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Old 15-11-2008, 10:57   #1
friwer
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Il muletto perfetto - Istruzioni per l'uso

Questa guida nasce dalla mia personale esperienza maturata nel tentativo di realizzare un muletto che scaricasse tanto consumando poco. Obiettivo: deve poter scaricare da rete ed2k e kad (emule) e da rete torrent. Inoltre, possiamo potenziare il muletto rendendolo un server upnp e un personal cloud service! Si parte….

1) Di cosa ho bisogno?
Innanzitutto c’è bisogno dell’hardware. Non servono risorse stratosferiche, non bisogna giocarci a FEAR con il muletto. Rimando a questa utile discussione http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1012426.
Personalmente ho usato un Atom D525 con 2 GB di ram. Riguardo quest’ultima, vale sempre il solito principio: più ce n’è meglio è. Per il resto occorre pensare al risparmio: meglio un disco grande di due piccoli, staccare le periferiche non necessarie e via dicendo.
Poi bisogna scaricare la iso di Ubuntu Server e controllarne l’integrità (per Windows usare Md5Checker, per Linux/Mac è già integrato nel terminale), infine scrivere la iso su un cd o su una penna usb (min 2 GB).
La presente guida si basa sulla versione 12.04 LTS.

2) Installazione del sistema operativo.
Inserire il CD o la penna USB ed impostarla come prima unità al boot. Poi selezionare la lingua desiderata. Rispondere alle varie domande sulla localizzazione del sistema e sulle impostazioni di rete (fa tutto il DHCP se presente, altrimenti inserire manualmente gli indirizzi).
Dopo aver installato i pacchetti base, l’installer chiederà di creare un utente: quando chiederà di criptare i dati della directory /home, scegliere no. Selezionare il disco da partizionare: per i più svogliati va benissimo la procedura guidata che utilizzerà l’intero disco, per tutti gli altri c’è il partizionamento manuale come sempre. Riguardo agli aggiornamenti, preferisco che siano lasciati su “Nessun aggiornamento automatico” per aver un migliore controllo sulla macchina (ed evitare problemi di funzionamento). Al momento della selezione del software, scegliere ESCLUSIVAMENTE il server OpenSSH, il resto lo faremmo in remoto tramite Putty o tramite qualsiasi terminale con il comando ssh (Mac o Linux). Quando richiesto, selezionare "si" per installare il boot loader GRUB. L’installazione è conclusa, rimuovere il CD o la penna USB e riavviare. Prima di abbandonare la tastiera e il monitor del nostro server, effettuare l’accesso e aggiornare i pacchetti (sudo apt-get update poi sudo apt-get dist-upgrade).
A questo punto è possibile riavviare (sudo reboot), staccare il monitor e la tastiera e lasciare esclusivamente il cavo di rete e quello di alimentazione. Per le operazioni successive ci affideremo al controllo remoto.

3) Installare webmin
Per poter controllare al meglio il nostro server, è utile installare Webmin. Una volta riavviato il muletto collegarsi tramite Putty (per gli utenti Windows, per tutti gli altri basta il comando ssh) ed effettuare l’accesso come al solito.
Modificare il file di APT tramite il comando:
sudo nano /etc/apt/sources.list
ed aggiungere le seguenti righe alla fine del file
Codice:
deb http://download.webmin.com/download/repository sarge contrib
deb http://webmin.mirror.somersettechsolutions.co.uk/repository sarge contrib
Salvare e chiudere. Ora digitare nell'ordine
wget http://www.webmin.com/jcameron-key.asc
sudo apt-key add jcameron-key.asc

Infine, aggiornare i pacchetti ed installare webmin digitando
sudo apt-get update
sudo apt-get install webmin


Se tutto è andato a buon fine, sarà possibile accedere all’interfaccia di webmin tramite un qualsiasi browser all’indirizzo
https://indirizzoipdelmuletto:10000 utilizzando le credenziali dell'utente create in fase di installazione. A questo punto il browser vi segnalerà un problema di certificato, indicandolo come non affidabile. Avete due strade: ignorare l'avviso e procedere comunque oppure richiedere un certificato alla Verisign (paranoia portami via )

