So che è argomento vecchio di una decina di anni, ma visto che non ho trovato altre esperienze volevo condividere il fatto che come per l'infrarosso si può modificare una vecchia compatta anche per la fotografia in ultravioletto.
L'immagine è presa con una vecchia a590is (supporta portafiltri da 52 mm, batterie AA e consente di salvare in raw col chdk) modificata con apposito filtro in vetro sul sensore scelto dello spessore giusto ad evitare le comuni aberrazioni che riporta chi rimuove il filtro.
Questo filtro a differenza di quello del costruttore fa passare la parte UVA (half-cut sopra a 385 nm e arriva a oltre il 90% di picco a 325 nm) e in misura minore anche parte nIR (half-cut sotto 690 nm ma non va oltre il 60% di picco a 720 nm), quindi essenzialmente riduce abbastanza la sensibilità del sensore nel visibile (ma resta comunque possibile scattare fotografie normali con adeguato filtro). La foto qui sopra è fatta con sorgente a 365 nm e ulteriore filtro UVA (più selettivo di quello sul sensore), avvitato sull'obiettivo per evitare contaminazioni VIS-IR, quindi mostra chiaramente la tipica doppia colorazione dei fiori delle Asteracee visibile agli insetti impollinatori.