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#21 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2003
Messaggi: 196
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....se fosse gratis capirei
Se fosse gratis capirei, se ci si mette 45mila anni per i pc usati e darli a tutti, basta fare i conti per rendersi conto a venderglieli quanti soldi sono.
Secondo me i buoni propositi in questa proposta sono tutte scuse, e' il solito business e non ci vuole una cima per capirlo, vogliono fare gli umanitari? mettano mano al portafoglio loro e non a quello degli africani, a casa mia se uno vuole essere generoso le cose le regala non se le fa' pagare. Secondo me visto che gli occidentali si stanno gradualmente rompendo di farsi succhiare il sangue cercano altrove, tant'e' che visto che non abbiamo soldi da spendere frena la play 3 e l ' hdtv per paura di produrre per riempire i magazzini e basta. Io ho imparato a 12 anni a usare il pc leggendo riviste, andando a scuola ecc ecc. Se vogliono inserire la tecnologia per me devono partire dalla base, poi sara' l'africano di turno che da solo provera' a installarsi il pc usato da solo una volta che avra' imparato a scuola a farlo. Mia madre mi ha sempre insegnato che la pappa pronta non ti insegna nulla. Ci vuole piu' tempo ma secondo me chi ci guadagna e' la gente che impara in questo modo e quello che impara vale molto piu' di 200 dollari. Senza istruzione secondo me non cambiera' niente e sinceramente che questa gente si sente umanitaria e orgogliosa di quello che sta facendo mi fa' venire la nausea rispetto a chi si sbatte davvero e ci mette il suo impegno e la sua vita per aiutare veramente i paesi in via di sviluppo, dove molte volte rischiano pure la pelle per le guerre interne che noi non vediamo in tv ma che ci sono in questi paesi. |
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#22 |
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Bannato
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 6246
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a mio parere si fa' ancora troppa confusione riguardo allo status delle popolazioni a cui interessano queste iniziative..
leggendo i commenti noto che non si fa' distinzione nel definire un popolo "povero", ma nella realta' ci sono diversi modi di esserlo. l'iniziativa OLPC si e' proposta di dare un sistema d'interazione personale verso il mondo a quelle popolozaioni che stanno vivendo uno sviluppo post-agricolo, per le quali uno sviluppo informatico non fa' altro che aumentare esponenzialmente il progresso della cultura e delle capacita' personali. In questo modo si dara' la possibilita' ad una giovane mente di poter ottenere piu' informazioni e conoscenze direttamente, senza passare per il filtro culturale della generazione che in questo momento sta' operando i cambiamenti, che pur con lodevole sforzo, saranno comunque limitati al retaggio culturale che quella generazione ha avuto nel suo sviluppo, oltre dal fattore economico. Nella pratica si cerca di dare al un normale bambino la possibilita' di istruirsi in modo adeguato senza passare direttamente verso strutture scolastiche incentrate su uno standard classico (libro di testo e programma scelto dalle istituzioni) che, per forza di cose, non mettono in risalto le personali attitudine dei singoli, ma cercano di omogenizzare la conoscenza rispetto a tutta la popolazione; in questa ottica le istituzioni puntano a raggiungere il traguardo di una popolazione che sia analfabetizzata, riservando le poche risorse economiche a questo scopo, piuttosto che concentrandole verso pochi e meritevoli, che al 90% fanno parte di classi sociali agiate, perche' queste hanno avuto accesso ad un'istruzione piu' adeguata. Facendo cosi', magari 1 bambino su 100 diventera' medico, ingegnere, o comunque membro attivo della comunita', invece che mancare la propria istruzione avanzata e ritrovarsi a fare il contadino. diversamente l''iniziativa FAIR e' mirata, a mio parere, verso quei paesi in via di un primitivo sviluppo, ossia su un target un gradino piu' basso, dove l'apporto informatico serve alla generazione attiva per aiutare la comunita'. Si pensi ad un medico nel mezzo dell'Africa: un conto e' diagnosticare e curare una malattia con il supporto di vecchi libri di testo, un conto e' poter usare un computer che lo mette in grado di avere le ultime conoscenze nel settore e magari un consulto a distanza. In effetti questo punto e' simile all'iniziativa Intel per i chioschi informatici: un computer in comune al centro del paese che permette alla comunita' di avere connettivita' verso l'esterno in modo facile, ma non per navigare la rete per intrattenimento (situazione che alimenta la propria cultura personale), ma principalmente come mezzo di comunicazione essenziale per determinati scopi, come appunto quelli medici o istruzionali. La differenza di questi ultimi due proggetti e' che FAIR non si allaccia agli enti governativi della nazione che si cerca di aiutare, ma interviene direttamente donando il mezzo per ottenere lo