4) Installare aMule
Ora tocca ad aMule di cui verrà installato solo il demone (senza interfaccia grafica). Su ogni client poi dovrà essere installato il pacchetto di amule contenente la GUI remota (non importa il sistema operativo del client). In questo modo avremo la possibilità di sfruttare a pieno le caratteristiche del programma.
NB. La versione della gui remota (del pacchetto client quindi) deve coincidere con quella del muletto (nel nostro caso la 2.3.1), pena malfunzionamenti.
Digitare dal terminale
sudo apt-get install amule-daemon amule-utils (se siete su rete fastweb digitare sudo apt-get install amule-adunanza-daemon amule-adunanza-utils )
poi digitare
amuled –f
e ancora
nano /home/nomeutente/.aMule/amule.conf (per rete fastweb il comando è nano /home/nomeutente/.aMuleAdunanzA/amule.conf)
Indicare le porte aperte precedentemente sul firewall (per maggiori informazioni, consultare la guida di emule/amule e quella relativa al file amule.conf)
Port=xxxx sarà la porta del traffico TCP
UDPPort=xxxx sarà la porta del traffico UDP
Spostiamoci nella sezione relativa alle connessioni per la gestione. Si deve definire una porta sulla quale aMuled sarà in ascolto e la password di accesso.
[ExternalConnect]
AcceptExternalConnections=1
ECAddress=127.0.0.1
ECPort=4712
ECPassword=4fc772729bde281ccc7f228e19be6889

Questa nuova porta, in questo file la 4712, non va aperta all'esterno ma deve essere accessibile in localhost per la gestione remota.
In ECPassword dobbiamo mettere l'md5 della password scelta. Si può ottenere così:
$ echo -n miaPasswordQui | md5sum | cut -d ' ' -f 1
Ora dobbiamo fare in modo che il demone parta in automatico all’avvio del muletto. Possiamo usare lo script di default a patto di inserire nel file /etc/default/amule-daemon il nostro nome utente. Perciò digitare sudo nano /etc/default/amule-daemon ed inserire il nome dell'utente alla voce AMULED_USER="". Nel mio caso diventa AMULED_USER="utente".
Salvare, chiudere ed avviare il servizio con sudo /etc/init.d/amule-daemon start

Se tutto è andato a buon fine, sarà possibile accedere dai client tramite la gui remota. Qualora quest’ultima non dovesse dare segni di vita, probabilmente c’è stato un problema con l’hashing della password. Verificare che la conversione sia giusta. In ogni caso basta aprire la gui remota dal client, inserire l'indirizzo ip del muletto, la porta di connessione (nel caso 4712) e la password scelta (in chiaro, non in hash)
PS. Trucchetto che ho imparato dopo molte ore di sbattimenti. Non so perché ma l’output di quel comando non coincideva con quello di amuled. Ho digitato allora:
amuleweb -w -h=localhost --password=miaPasswordQui
e ho aperto il file con
nano /home/utente/.aMule/remote.conf
per leggere la password come l’aveva generata. A quel punto è bastato copiare la stringa corrispondente alla password nel file amule.conf

5a) Installare Transmission (per la rete torrent)
Un muletto scaricante che si rispetti deve poter scaricare anche da rete torrent, mi sembra giusto. Installiamo Transmission che verrà controllato tramite WebUI (con qualsiasi browser) oppure tramite gui remota (come in amule):
per prima cosa aggiungere ai propri sorgenti il repository su launchpad di transmission con
sudo apt-get install python-software-properties
e poi
sudo add-apt-repository ppa:transmissionbt/ppa

e premere invio. Fatto ciò aggiornare apt con il comando
sudo apt-get update
per poi procedere con l'installazione vera e propria
sudo apt-get install transmission-daemon
A questo punto bisogna solo personalizzare il file di configurazione con i comandi:
sudo invoke-rc.d transmission-daemon stop
sudo nano /etc/transmission-daemon/settings.json

le voci sono abbastanza intuitive quindi non sto a spiegarle una per una; fate solo attenzione alla voce rpc-whitelist dove dovrete aggiungere i client abilitati al controllo remoto. Per semplicità, se la vostra rete è del tipo 192.168.*.* la voce diventa
"rpc-whitelist": "127.0.0.1, 192.168.*.*",
Qualora, invece, vogliate rendere l'interfaccia web accessibile anche al di fuori della vostra rete (es. tramite dyndns), occorrerà aggiungere *.*.*.*

A questo punto si può salvare e chiudere ed avviare il servizio
sudo invoke-rc.d transmission-daemon start
Per accedere da ogni client si può operare nei seguenti modi:
1) basta aprire un browser qualunque e digitare http://ipdelmuletto:9091 poi l'utente e la password (quelle di default sono user: transmission pass: transmission), per accedere all'interfaccia web
2) scaricare ed installare sui client transmission-remote-gui oppure transmission-remote-dotnet (solo per windows), per avere una interfaccia remota come in amule.

