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Ultima modifica di LittleLux : 27-04-2005 alle 18:05. |
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#63 | |
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Senior Member
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a) era DC; b) fece perdere 12 seggi per incapacità di leggere la legislazione elettorale; c) dovrebbe ancora vergognarsi per ciò che disse sul Prof. Biagi. Ma almeno questo le elezioni contribuiva a farle vincere, e dove comandano quelli a lui vicini la diaspora è nettamente inferiore alla media, se non si tiene quasi tutto il malloppo di voti. Non sarà colpa di Bondi, certo che i 4 di FI che sono intervenuti in discussione generale erano tutti milgiori, Costa e Leone su tutti. Probabilmente queste figure a B. servono come cordone sanitario per guardarsi dagli alleati. Ma alla lunga rimane poco da difendere, ogni apparizione dell'Abate si paga alla cassa elettorale.
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#64 | |
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#65 |
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Senior Member
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Gli interventi dei gruppi parlamentari
Dopo la presentazione della mozione di fiducia al governo «Berlusconi 3», alle 15,15 il presidente del Consiglio è intervenuto nell'aula della Camera per rispondere agli interventi che in mattinata si erano succeduti a seguito della presentazione del nuovo governo e del nuovo programma. Dopo la replica di Berlusconi hanno preso la parola i rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari per esprimere le rispettive dichiarazioni di voto. Eccole in sintesi. Gianfranco Rotondi (Democrazia cristiana): «Noi reputiamo che la sua missione di Governo non sia completata e che per certi aspetti questi tredici mesi possono completarla con maggiore efficacia rispetto ai quattro anni precedenti». Johann Wilmann (Minoranze linguistiche): «E' stato un intervento antieuropeo. Lei ha scaricato tuttele colpe dei suoi insuccessi sulle norme europee, che noi invece crediamo siano molto importanti. Per questo neghiamo la fiducia al nuovo governo». Chiara Moroni (Nuovo Psi): «Il suo discorso, presidente, ci ha convinto. Ci associamo alla proposta riformista del nuovo esecutivo. I socialisti appoggiano e partecipano all’azione di questo governo convinti della necessità di dare in questo ultimo anno di legislatura concrete risposte ai cittadini e al Paese». Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi): «Quello di Berlusconi è stato un intervento imbarazzante, un intervento da capofazione, una sorta di comizio in Parlamento. Nel programma non c'è nessuna proposta di rilancio. Va sottolineata poi l'assurdità della proposta del vicepremier di vendita delle spiagge. Lei, presidente, si lamenta per l'aumento dei prezzi dovuto all'euro, ma chi doveva fare i controlli è proprio lei. Invece si è limitato a inviare a tutti gli italiani una piccola calcolatrice, peraltro made in China. Questo governo è perfino peggiore del primo» Enrico Boselli (Sdi): «Sarebbe stato meglio ritornare subito alle urne. Lei ha evocato ieri un nuovo soggetto politico del centrodestra perché comprende bene che la sua creatura politica è diventata fonte di debolezza. Forza Italia trascina alla sconfitta tutto il centrodestra. L'Ulivo invece cresce. Sempre più debole la leadership di Berlusconi, sempre più forte quella di Prodi. Dopo quattro anni il sogno si è infranto e tutti avvertono meno libertà e meno ricchezza. Il solo miracolo che il presidente del consiglio può fare è durare un altro anno. Voteremo contro. Agli italiani non promettiamo un miracolo, ma un buon governo per l'avvenire». Oliviero Dilibero (Pdci): «Il vostro è un governo di riciclati e sconfitti. Ministri cacciati per volontà della vostra maggioranza ripescati e promossi. In altri tempi si sarebbe chiamato governo balneare e del tirare a campare. E' il trionfo della vecchia e brutta politica. Avete presentato un programma inconcludente, di bassissimo profilo. Ma non vi siete chiesti perché della vostra disfatta. Se l'Italia andasse davvero bene come il presidente del consiglio ha dichiarato, perché non avete più la maggioranza nel Paese? E forse non l'avete più neanche in aula. Da domani siete a rischio tutti i giorni perché la maggioranza non esiste più». Stefano Cusumano (Udeur): «La sconfitta alle regionali non è un incidente di percorso ma la frattura tra opinione pubblica e governo Berlusconi. La Cdl è paralizzata e impantanata. La preoccupazione dei cittadini sta diventando allarme. Con il nuovo governo è stato accentuato il carattere nordista della coalizione. Il governo fa prevedere per il futuro un'azione ancora più inconcludente di quella degli ultimi anni. Il nostro voto sarà negativo». Franco Giordano (Prc): «Siete l'un contro l'altro armati. C'è un crollo del vostro blocco sociale. E' rimasta solo politica liberista e voglio vedere come si concilia con la centralità del Sud. Avete dimostrato di avere sempre una tentazione