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Originariamente inviato da MiloZ
Sisi, ricordo il tuo intervento sul MAP-T, eccolo: https://www.hwupgrade.it/forum/showp...ostcount=17708
Che intendi di preciso con mitigherebbe il fatto che ci sia Ipv4 nattato?
Quindi in teoria, anche accendessero il MAP-T, sarebbe comunque possibile continuare a collegarsi senza MAP-T con qualsiasi router ma rimanendo con ip privato?
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Dunque, vediamo se riesco a sintetizzare.
Lato provider c'è IPv6 tra la CPE cliente e una cosa chiamata MAP-T Border Relay. Questa macchina ha sia IPv6 che IPv4 pubblici. Per ogni IPv4 pubblico, un certo range di porte viene riservato per ogni utente, quindi poniamo che per l'utente MiloZ riserviamo le porte 1024-1048.
La coppia IPv4 pubblico : porte riservate vengono "mappate" su una subnet IPv6 specifica contenuta nel prefisso assegnato all'utente nativamente (credo siano minimo delle /56, avendo qualche decina di miliardi di indirizzi, si possono "sprecare" senza problemi).
Quindi ad esempio tu hai a disposizione delle porte esterne a te dedicate (e non più l'intero spazio da 1 a 64535) che sono raggiungibili dall'esterno. Il MAP-T BR è l'apparato che si occupa di fare NAPT massivo su tutti i clienti.
Quando il traffico arriva alla CPE cliente attenzione, le porte non rimangono quelle dedicate, possono ovviamente essere tradotte ancora verso quelle standard, con ulteriore operazione PAT.
In tutto questo casino, la subnet IPv6 a te dedicata rimane nativa ed indipendente da MAP-T, quindi il fatto che nemmeno il Plume riceva IPv6 è segno che non hanno acceso una ceppa. Inoltre per ora come abbiamo visto il supporto è molto limitato, l'implementazione a me pare complessa ed onerosa lato provider, ma d'altronde tale hardware è richiesto anche in caso di normalissimo CG-NAT...
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