|
|||||||
|
|
|
![]() |
|
|
Strumenti |
|
|
#41 | |
|
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 30
|
Quote:
credo che qualsiasi governo in qualsiasi parte della terrra abbia fatto opere e riforme anzi le dittature ne hanno fatte forse di più dato che nessuno poteva opporsi anche se le riforme erano magari sbagliate. per cui mi sembra stupido ricordare cose positive del fascismo come fini a se stesse, altrimenti Stalin e Mao dovrebbero essere ammirati come i più grandi innovatori della storia visto quello che hannmo fatto per lo sviluppo in cina e Russia. |
|
|
|
|
|
|
#42 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: /dev/sda1
Messaggi: 4060
|
Quote:
Una volta che sappiamo stragi e crudeltà di tali regimi, a parte la consapevolezza di non rifare altrettanto, cosa ci è rimasto? Si può imparare da tutto, e, purtroppo, si può imparare anche da questi regimi. Per sapere tutto bisogna studiarli anche i lati buoni, per le innovazioni, per le riforme. Non significa studiare queste cose "fine a se stesse", ma semplicemente studiarle per avere una visione più completa. Tali regimi erano manifestazioni di ideologie, che non volevano solo morte e distruzione, ma che si sono adoperare moltissimo (molto di più di altri governi precedenti e successivi) per il loro popolo, o almeno per la parte considerata idonea. Secondo te tutto questo andrebbe buttato nel cesso? Secondo te non dovrebbero esistere considerazioni positive solo perchè esistono delle stragi e queste prendono tutta l'importanza possibile? Sono passati molti anni, non bisogna dimenticare, ma, secondo me, è nostro primo dovere analizzare A MENTE FREDDA. guardando tutto, non solo i morti. ciao ciao!
__________________
| Linux User #391140 | Sito Ufficiale del LOLUG - Gruppo Utenti Linux Lodi - www.lodi.linux.it
|
|
|
|
|
|
|
#43 |
|
Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Pavia-Cagliari
Messaggi: 296
|
Tralasciando le tantissime stupide puttanate commesse dal duce (e cortigiani), soprattutto verso il termine della propria carriera, io considererei, tra i lati positivi (ben oscurati da quelli negativi), anche la fondazione dell'ente per la protezione degli animali.
|
|
|
|
|
|
#44 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: torino but i'm sard inside.
Messaggi: 406
|
Quote:
cmq si è tenuto quello che funzionava, pagato a caro prezzo, e si è scritto nella costituzione che il fascismo è da combattere, forse perchè i giganti sulla cui spalla siamo seduti capirono che le opere, anche cento volte più grandi, non valgono i campi concimati con le vite e che i due aspetti del fascismo sono indissolubilmente legati. in realtà, oggi, fare un elenco di "opere buone" "lati positivi" "esempi" è prefettamente inutile:i conti con quel periodo sono già stati fatti e la somma è una condanna oltre che mondiale, anche degli stessi eredi. (p.s. ricordo un 3d simile, sulla marcia di Roma)
__________________
Primo Officiante della Setta dei Logorroici - Arconte della prolissità - Crociato della Replica|Custode Di Lomaghiusa e Muffin| |
|
|
|
|
|
|
#45 |
|
Bannato
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Roma
Messaggi: 2038
|
Facciamo un po' di chiarezza......