autoritaristica. Alimentate la disparità territoriale. Tra di voi c'è lotta in corso per accaparrarvi risorse e posizioni. Ma c'è un vento nuovo che viene da Sud. Oggi è chiaro che noi siamo maggioranza nel Paese. E vi conviene prenderne atto». Alessandro Cè (Lega Nord): «Presidente, le rinnoviamo la fiducia. Il valore fondante del patto del 2001 era mettere al centro la persona, focalizzandone le esigenze e dando risposte. Una sfida difficile da vincere ma rivoluzionaria. A quattro anni è necessaria una riflessione. Perché si è originato questo disamoramento per la Cdl? Perché la politica con P maiuscola è fatta soprattutto di valori. Le riconosciamo abnegazione nell'azione di governo, ma i valori sono a volte stati trascurati. Molte componenti della Cdl si sono rinchiuse nel palazzo e hanno ostacolato attuazione del programma. Occorre riscoprire spirito del 2001. Dagli elettori è arrivato un segnale, anche se il Paese non ha certo nostalgia di Prodi e Bertinotti. Dipende quindi da noi riappropriarci di consensi che oggi sono latenti. C'è un nuovo programma e ora nessuno tra gli alleati deve stare alla finestra». Marco Follini (Udc): «All'origine di questa crisi c'è il disagio che i cittadini hanno espresso con il voto alle regionali. Non si poteva dare una risposta distratta. Molte cose non vanno bene: lo sviluppo è lento, il sistema delle imprese è frammentato, sono sempre più i figli che cercano il lavoro dei loro padri, troppi mercati attendono riforme. Nella maggioranza abbiamo avuto idee comuni e idee diverse. Si sono confrontate idee e proposte. Tutti abbiamo tenuta ferma l'alternatività alla sinistra. Noi vogliamo un centrodestra popolare e non populista, che trova un leader a partire dalla sua missione e non dalla sua guida. Non pensiamo all'esercito del bene che sfida l'esercito delle tenebre. Dobbiamo unire e non dividere. C'era leggenda che diceva che avremmo vinto sempre e non è stato vero. Ora c'è la leggenda che dice che perderemo e dobbiamo fare in modo di smentirla. Non possiamo rotolare verso il 2006 su un piano inclinato come se tutto fosse già deciso: assetto partiti, leadership e risultato del voto. Il cambiamento qui comincia e non finisce. Non sarei leale se dicessi: siamo appagati. Non esistono scorciatoie, la via della rimonta è lunga. Si tratta di fare delle scelte. La priorità è garantire stabilità ai conti pubblici. Quindi è esclusa una finanziaria elettoralistica. Nel 2001 si diceva meno tasse per tutti, oggi la questione è un fisco più equo. Accordiamo la fiducia, ma con spirito costruttivo. La esprimiamo senza gelo ma anche senza illusioni». Francesco Rutelli (Margherita): «Le aspettative che avevate creato si sono infrante sulla realtà. Voi votate la fiducia al governo ma siete profondamente divisi. Cosa ci aspetta in questo ultimo anno? Il presidente del consiglio ha detto che completerà il programma presentato quattro anni fa e realizzerà anche quello nuovo presentato ieri. Insomma, votate per uno ma ne prendete due. Ma sapete che è un'illusione, lo sanno tutti. Ma vi siete chiesti perché avete perso nelle regioni del Sud? Non potete sempre nascondervi dietro l'alibi europeo. Senza l'Europa l'Italia non sarebbe tra i grandi. L'euro è stato un aiuto per famiglie e imprese, se il cambio è andato male la colpa è vostra, perché non avete controllato». Ignazio La Russa (An): «La sinistra ha la presunzione di impartirci lezioni e dice il falso fancendo finta che sia il vero. La verità è che si è determinata un'inversione di clima. Quando una maggioranza è costretta a riformulare il proprio governo ci si aspetta un clima in cui governo è abbacchiato. Invece sinistra è nervosa e il centrodestra è pronto alla riscossa. Per il Sud le risorse ci sono già ma fino ad ora è mancato il master plan, il coordinamento, quello che il nuovo ministero assicurerà. Oggi otterremo la fiducia in Parlamento, presidente, e ministri e presidenti di commissione si metteranno al lavoro. Ma da domani i nostri partiti con spirito di movimentismo dovranno andare nelle città, nei quartieri, nelle categorie a raccogliere la fiducia della gente. Ce la faremo». Piero Fassino (Ds): «C'è una distanza enorme tra oggi e il 2001 quando lei per milioni di persone era una speranza. Allora proponeva di cambiare l'Italia, oggi è qui reduce da una sconfitta elettorale. Una sconfitta cocente, con la perdita di 2 milioni di voti. Anzi: voi siete reduci da 4 anni di sconfitte e questo significa consenso che si erode nel Paese. L'Italia è un grande Paese e ha bisogno di un governo all'altezza. E la contraddizione è proprio questa: l'Italia è un grande Paese ma chi la governa è piccolo e inadeguato. Questa crisi aveva come unica soluzione il ritorno al voto: lei non l'ha voluta percorrere perché aveva paura di perdere; i suoi alleati perché sperano di avere un po' più di tempo per cercare qualcun altro che li guiderà. Noi di fronte all'incapacità che dimostrate ogni giorno diamo segnale di speranza al Paese, che ha bisogno di una guida forte e autorevole». Sandro Bondi (FI): «Dopo aver sentito Fassino siamo certamente più forti e più convinti che non possiamo consegnare il destino dell'Italia a questa sinistra. Per fortuna che c'è Berlusconi che vi impedirà ancora una volta di conquistare il potere. Il segnale del voto lo interpretiamo non nascondendo le nostre difficoltà ma non rinunciando ai nostri progetti. Non gettiamo le colpe solo sulla leadership di Berlusconi. Questa crisi può essere salutare se riprendiamo il cammino guardando a quello che abbiamo fatto e che ancora dovremo fare nell'interesse dell'Italia». sul sito del corriere.... |