scopo. e' logico che l'iniziativa di Negroponte si centri verso quelle popolazioni che hanno gia' un'infrastruttura scolastica, ma magari soffrono di carenze strutturali in diversi altri ambiti. Se ci confrontiamo nel nostro piccolo, anche la nostra bell'Italia soffre delle infrastrutture adeguate per il nostro status nel mondo: siamo tra i primi 10 paesi nel mondo, ma abbiamo una rete a banda larga che copre meno di 1/3 del territorio... l'unica critica che si puo' fare all'OLPC e' riguardo all'incremento di prezzo che ha avuto: 200 euro per un giocattolo del genere sono troppi, considerando che il mondo industrializzato puo' avere HW decine di volte piu' prestazionale a poco piu' del doppio (il piu' economico laptop dell costa poco piu' del doppio), e questo e' dovuto al fatto di cercare di usare HW non standard. la prima edizione l'avrebbero dovuta fare con un designing standard, abbassando il prezzo contando sul numero di esemplari, poi, dopo aver avuto i numeri, avrebbero potuto contare su questi per farsi fare HW fuori standard, perche' a quel punto, con milioni di esemplari, sarebbe diventato un effettivo standard. ci sarebbe da discutere per anni, ma se si discute e nessuno opera, non si ottiene altro che aria riscaldata.. per conto mio, anche se criticabile in alcuni aspetti, l'iniziativa OLPC e' lodevole, come anche FAIR e i chiostri Intel.. basterebbe solo che agissero di piu' e si beccassero di meno... |
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#23 |
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Registered User
Iscritto dal: Mar 2005
Messaggi: 923
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ridicola la difesa di OLPC che dice che c'è bisogno di 4 ore per sistemare ogni pc, come se per assemblare un XO ne occorressero di meno !
anche fosse del tutto automatizzato il processo di creazione di un laptop XO non può richiedere meno tempo di cosi. l'unica cosa a favore di OLPC è giusto la mobilità. tuttavia mi trovo d'accordo sulle posizioni di FAIR |
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#24 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 791
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Apparte l'evidente inconsistenza della tesi dei 45mila anni, mi sembra che da entrambe le parti manchi una visione completa di una situazione abbastanza delicata come questa.
Una cosa mi preme approfondire: Quote:
Prima di progettare l'XO, qualcuno ha chiesto ai diretti interessati cosa vorrebbero? |
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#25 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Messaggi: 557
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alla FAIR hanno perfettamente ragione.
e quoto anche io Quote:
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#26 |
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Messaggi: n/a
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concordo pienamente con FAIR!
Questo progetto dell'one laptop per child sarà stata la classica "ideona" per fregare soldi al governo usa con mega consulenze e studi megagalattici, un po' come funziona anche nel nostro paese! Per aiutare i paesi del terzo mondo ci vogliono volontari, gente che si rimbocca le maniche e va li a fare qualcosa di concreto! |
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#27 | ||||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Genova
Messaggi: 4739
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Quote:
considerato il decadimento dell' unità disco a partire dalla prima insorgenza di settori danneggiati la scansione di superficie è o dovrebbe essere un passaggio essenziale Quote:
per risistemare macchine usate di provenienza varia e di tipologia (modelli e componentistica) eterogenea il principio della catena di montaggio viene meno... ogni macchina potrebbe aver bisogno di attenzioni diverse e di conseguenza un lavoro non organizzato per passaggi perfettamente definiti a priori e magari da svolgere da parte dello stesso tecnico per la singola macchina (nella possibilità che questo dia il migliore risultato) Quote:
che io sappia il progetto one laptop per child è nato come ricerca interna dell' università americana (che se non erro di soldi ne riceve già parecchi dalle rette degli studenti ) , nemmeno come "mega consulenza" o "studio megagalattico"... anzi era partito molto in sordina per valutare la fattibilità di realizzare un computer funzionante con hw di serie e industrialmente reperibile (il geode a 500 mhz non sarà mainstream ma non è nemmeno prodotto specificamente per loro , mi risulta - il pannello lcd voleva essere dello stesso tipo usato sui lettori dvd portatili cinesi per risparmiare...) che ora sia messo al centro delle polemiche e si pensi al complotto o a secondi fini, lo ritengo un travisamento e una strumentalizzazione sul motivo per cui è arrivato alla notorietà attuale Quote:
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Jappilas is a character created by a friend for his own comic - I feel honored he allowed me to bear his name Saber's true name belongs to myth - a Heroic Soul out of legends, fighting in our time to fullfill her only wish Let her image remind of her story, and of the emotions that flew from my heart when i assisted to her Fate