5b) Installare Deluge (alternativa a Transmission)
Alternativamente, per il client torrent potrebbe essere utile installare Deluge al posto di Transmission, basato sulle librerie libtorrent di Rasterbar.
Digitare da terminale
sudo apt-get update
ed installare deluge
sudo apt-get install deluged deluge-web deluge-webui
Accettare le eventuali dipendenze e continuare l'installazione.
Ora bisogna configurare il demone per l'avvio automatico.
Digitare il comando
sudo nano /etc/default/deluge-daemon
ed incollare queste stringhe (ricorda di sostituire l'utente con quello principale scelto in fase di installazione)
Codice:
# Configuration for /etc/init.d/deluge-daemon
#
# The init.d script will only run if this variable non-empty.
# Sostituisci con il tuo nome utente
DELUGED_USER="utente"
#
# Should we run at startup?
RUN_AT_STARTUP="YES"
Successivamente, digitare il comando sudo nano /etc/init.d/deluge-daemon ed incollare il seguente codice:
Codice:
#!/bin/sh
### BEGIN INIT INFO
# Provides:          deluge-daemon
# Required-Start:    $local_fs $remote_fs
# Required-Stop:     $local_fs $remote_fs
# Should-Start:      $network
# Should-Stop:       $network
# Default-Start:     2 3 4 5
# Default-Stop:      0 1 6
# Short-Description: Daemonized version of deluge and webui.
# Description:       Starts the deluge daemon with the user specified in
#                    /etc/default/deluge-daemon.
### END INIT INFO

# Author: Adolfo R. Brandes 

PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
DESC="Deluge Daemon"
NAME1="deluged"
NAME2="deluge"
DAEMON1=/usr/bin/deluged
DAEMON1_ARGS="-d"             # Consult `man deluged` for more options
DAEMON2=/usr/bin/deluge-web
DAEMON2_ARGS=""               # Consult `man deluge-web` for more options
PIDFILE1=/var/run/$NAME1.pid
PIDFILE2=/var/run/$NAME2.pid
UMASK=022                     # Change this to 0 if running deluged as its own user
PKGNAME=deluge-daemon
SCRIPTNAME=/etc/init.d/$PKGNAME

# Exit if the package is not installed
[ -x "$DAEMON1" -a -x "$DAEMON2" ] || exit 0

# Read configuration variable file if it is present
[ -r /etc/default/$PKGNAME ] && . /etc/default/$PKGNAME

# Load the VERBOSE setting and other rcS variables
[ -f /etc/default/rcS ] && . /etc/default/rcS

# Define LSB log_* functions.
# Depend on lsb-base (>= 3.0-6) to ensure that this file is present.
. /lib/lsb/init-functions

if [ -z "$RUN_AT_STARTUP" -o "$RUN_AT_STARTUP" != "YES" ]
then
   log_warning_msg "Not starting $PKGNAME, edit /etc/default/$PKGNAME to start it."
   exit 0
fi

if [ -z "$DELUGED_USER" ]
then
    log_warning_msg "Not starting $PKGNAME, DELUGED_USER not set in /etc/default/$PKGNAME."
    exit 0
fi

#
# Function that starts the daemon/service
#
do_start()
{
   # Return
   #   0 if daemon has been started
   #   1 if daemon was already running
   #   2 if daemon could not be started
   start-stop-daemon --start --background --quiet --pidfile $PIDFILE1 --exec $DAEMON1 \
      --chuid $DELUGED_USER --user $DELUGED_USER --umask $UMASK --test > /dev/null
   RETVAL1="$?"
   start-stop-daemon --start --background --quiet --pidfile $PIDFILE2 --exec $DAEMON2 \
      --chuid $DELUGED_USER --user $DELUGED_USER --umask $UMASK --test > /dev/null
   RETVAL2="$?"
   [ "$RETVAL1" = "0" -a "$RETVAL2" = "0" ] || return 1

   start-stop-daemon --start --background --quiet --pidfile $PIDFILE1 --make-pidfile --exec $DAEMON1 \
      --chuid $DELUGED_USER --user $DELUGED_USER --umask $UMASK -- $DAEMON1_ARGS
   RETVAL1="$?"
        sleep 2
   start-stop-daemon --start --background --quiet --pidfile $PIDFILE2 --make-pidfile --exec $DAEMON2 \
      --chuid $DELUGED_USER --user $DELUGED_USER --umask $UMASK -- $DAEMON2_ARGS
   RETVAL2="$?"
   [ "$RETVAL1" = "0" -a "$RETVAL2" = "0" ] || return 2
}

