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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 11891
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vanno trovate soluzioni migliori delle auto a pile se si vuole fare qualcosa e si deve capire che non è una "soluzione" è un nuovo modo di vedere il mondo, un pianeta più caldo.. fine.. siamo di più, saremo di più, vogliamo di più e avremo di più.. si tratta solo di cedere a certe convinzioni così come ci dicono che i boomer non accettano i cambiamenti e non vogliono le auto elettriche così i giovani di oggi devono capire che il mondo e il sistema solare cambiano da miliardi di anni e continueranno a farlo.. Marte una volta ospitava la vita e ora non la ospita più.. e non per colpa nostra.. anche questo pianeta cambia, è cambiato e cambierà e non è detto che lo faccia secondo i nostri gusti personali per cui dovremo abituarci e adeguarci sia che siamo o che non siamo gli artefici del cambiamento
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
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#42 | |
Utente sospeso
Iscritto dal: Aug 2022
Messaggi: 326
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Quote:
Io non alimento il narcisismo degli altri. Non ci sono limiti di carattere alle risposte, non siamo su Twitter, se si ha qualcosa da dire, si hanno tutti i mezzi per dirla.
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Ci sono persone che hanno una soluzione per ogni problema, altre un problema per ogni soluzione, immagino ~ © omerook |
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#43 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 11891
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Quote:
non si parla più di sovrappopolazione, di sfruttamento del territorio, di impoverimento del terreno, di falde acquifere etc etc se ci pensi una volta si parlava dello scandalo degli acquedotti e la notizia è tornata fuori solo l'anno scorso per via della siccità ma in 20 anni non è stato fatto niente per ridurre gli sprechi e siamo punto e a capo ecologia è mandare notizie sulla plastica cattiva e sulla co2 che fa alzare la temperatura.. e qualche DNF ogni tanto.. sonde termiche, pozzi geotermici etc sono progetti mezzi abbandonati in favore di cose più inquinanti come il fotovoltaico perchè avere energia gratis dalla terra senza dover fare una miniera e uno stabilimento per fare panetti di silicio ormai non lo concepisce più nessuno.. sembra brutto fare ecologia senza devastare qualche foresta..
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
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#44 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19891
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E nel frattempo la verde Germania amplia la miniera di lignite ed ha messo al gabbio Gretina...
Cjdnsbsjsbsbsnsnsksn
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#45 | |
Utente sospeso
Iscritto dal: Aug 2022
Messaggi: 326
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NO. Cina e India non stanno facendo Nè PIù Nè MENO di quello che tutto l'Occidente ha fatto per un secolo e mezzo (1a rivoluzione industriale - l'altro ieri) e adesso si prendono le critiche di chi ha portato il Pianeta al baratro perché OSANO volersi affrancare da condizioni di vita proibitive. Inoltre la maggior parte delle cose che producono gliele facciano produrre noi occidentali (beni e rifiuti in egual misura), quindi di cosa stiamo parlando, esattamente? Cina e India sono anche le due Nazioni che più di tutte stanno investendo nelle rinnovabili (la Cina in particolare) raggiungendo ogni anno traguardi che Europa e Stati Uniti possono solo sognare. Ma, ancora, fa comodo a tutti puntare il dito contro chi sta solo tentando di avere quello che noi abbiamo avuto e dato per scontato per decenni. Nelle ultime COP si è parlato del fatto che i Paesi industrializzati dovrebbe aiutare le Nazioni emergenti a raggiungere il nostro livello di industrializzazione senza fare le nostre tappe, ma ci vorrebbe tanti soldi donati (non prestati) e nessuno vuole mettere mano al portafogli. Non quando si può continuare a puntare il dito da una parte e, dall'altra, andare in uno stadio climatizzato a vedere una partita di calcio.
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#46 |
Bannato
Iscritto dal: May 2022
Messaggi: 1328
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Massimiliano ha perfettamente ragione, ci sono commenti in questo forum da boomer accecati dal loro credo. E’ un peccato, spero che almeno le nuove generazioni ragionino diversamente e siano più sveglie.
