View Single Post
Old 15-03-2014, 11:12   #124
Ajeje Brazorf Quello Vero
Senior Member
 
L'Avatar di Ajeje Brazorf Quello Vero
 
Iscritto dal: Mar 2007
Città: Firenze
Messaggi: 759
Quote:
Originariamente inviato da pocket Guarda i messaggi
A 14 mesi dall'ultimo intervento in questo topic, mi ri-aggiorno, sul perchè ho fotografato nell'ultimo anno.

Soldi/Lavoro

Oggi la fotografia rappresenta un 10-15% della mia attività e la faccio meccanicamente, perchè i ritmi del lavoro sono serrati.

Dopo 14 mesi dall'ultimo intervento continuo a preferire i ricordi alle fotografie, anche perchè il mio cervello lavora in maniera molto più efficiente del mio HD, cancellando quello che non serve e amplificando i ricordi migliori, creando connessioni che mai avrei il tempo di fare analizzando in maniera sequenziale le cartelle del mio HD.

Anzi, aggiungo di più. A 14 mesi dall'ultimo intervento sono anche stanco di archiviare, di trovare il modo di fare spazio per i GB di foto che si accumulano e sono talmente stanco che dopo che un lavoro mi è stato pagato cancello quello che non serve.

C'è anche molta stanchezza nel vedere che il mondo digitale, in cui per altro vivo e che mi consente di continuare a vivere dandomi di chè mangiare, diventa sempre molto più simile al mio HD che vomita GB di dati in maniera confusa, disorganizzata e superflua.

Sperando di tornare tra altri 14 mesi a riflettere sul perchè fotografare, mi piacerebbe che si iniziasse a riflettere anche sul cosa fare dopo aver fotografato e sarebbe bello se l'aspetto della gelosa conservazione e selezione dei propri ricordi prevalesse su quello della condivisione selvaggia che altro non fa che portare a livelli infimi il gusto per le belle foto che, per essere tali, devono essere necessariamente poche e diventare una merce rara che si ha il piacere di cercare prima ancora di osservare.

La mia (relativamente) triste storia è mitigata solo dal fatto che quello che esiste prima del gesto del fotografare, ovvero l'osservare, si è mantenuto inalterato in me nel corso del tempo ed ha iniziato a vivere di vita propria anche lontano dalla macchina fotografica, trasformandosi in altre "attitudini" e "abilità" che, quotidianamente, mi consentono di guadagnarmi il mio stipendio o di leggere il mondo che mi circonda con la rapidità con cui, anni fa, ero abituato a fare fotografia urbana (per gli anglofili, street photography).

Mi basta sapere che la mia capacità di osservare è ancora lì per dare appuntamento ad un imprecisato futuro in cui tornerò ad usarla per dare vita ad una macchina fotografica e per "piegarla" a scopi prettamente "ludici".

Al prossimo aggiornamento, tra un annetto ... forse.
Credo di aver capito il senso di quel che scrivi e di condividere in pieno; spero solo che la fotografia, dopo il boom del tutti con la reflex ritorni ad una dimensione più intima e personale. Faccio un esempio, i miei primi viaggi con la scuola e con gli amici, 1 su 10 aveva un cellulare, 1 su 20 una macchina fotografica, 1 su 100 la reflex! Al giorno d'oggi i ragazzini alle elementari hanno già l'iphone (che secondo me può regalare ottime fotografie) e moltissimi una reflex. Preso atto che mi sto perdendo, vorrei riuscire a fare selezione tra le moltissime, troppe foto che ho scattato, e finalmente decidermi a stamparne qualche centinaio, ma certo non migliaia! Anche al tempo del digitale bisognerebbe stampare di più, basta con gli album condivisi su facciadilibro che dopo un giorno, tutti a taggare e a scrivere qualche commento stupido, passano già nel dimenticatoio! Una foto è per sempre, e in questo senso deve anche stupire ogni volta che la si guarda, persone che guardano migliaia di immagini al giorno, dedicando 1/100 dis econdo a ciascuna non meritano nemmeno di tenere in mano un apparecchio idoneo alla cattura della luce.
Ajeje Brazorf Quello Vero è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso