Soul maschile
I grandi sottovalutati degli anni 70
Terry Callier, che unisce folk, jazz e soul con straordinaria originalità, dopo quasi 40 anni di carriera ha conosciuto solo in questi ultimi anni il successo che meritava molto prima.
Terry Callier: What Colour Is Love (1973)
Leon Ware, autore molto prolifico per molti colleghi rispetto a lui più noti al grande pubblico, ha inciso degli albums di rara bellezza
Leon Ware: Musical Massage (1976)
Michael Henderson, già bassista jazz per Miles Davis nei primi anni 70, esplose in tutto il suo talento vocale nella seconda metà degli anni 70
Michael Henderson: Solid (1976)
Eugene McDaniels, esperienza da veterano (anche come produttore), coniuga jazz e soul, tradizione, impegno politico e modernità.
Eugene McDaniels: Headless Heroes of the Apocalypse (1971)
Norman Connors, non è un cantante ma un arrangiatore, che dal free jazz virò sul soul-jazz incidendo molti album negli anni 70 ricchi di ospiti che avrebbero poi conosciuto una brillante carriera.
Norman Connors: Take It to the Limit (1980)
Altri protagonisti del soul anni 70 e 80: Ronnie McNeir, Jon Lucien, Don Blackman, D.J. Rogers e Lenny Williams.
Altri ancora come Leroy Hutson, Allen Toussaint, Lamont Dozier, Johnny Bristol e Bernard Ighner oltre a incidere a proprio nome produssero anche altri artisti.