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Old 06-04-2003, 21:12   #10
Trebio
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Complimenti per la spiegazione precisa e dettagliata, meriterebbe di essere messa in rilievo.
Grazie
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Originally posted by "MarcoM"

Allora, i tempi di ricarica dipendono sia dalla capacià delle batterie che devono essere ricaricate che dall'amperaggio che è in grado di fornire il caricabatterie. Più la capacità della batteria è elevata, più tempo ci vorrà a caricarla, menter più è elevato l'amperaggio fornito dal caricabatterie, minore sarà il tempo necessario alla ricarica.
Ad esempio il mio caricabatterie (Uniross Ultra Fast Charger) fornisce 1 Ampere in uscita e carica delle stilo NiMH da 2000mAh (scariche ovviamente) in meno di 2 ore. In genere i caribatterie da pochi euro forniscono assai meno corrente (ad esempio 30 mA), per cui i tempi di carica si allungano notevolmente. Questo è fatto appositamente per evitare di danneggiare le batterie a causa di una carica eccessiva. i caricabatterie economici non hano un circuito per accorgersi di quando la batteria è carica, per cui la caricano molto lentamente e sarà poi l'utente a scollegare l'alimentazione dopo 10 o 12 ore. I caricabatterie più sofisticati (tipo quello che ho io), invece, "capiscono" quando la batteria è carica e staccano automaticamente l'alimentazione non appena si accorgono che la batteria ha "peekato" (cioè quando è arrivata al massimo della carica). Grazie a questo circuito è quindi possibile caricare la batteria più velocemente senza paura (almeno in teoria, perchè ci sono batterie che, sfortunatamente, non peekano) di provocare un sovraccarico.
Devo anche dire che le batterie caricate lentamente, mantengono più a lungo la carica, ma hanno meno potenza (cioè forniscono meno corrente durante la scarica). Ovviamente per applicazioni come la fotografia digitale la potenza non è il paramentro da osservare, ma la capacità della batteria e la possibilità di matenere il voltaggio costante per il più lungo tempo possibile, praticamente fino alla scarica, in modo da mantenere costanti le prestazioni della fotocamera.
Per applicazioni di potenza, invece, è fondamentale avere delle batterie in grado di fornire la maggior corrente possibile nel momento in cui verrà richiesta.
Ad esempio, nel campo del modellismo radiocomandato elettrico (cioè dove si usano motori elettrici per muovere, ad esempio, un'automobile) si usano pacchi di batterie ricaricabili NiMH da 6 batterie (delle 3000 o 3300 mAh) collegate in serie che vengono ricaricate a 2,5/3 Ampere. Qui la potenza fornita dal pacco è fondamentale per andare forte: più è elevata la corrente fornita e più la macchiana andrà forte. Le vecchie NiCd venivano caricate anche a 5 Ampere per avere il massimo spunto possibile (si caricavano in 20 minuti). Devo però anche dire che più è elevato l'amperaggio di carica e più si accorcierà la vita della batteria, per cui il mio consiglio, per quanto rigurada il campo della fotografia digitale, è quello di non eccedere con gli Ampere durante la carica. 1 Amp è il giusto compromesso se si dispone di un caricabatterie dotato di "Delta Peek", altrimenti continuate pure a caricare le vostre batterie durante la notte e staccate l'alimentazione al mattino.
Altro piccolo consiglio: le batterie NiMH non soffrono dell'effetto memoria delle vecchie NiCd e non amano affato essere scaricate completamente, per cui, dopo l'uso o se non le usate da tempo, ricaricatele in modo che non si danneggino. Se non usate la macchina fotografica, toglietele dalla macchina perchè questa, pur se spenta, drena inevitabilmente una piccola quantità di corrente e, se non l'usate per parecchio tempo, rischiereste di danneggiare le batterie. Quando le ricaricate (specialmente se usate un carichino veloce) toccate ogni tanto le batterie con la mano. Durante la carica le batterie devono essere leggermente tiepide. Se latemperatura si alza bruscamente (scottano) significa che siete andati in sovraccarico, per cui scollegate immediatamente l'alimentazione e sperate di non aver danneggiato le batterie. Le batterie moderne hanno un sistema di sicurezza che evita guai peggiori in caso di sovraccarico, facendo uscire parte dei gas che si sviluppano all'interno della cella una volta raggiunta la massima capacità di carica da fori appositi. In questi casi la batteria non esploderà, ma perderà definitivamente parte della sua capacità di carica. Qualche anno fa, le cose erano assai più pericolose e posso assicurarvi che vedere uan batteria ricaricabile esplosa non è affatto un bello spettacolo... (oltre all'estrema pericolsità che poteva esserci).
Mi scuso per la lunghezza del post, ma volevo dare qualche informazione importante per evitare di danneggire batterie costose e che, se tratte con la dovuta cura, possono darci grandi soddisfazioni e per lunghi periodi.
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