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27-09-2021, 22:27 | #21 | |
Senior Member
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Su Ethereum, e in parte anche per Bitcoin, in molti casi si mette una pezza usando dei layer 2, si esegue il grosso del lavoro su una rete più moderna e il risultato finale si scrive sulla blockchain di Ethereum accorpando più transazioni possibili, ma questo non riduce l'impatto ambientale che dipende solo da quanti miner ci sono e la potenza messa in gioco, riduce solo i costi per gli utenti finali, che oggi sarebbero troppi per gravare tutti su una rete così "antica" |
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27-09-2021, 23:19 | #22 | |||
Senior Member
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perdomani ma secondo me dovresti leggere prima come funziona Quote:
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In una blockchain la sicurezza è data dal consenso chissà quale algoritmo sarà vincente, PoS sarebbe già "superato" da PPoS. Almeno in teoria. staremo a vedere |
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28-09-2021, 02:55 | #23 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
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"Si aggiunga poi che le blockchain offrendo transazioni immediate ed a bassissimo costo" Se fai 100 miliardi di transazioni a 1 centesimo di dollaro l'una hai fatto un miliardo di dollari in valore, ma la singola transazione è a basso costo (e immediata se devi farne così tante). Non è la stessa cosa di farne 1000 volte meno a 1000 volte il costo, più ne fai e più vuol dire che questo servizio era una necessità e non lo sfizio di qualcuno. Se una cosa è necessaria allora è giusto farla, posto che comunque stiamo parlando di transazioni che costano, in termini energetici, meno di quelle che fa un circuito bancario. Sul discorso validatori non bisogna generalizzare, ogni blockchain è diversa e ha le sue strategie. in Algorand (l'unica PPoS che conosco) i validatori non guadagnano nulla, lo fanno per il piacere di farlo dal momento che le risorse richieste sono infinitesimali (molti installano il nodo su un Raspberry), mentre il ricavato delle transazioni finisce in una pool dove i Governatori (gli stake holder, cioè chiunque voglia) decidono, votando, il da farsi, quanto mettersi in tasca, quanto destinare al sostentamento della rete che non si occupa del consenso ma dello smistamento dati (relay, che al contrario dei nodi dei validatori sono macchine di fascia alta) |
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28-09-2021, 03:47 | #24 |
Bannato
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demon77: le stime per transazione bitcoin vanno dai 500 ai 1500 kwh, anche se la stima alta mi sa sia calcolata dividendo la stima del consumo dell'intero sistema per il numero di transazioni (quindi c'è dentro anche il mining).
Credo sia più verosimile partire dal costo di una transazione e dividere per un costo a kwh basso (poniamo 0,02). Attualmente siamo a 2,2$ quindi sarebbero "appena" 110 kwh. Lascio a te il compito di vedere quante settimane ci vai avanti a casa con 110 / 500 / 1500 kwh. E considera che adesso il costo è basso. E' arrivato sopra i 60$ per transazione. Comodo sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista economico. Nel mentre c'è chi stacca i dispositivi spenti (tipo il televisore) perché consuma 1 watt in stand by. Nel mentre cambiamo le lampadine da incandescenza a led per limitare i consumi. Nel mentre facciamo 820 milioni di cose per il risparmio energetico. C'è una dissonanza cognitiva enorme. Tipo quelli che non si vaccinano perché non si fidano e fumano (ahahha non ce l'ho fatta a resistere ). mmorselli: io capisco l'entusiasmo per la tecnologia però finché esiste la proof of work o finché esistono fragilità intrinseche come la volatilità o il problema del 50% dei nodi stiamo parlando di qualcosa che ha delle potenzialità ma attualmente è un danno (anche per la stessa immagine della crypto. Quando una cosa è sputtanata agli occhi dell'opinione pubblica poi può arrivare la versione figa ma ormai non la vuole più nessuno comunque, vedi le centrali nucleari di 4° generazione e tra l'altro oggi che si parla di fusione ci si sta ponendo il problema di come far capire all'opinione pubblica che non sono le centrali a fissione, insistono sui concetti "pulita e illimitata" anche per quello). |
28-09-2021, 07:38 | #25 |
Senior Member
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Pensiero molto personale che non si riferisce a nessuno ma è molto generale: quando si crea un qualcosa che è meramente speculazione finanziaria è disarmante... ti fa capire quanto il mondo finanziario stia diventando fittizio, tutto fumo, basato sul nulla assoluto; quando trovi persone che apprezzano e giustificano tali speculazioni è ancora più avvilente
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28-09-2021, 08:55 | #26 | |
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è uno dei principali argomenti dei detrattori! Puoi mandarci una prova? e scusa se ne avete già parlato. |
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28-09-2021, 09:05 | #27 | |
Senior Member
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già perché questà è solo speculazione.