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Messaggi: 686
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va rivisto integralmente il nostro sistema economico, civile e sociale, indipendentemente dall'oggetto della discussione, c'è un'unica verità di cui nessuno parla: abbiamo creato un sistema basato sull'utopia della crescita senza fine, in un sistema che è invece "finito" che ha i suoi cicli ed ha le sue risorse, ma che non può dare di più di quel che ha, ivi compreso lo spazio usato. Se ne deduce che l'unica soluzione è partire dal totale abbandono di tutte le attuali regole per passare a qualcosa che abbia, tra i suoi cardini questi tre principi: 1 - tutto ciò che si progetta e si produce deve essere fatto per durare il più a lungo possibile, ed essere prodotto con materiali il pi
possibile ampiamente diffuso, riciclabili, riutilizzabili, essere riparabile facilmente, e che si possa aggiornare, a titolo d'esempio - i miei mobili, sono stufo di guardarli, li voglio più belli, per cui, tutto avrà un base scheletrica da cui partire, mentre l'estatica è fatta con materiali riutilizzabile a mo' di cover ( sta cosa la si può applicare a tutto). Avere un unico centro di ricerca globale dove si concentrano tutti i professionisti che lavoro su tre punti: materiali, energia, ingegnerizzazione. Si eliminano integralmente i trasporti di merci e beni e si fanno piccoli impianti, vicini ad ogni macro insediamento, che servano un'area non superiore a 100 km di raggio, così da avere localmente ogni tipologia di prodotto che occorre. ivi compreso alimenti, i quali possono essere prodotti in serre idroponiche direttamente sui tetti, delle fabbriche, o dove si può, delle case, liberando quindi il più possibile terra da restituire, con forestazione o cmq ripristinando lo stato precedente all'intervento umano (se possibile) se poi uno vuole anche la frutta... si creano frutteti al lato delle strade e ovunque ci si sia suolo utilizzato dall'uomo che non è usato per altro. Fate questo e la terra vivrà, altrimenti quando cominceranno a scarseggiare cibo e acqua l'unica soluzione sarà l'ennesima guerra o pestilenza per la riduzione della popolazione mondiale, a mio parere, nell'intorno del 70/80 percento. Se qualcuno mi scrive chi paga tutto ciò, gli suggerisco di informarsi di cosa sia una convenzione monetaria (il sistema monetario è l'unica cosa infinita, in quanto non è in alcun modo legato oggettivamente a un bene, ma sono accordi sovranazionali, ergo, si prendano accordi sovranazionali per fare tutto ciò senza che diventi l'ennesima truffa/debito verso le popolazioni, per come la vedo io sarebbe meglio buttare nel cesso il sistema monetario che è l'unica invenzione umana che si perpetua da millenni e che non è stata mai rivista, se non con piccole modifiche, john maynard keynes docet e simili, con l'evidente scopo di controllare le popolazioni, se qualcuno pensa che viga la democrazia si sbaglia di brutto, oggi abbiamo l'ennesimo sistema feudale di stampo monetario (che ha preso maggiormente piede e forma dopo l'abbandono del sistema che legava l'emissione della valuta in base all'oro disponibile nei forzieri degli stati). |
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#48 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
Città: Firenze
Messaggi: 11738
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Inoltre dovresti sempre documentarti su cosa sta facendo la Cina nel continente africano per garantirsi risorse agricole e minerarie a suo esclusivo consumo, intossicando le economie di quei Paesi con la pratica del dumping commerciale!!
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Mac Mini M2 Pro; Apple Studio Display; Logitech MX Keys for Mac; MBA 13" M3; iPod Touch 1st Gen. 8 Gb; iPhone 14 Pro; iPad Air 2020 WiFi 64 Gb, Apple Watch 8... |
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#49 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Città: Planet Saturn (♄)
Messaggi: 17005
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Quanto ai tuoi apprezzamenti su chi ha qualche anno in più sulle spalle beh, lasciano veramente il tempo che trovano, riguardo ad un problema complesso come quello del riscaldamento globale. Non entro nel merito perchè anch'io nota una grande cecità su questi temi a parti invertite.