#
# Function that stops the daemon/service
#
do_stop()
{
   # Return
   #   0 if daemon has been stopped
   #   1 if daemon was already stopped
   #   2 if daemon could not be stopped
   #   other if a failure occurred

   start-stop-daemon --stop --quiet --retry=TERM/30/KILL/5 --user $DELUGED_USER --pidfile $PIDFILE2
   RETVAL2="$?"
   start-stop-daemon --stop --quiet --retry=TERM/30/KILL/5 --user $DELUGED_USER --pidfile $PIDFILE1
   RETVAL1="$?"
   [ "$RETVAL1" = "2" -o "$RETVAL2" = "2" ] && return 2

   rm -f $PIDFILE1 $PIDFILE2

   [ "$RETVAL1" = "0" -a "$RETVAL2" = "0" ] && return 0 || return 1
}

case "$1" in
  start)
   [ "$VERBOSE" != no ] && log_daemon_msg "Starting $DESC" "$NAME1"
   do_start
   case "$?" in
      0|1) [ "$VERBOSE" != no ] && log_end_msg 0 ;;
      2) [ "$VERBOSE" != no ] && log_end_msg 1 ;;
   esac
   ;;
  stop)
   [ "$VERBOSE" != no ] && log_daemon_msg "Stopping $DESC" "$NAME1"
   do_stop
   case "$?" in
      0|1) [ "$VERBOSE" != no ] && log_end_msg 0 ;;
      2) [ "$VERBOSE" != no ] && log_end_msg 1 ;;
   esac
   ;;
  restart|force-reload)
   log_daemon_msg "Restarting $DESC" "$NAME1"
   do_stop
   case "$?" in
     0|1)
      do_start
      case "$?" in
         0) log_end_msg 0 ;;
         1) log_end_msg 1 ;; # Old process is still running
         *) log_end_msg 1 ;; # Failed to start
      esac
      ;;
     *)
        # Failed to stop
      log_end_msg 1
      ;;
   esac
   ;;
  *)
   echo "Usage: $SCRIPTNAME {start|stop|restart|force-reload}" >&2
   exit 3
   ;;
esac

:
Ancora, cambiare i permessi sul file:
sudo chmod a+x /etc/init.d/deluge-daemon
e aggiungere all'avvio il servizio
sudo update-rc.d deluge-daemon defaults
A questo punto far partire il demone con
sudo /etc/init.d/deluge-daemon start
e aprire il browser e digitare http://ipdelmuletto:8112 . Al primo accesso la password di default è deluge. Cambiarla al primo accesso nella sezione Configurazioni -> Password


6) Configurare Samba
Bisogna ora rendere accessibili le cartelle del muletto per il prelievo dai client.
Prima di tutto installate Samba:
sudo aptitude install samba smbfs
Per configurare Samba bisogna modificare il file /etc/samba/smb.conf quindi fate una copia del file originale
sudo cp /etc/samba/smb.conf smb.conf-default
apriamo il file con sudo nano /etc/samba/smb.conf e alla fine del documento inserire
Codice:
[shared]
comment = Condivisa
path = /home/utente/.aMule/Incoming
public = yes
writable = yes
così per tutte le cartelle, basta cambiare il parametro path. Nell'esempio sopra è evidente la condivisione della cartella dei file ricevuti di amule. Fare lo stesso per le cartelle del client torrent prescelto (Transmission o Deluge).
A questo punto aggiungiamo una password di rete all'utente principale con
sudo smbpasswd -a utente (dove "utente" è il nome del tuo utente principale)
e scegliere una password.
Per rendere effettive le modifiche riavviare samba con un sudo /etc/init.d/smbd restart
Qualora la cartella condivisa sia accessibile ma non modificabile (no write permission) dai client, occorre cambiare i permessi con il comando
sudo chmod -R 0777 /home/utente/cartellaDaCondividere

7) Configurare un server FTP (facoltativo)
A volte potrebbe essere utile installare un server ftp per facilitare il passaggio dei file dal muletto agli altri pc presenti nella rete. Per procedere con l'installazione digitare
sudo aptitude install vsftpd
Fatto ciò personalizzare il file di configurazione digitando
sudo nano /etc/vsftpd.conf
e togliere il cancelletto (ossia decommentare) le seguenti voci:
local_enable=YES
write_enable=YES

salvare il file ed uscire. Riavviare il demone per provare le modifiche digitando sudo /etc/init.d/vsftpd restart
A questo punto il demone accetterà gli utenti presenti sul muletto, sarà dunque possibile accedere alle rispettive home.
Perché installare un server ftp se utilizzo già samba?
Per copiare i file dal muletto al pc in uso samba va benissimo; tuttavia se volessimo passare i file dal muletto ad un nas (magari automaticamente, ad intervalli regolari), sarebbe ridondante farli passare prima dal pc (cosa che avviene usando samba). Consigliato per gli esperti

8a) Configurare un server UPnP (semplice)
Per chi avesse l'esigenza di condividere i file audio/video attraverso il protocollo UPnP, potrebbe rivelarsi utile l'istallazione di MediaTomb. Aprire il terminale e digitare
sudo aptitude install mediatomb
il resto dovrebbe farlo tutto da solo. Ultimissimo passo, bisogna impostare le cartelle condivise da monitorare e lo si può fare agevolmente attraverso l'interfaccia web all'indirizzo http://indirizzoipdelmuletto:49152 .
Selezionare la Filesystem View, posizionarsi nella cartella desiderata (quella dei download ad esempio) e premere sul simbolo + (add file or directory). In tal modo, i file saranno accessibili attraverso la rete anche a dispositivi come PS3, ipod o quant'altro

