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#41 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2008
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#42 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Brianza
Messaggi: 374
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Quoto Obelix in tutte e per tutto e aggiungo:
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Forse non sai che più del 50% dei webserver nel mondo gira su linux + apache + php + mysql, sarà solo perché gli piace andare a "cercarsi guai"? Tanto per fare un esempio twitter e facebook hanno un traffico spaventoso e guarda a caso non usano ne WebSphere ne Oracle Portal, così come tutti i maggiori siti di successo della rete. Yahoo answer usa php, e non mi sembra "nei guai". Quote:
Carico applicativo di un ente pubblico??! LOL, MySQL gestisce il carico applicativo di Ebay, con migliaia di server ad esso dedicati, non è nemmeno paragonabile a quanto richiederebbe un ente pubblico!
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Trattato: Rinos, tulnio, toca1979, T0mcat, woofer, Nero81, ArvMau, civas85, hacker@70, 3l3v3n, Bobosassa, AMD_GO, Xfree, Buby84, bronzodiriace, DrossBelly. |
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#43 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6662
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Se pensi che citando il costo della subscription RedHat o Novell abbia voluto lasciar intendere che quello costa mentre l'altro no, ti sbagli. Ho solo citato il costo della subscription perchè ahimè molti pensano che una distribuzione vale l'altra, oppure che una installazione linux non abbia alcun costo diretto in termini di licenze o subscription obbligatorie. Se vogliamo fare il confronto una licenza di Windows Server "standard" OEM incide sul prezzo del server per circa 600 euro e l'unico limite alla fornitura degli aggiornamenti è rappresentato dal termine ufficiale del supporto dopo parecchi anni. Con RedHat o Suse è verissimo il fatto che la subscription dopo il primo anno non è più ufficialmente obbligatoria, ma se non la si rinnovo ci si gioca l'accesso ai repository ufficiali per gli aggiornamenti, quindi di fatto è quasi obbligatorio il rinnovo di anno in anno Il costo delle licenze CAL non vedo cosa c'entri con tutto questo... Non sta scritto da nessuna parte che uno utilizzi utenze locali che quindi richiedono licenze CAL. Un server Windows può essere usato per fare molte cose, non soltanto per Active Directory o software penosi come Exchange... Se ci installo sopra una istanza di Lotus Domino non ho certo bisogno di acquistare licenze CAL. Se ci installo sopra Oracle non ho certo bisogno di licenze CAL, idem se faccio un application server con WebSphere o anche un banalissimo Tomcat o Jboss, o se uso IIS per farci un webserver (a patto di non usare utenti locali per esporre risorse con acl particolari) o qualsiasi altro software esistente sulla terra... So benissimo qual'è il significato di "Opensource", qui però non si stava discutendo di massimi sistemi con Richard Stallman, si parlava in concreto di utilizzo di software opensource rispetto a software commerciali con licenza closed in scenari ben delineati. Si può sviluppare software opensource anche con strumenti commerciali estremamente closed, ma mi pare che non sia questo l'argomento di discussione.
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#44 |
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Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 246
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beh io non sono un programmatore ma bensi un semplice user.