a differenza di altri sistemi di scambio di valore (come le azioni) quì non c'è dietro nessun bene, il sistema si regge sul fatto che non voledo perdere il valore "creato" ti conviene tenere in piedi la blockchain. Dietro tutto questo non c'è certo etica, ma un non intrinseco valore meramente economico dato da un mercato per lo più sommerso, l'nft è un modo per iniziare ad usare questo valore per scambi di beni nel modo meno controlloato possibile poi vedremo quanto volore reale verrà affidato ai raspberry di chi lo fa per gioco senza essere retribuito. Quote:
sono d'accordo su molte delle cose che scrivi ma sul paragone del consumo energetico del sistema bancario proprio no lo so che è un paragone riportato spesso ma a me fa proprio arrabbiare, di fatto il sistema della blockchain (vabbhé bitcoin se vuoi) brucia energia per nulla e tanta da avere un impatto ambientale significativo, più significativo dell'impatto economico che ha generato (e non entro nemmeno nel merito di dove viene gran parte di questo "valore" perché sono supposizioni, realistiche ma supposizioni, poi si può anche credere che non sia una bella lavatrice ma io faccio fatica...). |
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28-09-2021, 09:05 | #28 | |
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Premesso che l'opera in questione è un Ukyo-e cioè una stampa di cui sopravvivono diversi esemplari e non è unica a priori. Ma anche considerando opere uniche tipo La Primavera del Botticelli. L'NFT viene fatto a partire da un'immagine digitale e sarà unico per tale immagine. Basta partire da una immagine un pelo diversa ma con, sostanzialmente, lo stesso contenuto per avere un nuovo NFT originale di praticamente la stessa cosa O mi sfugge qualcosa??
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The Wheel of Time turns, and Ages come and pass, leaving memories that become legend. Legend fades to myth, and even myth is long forgotten when the Age that gave it birth comes again. In one Age, called the Third Age by some, an Age yet to come, an Age long past, a wind rose.... The wind was not the beginning. There are neither beginnings nor endings to the turning of the Wheel of time. But it was a beginning. |
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28-09-2021, 09:18 | #29 | |
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ipotezziamo il sito del louvre scriva: l'ntf della giocanda è rg5t335t3ge3g3f3533f3gdsgf3434343f3f3ff3. tutti sappiamo che chi possiede quell'nft è uno e uno soltanto ma se domani un hacker modificasse il sito del louvre potrebbe cancellare quella stringa dal sito e puff ti ritrovi o truffato (magari ti mettono una stringa falsa) o con nulla in mano. noto incongruenze tra questi sistemi decentralizzati collegati a sistemi centralizzati Ultima modifica di TorettoMilano : 28-09-2021 alle 09:31. |
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28-09-2021, 14:53 | #30 | |
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https://www.algorand.com/resources/b...rbon-footprint La stima è 0,000008 Kwh per transazione, contro i 930Kwh di Bitcoin, anche se io non considero questo consumo energetico di Bitcoin un difetto, ma parte di ciò che lo rende tale. Semplicemente ogni problema diverso ha un suo strumento ideale per risolverlo. 11 anni fa c'era un solo strumento, oggi c'è scelta. |
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28-09-2021, 14:59 | #31 |
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No, non sei obbligato a farne solo uno, per esempio di questo quadro il museo ne emetterà due, a distanza di un anno. Ognuna di queste due copie però avrà un id, che di fatto è la sua posizione nella blockchain, che è unica e assolutamente immutabile.