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Ultima modifica di Saturn : 18-01-2023 alle 11:19. |
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#50 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 11891
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la nazione più ricca al mondo è la Cina e quindi dovremmo donargli soldi perchè altrimenti ci ricatta con l'inquinamento ? fa comodo pensare che se noi togliamo il nostro 4% di inquinamento il mondo si salva ma è irrilevante quello che facciamo noi visto chi è che inquina. difendi pure la cina giustificando quello che abbiamo fatto noi nei 100 anni passati ma è ipocrisia se vogliamo salvare il futuro e non piangere del passato che ha portato me e te ad avere il benessere che ci permette di stare qua a giocare con le tastiere cinesi giustificare che la CINA oggi, con la tecnologia di OGGI sta inquinando più di quello che noi abbiamo inquinato 100 anni fa con la tecnologia di 100 anni fa è assurdo, tanto più che il loro inquinamento ha superato di gran lunga quello fatto da noi in 100 anni e non accenna a scendere. se si autorizza la cina, come tu suggerisci, a fare lo scempio del mondo perchè noi lo abbiamo fatto quando eravamo 4 gatti allora sta cosa dell'ecologia non interessa neanche a chi scrive gli articoli di ecologia a quanto pare. la cina ha 3 volte la nostra popolazione e assieme all'india fanno il 25% buono della popolazione mondiale ed oggi inquinano più di tutti https://lab24.ilsole24ore.com/cop27-...2%20al%20mondo. fra l'altro è carino notare come in Italia, nel 2021, la produzione di CO2 pro capite era di 5,41 ton/persona mentre in cina erano già a 8,73 ton/persona.. il 50% più di noi cattivi europei solo l'america e pochi altri fanno meglio con il pro capite ma se poi guardiamo il vero peso delle emissioni la cosa è imbarazzante e se guardiamo le emissioni/PIL ci si accorge da dove viene il loro enorme successo.. hanno emissioni doppie rispetto al resto del mondo sul emissioni/PIL perchè producono in modo molto più inquinante di quasi tutti.. emettono 3 volte più CO2 dell'America e molto più dell'europa capisco dire che sono piccoli e buoni e che dobbiamo lasciarli distruggere il mondo perchè noi abbiamo fatto qualche danno prima ma mi sa che è da ipocriti far finta che questo non sia quello che impedirà qualsiasi miglioramento climatico.. qualsiasi.. se l'europa dimezza le emissioni la cina compensa questo IMMENSO lavoro con uno starnuto..
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
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#51 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 11891
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tutti, anche Giulia, tollerano che la nazione più ricca al mondo possa inquinare due tre volte più degli altri nascondendosi dietro al passato. facendo una similitudine è giustificare il fatto che se tuo nonno ha dato un calcio a mio nonno allora io adesso sono autorizzato a spararti perchè oggi io, con la nuova tecnologia, devo poter fare lo scempio che i tuoi antenati hanno fatto all'epoca questo è il puerile ragionamento della propaganda cinese e, purtroppo, anche di qualche occidentale... hanno miliardi, vendono a noi la tecnologia che noi diciamo possa salvare il mondo e costruiscono 97 centrali a carbone per produrre a costi più bassi e spingere l'inquinamento ben oltre il punto di non ritorno dicendo che tanto noi lo abbiamo fatto nel 1900 e quindi loro possono farlo fino al 2060 https://www.focus.it/ambiente/ecolog...emesso-piu-co2 qui fa vedere la velocità con cui la cina sta salendo nella produzione di CO2 (e non tiene conto dell'inquinamento ma solo della CO2) partendo dal 1850 ad oggi.. noi europa praticamente non pervenuti :-D America, come si nota in veloce rallentamento (al 1970 aveva fatto metà di quanto fatto al 2021) mentre la Cina in velocissima salita anche grazie alle molte centrali a carbone attualmente attive e in sviluppo. boh.. difendere il diritto all'inquinamento mi pare strano
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
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#52 | ||
Bannato
Iscritto dal: May 2022
Messaggi: 1328
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Il mio era un commento in generale sugli interventi di un certo tipo. Quote:
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#53 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Città: Planet Saturn (♄)
Messaggi: 17005
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Hai sbagliato a scrivere il nome dell'autore, ci sta, può succedere ! Quote:
Scrivi una tua opinione sul problema trattato magari e spiega il tuo pensiero. |