8b) Configurare un server UPnP e DLNA (avanzato)
Se nella vostra rete c'è una console o altri simpatici apparecchi multimediali, può essere utile installare ushare come server UPnP e DLNA (più completo di MediaTomb). Aprire il terminale e digitare
sudo aptitude install ushare
fatto ciò passiamo alla configurazione con
sudo dpkg-reconfigure ushare
  • Per prima cosa scegliere il nome del server UPnP (serve per essere riconosciuto dagli altri apparecchi della rete)
  • Poi selezionare l'interfaccia di rete (eth0 se si usa il cavo di rete, altre voci tipo wlan0 se wireless)
  • Ancora, indicare la cartella da condividere in rete (NB: ushare al momento supporta una sola cartella per la condivisione...occorre quindi indicare una cartella che contenga tutti i file e le sottocartelle che volete siano visibili) (es. se nella mia home ci sono le cartelle Incoming, Movies e TvShows e voglio condividerle tutte e tre, indicare come percorso di condivisione /home/utente dove per utente si intende il nome utente predefinito)
  • riavviare il servizio con sudo /etc/init.d/ushare restart
Per la configurazione avanzata, modificare il file di conf con il comando sudo nano /etc/ushare.conf (NB: ricorda di arrestare il servizio prima delle modifiche con sudo /etc/init.d/ushare stop ed avviarlo dopo con sudo /etc/init.d/ushare start)

8b) Configurare un server UPnP e DLNA (professional)
Purtroppo sia Mediatomb sia Ushare sono stati di fatto abbandonati dai rispettivi sviluppatori: funzionano ma difficilmente vedrete nuove features e bugfix a breve. Niente panico: Plex Media Server offre tutto ciò che ci serve, con una web interface davvero molto curata.
Digitare
sudo nano /etc/apt/sources.list
e aggiungere alla fine del file la seguente stringa
Codice:
deb http://www.plexapp.com/repo lucid main
salvare e chiudere. Installare la chiave pubblica tramite il comando (premere s quando richiesto)
sudo apt-get install plex-archive-keyring
poi
sudo apt-get update
sudo apt-get install plexmediaserver
Al termine dell'installazione, accedere alla web interface digitando sul browser
http://ipdelmuletto:32400/manage/index.html

9) Configurare un personal cloud service tramite Owncloud
Se il vostro muletto è particolarmente muscoloso e disponete di una connessione ad internet decente – ovvero se vi trovate all’estero – potreste crearvi il vostro servizio di cloud personale tramite l’ottimo OwnCloud. Nel giro di poco più di un anno, gli sviluppatori hanno messo in piedi uno script per server LAMP (e WAMP) davvero ben fatto, con la possibilità di installare dei client multipiattaforma per la sincronizzazione proprio come i più blasonati servizi di cloud storage (iCloud, Dropbox, Sugarsync ecc.). Oltre alla gestione dei file, permette di riprodurre in streaming la musica presente nella cloud, gestire i contatti, i calendar e, tramite app di terze parti, svariati servizi come Gdrive e lo stesso Dropbox direttamente dalla sua interfaccia. Tra le altre features troviamo il versioning, possibilità di collegarsi in connessione sicura https e tanto altro.

I requisiti minimi per OwnCloud sono: un server Apache (oppure lighttdp), Php5 e Sqlite. Potrebbe variare, a seconda della versione di Ubuntu, la stringa di apt-get. Per la 12.04 LTS il comando per risolvere le dipendenze che ho usato è

sudo apt-get install apache2 php5 php5-json php5-gd php5-sqlite curl libcurl3 libcurl3-dev php5-curl php5-common php-xml-parser

poi

sudo apt-get install sqlite sqlite3
Qualora il comando dovesse restituirvi qualche errore, provate ad eliminare I pacchetti obsoleti o già inclusi in altri. Come recitano le istruzioni di installazione
Quote:
To run ownCloud, your webserver must have the following installed: php5 (>= 5.3), php5-json php-xml php-mbstring php5-zip php5-gdAnd as optional dependencies: php5-sqlite (>= 3), curl, libcurl3, libcurl3-dev, php5-curl, php-pdo
È importante modificare alcuni parametri nel file di configurazione PHP per il corretto funzionamento del nostro personal cloud service. Aprire il file di configurazione tramite il comando

