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Old 27-04-2010, 13:56   #125
ChristinaAemiliana
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Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
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Originariamente inviato da freddyooo Guarda i messaggi
fai pure il 99,9%..
come in questo thread dove si argomenta in base a quel che si e' letto su wikipedia o su qualche articolo di parte, e si presenta il tutto come verita' inconfutabili
Più che altro le argomentazioni sono sempre le stesse e si ripropongono ciclicamente nonostante le innumerevoli repliche, discussioni e spiegazioni al riguardo...agevolo esempi di ciò che salta immancabilmente fuori in ogni thread:

- il referendum ha vietato la costruzione di centrali nucleari fino a nuova e diversa esressione della volontà popolare;

- è necessario un nuovo referendum affinché le masse decidano in materia di strategia e scenario energetico futuro;

- gli impianti di terza generazione sono obsoleti;

- si deve puntare sulla tecnologia che costa meno in bolletta nell'immediato futuro;

- scorie, decommissioning e relativi costi rendono il nucleare non competitivo;

- il prezzo dell'uranio incide sul costo del kWh in modo notevole;

- bisogna puntare tutto sulle rinnovabili, anche per il carico di base, indipendentemente dai costi;

- la sommatoria della potenza installata in Italia è maggiore del picco di richiesta quindi non è necessario costruire un bel niente;

- bisogna presentare analisi economica dettagliata di costi e scenari ai cittadini in modo che le masse possano effettuare in prima persona una scelta;

- bisogna aspettare la fusione;

- altro che al momento non mi sovviene.

Oltretutto, mi permetto di dire, questa "corsa e pretesa" di prove e financo di articoli scientifici a mio avviso è semplicemente specchio e denuncia della totale sfiducia che ormai si ha in chi sarebbe preposto alle decisioni in questo campo, perché io non mi sognerei mai (anche solo sul forum!) di andare a chiedere tomi e riviste di letteratura del settore, bibliografia precisa e citazione delle fonti a supporto delle argomentazioni di chi mi risponde su questioni di economia, storia, filosofia, psicologia, medicina.

Per dire, uno può proporre un grafico del genere:



ma i dati nudi e crudi e il semplice "costa più, costa meno" non bastano, anzi sono fuorvianti...ad esempio, se guardiamo l'Europa (che è per ovvie ragioni la zona che ci interessa), l'eolico "sembra" non conveniente perché parecchio più caro delle altre fonti e quindi a maggior ragione il fotovoltaico che costa ben di più; però quello sarebbe un ragionamento degno di una capra, perché occorre considerare le prospettive di un investimento, bisogna considerare a che punto si è con la tecnologia (è nuova o consolidata? gli impianti sono "first of a kind" o ormai standardizzati sia come progetto che come licensing? è ancora in fase di penetrazione ma è promettente e quindi servono incentivi?) e addirittura cosa si andrà a fare con quegli impianti (per esempio le rinnovabili in Italia andrebbero a rimpiazzare vecchie centrali a rendimento bassissimo che vengono accese solo per inseguire le punte di carico, perciò al limite è con i costi di queste che andrebbero confrontate...)

Insomma, tutto questo per ripetere ancora una volta che dinanzi alle inadempienze dei governi passati, presenti e (probabilmente) futuri, la soluzione non è improvvisarsi ingegneri, politici o economisti e cercare di trarre conclusioni e decisioni di conseguenza, senza rendersi nemmeno conto di quanto si semplifica il problema e di cosa si tralascia.

Detto questo, io ribadisco che sul nucleare in Italia ho i miei seri dubbi...alcuni sono relativi alla gestione degli appalti e sono eliminabili, ma altri, più fondamentali, discendono dall'incapacità cronica dello Stato di gestire progetti di ampio respiro e soprattutto di farsene garante e mi fanno (fondatamente, credo) sospettare che un impianto nucleare diverrebbe una delle tante cattedrali nel deserto lasciate incompiute in Italia e i costi relativi si andrebbero ad aggiungere ai tanti "buchi" che già abbiamo fra debiti, pagamenti di progetti mai completati e/o utilizzati e finanziamenti promessi ma mai concessi. Mi sembra più che abbastanza, senza andare a scomondare le proiezioni economiche mondiali fino al 2050.

Ah, visto che ho parlato di costi, aggiungo un paio di link alle fonti che ho utilizzato e qualcos'altro sugli aspetti economici di contorno.

- QUESTO è il sommario da cui ho tratto il grafico lassù...non posso linkare la pubblicazione completa perché è a pagamento, ma QUI è disponibile la versione del 2005 dello stesso studio;

- QUESTO è un documento IAEA sul finanziamento dei nuovi impianti nucleari;

- QUI c'è uno studio (sempre promosso da IAEA) sul decommissioning, particolarmente sugli aspetti economici;

- QUESTO infine è un compendio essenziale su come funziona la legge in ambito nucleare (responsabilità, copertura in caso di incidente e via dicendo).
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«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
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