Milan Clan - Stagione 2008/09 - Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate!

[snake0]

Originariamente inviato da Jamal Crawford

zamparini e' incommentabile, rischierei una sospensione

chi tu? impossibile....

[Jamal Crawford]

guarda che ho gia' recuperato il numero di cell della tipa che stava abbracciata a te nella foto che mi hai mostrato ieri. Ma come mai al cell ha la voce da uomo, mi sembrava di parlare con Massimo Moratti

che e' sta storia?

[Toni85]

Sto combattendo una crociata sul treadh dei cugini su Riquelme...

[Perfo]

Ambrosini: "Macché utopia
Questo Milan è un progetto"
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Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"
Massimo Ambrosini, 31 anni, centrocampista del Milan. Ansa
MILANO, 4 settembre 2004 - Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.
Alessandra Bocci

[markus_81]

Originariamente inviato da Toni85

Sto combattendo una crociata sul treadh dei cugini su Riquelme...

che culo

spero vincano gli infedeli

[signo3d]

Originariamente inviato da Perfo

Ambrosini: "Macché utopia
Questo Milan è un progetto"
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Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"
Massimo Ambrosini, 31 anni, centrocampista del Milan. Ansa
MILANO, 4 settembre 2004 - Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.
Alessandra Bocci

[Toni85]

Originariamente inviato da markus_81

che culo

spero vincano gli infedeli

sono peggio di voi....

Nella partita Inter Villareal dicono che Riquelme non è stato decisivo...

[Jamal Crawford]

Originariamente inviato da Toni85

Sto combattendo una crociata sul treadh dei cugini su Riquelme...

immagino i discorsi tennici

[manurosso87]

Originariamente inviato da Toni85

sono peggio di voi....

Nella partita Inter Villareal dicono che Riquelme non è stato decisivo...

lascia perdere, con alcuni è impossibile discutere seriamente..

[cuorern]

Originariamente inviato da Toni85

Sto combattendo una crociata sul treadh dei cugini su Riquelme...

Cazzi tuoi!

E comunque... Meglio là che qua!

[manurosso87]

Ambrosini: "Macché utopia Questo Milan è un progetto"

Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"

Massimo Ambrosini, 31 anni, centrocampista del Milan. Ansa
MILANO, 4 settembre 2004 - Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.

[Francizio]

Originariamente inviato da Perfo

Ambrosini: "Macché utopia
Questo Milan è un progetto"
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Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"
Massimo Ambrosini, 31 anni, centrocampista del Milan. Ansa
MILANO, 4 settembre 2004 - Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.
Alessandra Bocci

Originariamente inviato da manurosso87

Ambrosini: "Macché utopia Questo Milan è un progetto"

Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"

Massimo Ambrosini, 31 anni, centrocampista del Milan. Ansa
MILANO, 4 settembre 2004 - Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.

[manurosso87]

Originariamente inviato da Francizio

ops

[Dark Schneider]

giorno!

Colantuono nell'intervista di ieri sulla Gazzetta si era detto convinto di rimanere tutta la stagione.

edit: anzi per la precisione convinto di "resistere" tutta la stagione e che lui si era fatto le ossa con Gaucci al Perugia.

[Perfo]

Originariamente inviato da manurosso87

Ambrosini: "Macché utopia Questo Milan è un progetto"

cut

L'altra sera guardavo MC dove c'era "la partita tattica" cioè, per chi non lo sapesse, una trasmissione dove Buffa spiega tutta la partita precedente del Milan.
Ne ho seguito un bel pezzo e praticamente diceva che se il milan giocasse ad una punta, sia pure con kakà che Inho insieme, saremmo lenti e prevedibili come nel primo tempo di domenica, e se ci pensiamo come nel 90% delle partite in casa dell'anno scorso, salvo qualche azione personale dei due.
Quindi in casa dovremmo giocare con 2 punte + 2 trequartisti ma stando attenti alle fasce dove rimarremmo scoperti visto che avremmo solo 2 centrocampisti in copertura.
Praticamente la famosa "coperta corta"
Invece in trasferta l'albero di natale andrebbe bene come poi in effetti dimostrato dal nostro rendimento esterno della passata stagione.

