Nein
Il tuo commercialista ti farà una fattura di questo tipo (prescindiamo dalla contributo alla cassa nazionale che ti addebita):
Imponibile: 600.
Imposta (IVA): 120.
Ritenuta (a detrarre): 120
Netto da pagare 600.
Questo significa che:
1) dovrai fargli un assegno di 600 euro (netto da pagare);
2) ti prendi 120 euro come IVA a credito (te la detrai);
3) il 16 del mese successivo al pagamento verserai la ritenuta (120 euro). La ritenuta è un acconto sul pagamento delle imposte del commercialista, NON delle tue;
Facendo una simulazione semplificata.
Compensi: 10.000 + IVA (supponendo che tu sia nel regime delle nuove iniziative produttive)
Costi: 600 + IVA (il commercialista)
Vanno distinte la liquidazione IVA dalla dichiarazione dei redditi.
Liquidazione IVA (nel regime delle nuove iniziative la liquidazione avviene una volta l'anno):
IVA a debito= 2.000 (il 20% di 10.000)
IVA a credito= 120 (il 20% di 600)
IVA annuale da versare il 16 marzo dell'anno solare successivo= 1.880 (2.000-120)
Dichiarazione dei redditi:
Compensi= 10.000
Costi= 600 (devi prendere l'imponibile)
REDDITO=9.400
Imposte da versare il 16 giugno= 940 dati da (10.000-600)*10%
Finanziariamente:
Incassi 12.000 (10.000+2.000);
Uscite 2.600 (600 di parcella al commercialista + 120 di ritenuta sulla parcella+ 1.880 di versamento dell'IVA)
Alla fine ti restano 9.400 euro che rappresentano il tuo REDDITO che per l'appunto, è pari ai compensi (imponibile) meno i costi (imponibile).
Spero di aver chiarito il concetto con questo modello semplificato.