tralasciando i superflui commenti fatti da alcuni di voi che cmq mi aspettavo tipo "sti cazzi....." " stasera postera' le opere buone del nazismo" e via discorrendo ,che non meritano nemmeno risposta.... parliamo un po' del resto..... 1)innanzitutto il termine metropolitana da dizionario siginifica: s. f. sistema ferroviario, totalmente o in gran parte sotterraneo o sopraelevato, per il trasporto rapido di persone nelle grandi città: metropolitana leggera, il cui percorso è interamente o quasi interamente in superficie | il convoglio che percorre tale ferrovia: prendere la metropolitana. pertanto che Mussolini abbia dato inizio al sistema suddetto a Roma e' storia e non cazzate.....se poi volete apporfondire la cosa andate direttamente al sito metroRoma e verificate il tutto 2)Ho postato dei dati nudi e crudi quindi il reato di Apologia del fascismo(che poi e' la legge piu' idiota della storia della nostra Repubblica) non mi puo' essere imputato in alcun modo.... 3)Sono d'accordissimo con chi sostiene che in Italia quando si parla di Fascismo la maggiorparte di noi si racchiude in una sorta di demagogica schermatura collettiva che ci fa dire sempre e cmq le stesse cose,senza un minimo di obbiettivita' e di costruttivita'.... 4)La mia opinione sull'argomento???La mia opinione e' la seguente....gli anni 20 erano un epoca in Italia di scontri,di lotte e di sangue....in cui due fazioni politiche si contendevano il potere,i bolscevichi da un lato,protagonisti di vari documentati attentati e assassini,i cossiddetti "rossi".....dall'altra lato i nuovi "fascisti" ,fazione estremistica all'opposto,protagonista anch'essa degli stessi reati e crimini .....era un contesto storico che prevedeva tali situazioni....si era appena usciti dall'800,epoca di ancor piu' crude lotte,normali situazioni di vita quotidiana.... i "fascisti" ebbero la meglio,semplicemente questo.....non perche' fossero piu' numerosi o piu' violenti ma perche' piu' organizzati,piu' furbi e aventi l'appoggio della maggior parte del popolo lavoratore(cosi come lo ebbero fino alla fine). Ecco che fu la dittattura,una condizione politica anch'essa comunissima in svaritate locazioni del nostro pianeta all'epoca(Russia,Spagna .....) ,tutt'ora presente nel XXI secolo(mondo arabo,Cuba .....) Benito Mussolini governo' per 20 anni con l'appoggio quasi completo della gente....fino al 1938 (piu' o meno) lo fece in maniera tale da suscitare l'ammirazione quasi esaltante di tutti i piu' importanti esponenti politici del mondo.....personaggi del calibro di Gahndi o anche di Churchill,il papa stesso, facevano a gara definendolo una volta "il piu' grande statista vivente" l'altra " l'unica vera speranza per l'Europa" e cosi via.....e non parlo di Franco o chi per esso ma di Gahndi e di Churchill badate bene..... 16 anni in cui l'Italia ha conosciuto la modernita',in cui l'Italia e' diventata un paese civile.....16 citta'(provincie) sono state create dal nulla....migliaia e migliaia di ettari di terreno bonificati...centinaia di monumenti,scuole,chiese sono stati creati....la lira raggiunse vette mai piu' raggiunte.....questa non e' esaltazione ,non confondete,e' storia..... poi il disastro...... il sogno di un Italia padrona del mondo,l'esagerato patriottismo mussoliniano lo ha portato ad accettare una guerra cui all'inizio aveva pensato bene di restare fuori.....ma la Germania aveva ormai vinto,sdtava per diventare padrona del mondo.....mancavano pochi giorni alla fine di tutto e l'Italia DOVEVA schierarsi....ma con chi??? Con chi stava per dominare il mondo e col quale avrebbe potuto farlo assieme oppure con chi stava per soccombere e che sarebbe stato condannato al dominio e alla colonizzazione straniera???? Scelse la prima ipotesi....da gran coglione,certamente.....ma dal suo punto di vista e dal punto di vista di chiunque si fosse trovato al suo posto in quel momento fece la cosa piu' logica e udite udite piu' giusta per il bene del suo popolo..... le cose poi si capovolsero clamorosamente,perse tutto...gli italiani,come costume proprio,gli voltarono negli anni a venire le spalle e si professarono tutti vittime di un regime che non volevano e la storia e' stata poi scritta dai vincitori.....ecco l'apologia del fascismo,i divieti vari fino ai giorni nostri.....meno male pero' che dopo 60 anni le cose,seppur a fatica,stanno pian piano riassumendo i contorni veri che le rappresentano..... |
|
|
|
|
|
#46 | |
|
Messaggi: n/a
|
Quote:
io se devo per forza scegliere non scelgo il più forte ma quello che è più vicino ale mie idee |
|
|
|
|
#47 |
|
Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Altrove, ogni tanto
Messaggi: 174
|
29. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859)
