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23-04-2011, 16:27 | #81 | ||||||
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Tornando alla jvm non capisco proprio cosa trovi di abominevole in tutto questo, far girare un programma sviluppato per una tecnologia che per sua stessa definizione è multipiattaforma mi sembra il minimo. Rigirare il tutto sul controllo remoto (a prescindere dalla tecnologia, rdp o screen grabber stile vnc che sia) mi sembra un modo un po' sbrigativo per liquidare il vero problema. Tu parli di tablet come di un dispositivo che può fare tutto quello che può fare un pc (parole tue eh), il fatto che tu debba usare per forza qualche altro pc o dispositivo per supplire alle sue mancanze oggettive (di risorse hardware o software non importa) è sufficiente a dimostrare che quanto affermi è falso. E non c'è bisogno nascondersi dietro legacy o non legacy, qui si tratta di applicazioni ben precise e di uso assolutamente comune nel mondo del lavoro. Quote:
La questione a me sembra molto semplice, ci sono applicazioni e cose che non si possono fare su tablet, e questo è un problema oggettivo. La tua soluzione? Non usarle oppure farle girare altrove e collegarsi in remoto (ripeto, ammesso e non concesso che sia possibile in tutti gli scenari). Scusa ma a me questa pare una presa per i fondelli, specialmente se si nasconde la testa sotto la sabbia e si addita chi fa presente questi problemi oggettivi come vecchio matusa incapace di evolversi e star dietro all'innovazione. I dispositivi (come i pc, i tablet, gli smartphone, fino ai mainframe) sono strumenti che devono soddisfare dei bisogni, delle esigenze. Sarebbe un ABOMINIO se le esigenze (degli utenti come delle aziende) si dovessero piegare alle limitazioni degli strumenti solo perchè una manica di cialtroni (es i vari Tim Oreilly o Steve Jobs o altri "venditori di fumo" che si spacciano per guru dell'innovazione e della "rete") ha deciso così e ha influenzato con le sue parole i media. Quote:
Il paese dei balocchi dove ogni cosa deve essere bella e innovativa a prescindere dal suo utilizzo o delle necessità che ci dovrebbero stare dietro? L'innovazione tecnologia deve risolvere dei problemi o soddisfare delle esigenze, altrimenti è semplicemente "fuffa", moda, esercizio di stile, esattamente come i tablet o la grande bufala del "2.0". Quote:
Poco importa se un'azienda vende un bene o un servizio materiale o immateriale, ma questo è il mondo reale, con esigenze reali che devono essere soddisfatte da degli strumenti reali, flessibili ed efficaci. Se uno strumento non risponde a queste necessità è inutile, punto; il tablet per sua stessa natura non lo fa, il pc invece lo fa e non a caso è la piattaforma di riferimento. Quote:
Figurati che una volta siamo riusciti a far girare su un thinkpad un intero portale di un ente che girava su un mainframe IBM con sistema operativo proprietario e architettura totalmente custom e irriproducibile, giusto per portati un esempio della estrema flessibilità che deve possedere uno strumento per poter essere utile in ambito lavorativo, nel mondo reale... Quote:
Al massimo puoi vendere un po' di fumo negli occhi ai tuoi clienti sbandierano innovazione a destra e a manca con l'ultima scintillante novità proposta dai soliti guru nullafacenti; non aspettarti però che ti ringrazino per questo, perchè prima o poi i nodi vengono al pettine, e se risolvi problemi il meccanismo gira e tutti se ne trae vantaggio, in caso contrario la defenestrazione è a portata di tap...
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24-04-2011, 01:04 | #82 | |
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Se dovessi rinascere, farei l'idraulico! Ultima modifica di tazok : 24-04-2011 alle 01:12. |
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24-04-2011, 09:44 | #83 |
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Mi dispiace, ma finché si continua a dire che ci si può fare praticamente tutto, e in alternativa ci si può connettere ad un desktop remoto, allora manca qualcosa.
Perché ci si appoggia sempre e comunque ad un servizio che risiede sul pc; inoltre il tablet è perfetto per chi si muove in mobilità, ma per chi rimane fermo in ufficio non serve a niente, può avere anche 80 ore di autonomia e pesare due grammi, ma queste qualità non servono, e non serve neanche uno schermo da 10" touch. Per le centinaia di migliaia di persone che lavorano dietro una scrivania con un pc il tablet non porta niente di nuovo, per questo il tablet non può essere l'innovazione più importante degli ultimi decenni, certo sopperisce a vari bisogni, ma si limita a farlo in un determinato ambito, mentre il pc è universale, nelle sue declinazioni può fare tutto.