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#54 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Lecce
Messaggi: 21431
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#55 | |
Member
Iscritto dal: Dec 2020
Messaggi: 100
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Comunque, non sia mai che passi per narcisista prendendomi insulti gratuiti (il famoso discorso dello specchio...), ci riprovo, anche grazie al fatto che non essendo oggi a lavoro, posso dedicare un'oretta a scrivere. Rispondo innanzitutto al perché dico che porta più danni che altro, anche questa una cosa detta in passato. Lo faccio con un esempio: abbiamo dei sintomi e andiamo da un medico, il quale ci dice senza alcun dubbio che abbiamo l'epatite. Benissimo, abbiamo ottenuto una diagnosi, l'importante era giusto quello, non ci resta che curare l'epatite. Poi però si scopre che la diagnosi era sbagliata, non abbiamo l'epatite ma abbiamo la cirrosi epatica. Risultato: non solo non abbiamo curato la cirrosi epatica, ma abbiamo assunto farmaci per curare l'epatite quando non ne avevamo bisogno, aggravando la cirrosi epatica. Per il discorso dei mali della Terra è la stessa cosa: abbiamo diagnosticato che il male assoluto è il cambiamento climatico a causa della CO2, immaginando che conseguenza ciò porterà all'ambiente, e agiamo di conseguenza in base all'idea che ci siamo fatti; benissimo, si potrebbe dire "l'importante era che se ne parlasse", che ci fosse una diagnosi. Ma in questa diagnosi e nel conseguente decorso ci sono degli errori di fondo e così non solo non risolviamo il problema, ma anzi ne creiamo di nuovi. Gridando l'allarme anche a mezzo stampa e diffondendo queste due idee anche nei mezzi di comunicazione diciamo "non strettamente pertinenti" (come un sito di informatica e tecnologia), ci riendiamo ulteriormente parte del problema. La scienza va per teorie che per un periodo vanno per la maggiore, per poi cambiare in base a ciò che emerge. Tavolta (anzi spesso) capita che si adattino i dati alla propria teoria, un bias che nel mondo scientifico è noto come uno dei più grandi problemi, anche perché spesso ciò viene fatto in modo involontario. Il problema è che non esistendo dei modelli affidabili in grado di "modellizzare" le principali dinamiche climatiche, resta assai arduo capire cosa è causa di che cosa, e in che misura, tant'è vero che di modelli ne esistono a decine. Per esempio, parliamo della CO2. Tutti sappiamo che è un gas serra, e nonostante si cerchi di deviare il probema o di farlo passare per un "finto problema", nessuno ha ancora la minima idea di quanto sia sottosatura la banda di assorbimento della lunghezza d'onda della CO2. E' prevista una missione fra alcuni anni che andrà a misurare proprio l'assorbimento della radiazione solare da parte dell'atmosfera e a quel punto se ne saprà di più. Allo stato attuale, scientificamente parlando, non sappiamo ancora con certezza persino se è davvero la CO2 la principale responsabile del riscaldamento recente. Se dalle analisi dovesse venire fuori che quella banda specifica è già satura, bisognerà riadattare praticamente tutti i modelli conferendo alla CO2 un peso diverso. L'assorbimento atmosferico verrà studiato e analizzato nel dettaglio dalla Missione Forum, programmata dall'ESA per la seconda metà di questo decennio. A quel punto avremo molti dati su tutti i gas serra e quanto (e soprattutto quali) contribuiscono al riscaldamento, in che misura, e anche in che misura potenziale prima di arrivare a saturazione (se già le bande di uno specifico gas non sono sature). Ma anche così non basta: il clima, come è noto, risponde a tantissimi elementi. Uno dei più importanti è la circolazione oceanica a grande e piccola scala, la quale è governata dalla tettonica e in ultima analisi dalla geologia; poi c'è l'inerzia e le varie ciclicità delle oscillazioni delle correnti a getto, per le quali i modelli impazziscono letteralmente perché non abbiamo ancora la minima idea di cosa causi le ciclicità né quante siano queste ciclicità, quali elementi contribuiscano esattamente e in che modo (abbiamo solo dei modelli, che infatti non ci azzeccano quasi mai). Poi c'è l'oscillazione ciclica (regolare e irregolare) delle correnti marine (anche questa governata dalla tettonica, ma ci potrebbero essere anche ulteriori elementi), il vulcanismo (principalmente nella piccola scala temporale), la composizione atmosferica (inclusi i gas serra, che sono tanti e non uno), l'albedo atmosferica e superficiale, i cicli solari e le attività solari (e anche qui si apre un mondo... e andranno