La riforma definita fascistissima: ovviamente citandola non volevi indicarla come una riforma positiva, vero? BENEDETTO CROCE IL MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI ANTIFASCISTI Gl' intellettuali fascisti, riuniti in congresso a Bologna, hanno indirizzato un manifesto agl' intellettuali di tutte le nazioni per spiegare e difendere innanzi ad essi la politica del partito fascista. Nell' accingersi a tanta impresa quei volenterosi signori non debbono essersi rammentati di un consimile e famoso manifesto, che, agli inizi della guerra europea, fu bandito al mondo dagli intellettuali tedeschi: un manifesto che raccolse, allora, la riprovazione universale, e più tardi dai tedeschi stessi fu considerato un errore. E, veramente, gl' intellettuali, ossia i cultori della scienza e dell' arte, se come cittadini, esercitano il loro diritto e adempiono il loro dovere con l' ascriversi a un partito e fedelmente servirlo, come intellettuali hanno solo il dovere di attendere, con l' opera dell' indagine e della critica, e con le creazioni dell' arte, a innalzare parimenti tutti gli uomini e tutti i partiti a più alta sfera spirituale, affinchè, con effetti sempre più benefici, combattano le lotte necessarie. Varcare questi limiti dell' ufficio a loro assegnato, contaminare politica, letteratura e scienza, è un errore, che, quando poi si faccia, come in questo caso, per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa, non può dirsi neppure un errore generoso. E non è nemmeno, quello degl' intellettuali fascisti, un atto che risplenda di molto delicato sentire verso la Patria, i cui travagli non è lecito sottoporre al giudizio degli stranieri, incuranti (come, del resto, è naturale) di guardarli fuori dei diversi e particolari interessi politici delle proprie nazioni. Nella sostanza, quella scrittura, è un imparaticcio scolaresco, nel quale in ogni punto si notano confusioni dottrinali e mal filati raziocini: come dove si prende in iscambio l' atomismo di certe costruzioni della scienza politica del secolo decimottavo col liberalismo democratico con la concezione sommamente storica della libera gara e dell' avvicendarsi dei partiti al potere, anche, mercè l' opposizione, si attua, quasi graduandolo, il progresso; - o come dove, con facile riscaldamento retorico, si celebra la doverosa sottomissione degl' individui al Tutto, quasi che sia in questione ciò, e non invece la capacità delle forme autoritarie a garantire il più efficace elevamento morale. [ … ] Ma il maltrattamento della dottrina e della storia è cosa di poco conto, in quella scrittura, a paragone dell' abuso che vi si fa della parola "religione"; perchè, a senso dei signori intellettuali fascisti, noi ora in Italia saremmo allietati da una guerra di religione, dalle gesta di un nuovo evangelo e di un nuovo apostolato contro una vecchia superstizione, che rilutta alla morte, la quale le sta sopra e alla quale dovrà pur acconciarsi; - e ne recano a prova l' odio e il rancore che ardono, ora come non mai, tra italiani e italiani. Chiamare contrasto di religione l' odio e il rancore che si accendono da un partito che nega ai componenti degli altri partiti il carattere d' italiani e li ingiuria stranieri, e in quest' atto stesso si pone esso agli occhi di quelli come straniero e oppressore, e introduce così nella vita della Patria i sentimenti e gli abiti che sono propri di altri conflitti; nobilitare col nome di religione il sospetto e l' animosità sparsi dappertutto, che hanno tolto perfino ai giovani dell' Università l' antica e fidente fratellanza nei comuni e giovanili ideali, e li tengono gli uni contro gli altri in sembianti ostili: è cosa che suona, a dir vero, come un' assai lugubre facezia. In che mai consisterebbe il nuovo evangelo, la nuova religione, la nuova fede, non si riesce a intendere dalle parole del verboso manifesto; e, d' altra parte, il fatto pratico, nella sua muta eloquenza, mostra allo spregiudicato osservatore un incoerente e bizzarro miscuglio di appelli all' autorità e di demagogismo, di professata riverenza alle leggi e di violazione delle leggi, di concetti ultramoderni e di vecchiumi muffiti, di atteggiamenti assolutistici e di tendenze bolsceviche, di miscredenza e di corteggiamento alla Chiesa cattolica, di aborrimento dalla cultura e di conati sterili verso una cultura priva delle sue premesse, di sdilinquimenti mistici e di cinismo. E, se taluni plausibili provvedimenti sono stati attuati o avviati dal governo presente, non è in essi nulla che possa vantare un' originale impronta, tale da dare indizio di un nuovo sistema politico, che si denomini dal fascismo. Per questa caotica e inafferrabile "religione" noi non ci sentiamo, dunque, di abbandonare la nostra vecchia fede: la fede che da due secoli e mezzo è stata l' anima dell' Italia che risorgeva, dell' Italia moderna; quella fede che si compose di amore alla verità, di aspirazione alla giustizia, di generoso senso umano e civile, di zelo per l' educazione intellettuale e morale, di sollecitudine per la libertà, forza e garanzia di ogni avanzamento. Noi rivolgiamo gli occhi alle immagini degli uomini del Risorgimento, di coloro che per l' Italia patirono e morirono, e ci sembra di vederli offesi e turbati in volto alle parole che si pronunziano e agli atti che si compiono dai nostri italiani avversari, e gravi e ammonitori a noi perchè teniamo salda in pugno la loro bandiera. La nostra fede non è un' escogitazione artificiosa e astratta o un invasamento di cervello, cagionato da mal certe o mal comprese teorie; ma è il