posso dire che a riguardo server non capisco na mazza ma che mi risulta che le licenze windows costino miimo 4 volte tanto quella di red hat ovvero nel ordine di qualche migliaio di euro. l'open source ha grandi potenzialità e nel periodo di tagli agli enti pubblici alcune amministrazioni comunali stanno facendo il passaggio al software open risparmiando qualche milione di euro. esempio cercate modena open source su google. corso per usare open office non mi sembra necessario al limite si stampa una guida per l'impiegato ma se lo impara lavorandoci su come credo abbiano fatto le migliaia o milioni di persone che ci sono passate nell'arco di tutto il tempo in cui esiste e se agli inizi il discorso non è paragonabile era accettabile ora non lo è. poi se si fa corso per open office non sarebbe ugualmente necessario per un passaggio da office 97 ad office 07 o 10 direi che sia la stessa situazione forse anche peggiore. idem per i programmi se usi programmi personalizzati da farli su linux a farli su windows nulla cambia se non i tool di sviluppo. io direi che si tratta solo di mancanza concreta di volontà di passare all'open source perchè imparare dov'è un tasto nuovo o non poter usare i giochi non le vedo come grandi limitazioni. con questo per me open non è uguale gratis ma è uguale a risparmio se non immediato nel lungo periodo. per creare pdf comunque esistono anche software free non saranno open ma sono free. |
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#45 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Città: Reggio Emilia
Messaggi: 8210
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#46 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6662
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Certamente conosco le tecnologie che usano i vari servizi che hai citato, ma al di la proclami sensazionalistici, se si vuol dirla tutta queste grosse realtà usano versioni estremamente rivedute e corrette con pesanti costumizzazioni, non usano certo php o mysql scaricandosi il package con i binari o i sorgenti come farebbe "un pincopallino qualunque". Ma non solo, sviluppano internamente tutta una serie di tool che permettono di superare tutte le limitazioni (prestazionali in primis) dei prodotti che tu citi (cft HipHop e Facebook) in molti casi snaturandone completamente le funzionalità. Aggiungo poi che mentre Ebay, Facebook, e tanti altri progetti di grandi dimensioni simili nascono con una architettura indipendente e ben definita che si espande continuamente ma che mantiene una propria fisionomia. Così non è per un grosso ente pubblico, che deve cmq offrire servizi a milioni di persone, ma che per farlo non può contare su una architettura ben definita ma deve continuamente integrare millemila applicazioni fatte da terzi, ognuna con le sue esigenze, ognuna con le sue risorse e le sue criticità. Ma ovviamente a livello di chiacchera da bar questo non interessa
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#47 |
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Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 163
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si vede che qualche ministro russo ha bisogno di soldini...
vedrete che appena il bonifico arriva a destinazione non si parlerà piu di tutto questo... |
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#48 |
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Iscritto dal: Nov 2008
Messaggi: 103
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Fosse la volta buona...
.. che ci liberiamo dalla Microsoft? Una grossa base installata di Linux produrrebbe effetti deliziosi: pensate che bello trovarsi driver, programmi "portati" et cetera! Oppure come minimo Gates metterebbe un po' la testa a posto...
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#49 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Brianza
Messaggi: 374
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Poi non vorrai dirmi che la PA italiana ha più carico di Ebay o yahoo, ma per favore... se va bene sarà cento volte inferiore. Per quanto riguarda le personalizzazioni, twitter fino a poco tempo fa usava rails. Il pacchetto che scarichi dal sito. Quote:
Poi non ho capito, i prodotti commerciali invece non hanno limitazioni?! Quote:
Capisco le necessità della PA di integrare ecc ecc, ma se non c'è uno sforzo di progettazione "armoniosa" alla base è ovvio che si fa fatica e soprattutto non è detto che ne fai di meno usando un software closed piuttosto che open.
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#50 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 7954
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Gates è in pensione cosa centra con la microsoft?
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#51 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 1169