sudo pico /etc/php5/apache2/php.ini

e modificare i parametri come segue:
Codice:
upload_max_filesize = 1024 MB
post_max_size = 1300 MB
memory_limit:1300M
max_execution_time = 3600
salvare e chiudere il file. A questo punto si può procedure con l’installazione di OwnCloud. Scaricare il pacchetto, nella propria home, digitando

wget http://owncloud.org/releases/owncloud-latest.tar.bz2
Scompattare l’archivio con il comando
tar -xjf owncloud-lastest.tar.bz2
e spostare tutto nella root del webserver tramite il comando
sudo cp -r owncloud /var/www
Assicurarsi che I permessi di apache siano corretti digitando
sudo chown -R www-data:www-data /var/www
e riavviare il webserver
sudo service apache2 restart
Digitare nel browser di un client l’indirizzo del muletto, aggiungendo al percorso la cartella di OwnCloud, nel mio caso:
http://192.168.1.6/owncloud
e procedere con l’installazione impostando una username e una password. Tali dati saranno utili anche quando si vorrà accedere tramite applicazioni client. A questo punto basta installare i client sui pc che vogliamo abbiano accesso e un client webdav sul nostro smartphone (suggerisco l’ottimo e gratuito Webdav Nav per iOS).


Ok, mi sa che abbiamo concluso. Questo è quello che ho fatto io, se ho commesso qualche errore segnalatemelo pure!!

A presto

Questa guida è stata pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
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in attesa di una firma migliore...

Ultima modifica di friwer : 14-08-2012 alle 13:51. Motivo: aggiornamento della guida a Ubuntu 12.04
friwer è offline  
Old 15-11-2008, 13:46   #2
massi_it
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Messaggi: 1035
grazie mille! bellissima guida! era tanto che ne cercavo una. mi metto alla ricerca di un vecchio pc tra i cassettoni dell'immondizia e via di muletto

ma non va tra le guide ufficiali?
__________________
Ciao a tutti
massi_it è offline  
Old 15-11-2008, 13:57   #3
red.hell
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Messaggi: 3643
bella, ma non hai specificato la distribuzione

cos'è? debian net-install? (ma debian usa sudo???)
red.hell è offline  
Old 15-11-2008, 13:59   #4
Devil!
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Messaggi: 5902
Quote:
Originariamente inviato da red.hell Guarda i messaggi
bella, ma non hai specificato la distribuzione

cos'è? debian net-install? (ma debian usa sudo???)
Quote:
Originariamente inviato da friwer Guarda i messaggi
Poi bisogna scaricare il cd di Ubuntu Server
Complimenti all'autore
__________________

Devil! è offline  
Old 15-11-2008, 14:00   #5
friwer
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L'Avatar di friwer
 
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Città: BN
Messaggi: 2233
perchè dove stanno le guide ufficiali??
per tutti coloro che provano questa guida: se notate delle incoerenze o delle lacune nel seguire le istruzioni, riportate qui il problema e cercheremo di migliorare il tutto. Per quanto riguarda la scelta client torrent (perchè non torrentflux?), ho optato per transmission perchè pare il meno avido di risorse e non ha bisogno di dipendenze particolari.

PS. grazie a tutti
__________________
in attesa di una firma migliore...

Ultima modifica di friwer : 15-11-2008 alle 14:02.
friwer è offline  
Old 15-11-2008, 14:35   #6
fcristini
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Iscritto dal: Mar 2008
Messaggi: 50
Complimenti all'autore, un post veramente utile.
Io l'ho realizzato con DSL (Damn Small Linux), un server FTP piccolissimo ed il client per reti donkey MLDonkey

Attualmente stà girando su un pentium 166 con 32 Mb di ram, fantastico XD
Naturalmente bisogna usarlo via rete ed il server X per ragioni di RAM non è stato installato
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Se non rispetti le regole sei solo fuffa

Toshiba Satellite A210-1AY, informazioni e trucchetti. Guida all'installazione di Ubuntu e Archlinux sul nostro notebook!
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Old 15-11-2008, 17:18   #7
massi_it
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perchè dove stanno le guide ufficiali??
be.... qui!!

forse bisognerebbe segnalare il post al moderatore mi ricordo che una volta si fece così per una guida per impostare una macchina linux multilingua
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Ciao a tutti
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Old 15-11-2008, 17:48   #8
Gimli[2BV!2B]
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Ok, mi hai convinto: ridarò una possibilità ad AMule! L'ultima volta che l'ho provato, vario tempo fa, mancavano, sia nell'interfaccia web che nel client, funzionalità che reputavo indispensabili. Quindi decisi di usare MLDonkey.
Però ormai MLDonkey è moribondo ed è scritto in un linguaggio di nicchia che rende difficile un revival... controllerò come è evoluto AMule nel frattempo.

Una domandina: ma non c'è uno script ufficiale in /etc/init.d in Ubuntu-server?
In Debian c'è amule-daemon.

