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#81 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Grosseto
Messaggi: 10690
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comunque, come fai a confrontarle bene? cambia il diaframma (f8 nikon vs f 5.6 canon), cambia l' illuminazione, cambia il punto di ripresa e cambia la distanza di ripresa (una é fatta con 22mm e una con 50mm) come se usare il kit fosse già di per se una buona idea nel comparare due corpi.
non capisco quindi usando due lenti diverse come facciano ad avere la stessa dimensione (fosse un crop, capirei, ma allora non avrebbero le stesse misure) |
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#82 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Palermo
Messaggi: 12887
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Scusate ma quando ho postato io il link proprio non andava nel senso che passandoci sopra col mouse non succedeva niente, comunque ho tolto il quote delle immagini giganti.
tornando alla domanda concordo pienamente con "street". Che razza di confronto è fra un fisso 50mm Canon e il 18-55 Nikon a lunghezza focale 22 mm. L'immagine Nikon come minimo è un crop e quindi degrada l'immagine rispetto al Canon. Già confrontare un fisso con uno zoom è fuorviante figuriamoci a lunghezze focali diverse. Due ipotesi: 1 - quelli di DCResource non capiscono niente di ottiche; 2 - il confronto è fatto in malafede per screditare la Nikon. Un consiglio per "eureka63" lascia stare i confronti fatti da altri soprattutto online dove si scrive di tutto e il contrario di tutto c'è persino chi ha scritto che il Nikkor 18-55 del kit è buono quanto il nikkor 17-55 F/2,8 che costa 15 volte tanto se non di più |
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#83 | |
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Member
Iscritto dal: Jun 2007
Città: Firenze
Messaggi: 70
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#84 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: ? ... Età: dipende ...
Messaggi: 3535
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Ho fatto un piccolo confronto, con un crop al 100 % delle foto linkate prima aggiungendo un crop della foto della d40X, a cui è stata applicata una leggerissima maschera di contrasto (non ho esagerato volutamente). Risultato:
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#85 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Grosseto
Messaggi: 10690
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per il resto, la più grande differenza é sulla saturazione dei colori, ma tanto dipende anche da quanto influisce la diversa illuminazione della scena (basta vedere le diverse ombre proiettate). La questione usm, poi, secondo me non ha un gran senso, perché a tutte le reflex puoi dare una passatina di usm e tiri fuori molta più incisività (ma non é così necessaria). Quello che più influenza nel caso delle due foto il giudizio sulla "nitidezza" é secondo me il posizionamento delle luci (basta guardare la scritta "cinemascope", illuminata in modo diverso e per questo ovviamente diversamente nitida) |
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#86 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Torino
Messaggi: 1875
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I dettagli di come son state fatte le foto, non li avevo ancora guardati. Visto che le foto nei vari preview son tutte uguali, pensavo avesse mantenuto (nei limiti del possibile) le stesse condizioni di ripresa. Comunque al momento scarterei la Nikon per la mancanza dell'autobracketting. Mi spiegate una cosa? La Nikon D40X vuole ottiche con l'autofocus incorporato. Ma queste hanno una batteria dentro? Nel caso della Canon 400D invece l'autofocus è fatto dalla macchina? Sono ancora all'inizio del review e nella foto frontale della macchina non vedo il "cazzillo" che invece c'è nella Nikon D50 (usata come confronto con la D40x). Che obbiettivi ci vogliono per la Canon 400D? PS Gli IMG li ho tolti. |
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#87 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Grosseto
Messaggi: 10690
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le ottiche hanno (in entrambi i casi) dei contatti elettrici.
nel caso di nikon, ci sono ottiche con contatti elettrici e ottiche con contatti elettrici+meccanici (il cosino che vedi sul frontale). per muovere le lenti dell' AF, nikon o usa il motore interno alla macchina (per ottiche senza motore) o usa il motore interno all' ottica (in quel caso prende l' energia dalla macchina con i contatti della lente). canon, invece, ha solo motori sulle lenti, quindi prende elettricità dai contatti. la nikon d40/d40x non ha il motorino interno, quindi servono lenti con motore. |
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#88 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: ? ... Età: dipende ...
Messaggi: 3535
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#89 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Torino
Messaggi: 1875
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Da Review: Dust removal systems / sensor cleaning (20 Marzo 2007) mi par di capire che è l'ultima cosa da andare a guardare
x street: grazie per le delucidazioni. Ultima modifica di eureka63 : 22-06-2007 alle 15:48. |
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#90 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Milano provincia
Messaggi: 6831
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La piu' tecnologica delle alternative è la peretta da clistere , 4 o 5 spompettate e risolvi il problema..
CIauz Pat
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There is nothing worse than a sharp image of a fuzzy concept"A.Adams. |
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#91 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2007
Messaggi: 3518
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#92 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Milano provincia
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SI
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#93 |
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Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 113
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che ne dite della Olympus E-410?