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IMHO, una "distro di stato", se ben gestita, sarebbe sul piano puramente tecnico superiore a qualsiasi equivalente closed.
Il mondo open è arrivato dov'è ora a forza di reverse engineering... Non posso credere che, con una quantità sufficiente di denaro dietro, non si riesca a partorire qualcosa di meglio del software stravecchio che le PA strapagano al giorno d'oggi. Perchè appunto, sempre IMHO, il risparmio vero non si avrebbe tanto nei portali e nei server da migliaia di utenti, quanto nel client dell'impiegata dell'anagrafe o del medico di famiglia, dove oggi si usa software sviluppato da aziende in regime di "semi monopolio", che si paga caro (400+ euro l'anno per i miedici di famiglia) ed è assolutamente vetusto sotto moltissimi punti di vista. Ovviamente, questo tralasciando completamente il punto di vista politico della cosa, che poi è quello che conta. Ma insomma, sul piano puramente tecnico, IMHO non c'è nemmeno da starne a parlare. |
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#52 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2008
Messaggi: 8406
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cavolo, vedo che gli utenti windows c'hanno il dente avvelenato dopo questa news
ma poi a voi che vi frega cosa vuole usare Putin? Putin è uno statista, uno furbo, maledettamente capace sul fronte strategico e ha logicamente previsto quello che succederà a partire dal 2011 e cioè una vera e propria corsa ai cyberarmamenti uno statista degno di tale nome ovviamente si preoccupa di difendere la propria nazione e non può farlo se installa sulle macchine della sua PA un sistema operativo prodotto dal suo acerrimo nemico molti hanno detto che la Russia può ispezionare il codice di windows, è vero, ma credete che le copie installate sui computer della PA venga compilate a partire da quel codice e sotto la supervisione del FSB? c'è ampio spazio di manovra per ms e la nsa per introdurre backdoor e schifezze varie....Putin vuole evitare questo, del resto parliamo dei computer su cui girano le informazioni riguardanti la Russia, mica pc usati per giocare a crysis è naturale che la Russia voglia mettersi al sicuro, rendersi indipendente sul fronte tecnologico ed economico dagli USA e risparmiare pure un bel pò di soldi |
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#53 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 7954
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Quote:
nella mai pa quasi tutti i software tranne il sistema operativo e l'office sono obbligati per legge ed assere fatti in casa da una singola azienda, il risultato e che fanno schifo non funzionano si basano su framework di 10 anni fa, costano alla regione 10x di quello che costerebba una soluzione commerciale. Non sono aggiornati costantemente non sono compatibili con le tecnologie attuali e nemmneo quelle di 3-4 anni fa non hanno assitenza adeguata la risoluzionr media dei guasti viene fetta tramite riavvio dei server, non rispecchiano minimamente la norma sulla privacy e la sicurezza informatica non è mai stata presa in esame. Questo è quello che fa un intera regione di questo paese, una distribuzione linux fatta dall'italia credo che mi farebbe voglia di cambiare mestiere e non sto scherzando sarebba la fine, i software che vadano fatti da chi li fa di mestiere. |
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#54 |
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Junior Member
Iscritto dal: Oct 2009
Messaggi: 21
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Ragazzi, non è una questione tecnica o di costi. Non è tutto oro quello che luccica. Diciamo che è una ripicca verso qualcuno. Ricordo di aver letto questo articolo tempo fa e lo posto qui:
http://www.corriere.it/esteri/10_set...4f02aabe.shtml |
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#55 | |||||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6662
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Purtroppo però vivendoci dentro da anni ti dico subito che questo scenario idilliaco imho non si realizzerà mai, e con questo non intendo riferirmi al Paese intero come scenario, ma anche soltanto a livello di città (nemmeno troppo grande, anche a livello di singolo capoluogo di provincia). Il motivo è semplice, il cittadino vede dall'esterno la PA come un "blob" (già proprio lui, il fluido che uccide ), un'entità unica alla quale quindi può essere applicato un modello simile a quello che descrivi.Di fatto però la PA non è niente di tutto questo, è un insieme di migliaia e migliaia di "parrocchie" ognuna con la sua testa "pensante" (più o meno... Anche ammettendo che sia possibile aggregare tutte queste diverse entità di una stessa città, imho sarebbe impossibile aggregare diverse città per la natura culturale stessa del nostro Paese, si finirebbe a "scazzottate". Ho avuto un'esperienza diretta di tutto questo con un progetto che sviluppammo anni fa, una sorta di portale web per tutti i comuni