Oh, per carità, quello che proponi fa il suo lavoro, ma non è esattamente uno script per gestire un demone...
Mancano vari dati utilizzati da utilità di sistema per gestire i demoni, dalle INIT INFO al pidfile, oltre al mancato uso di start-stop-daemon
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Old 15-11-2008, 18:01   #9
Nemo1985
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Scusate se mi intrometto, io su ambiente linux ho sempre utilizzato mldonkey, tranne per quanto riguarda la configurazione un po' macchinosa, non ho avuto particolari problemi, inoltre ha la comodità (che può essere un'arma a doppio taglio) di supportare in se sia la rete emule e kademlia che bittorrent (più altri protocolli che non uso) ha l'interfaccia web integrata, parte all'avvio ecc. Leggo che viene dato per moribondo, in effetti è da agosto che non viene aggiornato, però non mi pare sia nel viale del tramonto, hai qualche info a proposito?
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Old 15-11-2008, 18:09   #10
Devil!
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Il problema è che MLDonkey supporta un po' tutti i protocolli, ma spesso in modo parziale/incompleto non implementando caratteristiche importanti.
Altro problema è l'essere scritto in Objective Caml, linguaggio semisconosciuto e quindi i contributi da parte della comunità sono di conseguenza inferiori.
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Old 15-11-2008, 18:47   #11
friwer
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Ok, mi hai convinto: ridarò una possibilità ad AMule! L'ultima volta che l'ho provato, vario tempo fa, mancavano, sia nell'interfaccia web che nel client, funzionalità che reputavo indispensabili. Quindi decisi di usare MLDonkey.
Però ormai MLDonkey è moribondo ed è scritto in un linguaggio di nicchia che rende difficile un revival... controllerò come è evoluto AMule nel frattempo.

Una domandina: ma non c'è uno script ufficiale in /etc/init.d in Ubuntu-server?
In Debian c'è amule-daemon.

Oh, per carità, quello che proponi fa il suo lavoro, ma non è esattamente uno script per gestire un demone...
Mancano vari dati utilizzati da utilità di sistema per gestire i demoni, dalle INIT INFO al pidfile, oltre al mancato uso di start-stop-daemon
si c'è anche in ubuntu ma non so per quale ragione si rifiutava di partire. faccio un pò di ricerca e cerco di migliorarlo

Edit: modificato
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Ultima modifica di friwer : 15-11-2008 alle 19:02.
friwer è offline  
Old 15-11-2008, 19:25   #12
Gimli[2BV!2B]
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@Nemo1985
Anch'io sono ancora un felice utilizzatore di MLDonkey, ma, purtroppo, da quel che mi risulta, dal gennaio del 2007 non ci sono sostanziali contributi al supporto ED2K, poi il BT non è completamente implementato e mediamente più lento rispetto agli altri client.

In questa recente discussione è riportata nero su bianco l'attuale situazione.

Ribadisco, ancora sono sufficientemente soddisfatto di ciò che offre, me se in futuro non arriveranno, per lo meno, kad2 e la protocol obfuscation, credo che non riuscirà più a dialogare con la maggior parte degli altri client, quindi mi sto guardando in giro...

@friwer
Sì, migliorato, più ordinato e con le variabili utili in evidenza.
Per completarlo ti consiglio di informarti su start-stop-daemon, che, a grandi linee, fa quel che fai tu col su e registra il PID del processo (per non dover ricorrere ad un generico killall), oltre ad altre simpatiche cosette.
Poi, prova a dare un'occhiata al file /etc/init.d/skeleton che contiene le linee guida per la creazione di script init seguendo le policies della distribuzione (in Ubuntu ci sarà? Credo di sì).

Riguardo lo script ufficiale: per farlo funzionare è necessario compilare il file /etc/default/amule-daemon con il nome dell'utente da utilizzare (il tuo $USER, appunto) e la cartella in cui verrà creata la cartella .amule (di solito la home dell'utente di prima o comunque un luogo in cui l'utente può scrivere).


Riguardo ad aMule, non male.
L'interfaccia web non mi sembra completa come quella di MLDonkey, ma più usabile, ma non credo che la userei per lanciare un download perché non mi sembra che permetta di analizzare i dettagli di ciò che si sta scaricando...
L'amulegui mi sembra più matura e sembra offrire le stesse possibilità dell'interfaccia diretta, quella che avevo provato tempo fa era ben più grezza... Ora controllerò se l'amulegui ufficiale per win va bene con il demone Debian (2.2.2-1 Vs 2.2.2-2).
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Old 15-11-2008, 20:20   #13
Nemo1985
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@Nemo1985
Anch'io sono ancora un felice utilizzatore di MLDonkey, ma, purtroppo, da quel che mi risulta, dal gennaio del 2007 non ci sono sostanziali contributi al supporto ED2K, poi il BT non è completamente implementato e mediamente più lento rispetto agli altri client.

