Esattamente il mio parere.
Ma non vorrei davvero che ci fossero equivoci: Persona 5 è stata una vera e propria apoteosi di quello che JuanCarlos giustamente definisce "genere". Non solo la grafica ed il GamePlay, ma anche la cura di dettagli apparentemente irrilevanti come i sipari "All-in", hanno fatto sì che noi "giocassimo un anime".
Solo l'inciampo finale ha fatto sì che questo meraviglioso "patto" con il giocatore si rompesse, mentre nei capitoli precedenti, tecnicamente più limitati e grezzi, nonostante i momenti di noia questo non succedeva(*).
E come dissi qualche tempo fa io non riesco a togliermi dalla testa questa immagine di un Katsura Hashino assillato dall'editor di turno affiancatogli dalla produzione. Insistente e preoccupato che i giocatori potessero rimanere troppo "alienati" da un gioco che non gli spiegava tutto per filo e per segno ed in cui *gasp* gli adulti incapaci non fossero stati messi abbastanza alla gogna per il catartico piacere dei giovani giocatori.
Magari è solo una mia fantasia assolutoria nei confronti di Hashino ma, beh, come spiegazione per la incongruente pesantezza del finale mi pare funzioni.
(*) cioè escludendo il posticcio finale "super-duper-happy ever after True Ending" di Persona 4 The Golden che arrivava al ridicolo distribuendo gratifiche e premi di consolazione come se fosse Natale. Però quello era persino "post credits"(**).
(**) ed era ampiamente compensato dal "Corrupted Ending" ottenuto maxando
Che apriva la strada a tutti gli ending "conniventi" di P5, con grande cinismo e feroce "maturità".