E' il museo che decide di farne solamente due, esattamente come quando viene emesso un francobollo in serie limitata, o qualsiasi altro oggetto, orologio, automobile, ecc... in serie limitata. E' il produttore che decide di limitare il numero per farne aumentare il valore. La differenza tra l'orologio in serie limitata e l'NFT in serie limitata è che falsificare l'orologio scrivendo un numero di serie doppio è infinitamente più semplice che fare la stessa operazione con l'NFT |
28-09-2021, 15:03 | #32 | |
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Quello del link che hai postato è appunto un esempio di acquisto incauto, anche se ha riavuto indietro i suoi soldi. |
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28-09-2021, 15:08 | #33 | |
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Ultima modifica di TorettoMilano : 28-09-2021 alle 16:36. |
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28-09-2021, 15:13 | #34 | |
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E poi cosa impedisce all'emittente (il museo in questo caso) ad emettere un nuovo NFT della stessa opera a partire da un file digitale diverso, ad esempio a diversa risoluzione? Ho capito il paragone con i francobolli in edizioni limitate ma tu mi stai dicendo che, almeno in questo caso, la blockchain non risolve il problema della fiducia e alla fine non ho nemmeno il francobollo. Non mi pare una grande innovazione
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28-09-2021, 16:30 | #35 | |
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Non deve servire il notaio per forza, per verificare l'autenticità dell'NFT del primo tweet della storia ti basta google https://opensea.io/assets/matic/0x28...5773647c64a/20 Ci sono talmente tante fonti pubbliche che lo riportano che sarebbe impossibile falsificarle tutte. L'NFT ti garantisce solo che non esistono duplicati con quell'ID, verificare che sia proprio quell'ID l'oggetto che cerchi è affar tuo. |
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28-09-2021, 16:41 | #36 | ||
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che poi divenne una moda (e che continuassero a costare minimo 50.000 lire, quando orologini unbranded con lo stesso meccanismo erano dati in omaggio con il fustino del detersivo, niente da dire Quote:
anche li però... sono messi in vendita; non so se siano comprati. [/quote] |
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28-09-2021, 16:50 | #37 | |||
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Quote:
Fatta questa distinzione, cosa impedisce al museo di emetterne altri 10? Niente e nessuno, ma cosa impedisce alla Ferrari di aggiungere altri 100 esemplari ad una serie limitata prodotta in 500 esemplari? Nulla a parte la sua reputazione. Se ne ha fatti 500 era per la precisa volontà di renderli oggetti di valore, non ha motivo di cambiare idea. Quote:
Risolve UN problema fiduciario, non deve per forza risolverli tutti. Evita anche la necessità che il museo si fidi di te. In una situazione in cui quello che acquisto è il quadro fisico come funziona? Prima ti do i soldi e poi mi dai il quadro, o prima ti do il quadro e poi mi dai i soldi? In genere si risolve con un intermediario di cui entrambi ci fidiamo, che prende entrambi gli asset e poi li scambia. Con la blockchain questo intermediario non serve, lo scambio tra NFT e la moneta con cui lo pago (principalmente Ethereum, per ora) è atomico, è un'operazione "tutto o niente", o vengono scambiati i due asset o non se ne scambia nessuno. Per eliminare qualsiasi rapporto fiduciario devi usare oggetti fungibili, in pratica le crittovalute, dove un bitcoin è sempre un bitcoin indipendentemente dal posto che occupa sulla blockchain, e scambiarlo con un altro asset equivalente, in pratica un'altra crittovaluta. In questo caso non c'è nessuna necessità che i due contraenti si conoscano e si fidino reciprocamente. |
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