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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/cpu/15593.html
Alla fine della scorsa settimana, AMD ha aperto i battenti ufficialmente alla nuova fabbrica di Dresda; previsto tra un anno il passaggio alla produzion a 0,065 micron Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Messaggi: 1629
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#3 |
Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Milano Nord
Messaggi: 286
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...ma noi preferiamo costruire ponti e ferrovie ed essere terrorizzati dalle magliette Made in China...
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Rimini
Messaggi: 385
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Meraviglioso. Sarebbe bello lavorare la dentro.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 364
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Un pò di sana utopia...
Mi piacerebbe che questi pachidermi industriali fossero meno invasivi e più accattivanti dal punto di vista architettonico, avete mai visto "Paragon" la sede della McLaren progettata da Norman Foster?
http://www.tuttomclaren.it/paragon.asp http://www.mclaren.com/technologycentre/ L'integrazione tra edificato, paesaggio e l'attenzione al "locus" (vedi "L'Architettura della città" di Aldo Rossi) farebbe si che ogni insediamento industriale, oltre ad asservire se stesso all'uso e destinazione previsti, sia caratterizzata e caratterizzante sotto il profilo architettonico e paesaggistico, di fatto evitando di relegare le zone produttive/industriali a fabbricati di serie B. Se poi si ponesse l'accento all'insonorizzazione, l'autoproduzione energetica, il risparmio energetico e il miglior sfruttamente del fotovoltaico, sarebbe davvero il massimo dell'innovazione e del rispetto ambientale. UTOPIE..... |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6027
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Le strutture realizzate da Amd a Dresda non mi sembrano un pugno in un occhio, anzi. Le architetture della nuova sede McLaren sicuramente fanno più tendenza ma non mi piacciono.
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#7 |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2000
Messaggi: 2097
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ma gli athlon xp sono ancora in produzione?
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#8 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Alfonsine (RA)
Messaggi: 256
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sì, fotovoltaico. un pannello che sviluppa 64 W (ovviamente solo di giorno e nelle condizioni migliori di sole, perpendicolarità dei raggi) costa 300 euro ed è grande più di un metro quadro. Secondo te che superficie bisogna coprire per soddisifare un'attività come quella della Fab 36? E poi di notte cosa facciamo, fermiamo tutto? Se viene un temporale o c'è il cielo coperto? Non è questione di utopia è questione di ifnattibilità.
Altra questione è quella della sede, con il rispetto del paesaggio, ecc. Pretendere che AMD o chi per essa spenda di più per questo tipo di cose e poi lamentarsi che i processori costano troppo è come volere il culo caldo e la camicia corta. Tutto quello che hai tirato fuori è, a mio avviso discutibilmente, positivo ma ricorda che bisogna ragionare anche in termini di fattibilià economica, non solo ambientale. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Città: Oderzo (TV)
Messaggi: 1289
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Io ho lavorato alla costruzione di un nuovo stabilimento STMicroelectronics in Francia e non si trattava proprio di un pachiderma industriale, sia dal punto di vista estetico che, e soprattutto, dal punto di vista del risparmio energetico, dell'insonorizzazione, utilizzo di refrigerazione "gratuita" in inverno, e mille altre diavolerie.
Tutto questo perchè il governo Francese e le varie autorità locali lo hanno imposto e fatto rispettare. Non conosco le FAB di AMD, ma volevo solo dirvi che se le cose si fanno come si deve, facendo rispettare regole severe ma senza "soffocare le iniziative" si possono far crescere grandi industrie portando ricchezza, lavoro, e progresso tecnologico. |
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#10 |
Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Alfonsine (RA)
Messaggi: 256
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sì, fotovoltaico. un pannello che sviluppa 64 W (ovviamente solo di giorno e nelle condizioni migliori di sole, perpendicolarità dei raggi) costa 300 euro ed è grande più di un metro quadro. Secondo te che superficie bisogna coprire per soddisifare un'attività come quella della Fab 36? E poi di notte cosa facciamo, fermiamo tutto? Se viene un temporale o c'è il cielo coperto? Non è questione di utopia è questione di ifnattibilità.
Altra questione è quella della sede, con il rispetto del paesaggio, ecc. Pretendere che AMD o chi per essa spenda di più per questo tipo di cose e poi lamentarsi che i processori costano troppo è come volere il culo caldo e la camicia corta. Tutto quello che hai tirato fuori è, a mio avviso discutibilmente, positivo ma ricorda che bisogna ragionare anche in termini di fattibilià economica, non solo ambientale. |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 26788
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A me basta risparmiare sulle CPU e averle sempre più prestanti, poi che facciano un po' quel che gli pare
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 364
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Tutte chiacchiere e distintivo...