anche indagati altri mezzi potenziali di trasferimento di energia dal Sole alla Terra al di là della radiazione stessa), i cicli di Milankovich, il campo magnetico terrestre, il campo magnetico solare e il vento solare; alcune di queste cose hanno ricorrenze cicliche decennali, altre secolari e altre millenarie; alcune sono regolari e altre fortemente irregolari. La loro intersezione e il complesso sistema di feedback dà origine a una vastissima gamma di conseguenze che siamo ben lontani dall'aver districato. Meteo spaziale e altre cause esogene non ancora ben indagate potrebbero avere ulteriori ruoli. Tutto in percentuali ancora non ben stabilite a causa dell'enorme complessità del sistema; abbiamo solo dei modelli incompleti e non siamo in grado di capire tutte le relazioni e le reciproche influenze. Tralascio qui per ovvie ragioni le cause su scala di milioni di anni, come la disposizione e la conformazione delle masse continentali e altre cose. Per ciascuna di queste cose servirebbe una discussione non telegrafica e già qui non mi si potrà rimproverare di essere breve. Fonte di tutto ciò? Tutti i libri di testo che vengono dati agli studenti che devono sostenere nel corso di cinque anni gli esami previsti nel piano didattico di scienze geologiche o di scienze naturali. Il quadro si compone col tempo dopo aver studiato sui 50 e passa libri che occorrono. L'equazione del clima probabilmente mai si troverà, perché parliamo probabilmente di una "equazione" differenziale di grado elevatissimo e con incognite che appunto dipendono da altre incognite. Ciò che abbiamo sono solo dei modelli, fortissimamente incompleti e approssimativi, che tentano di spiegare in modo semplice alcuni aspetti del clima, ma a loro volta le loro imprecisioni dipendono da vari fattori: 1) la conoscenza di alcune variabili è incompleta; 2) il punto di vista dell'autore ha un suo peso - non è un approccio anti-scientifico, anzi nella ricerca è inevitabile; 3) non sapere di non sapere - chi è nel mondo della ricerca conosce perfettamente questo, che è la madre dei problemi: non sapere che c'è qualcosa che non sappiamo, che si traduce, fra tanti esempi, anche in "non sappiamo che un parametro che la scienza considera corretto è in realtà sbagliato" e questo sballa tutta l'equazione. Questo è il motivo per cui l'effetto della CO2 di origine antropica in atmosfera varia in base al modello: da modelli che la danno come quasi ininfluente sul riscaldamento climatico, ad altri che le assegnano una grande percentuale. Ma come può essere giusto un modello, possono esserlo tutti gli altri, ciascuno può avere ragione. Poi c'è un ulteriore bias, di cui si occupano alcuni studi recenti ma che già si sospettava esistesse: il metodo di campionamento delle temperature non tiene conto dell'urbanizzazione progressiva del territorio. Ciò che in tantissimi casi è accaduto è che le centraline che misurano i dati e che sono attive da decenni, nel corso del tempo si sono viste le aree urbane crescere attorno, così che centraline che un tempo si trovavano a diversi km dai certi urbani, oggi se ne trovano inglobate; questo altera profondamente i dati, rendendoli spurii qualora occorresse fare una determinazione con confronti su scala temporale. Il riscaldamento globale, che è in atto (e ci mancherebbe, dato che veniamo da un periodo - Seicento-Ottocento - che era al di sotto della media olocenica), potrebbe essere quindi sovrastimato. Poi c'è un dato interessante che tutti i paleontologi conoscono: la massima biodiversità si è avuta in periodi ben più caldi, fino a 8-10° superiori all'attuale. Anche i cambiamenti molto rapidi sono avvenuti di frequente nel corso del tempo geologico. Un esempio fra i più recenti è quello che è seguito al transito fra l'ultimo stadio glaciale e il presente interglaciale, quando circa 12.000 anni fa le temperature salivano di circa 1° al secolo. Per poi crollare di nuovo durante il Dryas Recente, e infine risalire, fino a raggiungere l'optimum olocenico, che è avvenuto circa 5000 anni fa e in cui le temperature erano anche più alte dell'attuale (e la Terra non bruciò). Così come la Terra non bruciò nello Stadio 5 (125.000 anni fa), quando le temperature salirono fino a circa 2° oltre le attuali. Come la Terra non bruciò durante la lunga era interglaciale (qualora non fosse noto: noi oggi SIAMO nel pieno di un'era glaciale) che durò da 150 a 30 milioni di anni fa... anzi curiosamente la paleoecologia, branca della paleontologia, ci suggerisce che proprio durante le fasi calde di fatto i deserti quasi scomparvero, probabilmente perché una temperatura più calda favoriva