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Iscritto dal: Nov 2005
Città: Milano
Messaggi: 64
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TA capitale mondiale dei gay...
Quote:
Lo scrittore Amos Oz, in uno dei suoi libri, descrive Tel Aviv come una città dove la gente parla ebraico di giorno e sogna in tutte le lingue di notte. Città costruita sulla sabbia da successive ondate di profughi che vi hanno messo radici pur continuando a guardare verso quel Mediterraneo che li separa dalle terre di sradicata origine, Tel Aviv aspira alla normalità che gli ebrei hanno sempre cercato nell'assimilazione con gli altri popoli, senza mai trovarla. Il voler trasformare questa città dove la vita non si ferma mai, freneticamente multiculturale e multietnica, nel centro mondiale del movimento omosessuale appare perciò al tempo stesso come un'espressione di volontà di ribellione e di spasmodica ricerca di normalità. Non è un fenomeno nuovo per il popolo d'Israele. Basta leggere le minacciose invettive dei profeti biblici contro l'idolatria e le anomalie di comportamento - religioso, politico, sessuale, sociale - negli antichi Stati ebraici, oppure la storia della rivolta dei Maccabei contro le tendenze assimilatrici dell'aristocrazia ebraica nei confronti dell'ellenismo, per rendersi conto che «non c'è nulla di nuovo sotto il sole». Si tratta, in un certo senso, della continuazione del perenne scontro fra l'unicità di destino basata sull'ingiunzione divina «di essere santi perché Io sono santo», e l'unicità di non essere mai come gli altri per difetto o per eccesso. Questa costante della realtà ebraica si ritrova oggi in Israele espressa in movimenti laici o religiosi che hanno in comune un punto: la passione per l'osservanza o per il rifiuto dell'austera, aristocratica sacralità del monoteismo morale ebraico. C'è dunque qualcosa di molto vecchio e allo stesso tempo di molto nuovo nell'ambizione dei gay israeliani di trasformare Tel Aviv nella capitale omosessuale mondiale, oltre, naturalmente, ad interessi economici e turistici evidenti. Da un lato, come nelle società cristiane europee - Spagna, Italia, Germania - a lungo soggette a forti controlli clericali, specialmente nell'ambito del comportamento sessuale, c'è oggi in Israele la volontà di rivolta contro l'establishment religioso rabbinico che dispone ancora di un forte peso politico ed economico nel Paese, non accompagnato da un'esemplare condotta morale, e ancor meno da aperture verso la modernità. Allo stesso tempo c'è la rivolta paradossalmente «laica» contro la religione laica del sionismo. Una fede austera, pionieristica, egualitaria della quale sono rimasti solo alcuni simboli esteriori, che ha rivoluzionato l'ebraismo non meno di quanto abbia fatto la Rivoluzione francese per l'Occidente. Il sionismo ha creato non solo uno Stato sovrano potente e moderno, ma anche la prima comunità non sacra della storia ebraica nella quale la sovranità del popolo si è sostituita alla sovranità divina, e «l'elezione» non risiede più nella custodia del sacro, ma nella ricerca di molteplici mimetizzazioni culturali. La proposta dell'organizzazione omosessuale israeliana si pone dunque in questa logica presente e passata. Ma nell'ambizione di fare di Tel Aviv il centro mondiale di un movimento di 70 milioni di individui, c'è una volta di più l'espressione di quello sforzo di ricerca di definizione dell'identità ebraica che impedisce allo Stato di sottrarsi a un destino che lo obbliga, volente o nolente, a rimanere - per eccesso o per difetto - sempre diverso dagli altri. |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: Augusta
Messaggi: 603
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A quanto ne sapevo io, chi nasce in Israele è considerato ebreo.
Non mi pare il trionfo della libertà... Poi è possibile che mi sbagli.
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Impara dagli errori degli altri; non potrai vivere così a lungo per farli tutti tu |
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#3 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Evviva! |
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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il titolo del thread mi aveva reso scettico, pensavo si parlasse di Taranto ("ma cc'e ccòs'?")
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#5 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: Augusta
Messaggi: 603
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Impara dagli errori degli altri; non potrai vivere così a lungo per farli tutti tu |
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#6 | |
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Iscritto dal: Nov 2005
Città: Milano
Messaggi: 64
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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presumo che lo stesso avvenga anche in Israele..loro in più hanno la legge del "ritorno" per tutti gli ebrei, che garantisce loro se richiesto la cittadinanza israeliana. Poi gli israeliani possono essere anche atei, cristiani, musulmani, buddisti e chi più ne ha, ne metta.. Inoltre il 25% dei cittadini israeliani sono "arabo-israeliani", quindi non è affatto detto che chi nasce in Israele è considerato "ebreo"...ci sono anche i drusi che certamente ebrei non lo sono affatto.
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We are the flame and darkness fears us ! |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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No, è ebreo chi nasce da madre ebrea e qualche convertito dal rabbinato ortodosso. Costoro hanno automaticamente la cittadinanza israeliana.
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Mission world: Napoles, Milan, Madrid, Paris, London, Now AMSTERDAM!!!!! yahoooo!!! Next stop: California, Tnx TNS-NIPO!!
Messaggi: 2150
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i gay si possono sposare in israele? mi sembra di no... e allora che li berta' e'? giusto per attirare gente e capitali? o per cosa? cosa c'e' a tel aviv che possa far sentire i gay liberi e come persone normali?
come puoi essere capitale della liberta' di una minoranza se poi non rispetti questa minoranza, anzi credi che basti fare la gayparade li e stop... non per questo la gay parade ad amsterdam e' qualcosa di veramente supereccezionale, mai vista una cosa del genere neanche a madrid dove ci sta il primo quartiere europeo gay, un area davvero grande dove tutto e' gay ci sono perfino giornali solo per lavori gay...
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La libertá sopratutto di parola é un lusso che non ci si puo' permettere in italia, per la strada come su internet. |
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Milano
Messaggi: 3736
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ed è un passo avanti ? |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Mission world: Napoles, Milan, Madrid, Paris, London, Now AMSTERDAM!!!!! yahoooo!!! Next stop: California, Tnx TNS-NIPO!!
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cosa ci sta di strano?
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Milano
Messaggi: 3736
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mi stavo chiedendo se per te creare una città dove vivono solo omosessuali è un passo avanti |
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Seireitei
Messaggi: 5628
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Invece una città gay mi sa tanto di ghetto!! Ultima modifica di trokij : 23-04-2006 alle 09:47. |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Rho nord ovest milano
Messaggi: 1625
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ma la città gay sarebbe quella di quechua(si pronuncia così, non so come si scriva)?
li non mi sembrano affatto ghettizzati.
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Non sono grasso, sono diversamente magro |
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#16 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Milano
Messaggi: 3736
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ed è ben li che volevo arrivare... Mi piacerebbe sapere poi quanti entrerebbero in una citta sifatta. A questa stregua, è meglio che le cose stiano come lo sono ora, sparsi e non concentrati in un solo luogo. |
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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Chi si vuole sposare civilmente lo fa in un altro paese. |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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#19 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Quote:
E' falso dire che tutti coloro che nascono in Israele diventano (per ius solis) ebrei..un arabo israeliano che ha cittadinanza israeliana avrà un figlio di cittadinanza israeliana ma sempre arabo-palestinese, non diventa automaticamente ebreo solo perchè è nato in Israele, mentre al contrario tutti gli ebrei potenzialmente possono diventare cittadini israeliani.
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#20 | |
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Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Milano
Messaggi: 64
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Quote:
In Israele non sono vietati i matrimoni civili, infatti ci sono anche famiglie miste. I matrimoni misti invece sono vietati... non da Israele ma dalla legge Ebraica (quindi in ogni paese), se vuoi sposare un' Ebrea ti devi convertire all'Ebraismo. (oppure fai un matrimonio civile) Poi vabbe' ci sono delle comunita' di riformisti che permettono anche i matrimoni misti e rendono possibili la conversione anche se non c'e' un valido motivo. |
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