possesso di una tradizione, diventata disposizione del sentimento, conformazione mentale e morale. Ripetono gl' intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trista frase che il Risorgimento d' Italia fu opera di una minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale e anzi par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei cittadini d' Italia di fronte ai contrasti tra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si compiacquero mai, e si studiarono a tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero d' italiani alla vita pubblica; e in questo fu la precipua origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la largizione del suffragio universale. Perfino il favore, col quale venne accolto da molti liberali, nei primi tempi, il movimento fascistico, ebbe tra i suoi sottintesi la speranza che, mercè di esso, nuove e fresche forze sarebbero entrate nella vita politica, forze di rinnovamento e (perchè no?) anche forze conservatrici. Ma non fu mai nei loro pensieri di mantenere nell' inerzia e nell' indifferenza il grosso della nazione, appagandone taluni bisogni materiali, perchè sapevano che, a questo modo, avrebbero tradito le ragioni del Risorgimento italiano e ripigliato le male arti dei governi assolutistici e quietistici. Anche oggi, nè quell' asserita indifferenza e inerzia, nè gli impedimenti che si frappongono alla libertà, c' inducono a disperare o a rassegnarci. Quel che importa, è che si sappia ciò che si vuole e che si voglia cosa d' intrinseca bontà. La presente lotta politica in Italia varrà, per ragione di contrasto, a ravvivare e a fare intendere in modo più profondo e più concreto al nostro popolo il pregio degli ordinamenti e dei metodi liberali, e a farli amare con più consapevole affetto. E forse un giorno, guardando serenamente al passato, si giudicherà che la prova che ora sosteniamo, aspra e dolorosa a noi, era uno stadio che l' Italia doveva percorrere per rinvigorire la sua vita nazionale, per compiere la sua educazione politica, per sentire in modo più severo i suoi doveri di popolo civile. 1 Maggio 1925, Il Mondo
__________________
"There is no dark side of the moon really. Matter of fact it's all dark." |
|
|
|
|
|
#48 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Città: di origine, di nascita, di residenza, di domicilio, di lavoro: Roma...però nel cuore c'è solo l'INTER!
Messaggi: 9601
|
ma come? io faccio tanto per portare il discorso sulle opere estrapolandole dal tragico contesto e tu te ne esci celebrando lo statista più importante dle mondo?
quello che ha governato con il favore della gente? quello che ha vinto grazie all'appoggio dei lavoratori? quello che ha creato città dal nulla? |
|
|
|
|
|
#49 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
|
Scusa ma tra alcune cose esatte, ne hai dette una marea che definire erronee è poco
Negli anni '20, le cose non stavano esattamente cosi': la tua tesi è "pari pari" quella del regime, cioè del fascismo come soluzione ad una più o meno conclamata guerra civile in atto. 1) In Italia oltre ai "bolscevichi" e ai "fascisti", pensa un po' c'erano milioni di persone appartenenti all'area cattolica, al sindacalismo (non erano affatto tutti bolscevichi), socialisti moderati, repubblicani (nel senso ottocentesco del termine), azionisti, che furono TUTTI indistintamente messi fuori legge dal punto di vista politico al pari dei bolscevichi. 2) In Italia c'era sicuramente una situazione conflittuale, dovuta in gran parte (per semplificare) alle trasformazioni economiche in atto , cioè industrializzazione, inurbamento, abbandono delle campagne, insostenibilità di modelli arretrati quale il latifondismo e il bisogno crescente di una reale riforma agraria, una classe politica corrotta e poco capace di guidare le trasformazioni necessarie. Altri paesi hanno risolto queste fasi conflittuali della modernità senza ricorrere ad alcuna svolta dittatoriale. 3) La presenza di disordini sociali anche violenti non giustifica ne suggerisce la necessità di una svolta autoritaria, questo sia in senso teorico che di prassi politica. 4) Lo svarione peggiore che commetti è quello riguardante la "furbizia" dei fascisti: ti ricordo che se quell'imbelle che stava seduto sul trono avesse mandato l'esercito, a Roma non sarebbe arrivato nessuno (vivo almeno). Stessa cosa dicasi per le forze dell'ordine che coprivano sistematicamente le aggressioni squadriste ai giornali, alle sedi di partiti e camere del lavoro. Poi riconosco anche io che Mussolini aveva indubbie qualità da "animale politico", che a poco sarebbero servite senza l'appoggio dei poteri forti della grande industria (che non voleva quei "rompicoglioni" dei sindacati), dei latifondisti ( a cui faceva comodo la "servitù della gleba) . 5) Nella tua ricostruzione, fai coincidere i disastri con l'entrata in guerra: questo mi fa SUPPORRE che non consideri disastri le violenze squadriste, gli omicidi, i confini, le leggi razziali,le chiusure dei giornali,la fine del pluralismo politico, le carcerazioni per motivi politici,le censure, l'asservimento ideologico forzato di qualsiasi forma di cultura.