Le cose buone si fanno utilizzando processi buoni dalla BASE,
se tutti gli insediamenti industriali fossero obbligati per legge ad essere meno invasivi e ad utilizzare fonti di energia alternative consumeremmo meno petrolio (e saremmo meno schiavi dei paesi arabi produttori) consumeremmo meno elettricità (ergo meno petrolio di nuovo, meno gas naturali, meno carbone combusto). Ci sono anche leggi che tutelano e favoriscono chi costruisce "cum grano salis" detassando chi adotta soluzioni che risparmiano energia e fornendo contributi, anche a fondo perduto, a chi decide di impattare molto meno sull'ambiente. Il fotovoltaico, le sonde geotermiche, l'energia eolica e la costruzione e l'impiego di soluzioni "passive", oltre a rappresentare enormi passi avanti nella tecnologia e nella ricerca, sono alcuni metodi per affrancarci dalla schiavitù dell'OPEC. Poi, che a voi Paragon non piaccia o che importi solo ed unicamente del prezzo basso delle CPU, beh, amen....io facevo un discorso molto più ad ampio respiro che necessitava anche di un'apertura mentale che non tutti hanno e che sconfina non di poco dal vostro microscopico microcosmo informatico, fatto di una scrivania, un monitor e uno scatolone di cui vi servite molte volte, ma che per troppe altre, ne siete soggiogati. |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 364
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Tasso79
Ti consiglio di documentarti meglio, sei rimasto alla preistoria dei pannelli
solari. Ci sono multinazionali come Shuco, Metra, Wicona e mooooolte altre che producono pannelli, facciate, tetti e "brise soleil" fotovoltaici che non richiedono i requisiti di irraggiamento che tu citi. Documentati, presso i siti in questione e preleva le schede tecniche di prodotto. Invece di Topolino, prova Modulo, Casabella, Domus, magari cambi idea. |
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Milano
Messaggi: 4121
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@ lupezio
Ammiro molto le persone con la tua mentalità. Ce ne fossero di più....
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"L'indifferenza porterà alla rovina il nostro pianeta. Ma chissenefrega" ![]() ![]()
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"Building the future and keeping the past alive are one and the same thing" Snake - Hideo Kojima |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: Parma... Città di salumi,formaggio e donne che se la tirano! E tanto!
Messaggi: 416
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bravo Lupezio...
sottoscrivo tutto!
Beppe Grillo ne fa un vanto da anni nei suoi spettacoli! da poco ha postato sul suo blog la notizia della ristrutturazione di una zona in california dove c'è un parco narturale! il tutto nel pieno rispetto dell'ecosistema! |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Ulm
Messaggi: 380
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Ma a volte per poter realizare questo tipo di impianti per il rispetto dell'ecosistema è molto costoso,dev'essere anche lo stato ad incentivare questo tipo di tecnologie cosa che mi aspetterei dallo stato tedesco e non di quello italiano.
Sarebbe un bene farebbero tutte le nuove costruzioni di fabbriche ed altre infastrutture con bisogno energetico grandissimo con soluzioni che fanno bene al nostro ecosistema,ma i costi sono altissimi per avere la stessa energia da quella ricavat dal petrolio e dagli impianti nucleari. Il costo attuale si die che sia di circa 10 volte di piu' di quello normale. |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Sardinia - TrollKillah user
Messaggi: 3772
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@nippolandia - Costano molto perchè boicottati,quindi non si può arrivare ad avere economie di scala, comunque sono soldi ben spesi perchè i tuoi figli e i tuoi nipoti potranno godere della natura e non di un paesaggio marziano.
@tasso79 - Sono in commercio pannelli fotovoltaici a film sottile utilizzanti silicio amorfo che producono 85 Wp |
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 364
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Non è detto...
