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Old 23-09-2003, 20:43   #1
s0nik0
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[CORSO BASE DI FOTOGRAFIA] 2ª e 3ª Sezione "La luce"

2. La temperatura della luce

La luce e i colori per come noi li vediamo non sono altro che un interpretazione del nostro cervello. Esso raccoglie le informazioni dall’occhio e le elabora. Ogni immagine, ogni colore, e quindi frutto di lavoro di rielaborazione. Gia questo rende difficile una catalogazione standard dei colori perché ogni cervello percepisce e filtra a suo modo le informazioni. Inoltre le varie condizioni di luce condizionano i processi della percezione visiva. Ciò ha indotto a creare una convenzione per stabilire la tonalità di colore della luce. Essa si esprime per confronto, attraverso la temperatura assoluta espressa in gradi Kelvin (K), di un corpo nero che irradia luce con la stessa tonalità di colore della luce emessa dalla sorgente in esame. La luce si definisce convenzionalmente bianca quando ha una temperatura colore attorno ai 5500 K (5773 °C per intenderci).
Il colore di un soggetto dipende intrinsecamente dalla temperatura dello stesso .Ecco perché nasce associazione fra calore di un corpo e colore del corpo a una data temperatura. Un metallo riscaldato emette una radiazione visibile che va dal rosso al bianco all'aumentare della temperatura di riscaldamento. La T° di colore è espressa in gradi Kelvin (°K) = gradi assoluti, perché partono dallo zero assoluto (0°K = -273°C). Per convertire i °C in °K basta sommare 273 ai °C .


3. Il controllo della luce nella macchina fotografica

Conoscere e capire la luce, sfruttandola a proprio vantaggio, è molto importante per rendere “significativa” una fotografia.La luce bianca è formata dall'insieme delle lunghezze d'onda proprie di ogni colore.L'occhio umano non è in grado di percepire tutto lo spettro colore, infatti, l'infrarosso e l'ultravioletto non viene “visto”.La fotografia si basa sulla luce, che viene scomposta nei tre “colori” primari, che sono il rosso, il verde e il blu; i tre colori complementari (opposti) ai primari sono il magenta, il giallo e il ciano. Altra caratteristica della luce è la temperatura colore che è misurata in gradi Kelvin (K) ed indica la misura del colore delle sorgenti di luce; in pratica è l'effetto cromatico che crea la luce su una scena inquadrata.

Con una temperatura colore bassa avremo una dominante rosso e giallo, mentre con una temperatura colore alta ci sarà una dominante blu. ( se usi una pellicola per luce a 5600 in ambienti con luce a 3200 la dominante della foto e rossa; se usi una pellicola a 3200 in ambienti a 5600, la foto viene azzurra )

Le pellicole a colori sono tarate normalmente a 5.500 K (gradi Kelvin), che è la temperatura colore della luce diurna.

Per il CCD il discorso e un po diverso. Mentre l’occhio, insieme al cervello, è in grado di interpretare come uniformemente bianche le varie sfumature di colore emesse da differenti tipi di luce (lampada alogena, tubo al neon, lampadina a bulbo, luce naturale, …), la fotocamera percepisce le diversità nel colore della luce proveniente da sorgenti diverse e non ha la capacità di convertirle in luce bianca, se non con l’intervento di opportuni comandi di bilanciamento del bianco che possono essere o manuali o automatici.
Due sono le situazioni fondamentali di luce: interni o indoor, esterni o outdoor. In ogni frangente, il colore della luce ha uno stretto rapporto con la sua temperatura, tanto che si parla proprio di temperatura colore, misurata in gradi Kelvin (la luce del giorno, ad esempio, misura mediamente 5.600 gradi Kelvin). Sebbene sia interpretata dal cervello come bianca, essa ha precisi contenuti cromatici, che possono variare anche velocemente, da una predominanza di rosso ad una di blu, con il mutare della posizione del sole. Così, dall’alba al tramonto, la luce cambia continuamente colore e temperatura.


Lampadina normale 2.800 K
Lampade fotografiche 3.400 K
Luce diurna 5.500 K
Flash elettronico 6.000 K
Luce sole con cielo sereno 6.500 K
Cielo nuvoloso 10.500 K
Ombra 11.500 K


Quindi, come si nota dalla tabella, la temperatura colore della luce diurna varia a seconda del momento della giornata e delle condizioni atmosferiche.
Oltre la luce diurna si possono utilizzare altri “tipi di luce”:

La luce mista: si utilizzano contemporaneamente la luce diurna e lampade ad incandescenza
La luce flash: si utilizza la luce prodotta dal flash
La luce continua: si utilizzano lampade a luce continua abbinata al flash

La luce risulta molto importante per la “definizione” di una foto; in base al tipo di luce usata e a come si decide di utilizzarla, come, quando e con quale angolazione, si può enfatizzare un particolare, risaltare una zona, richiamare l'attenzione su un particolare dell'immagine, in altre parole personalizzare una fotografia.

s0nik0@libero.it

Ultima modifica di s0nik0 : 23-09-2003 alle 20:47.
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