__________________
La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
|
|
|
|
|
#50 | ||
|
Bannato
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Roma
Messaggi: 2038
|
Quote:
Quote:
SI e SI |
||
|
|
|
|
|
#51 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Città: di origine, di nascita, di residenza, di domicilio, di lavoro: Roma...però nel cuore c'è solo l'INTER!
Messaggi: 9601
|
ma torniamo alle opere. quella lista, incompleta come ha sottolienato taddeus, da dove l'hai presa? perchè di altre cose positive ne ha fatte.
|
|
|
|
|
|
#52 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Messaggi: 4769
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#53 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
|
quello che ha governato con il favore della gente?
quello che ha vinto grazie all'appoggio dei lavoratori? quello che ha creato città dal nulla? [/quote] 1) Si, certo, il favore oppure randellate o confino o isolamento e impossibilità di lavorare. 2) Certo, prima i lavoratori si facevano picchiare nelle sedi sindacali e fuori dalle fabbriche, poi hanno cambiato idea, furboni eh? 3) Si, è una moda dei dittatori, quel co@*ione di Stalin ne ha create un numero impressionante e allora? 4) Ti dimentichi la missione su Marte, proprio ieri ho trovato l'mp3, se vuoi te lo mando Dylan
__________________
La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
|
|
|
|
|
#54 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Roma
Messaggi: 373
|
Quote:
Veramente è la prima che hai detto, l'ideologia era la medesima tutte e 2 si fondavano sul cosidetto Socialismo Nazionale, in secondo luogo la storiella del povero duce costretto ad allearsi ai tedeschi è una favoletta che lascia il tempo che trova, perchè senza andare tanto lontani c'era la Spagna del Caudillo Franco che si dichiarò neutrale senza essere invasa, e ce ne erano tutti i motivi visto che Franco era al potere anche grazie ai nazi-fascisti italo-tedeschi. Della serie NON DICIAMO CAZZATE.
|
|
|
|
|
|
|
#55 | |
|
Messaggi: n/a
|
Quote:
|
|
|
|
|
#56 | |
|
Messaggi: n/a
|
Quote:
|
|
|
|
|
#57 | ||||
|
Bannato
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Roma
Messaggi: 2038
|
Quote:
Quote:
difatti ho solo detto cio' che accadde senza giustificare,casomai non ho condannato demagogicamente una situazione che pero' poteva evolversi per come poi si e' evoluta essendo l'epoca avvezza anche a questo tipo di risoluzioni..... Quote:
Quote:
ho sottolineato solo il fatto che il disastro dal punto d vista del Regime e' avvenuto dopo l'entrata in guerra...... per quanto concerne le operazioni squadriste,gli omicidi e cosi via ci sarebbe troppo da discutere per poterlo fare su un forum... riguardo le leggi raziali le associo piu' o meno all'entrata in guerra o cmq al patto con Hitler......leggi cmq ,tanto per dirne una,che esistevano in tutta Europa e che sono rimaste anche in USA fino agli anni 60...tanto per chiarire..... |
||||
|
|
|
|
|
#58 | ||
|
Bannato
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Roma
Messaggi: 2038
|
Quote:
Quote:
|
||
|
|
|
|
|
#59 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Città: di origine, di nascita, di residenza, di domicilio, di lavoro: Roma...però nel cuore c'è solo l'INTER!
Messaggi: 9601
|
stiamo parlando da 3 pagine di una lista di opere. si può sapere da quale libro l'hai presa?
|
|
|
|
|
|
#60 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: torino but i'm sard inside.
Messaggi: 406
|
Quote:
__________________
Primo Officiante della Setta dei Logorroici - Arconte della prolissità - Crociato della Replica|Custode Di Lomaghiusa e Muffin| Ultima modifica di ni.jo : 26-03-2004 alle 15:17. |
|
|
|
|
|
| Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 16:05.











| Linux User #391140 | 