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24-04-2011, 10:10 | #84 | |
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il tablet è un INTERFACCIA verso SERVIZI. Non è un pc desktop (non ha le capacità computazionali e nemmeno un os altamente configurabile) non è un notebook(non ha le capacità computazionali e nemmeno un os altamente configurabile) è simile ad un netbook, per quanto riguarda il campo applicativo, solo che espone la sua funzionalità come AGGREGATORE di servizi. Il pc esiste da decenni, non è cambiato, è un segmento di mercato che è sempre il medesimo. Tu c'eri quando ci fu la bolla dei cellulari? "Ma cos'è questo? ma chi lo usa sto cassone? no no il caro vecchio telefono non verrà mai sostituito, questo telefono cellulare non prende mai..si impunta.." bisogna vedere le cose in prospettiva. Comunque questo è il mio pensiero, lungi da me farvi comprare un tablet io il mio ce l'ho e me lo tengo stretto pace e buona pasqua
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24-04-2011, 10:32 | #85 | |
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Da quando è stato lanciato a quando si è affermato, il telefono cellulare viene utilizzato dal 90% degli italiani ed è stato adottato via via da più persone/categorie di persone. Il tablet, in generale, da quante persone viene e verrà realmente utilizzato? Attualmente stiamo ad una percentuale molto bassa, come tutte le novità agli inizi; ma in futuro raggiungerà quota 90? Secondo me, no Questo a significare che è un prodotto utile, ma per una cerchia più ristretta di persone. Di conseguenza non può essere considerato un'innovazione al pari della ruota o del gps. Per coloro i quali ne traggono dei vantaggi, benissimo, hanno trovato un prodotto bello, comodo, efficiente ad un prezzo abbordabile, ma per tutti gli altri non è cambiato nulla.
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24-04-2011, 11:02 | #86 | |
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Le centinaia di migliaia di persone che passano le loro giornate lavorative dietro una scrivania non hanno bisogno di potenza di calcolo (o almeno quasi tutte), l'hardware a disposizione di un tablet (almeno quelli di fascia alta) basta e avanza; il tablet non può sostituire il pc in questi ambiti, proprio perché non ha servizi da offrire che soddisfino bisogni non adeguatamente soddisfatti dal pc, i suoi punti di forza non servono a niente in un ambito di questo genere. Fino ad ora tutti i vantaggi del tablet che hai elencato si riducono ad un solo ambito, mobilità, toglici quella e il tablet non è altro che una macchina come le altre, con niente da offrire di più di quello che offrono i pc.
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25-04-2011, 09:55 | #87 | |
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cosa pensi che potrà essere innovato nel campo dei calcolatori? Aspettiamo i computer quantistici, aspettiamo la decentralizzazione completa in cloud di tutto, aspettiamo..cosa? La mobilità era un punto carente nella sfera dei calcolatori. Quante volte sei rimasto "appeso" con il tuo notebook del 2000, "out of fuel" per via della batteria da 2 ore scarse? La vera fregatura dei netbook in questo caso, è che non hanno sistemi operativi ottimizzati per l'esperienza utente. Siamo onesti, quanta gente ha comprato un netbook con Atom, per poi lamentarsi che non ci poteva giocare ai videogames, o che gli andava lento, o altre migliaia di cose? L'heritage dei netbook purtroppo, è proprio il sistema operativo. Molte persone ( tra cui quelle alle quali ho risposto con post chilometrici poco sopra ) pensano che un netbook sia un personal computer con capacità di calcolo "oneste", altri ci installano DBMS Oracle ( ) altri pretendono di farci "quello che fanno a casa". Non si può. Punto. sono due prospettive hardware diverse. Non è utile installare software "pensato" per un i5 con ssd e 8gb di ram su un atom con hdd da 5400 rpm e 1gb di ram! E' assurdo. Il Tablet non nasce con queste pretese. Ha un sistema operativo ottimizzato, una suite di programmi facilmente accessibile, e la capacità di essere mobile per tutto il tempo necessario. Non pretende di fare girare photoshop su un dispositivo mobile, ma ha diversi software che adempiono comunque allo scopo. Non pretende di fare montaggio video, ma ha tonnellate di app pronte se ne hai bisogno. Per tutto il resto, non c'è e non ci sarà mai un dispositivo che può competere con la controparte desktop-server in mobilità, per ovvi problemi fisici. In quel caso si dovrà utilizzare un servizio di remote desktop, e se non li avete mai usati su tablet, sono davvero facili e funzionali. Con questo concludo, io mi tengo stretto il mio tablet, mi ha semplificato la vita e reso più produttivo. Just my two cents