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#94 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Trento
Messaggi: 40877
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la DL è una versione CASTRATA della Ds non giudichiamo in base all'ETA' di un modello la K10 D invece è molto migliore, ma costa di più io ho venduto la Ds per la K10, ma non lo avrei mai fatto per la K100 |
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#95 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Torino
Messaggi: 1875
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La Canon 400D manca dello "spot metering" e - mi pare - dello stabilizzatore di immagini. È importante il primo?
Sul primo argomento ho trovato il sito http://spotmetering.com/ Ultima modifica di eureka63 : 26-06-2007 alle 14:05. |
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#96 |
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Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Torino whit optic fiber fastweb
Messaggi: 941
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Io ho una D80, ho usato una D70 e una eos 400D. Purtroppo non ho provato la nuova nikon D40X.
Per il tuo budget io ti consiglierei la eos 400d, anche se non mi piace molto come gestisce le impostazioni e preferisco nettamente nikon, però se pensi che questa sia una macchina di passaggio allora meglio se prendi la Nikon D40x che è sempre 10megapixel (anche se i pixel su una reflex non sono tutto, anzi non sono niente) così se poi ti gira di prendere una macchina nuova ti tieni le lenti vendi il solo corpo e prendi una nikon nuova. E poi la D40 è molto più leggera della 400D... ps leggerezza che puoi vanificare facilmente con un obbiettivo zoom. Se vuoi tanto zoom bhè nikon fa l'ottimo 18-135 come quello che ho io, costa poco per quel che è, ovvio come apertura minima non è eccezionale, ma ci fai quasi tutto. Cmq valuta sempre bene se ti serve un obbiettivo con un estensione cos' grande perchè ti assicuro che la focale massima la usi raramente e a meno di condizioni di luce ottimali ti serve un cavalletto. Cmq per il confronto delle foto io direi che è poco attendibile, o si usa la stessa ottica stessa distanza luci etc etc oppure che confronto è? ma poi sono immagini prese netrambe dal raw senza modifiche? sono state elaborate? dalla macchina? da photoshop? da altro? Cmq la qualità e la nitidezza di una foto dipende tantissimo dalle lenti. Ultima modifica di Nessuno '85 : 26-06-2007 alle 14:37. |
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#97 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Trento
Messaggi: 40877
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cmq per capire bene Nacquero così sistemi di lettura più flessibili, da impostare secondo le esigenze del momento: lettura su tutto il campo con prevalenza al centro, lettura semi spot e lettura spot. Nel primo caso l’esposimetro teneva conto della luminosità di tutta la scena inquadrata, ma dava più importanza alla quantità di luce presente al centro; nel secondo l’esposimetro leggeva su di un’area di circa 1/3 della superficie dell’inquadratura, situata anche questa al centro; nel terzo teneva conto solamente di una piccola porzione centrale. http://www.fotoideaonline.it/article...misura-stretta Perché spot Malgrado l’apparente semplicità, la misurazione spot è riservata a chi s’intende di fotografia, è capace di usarla correttamente e, altrettanto correttamente, sa interpretarne i dati. La lettura spot trasforma la macchina fotografica in un esposime- tro manuale spot. Non è un caso che non sia possibile effettuarla con tutte le modalità di funzionamento, ma solo con le più semplici: quelle che richiedono maggiore esperienza al fotografo. L’angolo di lettura spot non supera i 3 gradi. Ciò significa una porzione piccolissima e centrale dell’inquadratura. Basta un piccolissimo spostamento e il punto di lettura si sposta anche di parecchi metri. Ciò lo rende inadatto alla ripresa del paesaggio e di tutti i soggetti in movimento. Nel primo caso non ha molto senso basare l’esposizione su un piccolissimo punto di tutta l’immagine. È molto meglio usare l’esposizione a matrice, che legge un gran numero di punti e li interpreta secondo un programma impostato nella memoria della fotocamera. Nel secondo l’impossibilità di leggere una ristrettissima porzione di un soggetto che si muove è evidente a tutti. La misurazione spot è efficace quando si riprendono soggetti difficili, con forti contrasti tra le varie zone della inquadratura; oppure soggetti di cui si debba rendere alla perfezione una particolare zona. È il caso della fotografia di ritratto, di quella di beauty, di quella a distanza ravvicinata. Nel beauty, in modo particolare, è indispensabile rendere alla perfezione le sfumature dell’incarnato. Per farlo è indispensabile, prima di tutto, una esposizione perfetta misurata sulla superficie del viso. Nella macrofotografia la profondità di campo, la zona perfettamente nitida, è minima, ed è proprio questa che deve essere esposta nella maniera più esatta. Anche nelle riprese di animali, col teleobiettivo, la misurazione spot è utile. Sono riprese fatte a distanza, con elementi