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Old 23-08-2005, 10:28   #7
Venticello
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Aggiungerei solo un paio di considerazioni:

Il 50mm è considerato "normale" sul formato 24x36, per formati diversi (come ad esempio l'APS-C delle d-reflex o il 4/3" della Olympus, o il 6x6 del medio formato) questa focale assume significati diversi. In generale, è considerato "normale" un obiettivo con lunghezza focale pari alla diagonale del formato su cui proietta l'immagine, quindi:

full frame (o pellicola) : 24x36mm -> diagonale: 43,3mm
APS-C Canon (fov 1,6) : 15,1x22,7 -> diagonale: 27,2mm
APS-C Nikon/Fuji/Pentax (fov 1,5) : 15,7x23,7mm -> diagonale: 28,4mm
4/3" Olympus (fov 2) : 18x13,5mm -> diagonale: 22,5mm
6x6 medio formato : 60x60mm -> diagonale: 85mm

e così via, quindi potete vedere come tele e grandangolo siano comunque termini relativi, in quanto si considera tele un obiettivo con focale maggiore del "normale" e grandangolo una focale minore, ne consegue che per esempio un 35mm è un grandangolo su pellicola e medio formato e un medio tele su APS e 4/3".
Altro elemento caratterizzante di un obiettivo è la profondità di campo, definita come distanza minima e massima dall'obiettivo entro la quale un dato soggetto è a fuoco. La pdc dipende dalla lunghezza focale e dall'apertura del diaframma. Più l'obiettivo è corto, quindi tendente al grandangolo, e il diaframma è chiuso, quindi con alti valori di f (1:8, 1:16, ecc...) maggiore è la pdc, in altre parole è più profonda la zona in cui l'obiettivo mette a fuoco. Una volta sugli obiettivi veniva riportato tramite dei segni e la scala delle distanze ai vari valori di diaframma quale era la distanza minima e massima a cui il soggetto è focheggiato. Sempre parlando di diaframma aggiungo un paio di cose, nella scelta di un obiettivo è bene prestare attenzione anche al numero di lamelle che lo compongono, più sono meglio è, perchè il foro creato al centro è più simile ad un cerchio e rende meglio lo sfocato, fattore molto importante se si cerca un tele per ritratti. Un altro fattore importante è l'apertura massima dell'obiettivo, altrimenti detta luminosità o velocità. I valori di diaframma che leggiamo espressi in "f" sono dei numeri adimensionali dati dal rapporto tra diametro del diaframma e lunghezza focale, per esempio un 50mm f1:2 significa che avrà come apertura massima di diaframma 25mm. Ne consegue che più piccolo è questo numero maggiore è la quantità di luce che possiamo far passare e più veloci saranno i tempi di scatto che otterremo. C'è da dire inoltre che la resa degli obiettivi non è la stessa a tutte le aperture di diaframma, ma in generale tende ad essere migliore ai valori intermedi e a peggiorare a quelli estremi, tolti casi eccezionali tipo i tele che vediamo allo stadio a bordo campo che sono ottimizzati per dare il maglio alla massima apertura. A parità di focale un obiettivo fisso è, salvo rari casi, sempre più luminoso di uno zoom e offre una resa migliore come nitidezza e distorsione. Altro fattore da considerare è il diametro della lente esterna, più è grande maggiori sono le probailità di "pescare" rifelssi indesiderati fotografando con fonti di luce in campo, facilmente superabili utilizzando un paraluce, strumento spesso dimenticato e considerato "antiquato" ma che invece non dovrebbe mai abbandonare i nostri obiettivi.
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