Mi hai messo la pulce nell'orecchio.
INTERPRETAZIONE DEL GRAFICO
Sull'asse x c'é il tempo di esposizione - e qui non ci piove.
Sull'asse y suppongo che ci sia il "segnale di uscita" del dispositivo sensibile, quindi un segnale elettrico nel caso del CCD e un livello nella scala dei grigi (ragioniamo in B/N perché il CCD in effetti lavora in B/N, misurando i 3 canali separatamente) nel caso della pellicola.
Quindi dobbiamo supporre che il grafico sia stato ottenuto sottoponendo ad una sorgente luminosa di livello noto una pellicola e un CCD, variando il tempo di esposizione (x) e misurando il segnale in uscita/il livello di grigio ottenuto (y).
Il grafico ci dice quindi che per un certo livello di luce (ma non é specificato quale) al CCD basta meno tempo per dare in uscita un segnale interpretabile. Non ci garantisce peró nulla per livelli di luce diversi da quello usato in questo caso.
Bisognerebbe quindi sapere in quale range di luminositá quel grafico é valido, perché li non é specificato: se venisse fuori che queste buone prestazioni sono ottenibili solo per un range piú ridotto di quello della pellicola, ecco che questa avrebbe una latitudine di posa maggiore.
CAMPIONAMENTO DEL SEGNALE
Il sensore da solo non basta: il segnale che fornisce in uscita deve essere trasformato in un numero tramite un convertitore analogico/digitale (DAC). Poiché il formato JPEG usato di solito prevede solo 8 bit per canale, il DAC dovrá campionare l'intera gamma del segnale suddividendola in 2^8=256 livelli. Ogni livello, se campionassi l'intera dinamica del CCD che é di 1.000.000, varrebbe quindi 1E6/256 = 3.900.
Ora, la dinamica della pellicola é 30.000 (vedi grafico). Se la campionassi a passi di 3.900, quello che otterrei sarebbe che
nell'intera dinamica di una normale foto su pellicola, la macchina digitale riuscirebbe a distinguere solo 30000/3900 = 8 livelli...
...un po' pochini no? . Il problema potrebbe essere risolto campionando a 16 bit, ma poi potrei salvare solo in TIFF.
Rimanendo legati agli 8 bit per canale, campionati linearmente, l'unica soluzione per avere sfumature graduali é ridurre la dinamica: quindi la colpa della scarsa latitudine di posa non sarebbe del CCD, quanto
del formato JPEG che non permette di estenderla piú di tanto.
SENSIBILITÁ ISO E RUMORE
In una macchina tradizionale, se voglio piú sensibilitá ai livelli di luce bassi uso un rullino con ISO superiore. In una digitale, il sensore é sempre quello, caratterizzato dall'ampia dinamica vista in figura. Se voglio piú sensibilitá (=piú ISO), amplifico di piú il segnale in modo da leggere anche i livelli piú bassi. L'impostazione ISO delle digitali altro non é che l'impostazione del guadagno di un amplificatore. Ma ai livelli piú bassi il rapporto segnale/rumore é basso,
quindi aumentando gli ISO amplifico il rumore nella foto finale, rendendolo visibile. Migliore é l'elettronica della macchina, meno avró rumore e piú potro amplificare --> potró andare ad ISO superiori.
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Comunque credo che
il problema della scarsa latitudine di posa derivi non dal CCD bensí da tutto quello che vi é a valle: campionamento e formato di compressione.