Non si può nemmeno fornire di interfaccia grafica ogni singola opzione che interessa a 3 persone.
Si può fare come Gnome. L'interfaccia permette l'indispensabile, e poi si sposta tutto il resto in un registro (come gconf).
Risultato? L'aspetto delle applicazioni è essenziale, e vengono gestite solo quelle opzioni/pannelli/menu/icone che interessano alla maggiorparte delle persone.
Ma se qualcuno vuole mettere KDE sulla propria distribuzione, o qualche utente avanzato ha bisogno di opzioni particolari, è sempre libero di impostare le chiavi necessarie.
In ogni caso non è vero che posso ottenere da dolphin un risultato simile a thunar, anche a togliere tutti i pannelli e le barre degli strumenti, i menu rimarranno sempre sovrapopolati. E, soprattutto, io avrò dovuto perdere del tempo ad impostare il tutto, cosa che non voglio fare.
PS: per la cronaca, ogni tanto mancano delle opzioni la cui mancanza è sconcertante. Per esempio il "testo a fianco alle icone" nelle barre degli strumenti delle applicazioni è straordinariamente malgestito. O lo metti sotto, o non lo metti, o se lo metti di fianco viene messo a fianco di TUTTI i pulsanti.
E, considerando la dimensione media delle barre degli strumenti di KDE questo solitamente genera effetti a catena sconcertanti. Tipicamente le barre degli strumenti che vanno fuori in larghezza
L'approccio usato da Gnome o Windows, è, in tal caso, molto più intelligente.