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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienz...uti_99164.html
Raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale in 90 o 120 minuti dal lancio è il nuovo obiettivo di Roscosmos. L'agenzia spaziale russa sta testando un nuovo approccio per la ISS con le navicelle cargo Progress MS. Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2007
Messaggi: 2314
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Quote:
Considerando che l'energia di cui ha bisogno una navicella per raggiungere una stazione orbitante, da qualunque punto della terra parta purchè situato lungo ovvero sotto l'orbita della stazione, è sempre la stessa, e quindi idem per la quantità di carburante (si deve raggiungere una certa quota con una certa velocità angolare, e questo non dipende dal numero di orbite o meglio spirali di avvicinamento ma è funzione unicamente di questi due fattori), mi sembra strano che l'orbita di avvicinamento ideale non siano stati capaci di calcolarla o di attuarla di primo acchito. Hanno proceduto per tentativi, o cosa mi sfugge? Quanto alle perdite d'aria, non posso pensare che non siano stati in grado di realizzare guarnizioni a tenuta perfetta o che qualche parte dello scafo sia costituita da materiale alquanto poroso o diventato tale (se non riescono a localizzare la perdita cosa devo pensare?). Perchè se il problema è dovuto a perforazione dello scafo da parte di corpuscoli (micrometeoriti) impattati ad altissima velocità, ovvero se la probabilità che ciò accada non è trascurabile, allora addio a permanenze e viaggi spaziali della durati di mesi/anni: come si può stare tranquilli sapendo che un micrometeorite oltre che forare lo scafo può trafiggere quanto incontra all'interno dello stesso, corpi umani compresi? Ma se si trattasse di fori da micrometeoriti, cribbio, per rivelarli basterebbe il fumo di una sigaretta, che oltretutto in assenza di gravità stazionerebbe senza disperdersi. Comunque, per ogni imprevisto, è saggio norma portarsi dietro, pesino quel che pesano, bombole di aria fortemente compressa o altri metodi di reintegro della quantità d'aria ovvero di pressione perduta. Ce l'avranno a bordo, voglio sperare. E se il problema micrometeoriti è consistente, non dovrebbe essere lo scafo disseminato di sensori in grado di rilevare l'impatto o la perdita stessa? Avrei anche altri dubbi, ma per oggi basta così. |
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#3 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: May 2009
Messaggi: 903
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