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Originariamente inviato da syfer82
si questo lo so, il problema era riferito al fatto che lei prende 1000 euro ma con la ritenuta diventano 1200 e non capisce se in questa situazione se facesse 5 ricevute sarebbe ancora dentro o no
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Ti avevo già risposto
Cito dal post precedente: "Superati i 5.000 euro (ritenute comprese) di ricevute (non fatture
), si è obbligati ad iscriversi all'INPS".
Se la tua amica fa ricevute per 6.200 euro, con ritenute per 1.240 (netto = 4.960) ha superato il limite.
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Originariamente inviato da [A+R]MaVro
Il problema è un po' più complesso quando vendi al pubblico finale e non ad imprese/ professionisti che detraggono l'IVA acquisti: in quel caso per il cliente finale l'IVA è un costo vero e proprio e devi tenerne conto in ottica di definizione del prezzo di vendita.
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Leggendoti, mi hai fatto venire a mente di precisare che i contribuenti minimi, non addebitando IVA, sono avvantaggiati se lavorano con consumatori finali.
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Se guardassi un bilancio diresti 30 ossia la differenza tra i tuoi ricavi/fatturato di 130 ed i tuoi costi per 100. Guardandolo dal punto di vista della cassa avresti un flusso in uscita di 120 un flusso in entrata di 156 e devi liquidare allo stato l'IVA per 6 (26 incassata dal cliente meno 20 pagata al fornitore) e avresti quindi 30 come totale.
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Riprendendo il tuo esempio:
- il contribuente che scarica ed addebita IVA ha un reddito di 30;
- il contribuente minimo, per il quale l'IVA sugli acquisti diventa un costo, il reddito, a parità di prezzo finale, diventa 36.
Proprio per questo motivo sono stati sollevati dubbi sulla compatibilità del regime dei minimi con la normativa comunitaria.