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Old 15-02-2004, 15:32   #3
MM
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Geometria dei dischi: tracce, settori, cilindri
Un disco, appena costruito, è una superficie magnetica senza riferimenti e quindi inutilizzabile
Per poter essere utilizzato sono necessari i “riferimenti” che permettano di gestire la lettura/scrittura tramite “punti fermi” che servano appunto da riferimento alla testina che debba posizionarsi in un certo punto del disco e leggere o scrivere qualcosa
Già il costruttore imposta questa struttura: “disegna” da un punto di vista magnetico, sul disco, una serie di circonferenze concentriche che sono dette TRACCE (o PISTE)
Queste sono indispensabili proprio per il posizionamento della testina in fase di ricerca di un dato o di uno spazio vuoto
Ogni traccia è a sua volta divisa in un certo numero di “pezzi” detti SETTORI che ne suddividono, da un punto di vista logico, lo spazio
La sequenza di tracce con uguale indirizzo (uguale distanza dal bordo del disco) viene detta CILINDRO
In pratica la traccia ad indirizzo xx della prima faccia del primo piatto, avrà una corrispondente traccia, con lo stesso indirizzo, sull’altra faccia del piatto e ce ne saranno altre due con lo stesso indirizzo, qualora i piatti del disco siano due….. e così via
La figura ideale disegnata dall’unione di queste tracce è appunto un cilindro

Un tempo, il numero di settori presenti in ogni traccia del disco era sempre lo stesso, ma questo comportava un certo spreco di spazio: è intuitivo infatti capire che la lunghezza di una circonferenza nella parte più esterna del disco è maggiore di un'altra situata nella parte più interna.
I dischi moderni utilizzano un sistema piuttosto complesso, per poter sfruttare a pieno questo spazio: le tracce vengono divise in zone (mediamente 5) e per ognuna di queste zone si ha un indirizzamento di settori via via crescente, mantenendo i settori, più o meno, delle stesse dimensioni (fisiche)
A questo punto è abbastanza facile capire che, avendo un numero di settori maggiore, le tracce più esterne del disco offrono maggiori prestazioni in lettura/scrittura: infatti la velocità angolare del disco è sempre la stessa, ma quella lineare è maggiore all'esterno o, da un altro punto di vista, il disco effettuerà un giro completo in un certo tempo ed in questo tempo (sempre lo stesso) la testina avrà la possibilità di leggere più settori se si trova su una traccia esterna


Ultima modifica di MM : 15-02-2004 alle 15:57.
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