di una provincia italiana. Il principio di base era sacrosanto e rispecchiava un po' quello che hai descritto; siccome il singolo comune non aveva le risorse e le competenze (anche burocratiche, pensate che stendere un bando di gara per una cosa del genere sia una attività alla portata di tutti?) per potersi dotare di un portale web con cui comunicare con i cittadini e offrire servizi online, la provincia ha dato il via a questo progetto per realizzare un portale che potesse essere clonato per ciascun comune, con alcuni elementi di personalizzazione a livello di design e completa libertà dei singoli sui content del proprio comune, il tutto residente su una infrastruttura unica in modo da contenere i costi. Sulla carta tutto era molto bello, e la realizzazione fu anche interessante e ben fatta; il problema era politico, fin dall'inizio ci furono mal di pancia e lamentele perchè i comuni volevano più modifiche e personalizzazioni non previste dal progetto, e così facendo si è finiti con l'abbandono del progetto da parte di molti comuni (quelli che potevano permettersi un portale per i cavoli loro) Quote:
Non sappiamo (e probabilmente non sapremo mai) quali modifiche sono state fatte a drupal per sviluppare il sito della casa bianca, di certo si tratta di un progetto che ha preso drupal come ispirazione e come punto d'inizio e su cui ci hanno sviluppato una valangata di codice custom. Quote:
Lungi da me il giustificare cose del genere, anzi io stesso le condanno anche se mi rendo conto che sono figlie di quella logica della "mille parrocchie" che ho descritto sopra. MySQL o PostgreSQL potrebbero essere un'alternativa? In certi casi poco significativi si, anche se io preferirei consolidare tutti questi piccoli db dentro poche istanze di Oracle o DB2, francamente mi sentirei molto più tranquillo dal pdv tecnico. In molti altri casi invece questo non è possibile proprio perchè quei dbms sono un requisito fondamentale richiesto da prodotti già acquistati o necessari; per capirci, sarebbe stupido buttare 500.000 euro di licenze per un cluster di application server per risparmiare poche migliaia di euro per una istanza di Oralce o DB2 Quote:
Perchè questa domanda? Se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni di lavoro come consulente è che non c'è una reale differenza tra pubblico e privato, la differenza la fa la dimensione della società. Ci sono imboscati nelle grosse realtà di PA e ce ne sono altrettanti nelle aziende private di grandi dimensioni; ci sono persone serie e impegnate nelle piccole realtà di PA così come ci sono persone serie e impegnate nelle piccole realtà private. E' la struttura stessa della organizzazione in cui si lavora che determina l'efficenza di chi ci lavora. Le grosse realtà si muovono con movenze elefantiache e ogni minima modifica delle procedure richiede una quantità di costi impressionante, tanto per la riscrittura di tali procedure quanto per la loro applicazione e per la necessaria formazione. Qualcuno dice che basterebbe un manuale per far passare gli utenti da MS Office a OpenOffice, piacerebbe anche a me se fosse così facile, la realtà è che invece servono quantità industriali di ore di formazione, personale e infrastruttura per formare il personale anche a una piccola modifica di una applicazione che già usano, figuriamoci cosa comporta cambiare applicazione. Io, o chiunque lavori in ambito privato di dimensioni piccole da per scontato che ci si debba formare da soli, nel tempo libero, che il fatto stesso di formarsi continuamente sia un requisito per rimanere appetibili e fare in modo da essere sempre utili (vedi il famoso detto "tutti sono utili, nessuno è indispensabile"). In una realtà grande e immobile non c'è la necessità di rendersi utili e fare in modo che l'azienda o l'ente abbia bisogno di te, tanto cmq sai che non ti licenzieranno mai (a meno che tu faccia vaccate plateali, chessò rubare o ammazzare qualcuno a causa di una tua negligenza) e ogni cosa in più che fai è una cosa in più per la quale non sei retribuito, per cui perchè dovresti sbatterti? Tu sei assunto per ricoprire quel ruolo, per fare quello che c'è scritto nel tuo contratto, ogni cosa in più deve comportare un passaggio di ruolo o un aumento di livello, altrimenti tu ti puoi rifiutare... E se chi deve controllare o far funzionare un ufficio risponde alle stesse regole è ovvio che non cambierà mai nulla. Io non dico che questo sia giusto o che sono d'accordo, semplicemente riporto quello che vedo e come funziona ora. Quote:
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#56 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 6023
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intanto leviamo office, e mettiamo open-libre office,
il 99% degli impiegati, e parlo "sapendolo", usa word excel al 1% delle funzionalita', a livello di macchina da scrivere o poco + poi cominciamo a farci una bello distro governativa italiana!
