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Old 27-08-2009, 08:29   #66
juninho85
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La Nuova Sardegna - Barone : "Presto sarò al Top"
Lo stadio Sant’Elia non è del tutto sconosciuto a Simone Barone, che vi giocò con la nazionale in preparazione ai Mondiali del 2006 in Germania, contro la Russia, e fra l’altro trovando anche la via del gol. «Da allora è passato tanto tempo - dice il centrocampista ex Palermo e Torino -. Appartiene alla sfera dei bei ricordi, senza dimenticare che quando segnai andai ad esultare sotto la curva nord. Sono venuto a Cagliari è perché intendo aiutare la squadra a disputare un campionato tranquillo e ad arrivare alla conquista della salvezza senza sofferenze».
- Come valuta il suo attuale stato di forma?
«Sono qui da solo venti giorni e anzitutto occorre mettere in conto i problemi legati al trasferimento da un ambiente ad un altro. Penso di essermi integrato abbastanza bene nella nuova realtà. Non sono ancora al cento per cento, questo è evidente, e ciò potrà avvenire soltanto fra qualche settimana quando avrò maggiore benzina nella gambe».
- Ha già riscontrato particolari differenze sotto il profilo tattico rispetto a dove giocava lo scorso anno?
«Qui a Cagliari ci sono due mezze ali che partecipano attivamente alla fase offensiva, il mister poi vuole che un po’ tutti accompagnino l’azione quando si è in fase d’attacco. Tutto questo contrasta con quanto accadeva lo scorso anno a Torino dove l’impostazione della manovra era completamente diversa».
- A Livorno avete fatto una bella figura.
«Sicuramente, non era facile uscire indenni da quel campo e contro una squadra che aveva un potenziale soprattutto davanti da fare paura, mi riferisco in particolare a Lucarelli, Tavano e Diamanti. Abbiamo ridotto al minimo i loro attacchi e ci siamo resi pericolosi anche in qualche occasione, in ogni caso l’importante era partire con il piede giusto».
- Adesso vi aspetta un’altra concorrente diretta per la salvezza, il Siena.
«Sappiamo bene come giocano, sono una squadra abbastanza ben organizzata, sanno chiudersi alla perfezione dietro e poi riescono a ripartire velocemente di rimessa. E’ proprio questo il loro punto forte, e fra l’altro con questo sistema hanno messo più volte in difficoltà il Milan».
- Ci sono giovani di particolare interesse?
«Ce ne sono alcuni molto bravi, parlo soprattutto di Sivakov e Bilica in possesso fra l’altro di una buona esperienza a livello internazionale. Ciò potrà tornare molto utile a loro quando saranno chiamati a dare il proprio contributo alla squadra».

Unione Sarda - Barone ha una pazza idea
Cagliari, 9 febbraio 2005, Simone Barone entra a inizio ripresa dell'amichevole Italia - Russia al posto di De Rossi. Dopo 17 minuti dal suo ingresso in campo mette a segno con un gran tiro al volo, poco fuori dal limite dell'area, il definitivo 2-0. Palla sul palo e poi in rete. È stato il primo gol, e rimane l'unico, nelle 16 presenze azzurre. Un gol che ha contribuito alla sua convocazione per i Mondiali tedeschi del 2006, che lo hanno laureato campione del mondo. Una rete siglata al Sant'Elia, sotto la Nord. «È un ricordo indelebile e bellissimo, ho segnato sotto la curva dei tifosi rossoblù, forse è un segno del destino: dovevo tornare in questo stadio da giocatore del Cagliari». Barone, allora al Palermo, viveva un momento magico e la stima del ct Lippi era all'apice. Domenica al Sant'Elia ci tornerà con la maglia rossoblù contro il Siena, di nuovo da protagonista: «Ora per me contano solo questa maglia e questa società, in 20 giorni soltanto mi sono integrato perfettamente nel gruppo. Dal punto di vista tecnico-tattico non era facile inserirsi in una squadra collaudata, con una fisionomia ben definita. Ho superato le difficoltà iniziali, ora sono alla ricerca della condizione migliore, sarebbe impensabile essere già al top. Dal punto di vista tattico, credo che le mie caratteristiche si adattino perfettamente al modulo». Il centrocampo a tre di Allegri valorizzerà le sue proiezioni offensive molto di più rispetto a quanto accadeva a Torino, dove ha trascorso tre stagioni con più bassi che alti: «Ho la possibilità di accompagnare l'azione molto più spesso. Quando la condizione crescerà sarà ancora più frequente la mia presenza in profondità. Ma non conta il numero degli inserimenti, quanto la lucidità in zona-gol. A Livorno ho limitato gli inserimenti, perché era meglio tenere la posizione, il tipo di partita richiedeva di non avanzare con molta frequenza». Il pari in Toscana ha soddisfatto il trentunenne centrocampista campano: «Siamo partiti col piede giusto, era importante fare risultato contro una squadra pericolosa e ricca di talento. È un punto che dà fiducia. Dovremo fare lo stesso domenica contro il Siena, poi ci sarà la sosta e potremo mettere benzina nel serbatoio per crescere fisicamente e nel gioco».
In 232 presenze in A, 11 reti, 9 tra Parma e Palermo (in 4 stagioni totali), soltanto 2 nelle 3 annate a Torino: «Non era solo un problema di utilizzo più arretrato, non funzionava tutto il contesto. In generale, l'organizzazione di squadra prevede giocatori con caratteristiche adatte allo schema che si vuole adottare. Qua è così, perciò su meccanismi già sperimentati è possibile fare anche varianti». Nella massima serie il rinforzo principale del Cagliari 2009-2010 ha giocato in precedenza con Chievo, Parma, Palermo e Torino, ma non gradisce paragoni: «Ciascuna società ha il suo credo, la sua struttura, impossibile fare raffronti tra questa realtà e le altre che ho vissuto. Di certo qua ci sono un gruppo e un entusiasmo che fanno stare bene».
In questo inizio di campionato tutto toscano (alla terza c'è la Fiorentina), il Cagliari si troverà di fronte tanti ex. In particolare nel Siena di Giampaolo, c'è il centrocampista che Barone ha sostituito nel Cagliari, Michele Fini. Simone, però, vede le insidie nell'organizzazione di squadra che l'ex tecnico rossoblù è riuscito a infondere: «L'assetto e la solidità dei bianconeri sono la loro forza. Sono molto bravi nelle ripartenze, non dovremo concederne».
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