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25-04-2011, 12:46 | #88 | |||||||||
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Ti prego non quotare più così perchè altrimenti serve mezz'ora di copy&paste per risponderti
Quote:
L'utilità in questo caso sarebbe limitata ma non darei così per scontato che si tratti di un esempio campato per aria, della trentina di istanze Oracle 9 e 10 che amministro presso il cliente da cui sto lavorando ce ne saranno si e no 5 o 6 cariche o che richiedono la capacità computazionale e le risorse di un server vero, le altre sono le tipiche istanzine idle al 100% che potrebbero girare anche su un netbook, non lo fanno solo per una questione di affidabilità, ma in merito alle risorse potrebbe anche bastare un Atom con 1GB di ram... Quote:
Al prossimo giro forse ti renderai conto che si tratta di dispositivi per il cazzeggio, cosa che noi ripetiamo dall'inizio Quote:
La questione centrale è che volendo si può fare, il dispositivo te lo permette, il tablet no. A prescindere da questo però nella mia esperienza lavorativa ho visto scenari in cui a fronte di un emergenza anche un notebook ha potuto fare le veci di un mezzo mainframe per tamponare l'emergenza. Quote:
Non parliamoci addosso per favore, se le nuove interfacce di cui tu parli sono funzionali e rispondono a dei bisogni allora vedrai che sarà il mercato stesso ad adottarle, altrimenti restano un puro esercizio di stile, una moda. Non esiste innovazione "a prescindere". Quote:
Innovazione, scalabilità, ricerca, tutte belle parole al vento se non si garantisce un servizio, perchè è su quello che la gente e le aziende pagano e investono. Ecco perchè l'affidabilità è il cardine del mondo IT, perchè tutto quel bel castello di carte che i santoni della comunicazione e del web hanno costruito (incluso la bufala del "2.0") sta in piedi solo perchè alla base ci sono sistemi e servizi (pensa anche soltanto alla risoluzione e dns, pensa ai webserver, pensa ai dbms più utilizzati - non certo nosql...) che fanno dell'affidabilità il loro cardine. Quando vai al bancomat a prelevare dovresti ringraziare il buon vecchio AS400 che ci sta dietro (ma dietro dietro... magari dietro gozzilioni di altri servizi sfavillanti e venduti come il non plus ultra dell'innovazione) e la sua affidabilità. Quando paghi la TARSU o l'ICI dovresti ringraziare l'affidabilità del buon vecchio Oracle o DB2 o Informix o MQSeries che garantiscono la consistenza dei dati e delle transazioni in atto. Quando vai a digitare l'indirizzo di un sito sul tuo amato iPad dovresti ringraziare Paul Mockapetris, Jon Postel e Craig Partrige che quasi trent'anni fa hanno ideato un sistema semplice, funzionale e soprattutto affidabile chiamato DNS. Mi fermo qui perchè di esempi ce ne potrebbero essere migliaia... Quote:
E' talmente indispensabile che tanti (io incluso) ne facciamo anche meno e viviamo bene lo stesso... E' talmente rivoluzionario che prima si facevano le stesse cose su irc o su usenet oppure creando il proprio sito (con in più un prezioso apporto didattico, visto che per fare qualcosa allora dovevi anche imparare qualcosa...) Rivoluzionaria la collaborazione? Ovvero? Riempire una form e dando un submit? Fino a prova contraria si poteva fare anche prima... Parlo di bufala nel senso che tutto quello che è stato sbandierato come rivoluzione del web 2.0 di fatto erano cose che si potevano fare benissimo anche prima e che in molti casi c'erano anche prima. E' una bufala anche soltanto per il fatto che non esiste una definizione precisa di cos'è questo 2.0, per alcuni è javascript asincrono, per altri è "collaborazione", per altri è il passaggio da siti a blog o da cms a wiki, per altri l'uso massiccio di syndication, per altri addirittura il passaggio da siti statici a dinamici (questa poi è la più grossa delle vaccate...). Quote:
Perchè devi etichettare come retrogradi chi critica dispositivi o architetture che non sono ne innovativi ne pienamente utili (es tablet)? Più di una persona in questo thread ha portato numerosi esempi delle lacune e delle mancanze di questi dispositivi, tu tutte le volte o hai parzialmente ritrattato (es la trasformazione da tablet=pc a tablet=interfaccia) o hai bollato come retrogradi chiunque abbia avanzato una critica. Eppure criticare è il primo passo per innovare... Al contrario dei tablet ci sono esempi di innovazione lampanti che stanno veramente cambiando il mondo dell'IT e che stanno avendo un lento e graduale successo proprio perchè (a differenza dei tablet) offrono importanti benefici risolvendo problemi e garantendo nel contempo i requisiti necessari per affermarsi nei rispettivi campi. Prendi ad esempio la virtualizzazione, come tutte le innovazioni vere sta prendendo sempre più piede e in modo sempre più consistente anche se graduale (es prima in ambienti di sviluppo e test, ora sempre più in produzione, e questo non è un caso, le mode "esplodono", le innovazioni procedono a piccoli passi), garantisce una maggiore affidabilità unendo flessibilità, efficenza, consolidamento hardware e una più facile gestione. Idem per i sistemi blade, permettono il consolidamento, una gestione centralizzata, una maggiore ottimizzazione degli spazi e delle risorse. Quote:
Sono proprio architetture come quella dell'AS400 che sono arrivate ad oggi proprio perchè estremamente scalabili, e non è un caso che tecnologie che oggi sono davvero innovative (come ad esempio la già citata virtualizzazione) alla fin fine prendono spunto proprio dalle intuizioni e dalle applicazioni introdotte con quei vecchi sistemi. Quote:
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25-04-2011, 14:12 | #89 | ||||||||||||||||||
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Ios(come android, ma non valutiamo nemmeno gli ultimi competitor come Bada e Wp7) è relativamente giovane. Tu mi stai dicendo che un netbook ha una architettura flessibile perché ha un parco software che "macina" da 30 anni. Io ti stò dicendo che è sempre la solita minestra. E' un "pc" più piccolo, meno risorse, più difficoltà oggettive(tasti piccoli, velocità ridotta) e pochi vantaggi (mobilità). I tablet rappresentano il concetto di innovazione: Prima di tutto hanno un parco software con un boom registrato di milioni di applicazioni in 4 anni . L'innovazione viene data dal mercato, in quanto c'è domanda, la gente compra le applicazioni, gli sviluppatori sono portati a programmare software sempre migliore(non viviamo di aria purtroppo ) In secondo luogo propongono una modalità di utilizzo alternativa, Touch. 5-6 anni fà ero il felice possessore di un Palm Treo 650. Univa la Tastiera fisica con uno schermo touch. L'evoluzione imho è stata semplice: siamo passati dai nokia con 12 tasti, agli smartphone con 20, agli ibridi touch/tastiera, ed infine al solo touch(curiosità: che telefono/smartphone usi? è touch? ) Se tutti si fossero chiusi a riccio sulla tastiera(e in molti miei colleghi ancora oggettivamente lo fanno, perchè non hanno VOGLIA di cambiare modalità di fruizione delle cose) ancora avremmo il bellissimo nokia a 12 tasti. Per i più anziani, per carità, è una manna dal cielo (mia nonna aveva un telefono che faceva vedere solo i numeri, nemmeno gli sms riceveva) ma io non ci vedo progresso, non ci vedo 2.0, non ci vedo innovazione, non ci vedo tutto quello che tu consideri "fumo negli occhi creato dai guru". Ovviamente rispetto la tua idea/persona, ma non sono d'accordo su quello che dici Quote:
Il discorso è: lo scopo. che scopo hai di mettere un servizio blando su un dispositivo mobile? Sei tu che stai cambiando destinazione di utilizzo(erroneamente). I servizi di accesso vanno configurati su dispositivi delegati per tale scopo. Poi non mi venire a parlare di situazioni limite che ti si creano dai clienti, perchè come tali (limite) sono poco inerenti al discorso (è logico che, in caso di incendio, l'ipad non può essere un estintore, ma è un caso limite ) Quote:
I tablet sono per definizione dispositivi di interfaccia. Espongono Servizi. Espongono anche il Cazzeggio, cosa che può essere esposta anche su un netbook(sul mio ci girava Unreal 99, quindi? ciò ne pregiudicava l'utilizzo?boh). Puoi farci tutto, se sai farlo. Se vuoi impararlo. Altrimenti no. Sarà sempre più comodo utilizzare un netbook perchè...si è nati e cresciuti utilizzando un pc. Semplice e condivisibile. Ma io preferisco utilizzare le ultime tecnologie, se dopo un periodo (ovvio) di mio "rodaggio" esse mi facilitano la vita Penso sia chiaro come ragionamento, no? Quote:
Perché non prendi un tablet Android, bello che rootato, e ti diverti ad installare tutti i servizi che ti servono dal layer Linux? puoi divertirti a verificare che hai le stesse potenzialità da riga di comando che avresti su un netbook. Certo a quel punto snaturi un pò il dispositivo, ma se tu mi parli del "si può fare"...si può fare anche li. E volendo anche su un Ipad, con JB. Quote:
Domandati perchè lavorando in un parco scientifico ancora mi si presentano signori che mi chiedono se possono realizzare la loro idea finanziata da noi. Te lo dico io perché: perché le aziende non hanno più prospettiva. Fanno il loro lavoro, le scarpe, il ferro, i bottoni, le scatole. Usano ancora tecnologie di 20-30 anni fa perchè non vogliono INVESTIRE nella ricerca. Non saremo più competitivi nel mondo se continuiamo così, ma questo è un altro discorso che esula dal topic, quindi sorvoliamo. Quote:
e questa cosa mi dispiace. Il mercato è trainato dalle correnti internazionali e dal clima di instabilità mondiale, cosa vorresti che domandasse adesso? Eppure, se guardi i risultati, c'è una "bolla" per i tablet non indifferente. Come mai? Solo perchè "Mario Jobs" ha parlato? viviamo davvero in un mondo di zombie decerebrati? Possibile, ma io preferisco pensare che il mercato abbia immesso un prodotto nuovo, e che la domanda abbia accolto positivamente una nicchia che si è venuta a creare. Come è stato il boom dei netbook 5 anni fà, adesso lo è dei tablet, e di dimensioni ancora più grandi. Quote:
Dal mio lato, ho dovuto rimettere mano a software che era stato scritto da zero (servlet implementate "a mano"..) perchè quando sviluppato non ci si "fidava" dei framework di sviluppo(hibernate, spring, etc) poichè non "affidabili". Sai, ho fatto un corso di sicurezza dei sistemi informativi, che mi ha aperto un po la visione anche sul mondo in generale. Ho capito che è la "paura" che guida le scelte delle persone. "ho paura di perdere i dati", "ho paura che il software crashi e si rompa tutto" "ho paura che prenda un virus". Le aziende pagano ed investono in servizi, ma dovrebbero investire altrettanto in ricerca e sviluppo. Cosa che non fanno, ed oggi ancora ci troviamo con i bancomat con AS400 nel backend.. Quote:
Request for Comments, come ben saprai, è nato appunto per condividere metodi, idee, ricerche. E' affidabile perchè è passato per decine di revisioni, è affidabile perché qualcuno ha avuto idea di aggiornarlo, di manutenerlo, e di renderlo quello che è oggi. Quando è nato chi lo usava? solo i ricercatori di Arpanet. Oggi è un po diverso. Il tablet lo usano tutti. Come diceva Ford "i vantaggi di una tecnologia sono tali, solo quando la tecnologia è a disposizione di tutti" e io concordo pienamente. Quote:
E' un sistema vecchio, lento, che ha le sue falle. Ha dei tempi di down non indifferenti (un giorno mi è capitato di dover chiedere i soldi alla mia ragazza, perchè tutti i bancomat della mia città erano in blocco, e non mi chiedere il motivo). Magari se nel corso degli ultimi 30 anni si fosse puntato ad innovare(piano piano, un po alla volta, non tutto di botta) oggi avremmo veramente dei sistemi di servizio utili e funzionanti. Invece cosa succederà? che l'infrastruttura attuale non verrà toccata(per costi e per "Affidabilità") e nel momento in cui collasserà si metteranno le PEZZE (come quelle che dici di mettere sempre tu). Il "patch programming" sinceramente non è il pattern migliore per fare evolvere software/prodotti/servizi.. prima o poi il castello salta in aria e ti trovi a dover gestire le conseguenze di tutta la tua scelleratezza(come mettere un dbms per servire 100.000 utenti su un portatile acer ) Quote:
I pc sono tali da quando Turing si inventò la sua famosa macchina, non è mai cambiato niente. Le interfacce sono le medesime da quando la Xerox si inventò il primo mouse. Visto che ancora il quantum computing non sembra arrivare, se almeno "proviamo" a reinventare un po le interfacce, cosa c'è di così sbagliato? Kinect, realtà aumentata, touch, web 2.0... ma se non facciamo innovazione che apporto possiamo dare alla società di domani? Qualche volta davvero mi sento nel paese sbagliato. Ultimamente davvero spesso. Quote:
Se tu sai fare il tuo sito, nel 1990.. Bravo, ma non è innovativo. Non interessa a nessuno, non hai nessun apporto didattico. Se tu sai usare Facebook oggi, VOLENDO puoi usarlo come uno strumento potentissimo. Puoi pubblicizzare la tua azienda per il lato business, puoi rimanere in contatto con le persone della tua vita che magari non potevi raggiungere facilmente prima. Non parlare solo per me/te che siamo nati con la passione per il pc. Prendi il calzolaio o la massaia che non hanno mai acceso un pc.. Adesso stanno su fb. Mia madre gioca a FrontierVille 2-3 ore, quando 10 anni fà mi scassava tutto il giorno perché non uscivo di casa per finire Final Fantasy. Evoluzione che passa per l'aggregazione. Ti porto un esempio (visto che mi sembri una persona molto sensata e cordiale nei discorsi) http://www.qwiki.com/ in molti ci vedranno Wikipedia e basta.Soprattutto per la versione Ipad, io ci vedo una aggregazione di servizi che prima non c'era, e che può portare INNOVAZIONE, e che sicuramente lo farà. Quote:
Una volta l'adsl la pagavi a minuti(e non l'aveva nessuno). Poi a ore, poi flat. Una volta il tablet lo pagavi 2500 euro(e non lo aveva nessuno). Poi 1000. Poi 379. Mi debbo ripetere per questo motivo COSA è INNOVARE? sto diventando ripetitivo... Quote:
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Ma ti ripeto, portami un esempio di innovazione lato consumer e ne riparliamo. E' logico che finchè mi paragoni tecnologie Enterprise con il segmento Consumer, il paragone è poco calzante come sopra, sorry. Però la pertica era simpatica dai
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25-04-2011, 15:30 | #90 | |
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Parlo di licenza-trappola perchè mentre normalmente un S.O. ha dei requisiti hardware minimi, nel caso della Starter Edition c'è stata la pensatone dei requisiti hardware MASSIMI. Dal punto di vista di Microsoft la cosa aveva senso, visto che non volevano rischiare che sfruttando il basso costo della Starter Edition i produttori iniziassero ad usarla anche su notebook e dekstop ... solo che ha letteralmente ucciso ogni possibilità di concorrenza sulle prestazioni e sull'hardware per quel che riguarda i netbook. Cioè, nel momento in cui si superano di un pochino i vicoli imposti da Microsoft, bisogna usare la licenza Home Edition (più costosa) quindi quello che magari sarebbe un rincaro di diciamo 5 euro sull'hardware diventa un rincaro di 50 euro e si sforano le soglie di prezzo psicologiche. Basta ad esempio che da un 10 pollici si passi ad un 12pollici e BANG! Il prezzo schizza in alto di brutto. Non è una cosa da poco, il passaggio da 10 a 12 pollici cambia notevolemente l'esperienza d'uso se si usano spreadsheet, elaboratori di testo o si naviga su internet. Per questo il prototipo di "netbook con Chrome OS" ha un display da 12 pollici e per questo Microsoft deve pregare che sia un flop perchè altrimenti il mercato dei netbook cambierà di mano ed inizierà un erosione massiccia tra i notebook di fascia bassa. E' anche per questo che Microsoft per quel che riguarda i tablet è "rimasta a guardare", pure essi sono una minaccia potenziale agli introiti che ha nel settore dei desktop e notebook e per ora non ha niente di davvero competitivo da proporre in tal senso. Ma a parte la differente potenza di calcolo e di modalità d'uso, i tablet hanno ancora da "crescere" a livello hardware. Per essere davvero competitivi devono diventare più robusti e leggeri (e questo è difficile). Uno dei motivi è che lo schermo dei tablet è parecchio vulnerabile e limita le possibilità di interazione(ad esempio, su un pc uno non deve preoccuparsi di non premere troppo i tasti sulla tastiera o di non stringere troppo il mouse, pure su una graphic tablet uno non deve preoccuparsi di premere troppo la penna). |