Ultima modifica di jappilas : 22-01-2007 alle 16:37. |
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#28 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Genova
Messaggi: 4739
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EDIT
precisazione: il contenuto del post (ora unito al precedente) non era sarcastico, se il tono è stato percepito come tale, mi scuso però, pur ammettendo che crescendo il progetto e avvcinandosi a una fase realizzativa, possano insorgere interessi commerciali e speculazioni da parte di soggetti coinvolti marginalmente (il governo usa per dire), continuo a ritenere "strano" (per non usare la parola impossibile) che tali interessi nascosti possano essere stati presenti nel progetto originale che all' inizio per come se ne parlava, sembrava davvero di basso profilo e senza velleità di produzione su larga o larghissima scala, e se no nricordo male, senza nemmeno "sponsor" ![]() ps: poi potrei ricordare male /EDIT
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Jappilas is a character created by a friend for his own comic - I feel honored he allowed me to bear his name Saber's true name belongs to myth - a Heroic Soul out of legends, fighting in our time to fullfill her only wish Let her image remind of her story, and of the emotions that flew from my heart when i assisted to her Fate
Ultima modifica di jappilas : 22-01-2007 alle 15:51. |
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#29 |
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Messaggi: n/a
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il MIT lo conosco piuttosto bene visto che ci ho finito a Boston la mia tesi sui microprocessori nel 1998
che di soldi ne prendano molti questo è sicuro visto che all'epoca avevano i silicon graphics pure per fare word processing, cmq SECONDO ME me questo progetto non ha mai avuto una valenza granchè "realistica" e ciò significa che quando sarà accantonato ci sarà solo gente già ricca che avrà preso altri soldi per ricerche e consulenze inutili. |
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#30 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2005
Città: Terni
Messaggi: 4771
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Quote:
Quote:
questa tesi/difesa, non è ne ridicola ne incosistente, pensate a che dispendio di risorse può portare un progetto del genere: oltre che trovare quella quantità di pc in donazione, bisogna: 1) organizzare una raccolta capillare di tali pc e stoccarli in magazzino (chiunque gestisca un qualsivoglia tipo di magazzino ben sà quale sia il costo) 2) ammettendo che il punto 1 si riesca ad affrontarlo in maniera e con costi bassi, bisogna approntare un laboratorio in cui si testino i pezzi, si assemblino e si installi il s.o. ammettendo che si faccia tutto cio in sole 4 ore (impossibile), e ammettendo che un gran numero di volontari lavori al progetto, non sò diciamo 100.000 persone (ricordo che queste 100.000 persone non sono volontari semplici, ma volontari con conoscenza in ambito elettronico-informatico), ogni volontario dovrà testare e aseemblare circa 1000 computer, cioè gli serviranno 4000 ore di tempo (permetteteimi di fare alcune ipotesi, considerando che il volontario lavori 40 ore a settimana (40 ore a settimana è un lavoro normale, non un un'azione di volontariato), SE ogni persona lavorasse TUTTE le settimane senza mai assentarsi ci vorrano circa 100 settimane (pari a 2 anni) Quote:
- che tali pc sono tutti differenti, per cui è possibile che ci siano problemi di compatibilità con alcuni programmi. - in caso di rottura o semplice formattazione (necessitano ognuno di assistenza diversa e driver particolari). - che tali pc consumano molto di più. - che tali pc hanno bisogno di un monitor (alti costi per la trasportabilità). - che tali pc hanno bisogno di una presa elettrica(non sempre presente). - molti dei pc "rottamati" non hanno molta potenza di calcolo (si parla di pentium 1 max di pentium 2 et simila) - il costo per gli eventuali pezzi di ricambio i vantaggi nel produrre tutti pc uguali sono: - basso costo di produzione dovuto alla quantità - portabilità - alimentazione autonoma (nel caso la ricarica a dinamo venga implementata), cmq sia bassi consumi - alta affidabilità (in teoria tutti i componenti sono stati studiati per avere una maggiore affidabilità e robustezza) - possibilità di copiare direttamente nell'hd il s.o. e i software generici (senza bisogno di passare tramite installazioni o procedure varie) questi sono solo gli aspetti più importanti o per lo meno quelli che mi sono venuti in mente, bisogna dire parecchi altre cose, mi dilungherei troppo però... tutto quello che ho detto, però non significa che sono favorelvole ad un tale spreco di risorse, però purtroppo nella società di oggi, ci conviene buttare via e ricostruire da 0 piuttosto che riciclare prodotti già esistenti.