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#66 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12348
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Se Burlesconi è così convinto che gli italiani non daranno il paese in pasto ai famelici comunisti, perchè non va al voto anticipato?
Per inciso non se ne può più delle sue stronzate sulla democrazia che mancherebbe e sui media in mano alla sinistra. Non ce la faccio più, forse lo fa in modo che qualcuno a sinistra lo manda a cagare veementemente e poi lui potrà dire che lo hanno offeso. Tutto va male, ok non è solo colpa sua, e sempre il ritornello dei comunisti e della dittatura.... Certo, poi pensare che per tre anni di fila ha disertato il 25 aprile... lui si che può permettersi di usare il termine dittatura... Poi se qualcuno lo fredda con un cavalletto dà la colpa alla sinistra che fomenta... |
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#67 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Bergamo
Messaggi: 3204
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Le critiche sono la prima sulla dichiarazione di Castelli sul ruolo di "semplice indirizzo" dello Stato nell'economia; la seconda (meno importate) sul fatto che ho proposto indici azionari (piuttosto che il PIL per misurare l'andamento del sistema economico). A) Il ruolo dello Stato nell'Economia in Italia. Alcuni brevi richiami di macroeconomia: Y=C+G+I+NX, ove le variabili indicano:
La spesa primaria è quindi ingessata. Lo Stato può solo cercare di manovrare l'unica leva di stabilizzazione: la fiscalità, ed è appunto quello che si è cercato di fare (le altre due leve sarebbero politica monetaria, ora in mano esclusivamente a quella BCS che non sta contrastando la forza del dollaro, e gli investimenti. Questi ultimi si sono cercati di mettere in moto usando lo strumento del project financing..e quindi l'intervento diretto dello Stato rimane cmq ridotto). Morale della favola: Castelli, seppur con alcune semplificazioni, ha sbagliato così tanto? La ragione per cui gli altri stati europei escono dalle crisi più velocemente di noi è da ricercare nella maggior flessibilità della spesa che hanno: a parità (circa) di pressione fiscale devono pagare il 2-3% in meno di interessi (18MLD di euro destinabili in investimenti, in aggiunta ai punti % di sforamento del deficit cui sono ricorsi negli ultimi anni). Oltre a questo il sistema italiano necessiterebbe cmq di più investimenti degli altri perchè: in fatto di infrastrutture siamo essenzialmente fermi da 10 anni (->da tangentopoli in poi le grandi opere si contanto sulle dita di una mano con poche dita) e il sistema delle PMI (la cui flessibilità tanto lodata in passato) sta manifestando tutta la sua debolezza nel confronto con i giganti internazionali. Quindi siamo in affanno? Sicuramente si. Si poteva fare di più? Ovviamente, come sempre. Si sono fatte cose sbagliate? NO: quando anche il resto d'Europa era in crisi noi siamo riusciti a non sforare quell'amato/odiato 3% senza alzare la pressione fiscale e scusate se è poco. Un ultimo appunto sulla pressione fiscale: è quasi uguale a quella lasciata dall'ultimo ministro dell'economia dell'ulivo..peccato che venga misurata in relazione all'andamento del PIL, per cui in periodi di crescita ridotta è strutturale che tenda ad aumentare.. Ci sarebbe molto altro da dire su questo punto..ma attendo i pareri di Luvi e altri su questo. B) Perchè l'indice azionario è "meglio" del PIL Dato che sono stato logorroico nel punto precedente..qui sarò un pò più sintetico (tanto sono sicuro che Luvi, conoscitore del bilancio dello Stato, capirà lo stesso).Uno dei motivi per cui si proeferisce usare per analisi storiche l'andamento degli indici azionari (misura amplificata dell'andamento dell'economia reale = le crescite e le recessioni risultato amplificate e quindi più individuabili..basta pensare a i momenti di BOOM e SBOOM derivanti dalla moda per le .com) è la "manopolabilità" del PIL (vedi formula che ho riportato prima) è misurato da Y=C+G+I+NX. Consideriamo in particolare G. Tale grandezza, per motivi contabili (se qualcuno è interessato posso approfondire in un secondo momento il perchè), è direttamente legata al livello dei salari dei dipendenti pubblici: se aumento la loro retribuzione dell'1% del PIL (per esempio), questa si ribalterà, indipendentemente da altri fattori, su una crescita aggiuntiva del PIL dell'1% (anche se tale operazione è fatta in deficit). I trend di medio-lungo termine dei mercati azionari non risentono di fattori distorsivi (Prezzo azione = attualizzazione flussi di cassa associati a quel titolo). Tutto qui. Attendo i pareri di Luvi e di LittleLux