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Pc funzionanti, (Amd x2 3600+ , Amd x2 4400+ , e8400, Q9400, Q9500) Debian 10,G860,i5 6500, in arrivo Q6600 Scotch edition] |
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#57 | |||||||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Genova
Messaggi: 4739
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Quote:
anche perchè il suo discorso non si riferiva al solo php ma in genere a *tutto* quel sw pur nato come open source, ma poi pesantemente modificato (e magari non ridistribuito, in quanto ad uso interno) al punto da diventare irriconoscibile rispetto alla versione nel repository originale Quote:
nella pratica basta vedere quanto integrata con la versione ufficiale (ma anche solo publbicamente accessibile) è la versione di linux che google impiega sui propri server, od anche solo Android... Quote:
soprattutto, è un fattore che, di suo, non compensa l' eventuale mancanza di feature o limitazioni architetturali ... se io in funzione di un determinato workflow (vedi dopo) ho bisogno di determinate caratteristiche, vaglierò le soluzioni disponibili e adotterò quella che le presenta o quella aperta che non le offre nativamente, ma può essere integrata - ma solo nel caso, non scontato, che la somma dei costi sia conveniente ... nè più nè meno - scegliere una soluzione aperta per partito preso vorrebbe dire mancanza di pragmatismo, cosa che un' organizzazione con un obiettivo non si può permettere Quote:
Quote:
siccome la ragion d' essere di un' azienda / ente / quel che è, è vendere prodotti o erogare servizi, l' unico obiettivo è massimizzare l' efficienza ed efficacia, e questo si fa anche intevernendo sull' intera filiera, sulla struttura (funzionale piuttosto che gerarchica) delle figure professionali coinvolte, sulla ripartizione dei compiti e delle responsabilità dei singoli (anche in modi che condividano tra tutti le esperienze operative e di problem solving, esperienze che costituiscono asset ) ora, ne deriva che anche solo scegliere in funzione del workflow ottimale gli strumenti più idonei tra quelli già esistenti, pone problematiche molte, variegate e non banali, e richiede accurate valutazioni in fase di planning, e tempo - se poi ci si ritrova a dover progettare e sviluppare nuovi tool ad hoc, le cose si complicano con l' apertura di un sottoprocesso produttivo ad hoc dal cui completamento dipende la ripresa dell' operatività di tutta l' organizzazione trascurandone o condizionando la fase di planning si rischia di fare la fine di Monaco e Vienna... Quote:
che poi si debbano guardare i costi dello strumento più quelli del lavoro di integrazione, in rapporto alle limitazioni intrinseche, sia nel caso di sw open che closed, è pacifico Quote:
architettura e funzionalità sono cose distinte e complementari, e le seconde possono anche essere aumentate o adeguate alle esigenze contingenti senza modificare la prima, se questa è flessibile [quote]Capisco le necessità della PA di integrare ecc ecc, ma se non c'è uno sforzo di progettazione "armoniosa" alla base è ovvio che si fa fatica e soprattutto non è detto che ne fai di meno usando un software closed piuttosto che open.[quote]è interessante notare che spesso e volentieri sia proprio la progettazione armoniosa a mancare da un ambito in cui "frammentazione" è la parola d' ordine...
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Jappilas is a character created by a friend for his own comic - I feel honored he allowed me to bear his name Saber's true name belongs to myth - a Heroic Soul out of legends, fighting in our time to fullfill her only wish Let her image remind of her story, and of the emotions that flew from my heart when i assisted to her Fate
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: IV Reich
Messaggi: 18604
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se ricordo bene la russia è il paese con la maggior percentuale di copie win pirata, quindi passare a linux sarebbe una mossa per far diminuire questa pirateria...
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Wind3 4G CA |
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#59 | ||||||
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: Trento
Messaggi: 5917
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comunque ti ripeto che ho capito il problema e me ne rendo conto... pero' dal mio punto di vista non andremo avanti a lungo cosi... Quote:
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Linux User #272700 >+++++++++[<+++++++++>-]<+.++.>++++[<---->-]<++.+++++++. HOWTO: SSH Firewall e DMZ ɐɹdosoʇʇos oʇuǝs ıɯ |
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#60 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 1169
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Quote:
Il fatto che una "distro statale" in Italia andrebbe a finire a tarallucci e vino rientra in tutte quelle considerazioni che ho chiamato "politiche" e che ho volutamente tralasciato. La superiorità teorica di cui parlavo sta semplicemente nel fatto che per un computer che deve far girare mediamente 2 applicazioni, di cui una è un programma di tipo office e un altra in genere è un applicazione fatta apposta, un OS linux based + una qualsiasi suite office + il solito programma fatto apposta siano la soluzione migliore come stabilità, come sicurezza, come richieste hardware. In un certo senso, una macchina del genere si avvicinerebbe di più a un dispositivo "embedded" che a un computer vero e proprio, una specie di Android + app word + app "anagrafe 2.0". |
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) ovvero le consulenze.
), un'entità unica alla quale quindi può essere applicato un modello simile a quello che descrivi.