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25-04-2011, 16:06 | #91 |
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@ tazok
Ti chiedo una cosa, per quale motivo/i è preferbile iPad rispetto ad iPhone? Dato che continui a fare riferimento alle applicazioni di terze parti, entrambi si appoggiano allo stesso appstore. iPad è 10" mentre iPhone è 4". Però iPhone telefona, ci sta in tasca, pesa meno, ha una batteria che dura parecchio.... Il costo è pressochè simile, a parità di generazione si intende. E per la portabilità, qui la bilancia pende verso il telefono...a discapito delle dimensioni dello schermo. Allo stato attuale non ci sono enormi differenze, in futuro non lo so, tutto dipende dalle vendite, dal mercato, dalla pubblicità... E io non comprerei nè l'uno nè l'altro
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25-04-2011, 19:45 | #92 | ||
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Comunque non c'è dubbio che i tablet debbano crescere/ che ci siano migliorie apportabili. Come in tutte le tecnologie. Per l'interazione, ti ricordo che nel caso tu voglia essere produttivo dovresti usare quantomeno una tastiera Bluetooth in accoppiata al tablet. Te lo dico scrivendo a mano sul tablet, alla fine non è pesante, ma per grandi scritture è sempre preferibile accoppiare una tastiera Bluetooth (magari che sorregga il tablet, ce ne sono di ottime e davvero minuscole, salvo ovviamente che non si abbiano le dita di un muratore di 80 anni..) Quote:
Comunque, brevemente, con un iPhone hai la portabilità spinta a livelli troppo estremi. Senza compromessi, hai email,telefono,una buona durata, ma non hai una interazione utente fruibile a pieno. È un compromesso molto elevato. Tu pensa ad un iPad (o un tablet android che magari telefona anche, io non sono pro apple o google, non mi interessano queste faziosità) come un dispositivo che può fare tante tante cose, che eventualmente non eccelle in nessuna di esse, ma che ti permette, potenzialmente, di AGGREGARE le funzionalità che sono di diversi dispositivi. Vuoi navigare? Ottima esperienza utente. Vuoi utilizzare la mail? Buona implementazione delle email. Vuoi leggere un documento? Lo schermo è adeguato. Vuoi scrivere su un forum tenendo il tablet sulle gambe, senza problema?lo sto facendo Vuoi andare a spasso controllando che il tuo server apache non vada in crash per le modifiche che hai apportato al sorgente? ( ) configuri un rdp ed hai accesso ad uno schermo collegato in 3G, con una tastiera comunque confortevole per lavori sbrigativi(io ho le mani grandi purtroppo) e risolvi Vuoi fare quello che ti pare insomma? Puoi farlo. A volte dovrai scendere a compromessi, ma puoi fare davvero tutto (tranne le cose assurde che può inventarsi tasslehoff ) a differenza dell' iphone, dove lo schermo è un collo di bottiglia per l'esperienza utente non indifferente. Tutto qui il discorso. Imho l'accoppiata vincente adesso è tablet wifi(preferibilmente ipad1) e Smartphone android. Con lo Smartphone potete abilitare l'hotspot wifi, e con il tablet utilizzare lo schermo esteso. Il tutto con una spesa di circa 450 euro(gli Smartphone android ormai si trovano a 80 euro, come ad esempio l'ottimo IDEOS)
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26-04-2011, 21:25 | #93 | ||
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26-04-2011, 21:31 | #94 |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 481
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Che strano, leoneazzurro (sempre e solo lui) che mi vuole sospendere... beh effettivamente è passato un po' troppo tempo dall'ultima volta; ma ti dirò, credo che dormirò serenamente lo stesso.
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