Ci sono i fondi della UE e la Legge 10 che tutela, detassando e fornendo
contributi a chi edifica fabbricati parchi nei consumi, fatti di materiali non inquinanti, naturali e riciclabili. In nord europa l'edilizia sostenibile è una realtà, le passivhaus stanno fiorendo e ci sono anche ammassi industriali costruiti e concepiti per avere minori dispersioni e consumi, alta fruibilità e salubrità degli ambienti uniti ad architetture esteticamente piacevoli e funzionali. I contributi quindi si trovano, siamo NOI progettisti ad essere ancora schiavi del mattone e del petrolio. Inoltre vorrei sfatare il mito del costo esorbitante, una casa passiva non costa poi così tanto, diciamo che a occhio e croce il costo di progetto ed edificazione, ove esistano imprese in grado, si aggira all'incirca attorno a volta e 1/2 del normale e comune fabbricare, costo che viene già ammortizzato in 5 anni di consumi tra energie: calore (in genere gas), elettricità e petrolio. Io preferisco spendere un tantino di più ora ma respirare e far respirare i miei figli e nipoti, piuttosto che vivere in un mondo dove tutto si consuma, noi compresi! Direi cmq che da una piccola considerazione ne è esploso un bubbone enorme fin troppo OT. Passo e chiudo. |
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#19 | |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 137
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Quote:
per il discorso made in china, guarda, un conto è dire che non si è interessati ad un prodotto, un conto invece è dire sposto tutto in cina perchè lì non ho limiti ambientali e contrattuali (rispetto alla UE) giusto per guadagnarci, poi chissenefrega se inquino il triplo ma in cina...
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#20 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 137
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volevo rispondere a Lupezio: io sarei d'accordissimo con te per quello che riguarda l'impatto ambientale, ma devi tenere presente che la produzione di un pannello fotovoltaico non è esente da rifiuti di processo.
a parte questo aspetto, c'è un'altra cosa di fondamentale importanza: l'energia solare è sì disponibile in grande quantità, ma non è costante. il fatto che i pannelli solari fotovoltaici non si siano diffusi qui in Italia è principalmente questione di costi, che un privato non riesce a sostenere nell'immediato, ma che poi recupererebbe in pochi anni (come giustamente hai detto tu). tutto il discorso del solare e dell'eolico (così come l'acqua fluente, e tante altre fonti "alternative") ha dalla sua l'economicità di gestione, ma per contro il costo iniziale, e soprattutto la disponibilità della fonte primaria col conseguente problema dell'allacciamento alle reti elettriche di trasmissione: l'elettricità non si accumula in nessuna maniera (industrialmente parlando: intendo TWh stoccati, non qualche kWh in un accumulatore tipo batteria) se non ritrasformandola in altre forme (si riesce solo ad accumulare nei bacini idrici ad alta quota, pompando l'acqua di notte e turbinandola di giorno, ma con un rendimento del 70-75% a fronte del 95-98% delle centrali idroelettriche normali) e l'operazione non è esente da perdite. studi effettuati sulla rete nazionale indicano che la possibile penetrazione delle alternative non potrà superare il 20% della potenza installata, pena un collasso della rete elettrica (che non sopporta le temporanee mancanze di potenza erogata a fronte di quella richiesta, prova ne è stato il black-out). in questo senso c'è un fortissimo limite allo sfruttamento della risorsa sole. considera che un ciclo combinato funziona per 8700 ore l'anno (sempre, a parte le riparazioni) mentre un impianto eolico se va bene va per 1850 ore, non parliamo del fotovoltaico che è ridicolo in quanto a disponibilità della fonte (500-800 ore in totale). è sensato adoperare il fotovoltaico in aree montane o lontane dalla rete, oppure integrare il riscaldamento delle abitazioni con pannelli solari termici, di ultima generazione, lì si riduce molto il combustibile impiegato, che nel caso del gas potrebbe essere dirottato verso la produzione di energia elettrica in cicli combinati (ad alto rendimento: 60%) aumentando così la durata (in anni) della risorsa gas ed abbattendo i gas serra. in Francia il discorso è molto diverso: loro hanno impianti nucleari in sovranumero (installati negli anni 70-80 in previsione di un forte aumento dei consumi che poi non c'è stato) tanto che oltre a venderci l'energia elettrica, la dissipano sulle piastre elettriche in cucina (che energeticamente parlando è una bestiemmia) e dunque gli conviene sfruttare il calore del terreno con le pompe di calore: noi in Italia non avremmo la possibilità di una simile soluzione (il sistema nazionale di generazione di energia elettrica è già al limite per potenza utile disponibile, e non potrebbe sostenere una ulteriore richiesta di energia elettrica per soddisfare le pompe di calore; siccome siamo in Italia, tutti vogliono energia, ma nessuno è disposto a vedere dietro casa una centrale, tanto che importiamo energia perfino dalla Grecia, che non la produce da sè ma acquista dal Montenegro quella prodotta con vecchi cicli a vapore a basso rendimento ed alto impatto ambientale...pensa come siamo messi...e la Campania non vuole centrali, e i comuni della Basilicata (che avrebbero molta disponibilità di eolico) si sono dichiarati de-eolicizzati, perchè è antiestetico vedere le pale dei generatori e sentirne il rumore...). l'unica scappatoia è il nucleare, ma qui nell'87 ci siamo resi ridicoli col referendum, salvo poi importare quella estera.
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