la panchina...a oggi non ha fatto manco un secondo

che sia arrivata l'ora di dare qualche calcio in culo a canini e farli fare un pò di panca?
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Old 07-02-2010, 16:10   #1100
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Partita persa meritatamente (certo che però il primo goal preso praticamente in contropiede nei primi minuti, è stato degno del flipper della sfiga), a sinistra Ago si è trovato la coppia Zanetti-Maicon che senza l'ausilio di Lazzari hanno avuto la meglio.
Il centrocampo si staccava troppo dalla difesa lasciando diversi giocatori interisti tra le linee e Canini è andato in affanno sembrando un giocatore diverso da quello che ero solito vedere (anche Dessena ha patito parecchio nello scalare), ma in generale è mancato il sincronismo della cerniera difesa-centrocampo.
Jeda interpreta il ruolo di Cossu in maniera inadatta ai meccanismi del Cagliari, spesso era in linea con le altre due punte, quando riceveva palla era sempre spalle alla porta per cui l'azione ripartiva troppo lentamente per impensierire l'inter.
Se a tutto questo aggiungiamo un arbitraggio pessimo (perchè è stato ammonito Milito?) abbiamo la mia visione della partita odierna.
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