Ora mi chiedo, visto che buffa sta sempre a milan channel, perché il mortazza non va a scuola di tattica da lui??
Sia mai che ogni tanto azzeccasse la formazione....

Originariamente inviato da signo3d

http://www.gazzetta.it/appsSondaggi/...Sondaggio=3217


E' già vinta

A parte però tutti gli scherzi, non è tanto il fatto che per tutti ormai hanno vinto, è che sono costretti a vincere sempre e ovunque, non possono sgarrare di una virgola e questo potrebbe influenzarli negativamente, avranno tutta la pressione addosso. Pensate se al posto nostro avessero perso loro in casa, con il Bologna (cosa impossibile).
Comunque niente è vinto in partenza, per fortuna, la dovranno sudare, vabbè che hanno pescato un girone ridicolo.....

[TeknoMan]

zamparini

Giorno a tutti

[signo3d]

Originariamente inviato da Perfo

L'altra sera guardavo MC dove c'era "la partita tattica" cioè, per chi non lo sapesse, una trasmissione dove Buffa spiega tutta la partita precedente del Milan.
Ne ho seguito un bel pezzo e praticamente diceva che se il milan giocasse ad una punta, sia pure con kakà che Inho insieme, saremmo lenti e prevedibili come nel primo tempo di domenica, e se ci pensiamo come nel 90% delle partite in casa dell'anno scorso, salvo qualche azione personale dei due.
Quindi in casa dovremmo giocare con 2 punte + 2 trequartisti ma stando attenti alle fasce dove rimarremmo scoperti visto che avremmo solo 2 centrocampisti in copertura.
Praticamente la famosa "coperta corta"
Invece in trasferta l'albero di natale andrebbe bene come poi in effetti dimostrato dal nostro rendimento esterno della passata stagione.

Ora mi chiedo, visto che buffa sta sempre a milan channel, perché il mortazza non va a scuola di tattica da lui??
Sia mai che ogni tanto azzeccasse la formazione....

[Francizio]

Originariamente inviato da Perfo

L'altra sera guardavo MC dove c'era "la partita tattica" cioè, per chi non lo sapesse, una trasmissione dove Buffa spiega tutta la partita precedente del Milan.
Ne ho seguito un bel pezzo e praticamente diceva che se il milan giocasse ad una punta, sia pure con kakà che Inho insieme, saremmo lenti e prevedibili come nel primo tempo di domenica, e se ci pensiamo come nel 90% delle partite in casa dell'anno scorso, salvo qualche azione personale dei due.
Quindi in casa dovremmo giocare con 2 punte + 2 trequartisti ma stando attenti alle fasce dove rimarremmo scoperti visto che avremmo solo 2 centrocampisti in copertura.
Praticamente la famosa "coperta corta"
Invece in trasferta l'albero di natale andrebbe bene come poi in effetti dimostrato dal nostro rendimento esterno della passata stagione.

Ora mi chiedo, visto che buffa sta sempre a milan channel, perché il mortazza non va a scuola di tattica da lui??
Sia mai che ogni tanto azzeccasse la formazione....

Ho una grande ammirazione verso Buffa, ma quel che dice sui 2 trequartisti è un belpò una cazzata...
Insomma, pensiamo un attimo al Barca quando giocava con Dinho-Messi dietro Eto'o, o al Man Utd con C.Ronaldo e Giggs/Nani dietro a Rooney/Tevez, o alla Roma con Mancini-Taddei e il solo Totti davanti...

Insomma, dire che giocando con 2 trequartisti si è lenti è una gran cagata...

O pensate che giocare con Dinho-Kakà ci dia lentezza o prevedibilità???

[snake0]

Originariamente inviato da Jamal Crawford

guarda che ho gia' recuperato il numero di cell della tipa che stava abbracciata a te nella foto che mi hai mostrato ieri. Ma come mai al cell ha la voce da uomo, mi sembrava di parlare con Massimo Moratti

che e' sta storia?

gli ho detto che se chiamava il numero 320******* doveva far rispondere il trans che gli abita a fianco...

visto che ti piacciono così tanto ho pensato di farti una sorpresina