dell’inquadratura posti su diversi piani prospettici. Molti di questi piani sono fuori dalla profondità di campo, inutile, quando non dannoso, tenerne conto nello stabilire l’esposizione. La tecnica dello spot Non basta adottare la misurazione spot per ottenere buoni risultati. Come tutte le tecniche va non solo usata nei casi in cui è effettivamente utile,ma va usata correttamente. Non è raro vedere fotografi che effettuano una misurazione sulle zone più scure del soggetto, una su quelle più chiare e una terza su quelle medie per poi fare una media delle letture e ricavarne la coppia tempo/diaframma, per loro, ideale. Questo metodo non ha senso, quando si può disporre di una lettura a matrice, o di quella su tutto il campo. I risultati di queste due modalità non sono altro che medie ponderate di una serie di letture effettuate su punti diversi del soggetto. Addirittura, le letture a matrice delle fotocamere più complete, per esempio delle reflex o delle compatte di fascia alta, tengono conto dell’importanza delle alte luci e delle ombre profonde nell’economia della inquadratura. E il risultato è migliore di quello che si può ottenere da una media di alcune letture spot. La lettura su un punto ristretto del soggetto si deve fare quando interessa esporre alla perfezione proprio quel punto e si è disposti a sacrificare tutti gli altri. Il fotografo Angelo Cozzi, autore di numerosi libri fotografici sulla danza, usa di norma l’esposizione spot :“...È meglio perdere i primi minuti di un balletto – afferma - dedicandoli a una accurata lettura esposimetrica, piuttosto che ritrovarsi con fotogrammi esposti male. Una misurazione spot è indispensabile. Bisogna leggere l’esposizione sulle ballerine e regolarsi di conseguenza. Se non si procede in questo modo, spesso si hanno ballerini e ballerine sovraesposti, perchè non si tiene conto dei riflettori che seguono l’artista nelle sue evoluzioni. Una volta stabilito il tempo di posa, mediante la lettura spot, non lo si deve più cambiare...”. Due sono le possibilità offerte al fotografo per effettuare questo tipo di lettura: usare l’esposimetro incorporato nella macchina fotografica, dopo aver scelto la lettura spot mediante il relativo comando; oppure usare un esposimetro a mano, separato. Il primo metodo richiede qualche attenzione in più; il secondo qualche centinaio di euro da spendere nell’acquisto di questo accessorio. Sta a ciascuno decidere, secondo le proprie necessità, quale sia la soluzione migliore. Se si opta per il primo metodo bisogna usare, almeno nel momento della lettura, la macchina fotografica come fosse un semplice esposimetro. Dopo aver impostato la lettura spot si deve impostare lo zoom sulla lunghezza focale del teleobiettivo. In questo modo ci si può rendere meglio conto dell’esatta grandezza della superficie di lettura e, di conseguenza, farla coincidere con il punto del soggetto che più interessa avere esposto alla perfezione. Una volta eseguita la lettura si imposta la modalità di esposizione manuale e si inseriscono i dati di tempo e diaframma trovati con la lettura appena eseguita. Dopo non resta che premere il pulsante di scatto. Attenzione, però, alle condizioni di luce. Se queste variano, perchè una nube ha oscurato il sole, oppure perché il soggetto si è spostato sul set e non riceve più la luce che lo illuminava al momento della lettura, bisogna effettuare una nuova lettura esposimetrica. Simile è la procedura con un esposimetro a mano, dotato di lettura spot. Si inquadra il soggetto nel mirino dell’esposimetro, si esegue la lettura e si impostano sulla fotocamera i dati così ricavati. |
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A per la misurazione d'esposizione io dico: a cosa serve una reflex senza la misurazione spot? E cmq sulle nikon, o meglio almeno sulla mia si può misurare l'esposizione come la messa a fuoco non solo al centro ma su ben 11 aree diverse, e poi se non bastasse puoi sempre fare come si è sempre fatto... misuri e ti sposti. Ultima modifica di Nessuno '85 : 26-06-2007 alle 14:46. |
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#99 | ||
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esempio sony e pentax producono reflex con stabilizzatore sul sensore il vantaggio sta nel fatto che si riescono a stabilizzare TUTTI gli obiettivi, anche quelli di 30 anni fa non stabilizzati lo svantaggio sta nel fatto che la stabilizzazione è leggermente inferiore a quella direttamente nell'ottica ma dato che lo stabilizzatore interno si può disabilitare, nulla vieta di montare un'ottica stabilizzata su un corpo anch'esso stabilizzato non guardiamo solo canon e nikon, non esistono solo quelle e non sempre sono le scelte migliori Quote:
TUTTE le reflex, anche le più scarse, misurano l'esposizione su angoli diversi e non solo al centro, non è che la tua nikon sia "power" perchè misura l'esposizione su 11 punti, questo lo fanno ormai quasi tutte da parecchio quello che manca in alcune reflex entry level è la POSSIBILITA' di SCEGLIERE quale esposizione usare, tra spot, semispot o su tutta l'immagine Ultima modifica di Leron : 26-06-2007 alle 14:52. |
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