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#68 | |
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Iscritto dal: Aug 2004
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Zebiwe, grazie, ho già dato Micro e Macro e Organizzazione aziendale nel 1992, 28, mi pare, non mi va di perdere altro tempo
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![]() Zebiwe, fagliele a lui le domande che fai a me LuVi |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
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MA perchè, dico PERCHE'
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#70 |
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Bannato
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Torino
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Cosi si fa, un bel discorso, all'attacco, con decisione, in grande spolvero.
Sono molto soddisfatto, era ora. Le repliche dei parolai della sinistra li qualificano per ciò che sono, alla larga questa gente dal Governo! Ignoriamoli e tiriamo diritti per la nostra strada, vai con le riforme, diamo una bella accelerata, senza guardare in faccia a nessuno. |
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#71 | |||
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
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Accelerata? Ma per caso tu hai visto le votazioni per la fiducia di un altro paese? ![]() LuVi |
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#72 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
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Quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere - Twitter
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#73 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
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![]() Bondi sul forum...
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CPU: AMD 7800X3D • Cooling: Noctua NH-D15 G2 LBC • Mobo: MSI MAG X670E Tomahawk Wi-Fi • RAM: 32Gb G.skill F5-6000J3038F16GX2-TZ5N • GPU: Gigabyte GeForce RTX™ 4080 16GB GAMING OC • Monitor: MPG 271QRX QD-OLED • CASE: Antec C8 • Storage: Sabrent Rocket 4 PLUS-G 2 TB • Input: Ducky One 2 SF / Logitech G502X Plus / Powerplay • Audio: SMSL C200 @ Prodipe Pro5 BI-AMP • PSU: Seasonic Focus GX-1000 • SO: Windows 11 Pro |
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#74 | |
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Bannato
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LuVi |
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#75 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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guarda che davvero ti appioppiamo la sezione per un mese se continui con questi simpatici passaggi...
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#76 | |
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Bannato
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Torino
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Io ho espresso la mia opinione e la invito a rispettarla, grazie. |
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#77 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
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Con questo pretendi di dimostrare cosa? Che un governo, si parla di governo, non di stato, son due cose ben diverse, può solo dare al più un indirizzo sull'economia di una nazione? Ma, allora, ripeto la mia obiezione, cosa ci stanno a fare, su quelle poltrone? Comunque, guarda, a proposito ti sei smentito da solo quando tiri in ballo gli stipendi degli statali. Ecco, qui puoi vedere quanto può fare un governo nel governare, non semplicemente indirizzare, l'economia di un paese. Basti pensare alla politica sui salari, alla politica sul lavoro, alla politica industriale, la politica degli investimenti in infrastrutture, ricerca di base ed educazione. Certo, tutte cose che non hanno peso od impatto...a sentire Castelli. Certo, torniamo sempre li, governa Berlusconi e le cose van male, è colpa del mondo intero che gli rema contro, governano gli altri e le cose van bene, cazzo, guarda un po', se ci fosse stato lui le cose sarebbero andate molto meglio. Queste sono barzellette a cui credono in pochi, oramai, anche se corredate da tanti bei grafici esposti, magari, su lavagnette da mettere in bella mostra in tv. ![]() P.S.: ultima cosa. Un consiglio: alzare la voce al massimo può impressionare, ma non ti fa passare automaticamente dalla parte della ragione. Chiaro, Zebiwe? ![]() Ultima modifica di LittleLux : 27-04-2005 alle 23:10. |
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#78 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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#79 | |
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Poi non vi lamentate se il livello della sezione scade...
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