la presenza di quantità notevolmente maggiori di vapore acqueo e quindi in una maggiore idratazione (sia tramite precipitazioni che tramite "cripto-precipitazioni") degli ecosistemi. Durante l'ultimo optimum di quell'era interglaciale (correva il periodo chiamato Eocene, 50 milioni di anni fa), le temperature erano di circa 12° superiori alle attuali, con una percentuale di CO2 più alta dell'attale 0,04%, tutti elementi che contribuivano al sostentamento di quella che di fatto era quasi un'immensa foresta globale che si estendeva dall'equatore al circolo polare. Perché, non è da dimenticare, la CO2 è anche nutrimento basilare per le specie vegetali e noi oggi siamo nella fase della storia della Terra in cui la percentuale di CO2 è fra le più basse (proprio perché col tempo, in assenza di importanti eventi vulcanici su scala continentale, viene fissata dagli organismi al suolo e una buona parte ne resta definitivamente confinata col passaggio alla litosfera). E' interessante notare come per altro la fase calda attuale sta portando a un progressivo inverdimento del Sahel e all'arretramento verso nord del Sahara. Ma anche questa è cosa nota e non sorprendente per geologi, naturalisti, paleoclimatologi e paleontologi: è noto infatti che durante i picchi glaciali i deserti erano ben più estesi dell'attuale e questo probabilmente sempre per la stessa ragione detta sopra: minore umidità, minori precipitazioni. Il Sahara si estendeva dall'attuale Tunisia fino alle attuali Liberia e Repubblica Centrafricana, aree oggi occupate da savana e foresta monsonica. L'attuale riscaldamento in sede europea, quello che porta i famosi anticicloni cosiddetti "africani" e la contemporanea latitanza dell'anticiclone delle Azzorre, è la conseguenza di un fenomeno che riguarda l'Atlantico orientale/portoghese e di cui si ignorano le cause reali ed è un forte raffreddamento di questa regione marittima, che inevitabilmente va a richiamare per sua stessa natura la corrente a getto, che è quindi forzata a oscillare violentemente formando saccature con conseguenti sprofondamenti di aria fredda fin verso le Canarie; questo fenomeno inevitabilmente, per un effetto simile a quello dei vasi comunicanti, costringe l'aria calda che si trova in quelle zone a fluire verso il Sahara, dove a causa della presenza del deserto si surriscalda enormemente, molto più di quanto avveniva in sede marittima. Quest'aria calda e ulteriormente riscaldata è quindi forzata a risalire verso nordest (seguendo appunto la direzione della corrente a getto, che qui procede da ovest verso est), riversandosi in tutta Europa. Ciò spiega perché l'aria che ci arriva contiene in proporzione una variazione verso l'alto più significativa rispetto alla variazione verso il basso che contiene l'aria fredda in discesa verso le Canarie. Si tratta di un fenomeno di scala relativamente "locale". C'è chi ha provato a suggerire (anche se mancano elementi probanti) che questo raffreddamento sia dovuto al riscaldamento globale che causa lo scioglimento della calotta della Groenlandia portando acqua fredda in questa regione. Ma se anche così fosse, ciò non costituirebbe alcuna anomalia, perché anzi sarebbe la conferma di un evento che si è verificato con assoluta normalità tantissime volte in passato e per cause del tutto naturali (forse l'ultima delle quali fu durante il Basso Medioevo). Tutto si scontra ancora una volta con quella dannata e scomoda legge dell'attualismo, croce e tormento delle teorie più radicali. La legge dell'attualismo, alla base delle scienze della Terra, afferma in sostanza che i fenomeni geologici o fisici che operano adesso hanno sempre agito con la stessa intensità nel passato dei tempi geologici: fra le tante cose, significa anche che ciò che si osserva oggi è anche ciò che si è verificato in passato, oppure che ciò che si è verificato in passato può facilmente verificarsi anche oggi; oppure ancora che la chiave per comprendere ciò che accade oggi è scritta nel record fossilifero. Dal punto di vista biologico poi ciò si unisce alla famosa resilienza della vita. Interessante a proposito della legge dell'attualismo, il discorso che spesso si fa sui coralli: si sostiene che fra i danni irreparabili del riscaldamento globale vi sia la scomparsa dei coralli. Appare un ragionamento quanto meno singolare, dato che i coralli esistono da 500 milioni di anni, hanno attraversato 5 estinzioni maggiori e sono sopravvissuti senza alcun problema sia ai picchi più freddi delle tre grandi ere glaciali che si sono susseguite nell'ultimo mezzo miliardo di anni, sia alle altrettanto lunghe ere interglaciali (si definisce