In questa recente discussione è riportata nero su bianco l'attuale situazione.

Ribadisco, ancora sono sufficientemente soddisfatto di ciò che offre, me se in futuro non arriveranno, per lo meno, kad2 e la protocol obfuscation, credo che non riuscirà più a dialogare con la maggior parte degli altri client, quindi mi sto guardando in giro...
guarda, sembrerà paradossale, ma a volte il client mldonkey, scarica certi file poco condivisi più velocemente del mio emule puro, per quanto riguarda bittorrent ho notato che il supporto a certi tracker è assente, nonostante questo, anche qui è riuscito in certi casi a rivaleggiare se non superare il più famoso deluge, in altri più lento, purtroppo hai ragione lo sviluppo procede a rilento, per quanto riguarda la ricerca, io uso emule liscio per cercare i file (e soprattutto non incappare in fake) dopodichè trasporto l'ed2k link su mldonkey. Diciamo che la comodità di mldonkey è il supporto a più protocolli, il top sarebbe avere emule su linux per la rete e2dk e kad e beh direi che deluge su linux va molto bene... amule mi sembra in ogni caso carente sotto alcuni punti di vista rispetto a Emule.

Concludo facendo i complimenti all'autore del topic, personalmente prediligo debian, ma se dovessi installare un muletto da 0 seguirei per filo e per segno questa guida
Nemo1985 è offline  
Old 16-11-2008, 00:57   #14
friwer
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@friwer
Sì, migliorato, più ordinato e con le variabili utili in evidenza.
Per completarlo ti consiglio di informarti su start-stop-daemon, che, a grandi linee, fa quel che fai tu col su e registra il PID del processo (per non dover ricorrere ad un generico killall), oltre ad altre simpatiche cosette.
Poi, prova a dare un'occhiata al file /etc/init.d/skeleton che contiene le linee guida per la creazione di script init seguendo le policies della distribuzione (in Ubuntu ci sarà? Credo di sì).

Riguardo lo script ufficiale: per farlo funzionare è necessario compilare il file /etc/default/amule-daemon con il nome dell'utente da utilizzare (il tuo $USER, appunto) e la cartella in cui verrà creata la cartella .amule (di solito la home dell'utente di prima o comunque un luogo in cui l'utente può scrivere).
grazie per la dritta. Proverò lo script di default: se così fosse la procedura sarebbe ancora più immediata.
Quote:
Ora controllerò se l'amulegui ufficiale per win va bene con il demone Debian (2.2.2-1 Vs 2.2.2-2)
va bene, la sto usando proprio ora!
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Old 16-11-2008, 13:24   #15
friwer
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ora dovrebbe essere a posto davvero. La procedura sembra molto più fluida ora. Grazie
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Old 16-11-2008, 13:33   #16
Hador
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come client torrent io mi trovavo molto bene con torrentflux, sempre su ubuntu server. http://www.torrentflux.com/
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Old 16-11-2008, 14:56   #17
friwer
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anche io ho provato torrentflux...ma ha dei requisiti troppo esosi per i miei gusti:
- server apache
- php5
- mysql
anche scegliendo il fork (tf-b4rt + lighttpd + fastcgi + sqlite) la situazione resta comunque svantaggiosa rispetto a transmission che basta a se stesso.
torrentflux ha dalla sua una migliore gestione di utenze multiple...ma al momento non mi interessava.
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Old 16-11-2008, 17:28   #18
manowar84
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bella guida complimenti
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Old 17-11-2008, 11:15   #19
buglis
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Bella guida, visto che devo crearmi un ulteriore server seguirò questi consigli. Ovviamente non userò ubuntu (che aborro) ma debian
transmission utilizza il dht???

Nel server attuale uso rtorrent, fantastico programma a linea di comando, ma mi piacerebbe averne uno in GUI da gestire anche da remoto. Rtorrent ha diverse utiliti per questo ma sono da configurare e il più delle volte mi fanno impazzire.

Sono molto legato ad utorrent e sarei intenzionato a installare un DE e poi utilizzare questo però non vorrei sprecare tante risorse. Ovviamente poi sfrutterei pure il desktop remoto per una gestione grafica e non più a linea di comando, ma credo sia uno spreco per fare questo.

Cosa mi consigliate??

Ultima modifica di buglis : 17-11-2008 alle 11:22.
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Old 17-11-2008, 15:27   #20
friwer
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non credo che transmission utilizzi il dht...potresti provare deluge che comunque è accessibile da web-ui. Personalmente evito di installare un de in scenari simili ma, ovviamente, è una questione di gusti
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