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Old 16-07-2015, 10:56   #18
~efrem~
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Originariamente inviato da demon77 Guarda i messaggi
Ecco, su questo però sorge una questione:
il caro vecchio CD col suo standard di campionamento fissato ormai anni ed anni or sono non è egli stesso il primo pesante limite??
Anche convertendolo col più figo dei FLAC la qualità sarà sempre quella.. cioè sarebbe come estrarre un video in MKV full HD partendo da un VHS.. o no?

Quindi per godere davvero della potenza del FLAC bisogna accedere ad altre fonti.. non facevano anche dei DVD audio? Dove c'è su musica completamente loseless?
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Originariamente inviato da s-y Guarda i messaggi
il problema dell'approvigionamento di 'sorgenti' di qualita' si pone SOLO se uno ha un impianto (comprese orecchie e acustica ambientale, e AL NETTO dell'effetto placebo...) che gli permette di cogliere differenze nell'ascolto tra qualita'-cd e formati digitali cosiddetti 'liquidi'. ed e' questione tutt'altro che scontata
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Originariamente inviato da demon77 Guarda i messaggi
Esatto.
Il buon audiofilo con l'ipod (o chi per esso) si fa una risata. Inutile avere formati strafighi loseless se sei in mezzo alla strada con le cuffiette.

Per godere appieno della qualità audio serve orecchio allenato, impianto costoso e ambiente adeguato. Allora si ha senso.
La questione di campionare una sorgente già campionata e della qualità risultante ha riempito intere serate di discussioni davanti ad una birra, con grafici improvvisati sulle tovagliette dei pub.
E' comunque son discorsi relativamente vecchi, mi spiego: mp3 nasce come formato da trasporto di un segnale sonoro, altrimenti ingombrante, ma viene alla luce in un periodo in cui i supporti di memorizzazione erano: ingombranti e limitati (CD) o snelli e limitati (qualsiasi lettore mp3 dei tempi che furono).
Attualmente i limiti di memorizzazione sono moooooolto relativi, quindi potrei farmi una ISO del CD e farla leggere ad un qualsiasi lettore con questa capacità, andando da intaccare relativamente la sua quantità di memoria, mantenendo quindi inalterata la fedeltà della sorgente sonora. Quindi, forse vi sono solo limiti tecnici (quanti lettori hanno la capacità di montare una ISO e riprodurne il contenuto?) e limiti di abitudine (compro il CD, lo campiono nel formato mega-ultra-miracle-bari-bari, ripongo il CD nello scaffale dove rimarrà a prendere polvere per i prossimi anni). E fin qui ragioniamo di sorgenti, il punto dolente è la riproduzione.
Personalmente noto la differenza acustica tra un mp3 a 320 con un formato loseless, ma, l'aiuto principale, lo dà l'apparecchio che riproduce, nel senso che su un buon impianto, ti rendi conto di quanto fa scag il primo formato e quanto il secondo possa essere accettabile.
Ma: quanti hanno l'orecchio? Quanti hanno un impianto decente? Dov'è la tua linea di accettazione? ecc... Molti fattori discriminanti che portano ognuno ad una sua personalissima scelta. Anche se, l'iPod con le cuffiette in mezzo al casino di tutti i giorni, sta parecchio in basso rispetto a quello che cerco/mi aspetto da un riproduttore musicale.
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Chi ha inventato i gatti poteva permettersi di sbagliare tutto il resto. —Mario Migliaccio.

Ultima modifica di ~efrem~ : 16-07-2015 alle 10:59.
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