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Corsair Carbide # CORSAIR 1000W # MSI X570 GAM PRO CARB WIFI # RYZEN 5800x3D + NOCTUA NH-D15 # 32gb # GTX 3080 TI 12GB
Ultima modifica di iaio : 22-01-2007 alle 16:32. |
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#31 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: California
Messaggi: 7174
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Sono d'accordo, soprattutto per quanto riguarda il software preinstallato: linux va benissimo, ma quell'orrore che hanno fatto al mit, 5 programmi in croce castrati e' pessimo, se volevano stare sul "leggero" c'e' sempre "damn small linux" invece che reinventarsi tutto da 0.
Li avete visti i video del software preinstallato? E' un portatile con il software di un cellulare, se non peggio. |
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#32 | |
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Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 236
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Quote:
Secondo me ai paesi in via di sviluppo (possiamo chiamarli anche del terzo mondo?). non serve la tecnologia in sè e per sè. Non so quanta gente è stata in un paese del genere, non a fare le vacanze, ma a conoscere realmente le situazioni. Io sono andato in Albania e devo dire che a loro non servono i portatili, di sicuro non sono la cosa di cui hanno più bisogno. Noi non siamo cresciuti coi portatili, questi aiutano, ma se solo pochi hanno la possibilità di andare a scuola, quando c'è un libro vecchio e usato ogni 10 bambini, quando i bambini vanno a scuola (in capanne quando va bene), con la zappa perchè poi fino al tramonto devi andare nei campi. Quando vivono in case (parlo anche perchè sono stato in Africa) costruite con il letame e paglia e dormi in una stanza singola con le mucche che fanno la cacca dove e quando meno te l'aspetti; dove una madre, e qui purtroppo ragazzi non scherzo per niente, perchè non ha da sfamare tutti i bambini, si trova costretta a scegliere quale figlio tenere in vita e quale no perchè non riesce a dare da mangiare a tutti, mi viene da dire che non sono i portatili o i computer gli strumenti di cui hanno bisogno. Quando sono andato giù ho visto che hanno bisogno di essere educati al lavoro, a costruirsi un futuro, aiutati certo, ma se mandiamo sempre e solo roba già pronta o le infrastrutture le costruiamo noi, loro non si accorgeranno mai che il loro intervento è fondamentale per la loro crescita. Serve dare la nostra conoscenza, creare veramente le scuole e finanziare le scuole, far lavorare la gente perchè costruiscano case, strade. Serve NON sfruttarli, ma aiutarli, perchè in fin dei conti niente viene fatto gratuitamente e questa è una vergogna. I portatili, tsè, la maggiore fonte di luce un casa perchè non hanno la corrente elettrica, ma dopo le 2 ore che la batteria si scarica, dove lo attaccano il portatile? Non mi sembra molto seria e attuabile questa proposta, secondo me è un pretesto per farsi pubblicità, anche perchè là le mafie ci sono e fino a prova contraria la diffusione di tanti apparecchi tecnologici (intendo a livello di massa), avverrebbe sicuramente con "accordi commerciali" (per quanto è possibile) tra la casa e i paesi in questione, altro che sviluppo e sviluppo, è l'ennesima trovata per rendere dipendente un paese e fare qualche soldo. Io sono contrario, mi viene da dire "che schifo". Il tutto IMHO. PS scusate il poema. Ultima modifica di marciufello : 22-01-2007 alle 20:17. |
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#33 |
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Messaggi: n/a
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beh se non altro alla mancanza di corrente ci avevano già pensato inserendo la manovella di ricarica
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