era interglaciale un'era in cui non esistono calotte glaciali neppure ai poli...) quando le temperature globali erano anche di 12-14° superiori alle attuali. Alla luce di ciò, e considerando che solo negli ultimi 20.000 anni siamo passati da temperature globali più basse di 10° delle attuali, a temperature di 1° superiori alle attuali, sembrerebbe emergere più di qualche stonatura. C'è un solo elemento in realtà, che va a interferire in modo grave sugli ecosistemi, se escludiamo le cose più plateali come il terrificante inquinamento da scorie radioattive o quello altrettanto gravissimo da metalli pesanti (che si impiegano nell'estrazione in miniera e nella pulizia del materiale estratto per ottenere gli elementi utili alla nostra tecnologia, compresa quella delle batterie di accumulo...), ed è quello delle microplastiche. Gli organismi viventi che hanno avuto miliardi di anni per adattare il loro DNA a una discreta tolleranza alle variazioni ambientali, si trovano del tutto impreparati ad affrontare l'invasione di questa nuova sostanza, che viene scambiata per nutrimento dagli organismi più grandi e che rilascia frammenti di polimeri fortemente impattanti per gli organismi più piccoli. Ultima modifica di RM10 : 18-01-2023 alle 12:26. |
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#56 |
Utente sospeso
Iscritto dal: Aug 2022
Messaggi: 326
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Cosa c'entra il rapporto Cina-Africa con il Cambiamento Climatico?
Perché se si mette in luce che Cina e India sono Nazioni emergenti (dato di fatto innegabile) e che la maggior parte di quello che producono ha come bacino di domanda/guadagno sulla vendita i Paesi industrializzati (altro dato di fatto), si decide sempre di controbattere con cose che esulano dal discorso, ad esempio la politica economica cinese verso l'Africa? Fra l'altro, anche in questo caso, non mi pare che l'Europa (e l'Italia in particolare) abbia trattato l'Africa (persone e risorse) coi guanti, quindi di cosa stiamo parlando? Noi lo potevamo/possiamo fare, loro no? Di nuovo, due pesi e due misure? Cerchiamo di restare nel "qui ed ora" senza divagare in altri multiversi (un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco) e di uscire dallo schema mentale secondo cui, se sotto il nostro tappeto c'è un sacco di polvere, dobbiamo guardare sotto quello del vicino di casa e sentirci meglio per questo.
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#57 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
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#58 | ||
Bannato
Iscritto dal: May 2022
Messaggi: 1328
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Se non ti è chiaro che mi sono subito tornate in mente le sue parole su quanto siano retrogradi certi atteggiamenti, più che spiegartelo non so che fare ![]() Quote:
In realtà la mia parte la sto facendo. Non uso l’auto, compro quello che mi serve e non seguo i capricci, faccio divulgazione (dove ne vale la pena) su quello che sta succedendo e sui comportamenti che possiamo tenere per limitare il nostro personale impatto. Tu? |
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#59 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Messaggi: 13909
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Comunque la giustificazione "voi occidentali avete inquinato per secoli, adesso tocca a noi" non ha proprio senso. Se hanno dormito per secoli, senza puntare all'innovazione tecnologica, sono cavoli loro. Adesso Cina e India sono le nazioni più popolose al mondo e dovrebbero essere in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, altro che Europa.
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#60 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
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Quote:
restiamo qui e ora.. regole uguali per tutti, sia per noi europei che per loro cinesi qui e ora e non rivanghiamo un passato che non si puo' cambiare ma usiamolo per evitare di commettere gli stessi erorri qui e ora o non si inquina nessuno o non serve a niente sotto il nostro tappeto del passato c'è molta polvere per cui evitiamo di farne aggiungere altra dalla cina, india, etc etc etc abbiamo imparato che è sbagliato ?.. ottimo.. non commettiamo di nuovo lo stesso errore altrimenti il tuo discorso è fuffa e la cina non è un paese emergente è ormai la prima economia mondiale non trattiamola come l'etiopia..
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille mentre il contrario è del tutto impossibile." Allan Stewart Konigsberg (Woody Allen) |
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